La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Annalisa

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Annalisa

Messaggioda pierodm il 23/03/2009, 3:34

Ho letto oggi una mail che una ragaza calabrese ha scritto ad Augias, nella rubrica di posta sulla Repubblica.
Mi è sembrata molto interessante, così come la risposta di Augias, e ben centrata su argomenti ricorrenti nel forum.
Domani scriverò ad Annalisa - così si chiama la ragazza - e le chiederò di partecipare al forum, ripetendo la sua mail a nostro beneficio.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Annalisa

Messaggioda Stefano'62 il 23/03/2009, 3:43

L'ho letta anche io quella lettera,e la risposta mi è piaciuta particolarmente.
E anche a me ha richiamato alla mente il bisogno di non dimenticarla,e nemmeno mistificarla,la storia.
Stefano'62
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1814
Iscritto il: 20/12/2008, 14:36

Re: Annalisa

Messaggioda franz il 23/03/2009, 9:15

per la necessaria documentazione:

DI VITTORIO, I 'CAFONI' DI IERI E QUELLI DI OGGI

Repubblica — 22 marzo 2009 pagina 22 sezione: COMMENTI
Caro Dottor Augias, sono una studentessa di 24 anni. Le scrivo perché, giorni fa commentavo con alcuni amici la fiction su Giuseppe Di Vittorio. Per i soprusi sui contadini e gli operai, mi sono sentita rispondere da più persone, che ora però queste "cose" non avvengono più, che la sceneggiatura era esagerata! Mio padre è stato costretto a lavorare come guardiano di mucche a 9 anni senza nessun diritto, maltrattato dai "caporali". È stato sempre vittima del "lavoro nero", unica opzione se voleva far sopravvivere la famiglia. Ma in Calabria, nel mio paesino del cosentino, il lavoro nero e la mancanza di diritti sono anche oggi una realtà, gli operai del signorotto locale lavorano per 25 euro al giorno, costretti a firmare una busta paga con una cifra diversa, obbligati a pagarsi da soli i contributi per la pensione. Per non parlare del vergognoso modo di trattare gli immigrati stagionali per la raccolta degli agrumi o delle olive, costretti a situazioni al limite della decenza. Annalisa Suras

La biografia televisiva su Di Vittorio è stato un onesto sceneggiato, è stato cioè un esempio di quel "romanzo popolare" che quasi inevitabilmente queste epopee diventano quando raccontate in tv. Una serie di episodi inanellati in ordine cronologico, piuttosto ben ambientati come scene e costumi, con una buona interpretazione generale. Nessuno ha dato di più ma probabilmente nessuno esigeva di più perché questo è ciò che al piccolo schermo si chiede. La lettera di Annalisa Suras mi fa capire però una circostanza che francamente non avevo calcolato. Valea dire che un giovane ventenne di oggi può anche sapere poco o nulla sulle condizioni del mondo del lavoro, agricolo o industriale, alla metà del XX secolo in Italia. Poco sa sulla gigantesca ondata migratoria interna, da Sud a Nord, che cambiò per sempre il volto del nostro paese. Poco sa sulla funzione che svolsero allora i sindacati e i partiti di sinistra, comunisti e socialisti. Oggi i sindacati sembrano a molti dei ferri vecchi pieni di pensionati, inadatti alla mutata realtà economica; così spesso vengono descritti. Dei due partiti di sinistra, uno si è per la gran parte sciolto in Forza Italia (o come si chiama adesso), l' altro non ha ancora trovato una vera nuova strada. Di Vittorio sembra un personaggio dell' Ottocento e pochi pensano o ricordano quale enorme sforzo si rese necessario per rimuovere condizioni praticamente feudali. Dobbiamo molta riconoscenza, ventenni compresi, a quegli uomini e a quei partiti. Bisognerebbe leggerla un po' di più la storia, anche per evitare che ai "cafoni" degli anni Cinquanta si sostituiscano i "marocchini" del XXI secolo. - CORRADO AUGIAS c.augias@repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Annalisa

