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Renzi dove vai?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Renzi dove vai?

Messaggioda flaviomob il 24/09/2012, 1:26

Le spese di rappresentanza della Provincia di Firenze per l'anno 2011 ammontano a circa 97.000 euro.
Consuntivo:
http://www.provincia.fi.it/fileadmin/as ... 8_2011.PDF

A quanto dichiarato dal comitato elettorale di Renzi al Fatto, quando c'era Renzi presidente la media annuale era 400.000 euro:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/09 ... mo/359904/

“Tra le tante cose sbagliate posso segnalare - afferma Sara Biagiotti del comitato – che Matteo Renzi non è mai stato per esempio a mangiare in alcuni dei ristoranti indicati oggi da un quotidiano nazionale, le spese di rappresentanza dell’intero ente provinciale non sono certo state di 20 milioni in 5 anni ma, mediamente, di circa 400 mila euro l’anno;

Anche altre fonti riportano la stessa cifra:

http://www.asca.it/news-Firenze__Comita ... 6-POL.html

"Premesso questo continuiamo a leggere un sacco di cose senza senso: tra le tante cose sbagliate posso segnalare che Matteo Renzi non e' mai stato per esempio a mangiare in alcuni dei ristoranti indicati oggi da un quotidiano nazionale, le spese di rappresentanza dell'intero ente provinciale non sono certo state di 20 milioni in 5 anni ma, mediamente, di circa 400 mila euro l'anno;"

e anche

http://www.gonews.it/articolo_153607_Ac ... alsit.html

Ovvero il quadruplo dell'attuale consuntivo di bilancio.
Complimenti!


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Re: Renzi dove vai?

Messaggioda flaviomob il 24/09/2012, 2:23

Chicca romana:

http://www.repubblica.it/politica/2012/ ... -43126452/

I radicali contro Renzi
"Manifesti abusivi a Roma"
Il segretario del partito nella capitale attacca: "Caro sindaco, nella città che lei amministra è solito fare così? Queste affissioni sono state fatte a sua insaputa". Critiche anche sui blog


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Re: Renzi dove vai?

Messaggioda franz il 24/09/2012, 8:23

flaviomob ha scritto: “Tra le tante cose sbagliate posso segnalare - afferma Sara Biagiotti del comitato – che Matteo Renzi non è mai stato per esempio a mangiare in alcuni dei ristoranti indicati oggi da un quotidiano nazionale, le spese di rappresentanza dell’intero ente provinciale non sono certo state di 20 milioni in 5 anni ma, mediamente, di circa 400 mila euro l’anno;

Perché non proseguire con il comunicato?
"'E' bene ricordare - aggiunge Biagiotti - che tutte le spese di rappresentanza sostenute dall'Amministrazione Provinciale guidata dal Presidente Matteo Renzi dal giugno 2004 al giugno 2009 sono state pienamente legittime, conformi alle leggi e sempre controllate dai revisori contabili. Ma soprattutto a seguito di esposti di consiglieri dell'opposizione, passate al setaccio dalla Corte dei Conti che ha eseguito verifiche scrupolose su questi temi e non ha eccepito nulla sull'attivita' svolta e sulle spese di rappresentanza effettuate''.
''Tutte le spese sono inoltre consultabili on line proprio per decisione del Presidente Renzi - spiega la Biagiotti - Le cosiddette 'spese di rappresentanza' comprendono l'organizzazione e l'acquisizione di forniture e servizi necessari per la realizzazione di eventi e manifestazioni istituzionali: convegni, seminari, mostre, cerimonie, che comportavano l'acquisto di servizi di catering, buffet, spese per alloggi in albergo di ospiti istituzionali e molto altro''.

