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Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda matthelm il 28/02/2013, 14:37

Quand'è che il Pd ha cominciato a «non vincere» le elezioni in cui è «arrivato primo», secondo l'ultimo ossimoro bersaniano? Forse durante le primarie, quando respinse con sdegno gli elettori di centrodestra delusi. A Renzi, che li aveva invocati, fu risposto che si trattava di infiltrati, capaci di corrompere i valori della sinistra.
Al secondo turno furono chiuse le porte a più del 90% di coloro che avevano chiesto di partecipare, proprio perché sospettati di essere elettori contaminati.
Un qualsiasi partito che rifiuti in partenza di cercare consensi nel campo avversario è condannato alla «non vittoria».
Ma nel caso della sinistra italiana equivaleva a una vera e propria vocazione minoritaria, visto che da decenni era ferma a un terzo dell'elettorato: dodici milioni di voti.
Il piano era di farseli bastare, contando sulla divisione e sulla debolezza con cui la destra usciva dalla sua legislatura di governo.
...
A. Polito (C0rriere della sera)
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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda pianogrande il 01/03/2013, 3:39

Va be', va be'.
Poi faremo le analisi.
Adesso è il momento di tenere duro.
E' il momento della politica attiva e per il bene del paese.
Questa "non vittoria" ha ancora modo di trasformarsi in un successo perché sono gli italiani a non volere un paese senza governo.
Si chiama decantazione il processo per cui ad un liquido torbido si lascia il tempo di depositare il materiale in sospensione sul fondo del recipiente.
Dopo la tempesta di queste elezioni lasciamo che le acque si schiariscano un po'.
Sono sicuro che, prima che il nuovo parlamento si riunisca, le acque si saranno già notevolmente schiarite.
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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda Manuela il 01/03/2013, 11:22

Pianogrande, senza analisi di quel che è successo e senza impietosa disamina degli errori commessi, è impossibile sapere come procedere e cosa fare da ora in avanti: si rischia di sbagliare (ancora!) ogni passo, e il sentiero è molto stretto.
Cosa significa "il momento della politica attiva"? E "il bene del paese"? Non è che continuare come prima (allo stesso modo, scusatemi l'O.T., dei talk show, che continuano come niente fosse... i vecchi politici a parlare di Grillo, mentre Grillo e il grillini sono su un altro pianeta!) e far finta che niente sia successo possa cambiare la realtà.
A volte il PD (e non da adesso, credetemi), mi sembra uno di quei bambini che, giocando a nascondino, si coprono il viso con le mani, pensando di non essere visti...
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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda pianogrande il 01/03/2013, 14:40

OK Manuela.
Pardon.
Sostituisco analisi con resa dei conti.
Non è il momento della resa dei conti.
La politica attiva è quella rivolta al di fuori del partito.
Il PD rischia sempre di essere una pentola in ebollizione ma che non cucina granché per chi è seduto a tavola (i cittadini).
Il bene del paese è (una sua componente, quanto meno) un governo stabile.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda ranvit il 01/03/2013, 15:53

Bene! Vediamo!



http://www.lastampa.it/2013/03/01/itali ... mlPolitica

01/03/2013


Bersani non teme la conta nel Pd




Tutti i big contro un esecutivo di larghe intese. Ma già si profila uno scontro generazionale in vista del congresso


carlo bertini

roma


La tensione squassa tutto il partito da nord a sud, l’incertezza nel Pd regna sovrana e la prima resa dei conti formale avverrà mercoledì prossimo, quando in una Direzione composta da 200 membri delle «vecchie» correnti, un leader azzoppato ma forte nei numeri metterà ai voti la sua sfida a Grillo per una proposta di governo del cambiamento. Ai veleni, alle recriminazioni, ai dubbi venuti a galla in queste ore si sta cercando di far fronte recuperando un minimo di collegialità con contatti e incontri a tu per tu: come quello tra Bersani e D’Alema di ieri in cui l’ex premier ha chiarito di essere contrario a un governissimo, ipotesi che tutti i maggiorenti escludono o fanno finta di escludere per non dare l’idea che esistono subordinate. Ma D’Alema è stato chiaro dicendo che «l’unica soluzione possibile oggi è quella proposta da Bersani» mettendo così un punto e a capo su una querelle che rischiava di tracimare. Sicuro di poter contare su una maggioranza interna, Bersani è convinto che la sua proposta passerà e che si potrà così presentare da Napolitano chiedendo che gli venga affidato un incarico per formare un governo del tutto nuovo e andare in Parlamento a stanare i grillini. E questa determinazione potrebbe poggiarsi sulla convinzione inconfessata che al momento clou una parte dei parlamentari grillini voterà la fiducia anche al Senato. «Oggi è impossibile dirlo - spiega uno dei fedelissimi di Bersani - e si vedrà cosa pensano solo tra qualche giorno quando cominceranno a parlare gli eletti».



