Spillo/I democratici per terra
Dai sogni della “bella” politica (addirittura “buona” per alcuni!) i democratici oramai ridotti al 22% possono ora riscoprire la “vera” politica, e possono perfino scoprire che se vogliono invertire la loro riduzione in stato di minorità non dai loro assilli e vicissitudini devono partire ma dai problemi reali del paese e delle sue genti.
Dura, veramente dura, cercare di mettere alle corde il Governo, farsi capire da un Paese in cui il Cavaliere regna sempre più incontrastato, motivare i propri elettori sempre più scoraggiati, cercare nuovi consensi nelle praterie che il Centro Destra è riuscito a valorizzare con intelligenza e molta disinvoltura, smetterla, proprio smetterla, di parlarsi addosso e nel nostro ristretto recinto.
Sarà per il nuovo segretario, sarà per i pochi giorni che ci dividono dalle elezioni, sarà per una nuova consapevolezza che prende chi finalmente tocca terra, sarà per la crisi che attraversa sempre più il bel paese con conseguenze economiche, sociali e culturali che mandano al macero quello che rimane della politica e delle certezze del vecchio secolo……ma la tardiva svolta del PD è l’unica strada per salvare il salvabile di un progetto che si è impaludato nel politicismo, nelle mediazioni di tutti contro tutti, nel conformismo e nel vero e proprio conservatorismo, nella mancata attuazione di innovazioni pur predicate.
Ovviamente attendiamo buoni esempi, a partire dal rinnovamento della classe dirigente, visto che un segretario da solo puo’ fare ben poche cose (per quanto ci riguarda faremo ancora di più la nostra parte).
Paolo borghi 08-03-2009 x www.libertaeguale.eu