Aggiungerei si puo' eccepire che qualcuno spenda troppo e qualcuno poco, tuttavia bisogna anche vedere i risultati in termini di relazioni di rappresentanza interna ed internazionale. Che un ospite internazionale venga piu' facilmente a Firenze è naturale e naturalmente è bene che negli anni di vacche magre come questi si spenda meno e si vada a risparmio. Ho visto i capitoli di spesa dal 2007 al 2011 e oggi si spende decisamente meno del 2008 (1,280 mlioni nel 2011, 1,500 nel 2010, 1,090 nel 2009, 1,677 nel 2008, 1,300 nel 2007) ma tutto sommato oggi si spende come il 2007.
La media in 5 anni per quella voce di bilancio è stata di 1,370 milioni all'anno la parte di rappresentanza legata a pranzi e cene o rinfreschi istituzionali è una parte minima. Basta cercare nel sito della provincia "piano di gestione" seguito dall'anno che si vuole cercare. è un lavoraccio, perché ci sono diverse varianti ma chi ha tempo lo faccia.
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Re: Renzi dove vai?

Messaggioda flaviomob il 25/09/2012, 0:20

Nessuno sostiene che le spese di rappresentanza della giunta provinciale Renzi fossero illegali (salvo quanto denunciato, per altri capitolati di spesa, alla Corte dei Conti, che si pronuncerà in appello). Se è per questo non era neppure illegale per la Lega comprare i diamanti con i rimborsi elettorali.

*****

http://ilportaborse.com/2012/07/le-spes ... pitolo-14/


Nel 2008 la presidenza della Provincia di Firenze, ha utilizzato solo per cerimoniale, eventi, iniziative e attività istituzionali più di 513 mila euro. Ecco come:


Euro 21.675 per la manutenzione delle aree verdi del Palazzo Medici Riccardi

Euro 4.375 per le spese di rappresentanza per l'organizzazione del convegno "Perché dobbiamo ricordare"

Euro 16.856 per l'attività di rappresentanza

Euro 1.848 per l'organizzazione del giorno della memoria

Euro 5.112 per l'attività di rappresentanza

Euro 6.384 spese con carta di credito

Euro 2.682 spese con carta di credito

Euro 2.292 per la presentazione del libro "Uno sguardo verso l'alto"

Euro 4.480 per il convegno "I giovani scout e l'Europa"

Euro 3.360 per il progetto formativo "Costruttori di cittadinanza"

Euro 4.600 per il progetto formativo "Costruttori di cittadinanza"

Euro 2.130 per la presentazione del libro "E anche questa è america"

Euro 9.550 per l'attività di rappresentanza

Euro 2.391 per l'attività di rappresentanza

Euro 3.000 per l'iniziativa "Se ci fosse luce, sarebbe bellissimo"

Euro 1.704 per la presentazione del libro "Una democrazia incompiuta"

Euro 3.240 per la realizzazione del concerto dell'associazione culturale musicale Demidoff Ensemble

Euro 15.867 per l'attività di rappresentanza

Euro 3.000 per la realizzazione del volume "Ebrei negli anni 30"

Euro 4.588 per la realizzazione di una partita di calcio storico fiorentino

Euro 8.362 per il convegno "Le autonomie locali in Toscana"

Euro 10.000 per l'anniversario della fondazione della polizia di stato

Euro 20.995 per l'attività di rappresentanza all'interno dell'evento "Il genio fiorentino"

Euro 23.760 per l'attività di rappresentanza all'interno dell'evento "Il genio fiorentino"

Euro 6.952 per il supporto organizzativo al convegno "Sonnino e il tuo tempo"

Euro 3.168 per l'organizzazione del convegno "Il governo e la gestione delle società partecipate dagli enti locali: l'esperienza toscana nel quadro legislativo nazionale"

Euro 1.500 sostegno all'università degli studi di Firenze

Euro 8.699 per il 234° anniversario della fondazione della Guardia di finanza

Euro 4.800 per il convegno "Una città non basta"

Euro 3.382 per il supporto organizzativo di eventi a Palazzo dei Medici

Euro 4.500 per il convegno "Simposio internazionale ingeneria sanitaria e ambientale"

Euro 1.362 per la presentazione del libro "Alla scoperta del Kenya"

Euro 5.000 per la realizzazione del volume "Le carte di nino Tirinnanzi"

Euro 2.290 per il convegno "Emergenza rifiuti, quale strada prendere"

Euro 5.000 contributo all'istituto comprensivo statale Pirandello di Firenze

Euro 4.980 per la commemorazione del Millenium Concert

Euro 15.081 per la pubblicazione della collana "Quaderni di Palazzo dei Medici"