E anche se la tesi è che in questo momento è complicato fare una previsione, anche se vengono negati tentativi di abboccamento con i 5 Stelle e il loro leader, va pure registrato che più d’uno è convinto che Bersani potrà avere dalla sua una parte delle truppe grilline . «Perché molti di loro sono persone che fanno attività politica per passione e caricarsi il peso di dire no al tentativo di fare qualcosa che possa servire al paese non può essere preso alla leggera. Anche sui giornali locali diversi hanno detto che bisogna votare la fiducia e il fatto che ci siano altre due settimane di tempo certo aiuta», dicono i bersaniani.

Ma in queste ore tutti fanno mostra di esser compatti nel rifiutare qualsiasi apertura a Berlusconi e nessuno osa parlare della subordinata di un governo tecnico nel caso fallisse la sfida ai 5 Stelle. Pure Enrico Letta, parlando ieri col ministro degli esteri inglese William Hague, ha spiegato tutte le difficoltà che ci sarebbero in un rapporto col Cavaliere e quelle che ci sono nel misurarsi con un «movimento liquido come quello di Grillo». Tradotto, con lui si parlerà solo pubblicamente senza canali di altro tipo o contatti informali che non è il caso di esperire. E mentre in camera caritatis sono in molti a considerare una missione impossibile evitare le elezioni anticipate a breve, sotto traccia si muove ben altro nel Pd: c’è uno scontro generazionale, che travalica le diverse linee politiche, dei trenta-quarantenni, «giovani turchi», rottamatori, lettiani, bersaniani che siano, che non ne possono più dei vecchi leoni «che danno la linea anche se non stanno più in Parlamento», per dirla con uno che già si è candidato per la segreteria, Pippo Civati. Che se la prende evidentemente con Massimo D’Alema che ha fatto pensare ad un’apertura al governissimo con Berlusconi con la sua intervista al Corriere in cui propone di offrire le presidenze delle due Camere al Pdl e ai grillini.



Ma l’insofferenza verso i Veltroni, D’Alema, Fioroni, Bindi, Finocchiaro, Franceschini, Letta, è palpabile nei conversari pubblici e privati dei più giovani. C’è poi un congresso di fatto già aperto, in cui non solo si fanno nomi di possibili reggenti da qui alle assise, come quello di Fabrizio Barca, Enrico Letta, Andrea Orlando. Ma già le truppe cercano di capire quale sarà il candidato che verrà opposto a Renzi, il quale sa che non si potrà tirare indietro nell’assumere la leadership quando verrà il suo momento. «È chiaro - dice uno dei leader dei giovani turchi, Matteo Orfini - che qui finisce la storia di una generazione e ne inizia un’altra e questo Bersani lo deve capire. Non è pensabile che il Pd venga percepito come lo è stato fino a oggi. Detto questo, è chiaro che se Renzi si candida sulla linea che ha tenuto alle primarie, della cosiddetta agenda Monti, noi porteremo un nostro candidato contro. E poi si vedrà...»


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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda Iafran il 01/03/2013, 17:26

ranvit ha scritto: più d’uno è convinto che Bersani potrà avere dalla sua una parte delle truppe grilline . «Perché molti di loro sono persone che fanno attività politica per passione e caricarsi il peso di dire no al tentativo di fare qualcosa che possa servire al paese non può essere preso alla leggera ...», dicono i bersaniani.

Meno male che ci sono questi "grillini" che fanno attività politica per passione e che salveranno la "baracca" che traballa, forse, per l'azione di quelli che fanno politica per altro (per dispetto? ... perché non sanno che fare? ... per sport?) ... giammai per interesse personale (sic!).
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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda ranvit il 01/03/2013, 17:32

Non l'ho detto io.... :twisted:

L'ha detto qualche intelligentone di bersaniano....di quelli che perdono da 20 anni!
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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda flaviomob il 02/03/2013, 0:40

Secondo me esiste una strana sindrome, presente sia nella sinistra radicale che in quella riformista. Si manifesta con strani comportamenti e idiosincrasie, in ogni caso riesce ad ipotecare (in negativo) il risultato. Ad esempio, pur di non contare nulla ci sono quei riformisti che finiscono per votare listarelle da uno per cento, oppure quei radicali che si danno martellate sui cosiddetti per fare un dispetto alla moglie (e magari finiscono pure loro fuori dal parlamento dopo un lungo viaggio dal Guatemala). Poi ci sono i neo entusiasti dello spirito rivoluzionario grillino: sì, va be', ma qualcuno dovrà pur chiedere conto al lider di Sant'Ilario conto di frasette in dolce stil novo, tipo "At salut buson" rivolto a Vendola (degno di qualche nostalgico di Farinacci), del grillino sardo che paragona il matrimonio gay al sesso tra pastore e pecora, della giunta grillina che caccia l'assessora incinta. Ci sarà sicuramente la protesta, ci sta anche ringraziare Grillo che è bravo a reindirizzare una deriva sociale all'interno del contesto democratico quando, in situazioni simili, si sono visti partiti fascisti e nazisti prendere il largo.
Però, ciò detto, col cazzo che mi fido di questa gente se tengono dentro di tutto in questo modo ed espellono uno solo perché si mette contro il "capo". Ora devono scegliere se sono adulti o se vogliono continuare a fare gli adolescenti fino alla pensione.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda ranvit il 02/03/2013, 9:21

In condizioni "normali" è giusto....ma le cose sono terribilmente diverse!
Gli elettori Pd che hanno votato altro sono ben pochi (pessimo risultato di FARE e LIsta MOnti), come pure quelli della sinistra radicale (basta considerare il deludentissimo risultato di RC anche alla luce di quello altrettanto misero di Sel...).

