da cardif il 21/03/2021, 14:15
Le minoranze vengono rappresentate. Non capisco perché il proporzionale con lo sbarramento 'ammazza' le mini-minoranze.
Non credo che c'entri la 'democrazia' col sistema elettorale, a meno di ritenere non democratiche le elezioni europee, per le quali il 98% dei Paesi adotta il sistema proporzionale con soglie.
Alla partenza chiunque, raccolte le firme, si può candidare e, se ottiene voti sufficienti, supera la soglia per accedere in Parlamento. Sarebbe non democratico il fatto che le mini-minoranze non sono rapresentate? Pazienza se no-vac, no-tav, no-tap, no-coronavirus, no-g5, e i sì terrapiatta, scie chimiche, microchip sotto pelle, sardine, orsetti lavoratori e Pincopallino non raccolgono voti sufficienti.
La soglia serve per evitare l'eccessiva frantumazione, visto che l'eletterato non vuole il maggioritario, e infatti non si divide in prevalenza su due soli partiti. Lo dimostra qualunque elezione dalla caduta del muro. Che caos si avrebbe con molti più partiti dei 15 attualmente rappresentati.
Né capisco perché invece il maggioritario non 'ammazza' le mini-minoranze; forse perché si suicidano non andando a votare al ballottaggio. Lo dimostra qualunque elezione dove c'è. Non so perché sarebbe democratica una legge che impone a chi non vuole di schierarsi da una o un'altra parte: il bipolarismo imposto, non scelto dall'elettorato. Che rappresentanza ha chi non sceglie al ballottaggio? Anche se ne ha facoltà, ci mancherebbe, è certo che non andando a votare non è rappresentato. E' pure quella una non tanto mini-minoranza, visti i numeri, che viene 'ammazzata' dal istema.
Le mini-minoranze possono misurare le loro forze ed aggregarsi prima, per avere rappresentanza all'interno di un partito. Oppure non votano al ballottaggio.
Non c'entra la democrazia col sistema elettorale, secondo me.
Continuo a pensare che va rivisto il sistema di selezione dei candidati all'interno dei partiti, o almeno del PD.
Non è ammissibile, e nemmeno concepibile, che Uno compone le liste e quindi seleziona, poi l'elettorato vota quel partito, ma Uno se ne esce e restano quelli che Lui ha selezionato. Ovvio che nascono i problemi con un altro Segretario.
La frantumazione aumenta in Parlamento se si consente e pure giustifica che Uno esca dal partito in cui è stato eletto e si faccia lì un nuovo partito.
Gli eletti devono essere selezionati dagli elettori a cui dare conto e non a chi li ha messi in lista; ci vogliono liste lunghe in cui scegliere. E se Uno eletto in un partito non è soddisfatto si dimette, se non riesce ad accettare democraticamente le scelte della maggioranza interna.
Se questo non succede viene meno la democrazia rappresentativa. Con le elezioni si riempie il Parlamento ma poi lì Uno fa quello che vuole, bah. Meglio il sorteggio, secondo me. E' più democratico.
Anche io spero che si rinsavisca e non si tolleri questo tradimento del voto, i cambi di casacca come s'usa dire, da parte di chiunque; e che si dia la lettura giusta dell'art. 67. Non è questo il senso. Si può operare sia con gli Statuti dei partiti che con i regolamenti delle Camere.
Ma mo' mi so' capito bene?