Euro 19.960 per l'attività di rappresentanza

Euro 5.940 per la collaborazione con Civs international building global friendship

Euro 3.467 viaggio in Perù

Euro 5.168 per il workshop "La città degli uffizi"

Euro 5.600 per incontro con gli over 65

Euro 601 viaggio a Darmstadt

Euro 1.898 per il raduno dell'associazione degli alpini

Euro 4.992 per la pubblicazione del volume "Giotto nato al colle nel popolo di San Casciano in Padula. La sua casa, la sua terra"

Euro 18.863 per l'attività di rappresentanza

Euro 1.451 per l'incontro di studi "Forme di vita"

Euro 2.169 per l'incontro sulla "pesca sportiva e la gestione della fauna ittica a Firenze"

Euro 4.200 supporto all'Anfas Onlus

Euro 2.999 per il convegno in ricordo di Antonio Cocchi

Euro 1.608 per lo studio "L'oriente e l'orientalismo a Firenze"

Euro 1.056 per la giornata sul "Rapporti sul processo penale"

Euro 3.300 per la realizzazione del volume "Scuola e teatro della Provincia di Firenze 1983/2005?"

Euro 2.506 per un convegno promosso dall'Associazione Toscana-Usa Onlus

Euro 1.160 per il supporto all'evento "Ottobre piovono libri"

Euro 12.000 supporto organizzativo all'associazione Toscana-Usa Onlus

Euro 1.500 per la collaborazione con la biblioteca Guido Cavalcanti di Sesto Fiorentino

Euro 4.312 per il seminario "innovazione e sviluppo in sanità"

Euro 10.000 per azioni di marketing territoriale

Euro 18.737 per l'attività di rappresentanza

Euro 24.775 per azioni di marketing territoriale

Euro 2.500 per la manifestazione "40 anni di passione cento anni di motori"

Euro 1.785 per supporto progetti dell'Università di Firenze

Euro 5.160 per supporto al convegno di Legambiente

Euro 9.980 per celebrazioni in occasione dell'arrivo del capo della polizia Antonio Manganelli

Euro 5.500 per progetto teatrale dell'istituto superiore Ernesto Balducci

Euro 18.000 per l'apertura di una mostra a Palazzo dei Medici

Euro 1.680 per l'apertura di una mostra a Palazzo dei Medici

Euro 12.000 per attività di rappresentanza

Euro 2.080 per supporto organizzativo al convegno promosso dal salone dell'arte

Euro 6.780 per il supporto all'iniziativa "La voce 1908-2008 convegno internazionale"

Euro 3.585 per l'organizzazione del congresso "Il dolore tra arte, mito e scienza"

Euro 1.320 per l'organizzazione della cerimonia d'accensione dell'albero di Natale

Euro 1.956 per l'organizzazione dell'iniziativa "L'eccezione e la regola"

Euro 1.999 per il supporto all'evento "Mediarc"

Euro 12.000 per la realizzazione dell'evento "Ponte Vecchio , golf challenge"

Euro 4.800 per il progetto musicale "Appunti di viaggio"

Euro 2.502 per il supporto all'iniziativa "La politica finanziaria degli enti locali"

Euro 3.082 per la duplicazioni di dvd sulla Costituzione

Euro 3.000 per il supporto organizzativo all'evento "Nomina dei Paiolanti d'onore"

Euro 5.318 per supporto organizzativo al "Premio 2008 la Provincia e lo sport" e "Premio solidarietà Provincia di Firenze 2008"

Euro 10.000 per i concerti di Natale e fine anno a Firenze

Euro 12.000 per il concerto "Woody Allen and his new orleans jazz band"

Euro 3.311 per l'incontro istituzionale tra il presidente della Provincia di Firenze e gli amministratori locali

*******

La Provincia di Roma, nell'anno 2011, ha sostenuto spese di rappresentanza per 32.495 euro.

http://www.provincia.roma.it/sites/defa ... no2011.pdf


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Re: Renzi dove vai?

Messaggioda ranvit il 25/09/2012, 8:37

Quindi?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Renzi dove vai?