Messaggioda pinopic1 il 23/03/2009, 11:20

Sottolineo

pochi pensano o ricordano quale enorme sforzo si rese necessario per rimuovere condizioni praticamente feudali. Dobbiamo molta riconoscenza, ventenni compresi, a quegli uomini e a quei partiti. Bisognerebbe leggerla un po' di più la storia,
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
Avatar utente
pinopic1
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1253
Iscritto il: 24/05/2008, 15:00

Re: Annalisa

Messaggioda franz il 23/03/2009, 12:34

pinopic1 ha scritto:Sottolineo

pochi pensano o ricordano quale enorme sforzo si rese necessario per rimuovere condizioni praticamente feudali. Dobbiamo molta riconoscenza, ventenni compresi, a quegli uomini e a quei partiti. Bisognerebbe leggerla un po' di più la storia,

A me pare che in certe parti d'Italia, le condizioni feudali non siano affatto state rimosse.
La Calabria e la Sicilia sono una di queste e buona parte della Campania.
Questo nulla toglie alle lotta fatte a suo tempo, naturalmente, ma indica che non basta la lotta per cambiare la soceità.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Annalisa

Messaggioda pierodm il 23/03/2009, 12:45

Ho scritto ad Annalisa e sto aspettando una sua risposta all'invito di partecipare al forum.

Ha ragione Franz: certe situazioni sono ancora esistenti, ma dobbiamo anche dire che la sinistra ha fatto praticamente da sola quello che Augias chiama "enorme sforzo", salvo i pochi liberali e radicali e una piccola parte dei cattolici, questi ultimi organizzati nell'associazionismo più che nella politica istituzionale.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Annalisa

Messaggioda franz il 23/03/2009, 14:24

pierodm ha scritto:Ho scritto ad Annalisa e sto aspettando una sua risposta all'invito di partecipare al forum.

Ha ragione Franz: certe situazioni sono ancora esistenti, ma dobbiamo anche dire che la sinistra ha fatto praticamente da sola quello che Augias chiama "enorme sforzo", salvo i pochi liberali e radicali e una piccola parte dei cattolici, questi ultimi organizzati nell'associazionismo più che nella politica istituzionale.

Ok ma gli sforzi, meritevoli, poi vanno valutati sulla base dei risultati.
E nel meridione d'Italia il bilancio è negativo, salvo parzialmente in puglia ed in sardegna.
Bisognerebbe vedere le lotte di allora, le alleanze cercate, quelle ottenute, quelle non ottenute, i vari perché.
Questi sono importanti perché se il bilancio di oggi è tragicamente negativo, soprattutto in calabria, rivendicare la "solitudine" di una lotta non è una giustificazione accettabile ma la esplicita ammissione di impotenza nel saper trovare alleati, alleanze, ... una cosa che sta all'ABC della politica.
Dietro un fallimento nella politica delle alleanza naturalmente si annida quello di una analisi insufficente della società, della capacità di lettura delle sue sfaccettature, delle sue aspirazioni, dei suoi problemi, dei piccoli passi intermedi che insieme si potevano fare e consolidare. In questo senso condivido lo stimolo a rileggere e conoscere la storia.

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Annalisa

Messaggioda pinopic1 il 23/03/2009, 14:37

Basterebbe analizzare vicende ormai ben note per comprendere il problema. Alleanze e contrapposizioni non potevano che essere le stesse che nel resto del paese. Le forze politiche però erano profondamente diverse. Non parlo soltanto delle collusioni tra politica e mafia ma degli interessi non criminali che la politica tutelava. Ma "tutelava" non è esatto; implicherebbe un ruolo da protagonista della politica, invece gli interessi si tutelavano da soli travestendosi da politica.
Se invece parliamo di alleanza tra gruppi sociali, allora il discorso può essere diverso, ma è di più difficile analisi. Per esempio, alleanza tra borghesia produttiva e lavoratori della terra (quando erano la maggioranza)... perché non si è realizzata?
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
Avatar utente
pinopic1
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1253
Iscritto il: 24/05/2008, 15:00

