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Il Papa e i Sindacati

Inviato:
01/02/2009, 13:57
da Robyn
Le parole di Ratzingher di ieri sui sindacati sono un chiaro richiamo a Cisl,Uil,Ugl e industriali.Il Papa nel ricordare e rivalorizzare il compito dei sindacati ha chiesto più concertazione e ha ricordato che la chiesa cattolica è al fianco dei sindacati nell'intendo di aiutarli.Ha ricordato altresi la necessità,l'importanza e l'urgenza,come da più parti sollecitato,del ritorno del sindacato nella piccola azienda Ciao Robyn
Re: Il Papa e i Sindacati

Inviato:
02/02/2009, 0:48
da pianogrande
Ormai, i sindacati sono diventati poco più che agenzie per questioni fiscali e legali.
I nuovi veri sindacati nasceranno quando il nascente movimeto degli immigrati si sarà stabilizzato.
Probabilmente, da lì nascerà anche la nuova politica che governerà il nostro paese in futuro.
L'immobilismo dei nostri partiti avrà così la sua naturale conseguenza (tutto scorre nonostante le massiccie blindature).
Re: Il Papa e i Sindacati

Inviato:
02/02/2009, 20:48
da Robyn
Pianogrande
L'accordo quadro sul nuovo modello contrattuale nella sua complessità sembra andare bene ad eccezione del punto 16,anche se poi bisognerà capire cosa si ridefinirà al suo interno complessivamente,quali saranno le dinamiche di adeguamento delle retribuzioni,se queste con il tempo perderanno potere d'aquisto
Nel punto 16 espressamente si scrive
<<Per consentire ,il raggiungimento di specifiche intese per governare,direttamente nel territorio e in azienda,situazioni di crisi o per favorire lo sviluppo economico ed occupazionale ,le specifiche intese potranno definire apposite prodecure,modalità e condizioni per modificare,in tutto o in parte ,anche in via sperimentale e temporanea,singoli istituiti economici o normativi dei contratti collettivi nazionali di lavoro di categoria>>
E qui al punto 16 che può esserci la demolizione e il crollo del contratto collettivo nazionale o primo livello
Ciao Robyn
Re: Il Papa e i Sindacati

Inviato:
03/02/2009, 13:57
da Robyn
Nell'art 16 del nuovo modello contrattuale và eliminata la parola "anche",perche pressuppone gia in partenza che le modifiche siano permanenti e strutturali.Si può tuttal,più modificare il regime del primo livello temporaneamente per un periodo di tempo ,ad esempio due anni,e prorogabili previo intesa fra le parti,dopodiche se non c'è più l'accordo fra le parti ritorna il regime retributivo e normativo iniziale.Può ad esempio servire per attrarre investimenti nelle aree depresse del paese.Ma un minor reddito e costo del lavoro se da un lato può attrarre investimenti,dall'altro può provocare la migrazione di lavoratori verso quelle aree a reddito più elevato.Quindi lo scompenso reddituale andrebbe integrato dall'INPS.Ma l'INPS non può integrare il reddito vitanaturaldurante ed è anche per questo motivo che le modifiche non possono essere strutturali e permanti ma temporanee.Per le situazioni di crisi non è corretto diminuire i redditi a tutti perche si danneggia la domanda di beni e servizi complessiva,quando invece durante i momenti di depressione dell'economia il reddito dev'essere sostenuto.Le crisi vanno affrontate con gli ammortizzatori sociai
<<Almunia dice che Obama stà facendo una politica protezionistica.Quelli come Almunia hanno impoverito l'Europa.Sarebbe bene per Almunia andare via dalla Bce>> Ciao Robyn