Messaggioda flaviomob il 25/09/2012, 13:59

Quindi:
1 - Renzi ci spieghi perché sotto la sua gestione ci sono state spese di rappresentanza così alte per una provincia che conta meno di un milione di abitanti, quando a Milano per l'anno scorso (triplo di abitanti) sono state circa un quarto e a Roma circa un quindicesimo...
2 - Renzi ha detto di non aver mai pasteggiato ad aragosta: i documenti pubblicati dal Fatto lo hanno smentito. Ha mentito, punto. Se non è vero li quereli, altrimenti è un quaqquaraqquà.


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Re: Renzi dove vai?

Messaggioda ranvit il 25/09/2012, 16:26

Ti è stato già ampiamente risposto da franz....quindi risparmio la fatica :D
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re:Ivan Scalfarotto

Messaggioda matthelm il 25/09/2012, 16:57

Io sto con Matteo Renzi
25 settembre 2012

Credo che l’Italia abbia bisogno di speranze, di tornare a credere in se stessa, di convincersi che ha in sé tutte le energie per uscire fuori dalla situazione in cui si trova. La politica per me è tutto il contrario di quello che vediamo in questi giorni. È impegno civile, energia e lavoro messi a disposizione di un’idea di paese. E il lavoro in un grande partito è il modo più efficace per proteggere la democrazia e le istituzioni.
Penso che il PD sia stata un’idea rivoluzionaria per la sua grandezza, che si è in parte rinsecchita e rinchiusa in se stessa strada facendo. Ha lasciato la sua ambizione di parlare all’intero Paese e ha a tratti adottato, con la crisi, il ruolo della parte in un conflitto. La mia idea è che le primarie siano una splendida occasione: non per dividersi in mille rivoli di appartenenze ma per parlare alle tante Italia che guardano a noi con speranza e dimostrare di quante buone idee siamo capaci.
Ho provato in questi anni a costruire ponti. Mi diverte assai di più trovare ciò che mi unisce ai miei compagni di lavoro, anche quelli dalle posizioni più distanti, da ciò che da loro mi divide. Ho sempre cercato vie che fossero immediatamente comprensibili. Come nel traffico, anche in politica la prima misura di sicurezza è quella di fare sempre manovre prevedibili per chi è dietro di te.
È per tutte queste ragioni che ho deciso di dare una mano a Matteo Renzi alle prossime primarie.
Matteo rappresenta plasticamente in questo momento quella proposta di innovazione per la quale ho lavorato, insieme a tanti altri, per molti anni. E oggi è la persona più in grado di raggiungere quell’obiettivo. Il rinnovamento non è una parola vuota: se si può innovare significa che il sistema è contendibile e aperto; se le chiavi dell’armadio passano di mano, nessuno può costruirsi uno scheletro, in quell’armadio.
Rinnovamento è leggere il proprio tempo con gli occhi di chi lo vive. Comprendere che parole quali Europa, donne, informazione, lavoro, famiglia hanno un senso completamente diverso oggi da quello che rivestivano venti o trenta anni fa. E che quando usiamo quelle parole, quando su quelle parole costruiamo politiche e leggi, ci riferiamo a realtà che si sono profondamente modificate.
Renzi rappresenta poi una linea economica che è quella che sento più mia. Il PD ospita in sé, com’è giusto e normale per un grande partito occidentale, anime diverse. Oggi, l’anima riformista nel nostro partito è in sofferenza e il programma di Renzi – perché esiste: basta leggerlo – è un programma schiettamente riformista, che parla senza equivoci a tutti i riformisti.