Re: Annalisa

Messaggioda franz il 23/03/2009, 15:59

pinopic1 ha scritto:Basterebbe analizzare vicende ormai ben note per comprendere il problema. Alleanze e contrapposizioni non potevano che essere le stesse che nel resto del paese. Le forze politiche però erano profondamente diverse. .........
Se invece parliamo di alleanza tra gruppi sociali, allora il discorso può essere diverso, ma è di più difficile analisi. Per esempio, alleanza tra borghesia produttiva e lavoratori della terra (quando erano la maggioranza)... perché non si è realizzata?

Appunto. Vedi che la premessa iniziale ("Alleanze e contrapposizioni non potevano che essere le stesse che nel resto del paese") stona di brutto con il resto del discorso, corretto , che fai. Perché tra alleanze socieli e politiche dobbiamo trovare cosi' profonde differenze? Ma allora non avavano ragione salvemini e poi gramsci nel parlare di questione meridionale, in tutit i sensi? Anche, ad essere coerenti, in senso politico e territoriale? Torno alla carica con un vecchio testo di Gramsci, che lui scrise ai tempi antichi della fondazione dell'Unità, quando si discuteva del nome:

<<Io propongo - scrive Gramsci il 12 settembre 1923 - come
titolo _L'Unita'_ che avra' un significato per gli operai e avra'
un significato piu' generale, perche' credo che, dopo la decisione
dell'esecutivo allargato sul governo operaio e contadino, noi dobbiamo
dare importanza specialmente alla questione meridionale, cioe' alla
questione in cui il problema dei rapporti fra operai e contadini si
pone non solo come problema di rapporto di classe, ma anche e specialmente
come un problema territoriale, cioe' come uno degli aspetti della questione
nazionale. Personalmente io penso che la parola d'ordine "governo operaio
e contadino" debba essere adattata all'Italia cosi':
"Repubblica federale degli operai e dei contadini">>


I fascisti lo misero a tacere nel modo brutale che sappiamo ma credo che anche la leadership statalista e centralista dell'allora partito comunista (leggi Togliatti) non accetto' quanto proposto e che cioè potesse esistere una questione politica territoriale locale da impostare e risolvere in ambito federalista.

Quanto a mio avviso pinopic1 fa notare, su alleanze sociali (locali) e politiche (nazionali) e quanto emerge leggendo questo insolito Gramsci, ci fa capire che parte dei mancati risultati, parte dell'insuccesso odierno, puo' dipendere anche o soprattutto da errori politici (o ideologici) della sinistra di allora, che scelse certe strade e ne scarto' altre. Sbagliando.

Chissà quando uno speciale su Gramsci in TV!

Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Annalisa

Messaggioda ranvit il 23/03/2009, 17:26

Attenzione!
Si rischia costantemente di sottovalutare la volontà perseguita da tutti i governi nazionali (e anche dalle principali forze di opposizione) di mantenere il Sud Italia in condizioni di "chiusura" per sfruttarne il serbatoio di consenso e/o voti! La storica carenza di infrastrutture per esempio, unitamente alla scarsa presenza dello Stato nel territorio, ha determinato e continua a determinare, in larghe zone (tra cui a titolo di esempio quelle citate a inizio di questa discussione o anche nel casertano), un "ambiente " particolarmente adatto al mantenimento di certe abitudini medioevali!

In questo senso è fondamentale "aprire".....in termini di strade, ponti, porti, aeroporti e ferrovie,
Accompagnando il tutto (alla faccia del conservatorismo sindacale)con una politica di defiscalizzazione degli utili e/o una piu' bassa tassazione e contratti di lavoro separati.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Prossimo

Torna a Ulivo e PD: tra radici e futuro

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 5 ospiti