Incredibile D'Alema! Minaccia lo scontro se vince Renzi!!!
Ma non ha capito che non ha piu' niente da dire?
http://www.ilmattino.it/primopiano/poli ... 4640.shtmlD'Alema annuncia: «Non mi ricandido
Se vince Renzi sarà scontroBattaglia per far vincere Pier Luigi»
ROMA - Massimo D'Alema annuncia che non si ricandiderà e di essere «mobilitato» per far vincere Pier Luigi Bersani alle primarie del Pd.
«Ho cambiato radicalmente idea: se vince Bersani c'è ilrinnovamento e non chiederò deroghe», ha detto D'Alema a Otto e mezzo su La 7 riferendosi allo statuto del Pd che impone un limite di tre mandati ai parlamentari. Ma se le primarie le vincerà Renzi, ha continuato l'ex premier, «sarà scontro, sarà scontro politico». Un annuncia che fa presagire anche l'ipotesi di una scissione nel Pd. «Se vince Bersani lui sa che dispone del posto in lista che fu mio», ha aggiunto il presidente del Copasir. «Mi dedicherò a impegni extraparlamentari, sente come suona bene», ha continuato rivolgendosi all'intervistatrice Lilli Gruber.
«Io rinuncio alla candidatura perché questo mi consente di condurre meglio la battaglia politica. Io sono portato per la battaglia politica», ha detto ancora D'Alema. «La decisione di Veltroni (di rinunciare alla candidatura, ndr) qualche problema me l'ha creato perché è scattata subito la caccia all'uomo», ha argomentato ancora l'esponente del Pd.
Anzi, sgombrando il campo dall'accusa di chi dice che «sostengo Bersani per difendere il mio posto», «potrò andare in giro per l'Italia a sostenere la candidatura di Bersani» senza equivoci, ha aggiunto D'Alema. Il presidente del Copasir ha ricordato che aveva detto già un paio di mesi fa a Bersani che avrebbe rinunciato alla candidatura ma che successivvamente aveva deciso di resistere a fronte della campagna rottamatrice di Renzi. Ma «visto come si stanno mettendo le cose, ho cambiato radicalmente idea: se vince Bersani non chiederò deroghe», ha continuato D'Alema.
«Avrò maggiore libertà per fare una battaglia politica contro qualcosa che non mi piace», ha detto ancora. «Io sono mobilitato: tutte le volte che il Paese ha vissuto una fase difficile io mi mobilito», ha aggiunto l'ex premier confermando che non intende lasciare l'attività politica anche se lascerà il Parlamento.
«Grillo vede Renzi come un 'competitor', uno che vende la stessa merce. Io credo che il Pd debba vendere un'altra merce», ha poi sostenuto l'ex premier.
Bersani. «Può essere che si conosca poco D'Alema, io lo conosco bene - aveva detto oggi il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, tornando sulle polemiche di questi giorni sulla ricandidatura di D'Alema -. Sul concetto di rottamazione combatterà fino alla morte, ma sul rinnovamento c'è. Quindi faremo un rinnovamento lavorando tutti insieme». D'Alema, dal canto suo, parla di piena sintonia con il segretario Pd e assicura: «Chi mi crede finito sbaglia di grosso». Intanto il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, attacca il segretario del Pd, accusandolo di slealtà per aver cambiato le regole per le primarie.
Bersani: io non scarico e non rottamo nessuno. «Questa polemica la chiudiamo, per favore - aveva aggiunto Bersani - Ho letto che io scaricherei, caccerei... Io ho detto una cosa chiara: i deputati non li nomina né Berlusconi, né Grillo, né Renzi, né Bersani». Quanto al limite dei tre mandati, ribadisce: «Le regole ci sono e saranno rispettate».
D'Alema: sbaglia chi mi crede finito. «Se c'è qualcuno che crede che io ormai sia un cane morto - aveva detto ancora D'Alema in un'intervista a Rebblica - credo proprio che in termini di consensi reali, nel partito e nel Paese, si stia sbagliando. E se ne accorgerà».
«Con Bersani siamo in sintonia». «Non decide Bersani - ha sottolineato ancora l'ex premier - ma il partito, questo prevede lo statuto. Il segretario non mi ha assolutamente scaricato. Non è il capo che fa le liste». D'Alema ricorda quindi che a decidere sono i dirigenti, per cui, aggiunge, con Bersani «non c'è nessun disaccordo, nessuna polemica, il segretario e io la vediamo allo stesso modo. Il resto sono chiacchiere, illazioni».
Renzi: credevo che Bersani fosse leale. «Cambiando le regole hanno bloccato la partecipazione, Pier Luigi Bersani non ha mantenuto la parola - dice Matteo Renzi in un'intervista a Panorama in edicola dal 18 ottobre - Mi spiace, una persona che giudicavo leale ha fatto prevalere le ragioni della paura rispetto a quelle del coraggio. Il segretario mi ha deluso, da lui non me lo aspettavo. Non mi convince il modo in cui lascia ad altri il ruolo dei poliziotti cattivi mentre lui fa il poliziotto buono, è un giochino che ha le gambe corte».
«50 mila euro per la mia campagna». «Non so con certezza quanto spenderò per la campagna elettorale, ma più o meno 250 mila euro - dice Renzi rivolgendosi all'ex tesoriere Ugo Sposetti che aveva ipotizzato altre cifre - Sposetti parla anche di finanziamenti dall'estero, si vede che ha esperienza su questi temi, ma io non cado nelle sue trappoline».
«Bersani metta on line le spese degli ultimi anni». «E' disponibile, il Pd, a mettere on line le fatture degli ultimi tre anni dei suoi dirigenti? - chiede Renzi - Pier Luigi Bersani e Nichi Vendola le mettano tutte sul sito, io aspetto. Dimostrino di essere davvero diversi dal tritacarte di Fiorito».
«Non mi interessa il riequilbrio con l'Udc». «Le alleanze si fanno con chi ti vota il programma, non fra addetti ai lavori - dice Renzi - Se Pier Ferdinando Casini trova l'accordo è costretto a parlare di contenuti, ma lui si ostina a parlare di contenitori. Io non sono interessato al riequilibrio con l'Udc».
Mercoledì 17 Ottobre 2012 - 13:47
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.