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La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda Iafran il 02/03/2009, 16:41

Stefano '62 come te lo spieghi l’aumento dell’astensionismo nelle varie tornate elettorali, con le conseguenti vittorie berlusconiane?
Le “alzate di maniche” di tanti attivisti di centrosinistra, a cui va fatto un doveroso riconoscimento, non bastano a recuperare il disinnamoramento dei cittadini e il distacco che i loro eletti hanno attuato dai programmi elettorali…stici! Molti elettori, forse, si comportano come da te ipotizzato … e seguono i loro beniamini (fra gli schieramenti di destra e di sinistra); ma gli altri, gli ulivisti, sono rimasti fortemente delusi e aspettano di vedere finalmente la realizzazione della politica che si è predicata, superando le opinioni di parte.
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda pinopic1 il 02/03/2009, 17:20

Il bene comune è già un concetto astratto. Ognuno ha la sua idea di bene comune, sempre. Di questi tempi poi, in cui prevalgono individualismo e vero e proprio egoismo, il bene comune percepito assomiglia sempre più al bene personale. Gli elettori premiano chi promette il più basso tasso possibile di solidarietà e, appunto, di bene comune. Chi è bravo a dividere gruppi sociali che altrimenti avrebbero interessi comuni, chi sa indicare meglio i nemici del proprio personale bene comune e della propria tranquillità, ma anche dei propri comodi. Chi sa far credere ad ognuno che la colpa dei propri problemi sta nella perfidia di un altro come lui. Chi sa parlare alla pancia, chi sa sollecitare gli istinti più animaleschi.
Bisogna cambiare il campo di gioco; su questo campo stravince sempre la destra fascio populista.
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda franz il 02/03/2009, 21:59

pinopic1 ha scritto:Il bene comune è già un concetto astratto. Ognuno ha la sua idea di bene comune, sempre. Di questi tempi poi, in cui prevalgono individualismo e vero e proprio egoismo, il bene comune percepito assomiglia sempre più al bene personale.

Benvenuto. Io la penso cosi' da anni.
Il bene comune, stracitato, è una foprma di demagogia gratuita.
Tutti lo possono declamare, nessuno lo puo' dimostrare.
Tutti dicono di perseguirlo.
Come dici poi troppo spesso inseguno il loro interesse personale, abilmente camuffato da interesse comune.
Ciao,
Franz
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda arr-tan il 02/03/2009, 22:54

non credo si debba ricorrere al vocabolario per capire la differenza tra bene comune e bene individuale...
egoismo ed altruismo...onestà e cialtroneria... una volta si parlava del "pater familiae" ecc...
se poi vogliamo fare ancora demagogia
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!
Che so Callisto Tanzi non si è preoccupato del bene comune ma si è fatto solamente ed esclusivamente i fatti suoi senza guardare in faccia nessuno e senza preoccuparsi di nessuno, vogliamo citare altri esempi? Cesa che chiede l'indennità di lontananza dalla famiglia , si può parlare di bene comune?? possiamo continuare all'infinito
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda Stefano'62 il 03/03/2009, 1:50

Iafran ha scritto:Stefano '62 come te lo spieghi l’aumento dell’astensionismo nelle varie tornate elettorali, con le conseguenti vittorie berlusconiane?
Le “alzate di maniche” di tanti attivisti di centrosinistra, a cui va fatto un doveroso riconoscimento, non bastano a recuperare il disinnamoramento dei cittadini e il distacco che i loro eletti hanno attuato dai programmi elettorali…stici! Molti elettori, forse, si comportano come da te ipotizzato … e seguono i loro beniamini (fra gli schieramenti di destra e di sinistra); ma gli altri, gli ulivisti, sono rimasti fortemente delusi e aspettano di vedere finalmente la realizzazione della politica che si è predicata, superando le opinioni di parte.

L'astensionismo è dovuto al disamoramento che tu rilevavi nel tuo precedente post;
non intendevo lasciare intendere che avevi torto (anzi penso che hai ragione),ma solo ricordare che ci sono vari tipi di elettori e che molti non voteranno mai in base ai programmi o alla serietà.
Ciao,

stefano
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda Iafran il 03/03/2009, 10:43

Mi devo scusare con tutti (stefano’62, pinopic1, franz, arr-tan, ecc.) per un’affermazione erronea (“Il bene comune, quale sconosciuto, è stato anteposto agli interessi “di bottega”) figurante nel mio primo intervento di ieri.
Le mie intenzioni sono nella direzione opposta e la frase doveva essere:
“Il bene comune, quale sconosciuto, è stato posposto agli interessi “di bottega”.
L’espressione rimane, comunque, un eufemismo in relazione a quello che ha “caratterizzato” l’agire di molti parlamentari de “l’Ulivo”, ad avvenuta elezione dal 1996 in poi, per l’attenzione che hanno riservato agli interessi di parte!
Ciao.
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda pierodm il 03/03/2009, 17:37

Interessante l'espressione che qualcuno ha usato: il bisogno del distinguo intelligente.

Mi sembra invece poco utile la discussione sul bene comune e il bene individuale: non ha solo il difetto di essere ovvia e banale, ma elude il problema, stabilendo dei postulati assai discutibili - come quello per cui i delusi sarebbero quelli "ulivisti".
Mi meraviglia, tra l'altro, lo stupore di chi si proclama custode del "liberalismo", il quale non vede affatto nel bene individuale o di parte un fattore negativo, ma anzi ha tra i propri assunti ideologici fondanti che il bene comune si realizza attraverso il libero gioco degl'interessi particolari.
Io non concordo con questo assunto in modo integrale, ma questo è un altro discorso.
Il fatto è che - se pure adottiamo questa visione di estremismo liberal-liberista - le cose potrebbero a loro modo funzionare solo se esiste un'etica diffusa e condivisa, che ammortizza la forza dirompente degl'interessi particolari.
In Italia un tale tipo di etica è assai carente, sia nella società intesa in senso lato, sia nel mondo imprenditoriale.