Ridurre il debito pubblico anche attraverso significative dismissioni, sostenere scelte strategiche per la crescita individuando il modo di finanziarle in modo rigoroso, parlare di merito, semplificare, rendere l’Italia un luogo attraente per gli investimenti stranieri, accettare l’ineluttabilità della riforma delle pensioni e la necessità di regole semplici e universali per il mercato del lavoro non sono posizioni di destra. Sono strumenti diversi e nuovi, rispetto a quelli tradizionali, per raggiungere obiettivi di sinistra: equità, dignità, una società nella quale ciascuno possa sostenere le proprie aspirazioni.
Renzi, poi, parla alle persone dentro e fuori dal partito. Io non credo sia una minaccia: credo sia una fortuna. Per troppo tempo abbiamo considerato l’elettorato italiano più simile a una tifoseria legata a una maglietta da un rapporto di fedeltà simile a una fede che a una moltitudine di adulti in grado di formarsi un’opinione e di mutare quell’opinione nel tempo, se messi davanti a buone proposte.
Soprattutto in un momento in cui la politica è così priva di credito, poter rafforzare una voce che ha la capacità di essere ascoltata al di là degli steccati, quelli ideologici e quelli di partito, mi pare una grande opportunità per chi, come me, pensa che la politica sia una delle attività più nobili e alte che sia dato di intraprendere. E che la politica debba continuamente lasciarsi giudicare e contaminare dal mondo che la circonda, senza averne paura.
Qualcuno mi farà sicuramente notare che Renzi proviene da una cultura politica diversa dalla mia, e che le sue posizioni in tema di diritti civili non sono sempre state in linea con le mie. Il fatto oggi è che il programma di Renzi adotta le civil partnership, in modo ancor più netto di come descritto nella carta degli intenti del partito. Mi basta? No. Io resto per il matrimonio. Così come non mi bastano le posizioni di Renzi sulle adozioni, specie dopo le dichiarazioni recentissime di Giuliano Pisapia.
Ma io credo che in politica sia doveroso semplificare, trovare il tratto comune, e poi lavorare per cambiare. Persuadere, spingere. E anche ascoltare, però, senza pretendere di aderire soltanto a chi la pensa su tutto al 100% come te. Del resto è per questo che abbiamo fondato il Partito Democratico scommettendo sulla sintesi tra culture, percorsi e storie diverse.
Ed è per questo che mi sono sforzato in questi mesi di convincere molti compagni e compagne di strada, quelli con cui ho fatto un lungo percorso in questi anni, ad unirsi a quello tra di noi che mi pare oggi nelle migliori condizioni per incidere nella realtà nel senso che insieme abbiamo sempre auspicato. A superare le differenze e le legittime aspirazioni per costruire un gioco di squadra che rispondesse alle attese di chi in tanti anni ha riposto in noi le proprie speranze, le proprie aspettative. Non mi è particolarmente riuscito, ma mi consolo pensando che queste primarie siano solo una tappa di un cammino che non potrà che restare condiviso.
Mi piacerebbe che la politica diventasse un’attività più ispirata alla logica di ciò che ci pare giusto invece che soltanto a ciò che ci pare utile. In fondo sta semplicemente in questo la ragione della mia scelta di oggi, che resta una scelta di impegno per il nostro Partito e per il nostro Paese.
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Re: Renzi dove vai?

