La follia suicida che si e' impadronita del PD...

[lantan]

Ormai il PD, il piu' grande (ancora per poco) partito dell'opposizione, e' instradato verso un suicidio collettivo; e questa follia sembra essersi impadronita non solo dei dirigenti MA ANCHE dei militanti.
Fosse per me, e considerato il disastro combinato da VeltroniFinocchiaroViolanteDalemaLatorre lascerei il PD al suo destino folle e sconsiderato. Il problema e' che in questa DELIRIO di AUTOFLAGELLAZIONE che si e' originata, diciamolo subito, dall'aver creduto - e fatto credere - che col datore di lavoro di Mangano si possa DIALOGARE, rischiano di precipitare anche le altre formazioni minori dell'opposizione. Colpevoli di essere dalla parte dell'opposizione, cioe' del fronte anti-Berlusconi, ma non di aver condiviso le scelte dissennate di Veltroni e C. Se ci fate caso, ogni volta qualche politico del PD viene intervistato, la prima cosa che dice e' "qualcosa di denigratorio e di disprezzo" verso Di Pietro e verso la sinistra. La conseguenza di questo FOLLE atteggiamento da parte dei politici del PD e' che gli elettori di questo partito, stanchi e delusi dalla politica portata avanti da quest'ultimo, dopo che hanno deciso di non votare piu' per il loro partito, si rifugiano nell'astensionismo. Semplicemente gli elettori concludono che tutto il fronte anti-Berlusocni sia uno schifo, e disertano le urne. E' quello che e' successo in Abruzzo e - peggio - in Sardegna.
Non so' se si potra' fare qualcosa per arrestare il declino del partito democratico. Speravo che dagli elettori e dai militanti venisse una SCOSSA verso la loro classe dirigente:invece gli autoconvocati del PD hanno sortito un effetto prossimo allo zero ed e' assurto al ruolo di segretario temporaneo il mite Franceschini. Quello che se B gli da uno schiaffone, e' subito pronto ad offrire l'altra guancia.....
Spero che Franceschini cacci fuori dal Partito i vari personaggi in odore di libro-paga Mediaset. Che faccia entrare i giovani e si liberi da una classe politica consolidata MA ANCHE un po' stronza. Sano antiberlsuconismo, riprendere il tema del conflitto d'interesse e della difesa delle garanzie costituzionali, uscita dalla crisi seguendo la strada tracciata dal Faro della Liberta', e cioe' da Obama, cultura della legalita' e della politica al servizio dei cittadini, SANO ANTIFASCISMO, energie rinnovabili. Questo dovrebbe fare Franceschini. Ne avra' il coraggio? Io sono scettico...

[matthelm]

Può andar bene tutto salvo aggiungere i continui attacchi dei "nostri" cecchini con tro il PD ed il suo segretario.

E questo è ciò che più disturba il nostro elettorato e che ha fatto danni enormi per la nostra credibilità.

Ci vorrebbe un po' più di intelligenza e meno autolesionismo perché questo non è segno di democrazia ma di dabbenaggine.

[pianogrande]

Ha ragione matthelm, diamo tempo a Franceschini.
Il problema, però, è che il PD ci ha regalato una opposizione, appunto, "pro tempore" contro un berlusconismo agguerritissimo. Intanto che il PD sistema gli affari suoi interni impiegando tanti preziosissimi mesi, quelli vanno avanti e l'unica opposizione vera rischia di essere quella di Pisanu.
Che Franceschini si dia da fare davvero e non faccia il segretario balneare.
Io sono fiducioso fino a prova contraria.
Il PD non si aspetti un elettorato "nasogastrico" per la sua sopravvivenza.

[ranvit]

Non credo che il problema del Pd sia di non essere antiberlusconiano senza se e senza ma.
Piuttosto la pretesa di voler tenere insieme tutti i "resti" di vari partiti, composti a loro volta di "resti".

I "resti" dei democristiani : come è noto il grosso di quei voti è andato a Berlusconi, una parte all'Udc e rimasugli vari legati a qualche capataz vedi Mastella. Sono rimasti parte della "sinistra" democristiana ma anche "resti" composti da frange di clericali che non accettando il berlusconismo non sanno dove andare.
I "resti" dei comunisti : un terzo se ne andato a rifondare o a no-globalizzare, due terzi sono rimasti a galleggiare tra un comunismo mai abiurato del tutto e un centrismo obbligato, non potendo o volendo chiamarsi semplicemente "socialisti" (parola evocatrice dell'odiato Craxi...che secondo me era il vero interprete di un nuovo socialismo democratico ed occidentale). Ma anche questo "due terzi" si è portato dietro un "resto" composto da nostalgici che hanno seguito il grosso per atavica "obbedienza al partito" pur non condividendone il viaggio verso una nuova "cosa".

Come diavolo poteva questo agglomerato amalgamarsi con un semplice "tutti insieme" deciso a freddo dai vertici, solo l'inconsistenza e la mediocità di questa dirigenza poteva immaginarlo.