Mi sembra che si dimentichi che la politica democratica si organizza in partiti proprio per coniugare il liberalismo degl'interessi particolari con il bene comune: gl'interessi particolari si coagulano nel partito, e vengono rappresentati nelle istituzioni dai partiti stessi - ovviamente, ricevendo nei partiti un primo "trattamento" che riunisce in un fronte comune quegl'interessi che hanno larghi tratti in comune.

Il problema del PD - specialmente in un contesto che si è voluto maggioritario/bipolare - è di non sapere quali interessi e di chi rappresentare, poiché mostra di voler rappresentare tutto e il contrario di tutto, rifacendosi in modo diretto e artificioso proprio a quel "bene comune" che gli sembra così virtuoso, ma che non ha basi sostenibili e soprattutto oggettivamente condivisibili.

Quindi possiamo dire che si tratta di "follia" più o meno suicida, ma sarebbe più corretto definirla un grave errore ideologico e strategico: un errore genetico, nel momento di pensare il partito.
Credo che solo il tempo - e le sconfitte - potranno contribuire ad aggiustare il tiro: forse, anzi probabilmente, non ne verrà fuori un partito che piace a me o a quelli che pensano come me, ma diventerà un partito che avrà finalmente una sua base e un suo target sociale, oltre che una fisionomia ideologica riconoscibile.
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda pinopic1 il 03/03/2009, 18:33

Gli ex elettori del PD mi sembrano frastornati dalla valanga di cultura populista, individualista e illiberale che si sta abbattendo incontrastata sulla società italiana con la complicità dei media.
Avevamo avuto per molto tempo un certa egemonia della cultura "di sinistra". Entrata in crisi questa, come era prevedibile non è emersa una cultura liberale, ma la vecchia cultura clerico-fascio-populista che ha sempre covato come il fuoco sotto la cenere.
Anzi azzardo a dire, scontando il coro di smentite, che anche quel poco di cultura liberale presente nella nostra società era sostenuto dalla cultura di sinistra.

PS: su Repubblica.it l'ultimo sondaggio.

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/sondaggi-2009/sondaggi-2009/sondaggi-2009.html
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda ranvit il 03/03/2009, 18:41

Pinopic io sono stato molto colpito dalla fuoriuscita della Spagna dal franchismo.
Forse perchè li' non c'era un forte partito comunista e quindi i socialisti sono stati meglio in grado di traghettare (con una politica occidentale e riformista) il popolo spagnolo verso una democrazia piu' europea.
In Italia invece, la supremazia della cultura di sinistra di cui parli, anche sostenuta beffardamente dalla Dc, ha ingessato il Paese, impedendogli di evolvere. Per cui, andata in crisi tale cultura, è ritornata a galla quella clerico-fascio-populista.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: La follia suicida che si e' impadronita del PD...

Messaggioda arr-tan il 04/03/2009, 23:34

Il bene comune è una cosa talmente ovvia che si parla di tutto, si tiene in considerazione tutto meno che il bene comune.
Quel oscuro oggetto del desiderio del quale parlate non è la politica ma è bensì la partitica che è una cosa ben diversa
Io non vedo altro che “dotte, sterili, inutili (per la comunità ma utili per alcuni),discussioni”!
Voglio fare un esempio: prendiamo il colore nero: è nero!!!! Nessuno può dire il contrario come logica; poi subentra la partitica e come per miracolo il nero assume tutti i colori dell’iride: diventa rosso, giallo, verde, viola, marrone …
Questa è la nostra classe dirigente!!! Si parla di tutto, si afferma tutto ed il contrario di tutto con tutti i distinguo che ci stanno in mezzo tra una posizione estrema da un lato e dall’altro.
Mi viene in mente Don Abbondio, il quale dopo essere stato affrontato dai Bravi per non celebrare le nozze, si rivolse a Renzo in latino onde poter giustificare l’annullamento delle nozze ,il risultato “fu di far uscire di senno” il povero Renzo…
Stamane leggo il giornale: La corte dei conti stima in circa 70 miliardi di euro annui i soldi rubati agli italiani dal cattivo governo; non mi riferisco ovviamente al solo governo centrale ( mazzette ecc…)
Se poi si parla di evasione/elusione andiamo nell’ordine dei 250 miliardi di euro annui.
98 miliardi di euro di tasse non pagate dalla società egemoni nel settore giochi.
La cosa assurda è che i nostri dirigenti si riempiono la bocca di queste cifre da anni, ma non cambia niente anzi...
Stiamo parlando di enormità, di cose tangibili, reali: soldi, dindi, money, energie … della comunità
Una persona va a lavorare perchè viene pagata,e con i soldi ci si compra ... da vivere.
Mi sono sentito nell’obbligo di esprimermi in modo elementare perché ancora qualcuno che ha voglia di filosafare, di menare i can per l’aia,
In un momento nel quale ad una parte della popolazione viene a mancare il lavoro ed il necessario per vivere credo che quello di cui sopra sia il bene comune in tutti i sensi( visto che ci viene sottratto)
I nostri politici invece parlano, parlano, parlano… ma di cosa parlano? Sanno quanto costa un kg di pane?
Molti diranno che questa è demagogia ,populismo… noo!!! Questa è la realtà. Le loro sono cazzate, la loro è demagogia.
Vogliamo ripartire? Questo è il punto dal quale ripartire : la realtà, il prendere coscienza degli errori, e farla finita con la partitica che abbiamo visto fino ad oggi
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