Messaggioda matthelm il 25/09/2012, 17:17

Il mio scandaloso voto per Renzi

Intellettuale di destra liberale, a novembre per la prima volta parteciperà alle primarie e voterà per la sinistra renziana. Sofia Ventura, il panachage, l’elogio del voto libero e trasversale

Negli ultimi venti anni alle elezioni nazionali non ho mai votato a sinistra, non per un pregiudizio ideologico o antropologico e nemmeno perché sentissi di appartenere a un qualche altro “popolo”, ma semplicemente perché, nella pochezza dell’offerta politica che via via mi si presentava davanti, da liberale ho sempre ritenuto che l’altra parte fosse meno peggio. Di fronte alla deriva integralista e confessionale del Pdl, alla sua ormai conclamata incapacità di divenire un vero e proprio partito con dinamiche democratiche al suo interno (per assumere la fisionomia di un’aggregazione tra bande), e al definitivo tradimento della promessa liberale e dopo il fallimento dell’esperienza finiana, che per un breve periodo mi aveva fatto sperare che qualcosa di più somigliante a una destra liberale potesse emergere anche in Italia, per la prima volta nella mia vita mi sono detta che ormai nemmeno il criterio del “meno peggio” avrebbe potuto di nuovo indurmi a votare.

Oggi, osservando da cittadina delusa e sconsolata il panorama politico, scorgo una sola esperienza che mette insieme il tentativo di un rinnovamento radicale (perché l’Italia in questo momento ha bisogno di radicalità) con la diretta assunzione di responsabilità da parte di chi quel tentativo vuole incarnare, quella che ha preso forma attorno alla figura di Matteo Renzi. Guardo con interesse anche al fervere di iniziative (Fermare il declino, Zero+, Italia Futura) all’interno del centrodestra, anche se una certa diffidenza verso certe rigidità del modo di interpretare il pensiero liberale, in un momento in cui non si può non essere consapevoli che a pagare questa crisi e certamente anche gli sforzi per uscirne saranno gli individui più deboli, mi porta a confidare maggiormente nella via più blairiana alla riforma liberale sposata dal sindaco di Firenze. Ma al di là di questo, ad oggi nella nebulosa non pidiellina del centrodestra è evidente che manca una guida, manca qualcuno che assuma su di sé la responsabilità di un progetto, e senza un leader ritengo non si possa andare molto lontani.

Per questi motivi ho deciso che voterò alle primarie della sinistra dando la mia preferenza a Matteo Renzi. E lo farò anche se dovrò recarmi in qualche sezione di partito per iscrivermi in qualche albo, magari con la minaccia di avere la posta inondata da spam che mi informa di ogni minima iniziativa del Pd, di Sel o altro da qui ai prossimi decenni. Naturalmente, se alla fine Renzi risulterà vincitore, alle prossime elezioni voterò per il Pd; se i vincitori saranno Bersani o Vendola me ne guarderò bene. Perché da libera cittadina ho deciso che voglio dare la mia fiducia all’ipotetico Pd di Renzi, altri Pd al momento non m’interessano.

E’ scandaloso tutto ciò? In molti ritengono di sì. Dopo che Renzi ha fatto appello anche ai delusi del centrodestra, nel partito del segretario Bersani già si denuncia l’infiltrazione di elettori che non appartengono al “popolo” di centrosinistra e, dunque, il pericolo che il risultato sia alterato da chi non avrebbe alcun diritto a scegliere il candidato premier di quella parte. Eppure, quel diritto io ritengo di possederlo. Perché non credo che oggi in politica possano esistere case, popoli, perimetri. Credo che debbano esistere donne e uomini che si assumono responsabilità e sottopongono la propria idea di società, la propria faccia e il proprio impegno a cittadini che con la ragione, l’istinto e la passione li valutano, li scelgono o li rifiutano.

Tutto ciò mi appare ancora più vero nella fase attuale, grave, caotica, contrassegnata dalla fortissima diffidenza dei cittadini verso la politica (uomini e istituzioni). In questa fase, lo sforzo per creare qualcosa di nuovo e di efficace non può non passare per un rimescolamento delle carte, per nuove coalizioni (non di partiti, ma di segmenti della società) che facciano convergere, ad esempio, le forze più produttive, e non assistite, del paese con quanti anche l’ottusità di una sinistra che non ha mai conosciuto una vera Bad Godesberg ha posto ai margini del sistema.
L’Italia è il mio paese e per il mio paese sono fermamente convinta che una sinistra davvero liberale, che pone accanto alla solidarietà il merito e lo sforzo individuale, che non demonizza la ricchezza e alla rigidità del posto di lavoro contrappone la flessibilità in un contesto di opportunità e un welfare a sostegno dei percorsi individuali, non di categorie privilegiate, sia una sinistra essenziale per fare uscire il nostro sistema politico dalla palude in cui oggi ristagna, una sinistra che può fare bene una volta al governo, una sinistra capace di sfidare seriamente la destra e per questo costringerla a sua volta a trasformarsi.

Perché, dunque, chi non ha mai votato a sinistra dovrebbe stare a guardare? Io non starò a guardare, voterò alle primarie del centrosinistra e sarò, se la sfida di Renzi andrà a buon fine, una sua convinta elettrice.

di Sofia Ventura
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Re: Renzi dove vai?

Messaggioda Iafran il 25/09/2012, 17:31

Non c'è niente di "scandaloso" ... forse forse lo farebbe anche il vecchio/nuovo "capo" del Cd.
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