Insomma il Pd si sta suicidando, non perchè il centrodestra è fortissimo e non si fa sufficiente antiberlusconismo ma, perchè paralizzato dai troppi veti interni e dal terrore di operare la necessaria ed indispensabile potatura degli ex "resti" dei due partiti principali.
In pratica fuori dalle balle i clericali e i nostalgici di una sinistra-comunista-infantile-velleitaria.

L'appeal sull'elettorato puo' scaturire solo da un partito con una identità riconoscibile (appartenenza al Pse) e una sacrosanta lotta alla degenerazione morale di tanti suoi dirigenti in particolare a livello locale.

Vittorio

[matthelm]

L'appeal sull'elettorato puo' scaturire solo da un partito con una identità riconoscibile (appartenenza al Pse)

Forse sai che la penso su questo punto esattamente al contrario.
L'appeal di un partito democratico nuovo come vuol essere quello italiano se avesse un'identitò socialista sarebbe già finito.

Sarebbe un'altra cosa per te auspicabile per me indigeribile.

Ambedue posizioni legittime. Si vedrà.

[ranvit]

Niente di personale matthelm, ma francamente non capisco qual'è il problema. Socialista il Pse? Certo è scritto nel nome...
Ma occidentale, democratico, liberale. Che problema avresti tu a stare in un labour con Blair? Nessuno credo, e allora?
Chiariamo un punto. In un contesto bipolare/bipartitico, cosi' come in tutta Europa o si sta con il Ppe o con il Pse. Gli altri non contano nulla e comunque i due partiti contengono al loro interno varie "anime".
Viceversa in un contesto multipolare sono comprensibili vari partiti ma il problema della governabilità lo si risolve poi con accordi tra i partiti.

Vittorio

[Stefano'62]

Io sto con Vittorio sull'adesione al pse e anche sul fatto che stare con Blair e compagnia bella non possa essere considerato un problema,però matthelm ha detto una cosa giusta.
Il PD nel pse verrebbe subito attaccato da tutti quelli che vedono il socialismo come il babau e già immagino le bordate mediaset tutte concentrate lì,sul nome pauroso,sui 'comunistacci che controllano il PD'.
Alle urne non ci vanno sono le persone serie,ci vanno anche i creduloni che pendono dalle labbra di Fede.
Nonostante ciò......direi che dobbiamo proprio entrare nel pse,a testa alta.

[ranvit]

Stefano, non credo sarebbe semplice per i berlusconiani accusare il Pse di comunismo.

[pierodm]

Berlusconi, quanto a ciò che è capace di dire e di fare, più le cose sono assurde più le trova facili da dire e da fare.
E più trova babbei che lo stanno a sentire.
Giustamente - come dice Diamanti sulla Repubblica - ma sfortunatamente i milioni di elettori che stanno disertando la sinistra saranno pure afflitti da qualche imperfezione umana, ma totalmente rincoglioniti non sono.
In realtà,regolarsi su Berlusconi per scegliere la linea da seguire e per distinguere il meglio e il peggio è una delle tante follie di questo sistema.
Che il PD debba far parte del PSE non è affatto scontato: questo partito non si sa cosa sia, e ha dentro di sé tali e tanti equivoci che non ha le carte in regola per far parte di niente di definito.

Piuttosto, quando Ranvit chiede a qualcuno che problema avresti tu a stare in un labour con Blair? , farebbe bene invece a pensare quali problemi ha lui a stare nel PSE o in un partito che abbia una sia pur vaga parvenza residuale di "sinistra", viste le idee che professa e che tanto orgogliosamente ci illustra ogni giorno.
Se la sua idea - e, cosa più imprtante, l'idea di altri come lui - è che il socialismo sia quello di Craxi, si capiscono tante cose - qualcuna delle quali perfino divertente: probabilmente, nel computo dei "resti", Ranvit e i suoi colleghi sono il residuato di quella meravigliosa stagione della politica italiana. Stiamo messi bene.

[ranvit]

Caro piero pensa a te....e, se proprio ci tieni, a cosa hanno fatto i resti del Pci della tua romantica sinistra.
Loro si che sono andati oltre al socialismo democratico e a Craxi! Tu invece, come l'ultimo dei mohicani, ancora pensi a quella sinistra deamicisiana che è esistita appunto in un mondo, quello italico del primo novecento, che ancora risentiva dei comportamenti da libro "Cuore" di gran parte della società italiana. C'erano personaggi deamicisiani, tipo quelli che tu ricordi ogni tanto anche qui sul forum, sia tra chi votava fascista che tra chi votava comunista....era un altro mondo, non merito della sinistra, tantomeno quella comunista che ovunque si è concretizzata non ha prodotto che miseria, lacrime e sangue!
Tu non solo sei fuori da Pse (che non ha niente a che fare con il comunismo seppure romantico) ma sei fuori dal mondo....di oggi!

Vittorio