Sono invece venuti a mancare i voti dell'elettorato che vota di qua o di là sulla base delle speranze offerte. Il Pd ha fallito continuamente negli ultimi 20 anni: sia come risultati elettorali sia come azione di Governo quando ne ha avuto la possibilità! Perchè questa volta avrebbe dovuto essere diverso?
La gente è incazzata! Ed ha voluto dare un segnale forte e chiaro: basta con i politicanti di mestiere, basta con i politicanti privilegiati, basta con le ignobili ruberie, etc etc
Naturalomente questo tipo di ragionamento ha colpito in modo particolare l'elettorato di sinistra e di quello di chi vota qua o là perchè è quello che si pone i problemi; quello di centrodestra, individualista e maggiormente presente tra i cittadini privilegiati, vota per chi gli garantisce maggiore impunità e libertà di fare quello che gli pare (evasione, etc).

Insomma il ragionamento esposto da flaviomob è quello classico del Pd: noi siamo i meglio, sempre e comunque, sono gli elettori che non capiscono un cazzo! :roll:
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Re: Dimissioni di Bersani? Sarebbe il caso!

Messaggioda Iafran il 02/03/2013, 12:27

flaviomob ha scritto:Poi ci sono i neo entusiasti dello spirito rivoluzionario grillino: sì, va be', ma qualcuno dovrà pur chiedere conto al lider di Sant'Ilario conto di frasette in dolce stil novo, tipo "At salut buson" rivolto a Vendola (degno di qualche nostalgico di Farinacci), del grillino sardo che paragona il matrimonio gay al sesso tra pastore e pecora, della giunta grillina che caccia l'assessora incinta ... Però, ciò detto, col cazzo che mi fido di questa gente se tengono dentro di tutto in questo modo ed espellono uno solo perché si mette contro il "capo". Ora devono scegliere se sono adulti o se vogliono continuare a fare gli adolescenti fino alla pensione.

Le "uscite" strampalate o le decisione "non democratiche" (a prima vista), all'interno di una formazione politica (oggi M5S) potrebbero essere valutati "effetti marginali ed insignificanti" se si tenessero in considerazione le motivazioni che hanno spinto circa 9 milioni di elettori a fare il grande passo: rifiutare finalmente (non a cuor leggero) quello che si vedeva come il "proprio partito", che si proponeva vicinissimo ai propri problemi specialmente al momento del voto per poi mostrarsi, alla stregua degli altri, come un'impalcatura sociale inavvicinabile, vessatoria e "strozzina" (il termine "casta" non è stato coniato a sproposito, infatti!).
L'elettore di Cs percepiva di contare qualcosa fino all'esito delle elezioni e partecipava alla gioia della vittoria.
Cosa seguiva dopo questi primi momenti? Un bel voltafaccia (ad essere buono): chi se visto s'è visto ... loro erano onorevoli e i cittadini non erano un c…o. :x
Per una, due, tre, quattro ... troppe volte abbiamo sopportato sacrifici (quelli visibili sono le tasse, ma sono le meno importanti) e loro non hanno mai risposto alle loro responsabilità politiche (e penali), anzi chiedevano più privilegi.
Chiusura di fabbriche, perdite di posti di lavoro, difficoltà economiche, vendite degli ori di famiglia, tagli allegri alle spese dell'assistenza sanitaria e dell'istruzione, drastica riduzione dei collegamenti ferroviari Nord-Sud, aumenti delle bollette, riduzione del potere di acquisto … povertà dilagante … e loro hanno scialacquato senza sentirsi minimamente coinvolti nelle sofferenze del popolo che rappresentavano o sentirsi solidali ai sacrifici che chiedevano!

Tutti i consiglieri regionali e comunali, in obbedienza alla volontà del grande cavaliere, hanno imposto ai cittadini le addizionali IRPEF per fare fronte alle allegre spese delle loro gestioni! Poche mosche bianche hanno "disobbedito" (quelle in possesso di vero spirito politico) che adesso faranno scuola a coloro che si sono comportati da strozzini.

Sempre le tasche dei cittadini per rimpinguare le casse dello Stato ... che venivano utilizzate in opere faraoniche (per distribuire tangenti) o a dare sollazzi alla nostra "classe politica".

Non si è voluto ridurre il numero dei parlamentari né le loro pretese economiche … adesso ci penseranno i 163 cittadini della porta accanto, che hanno preso il loro posto!

I "grillini" mi auguro che non scelgano di diventare "adulti" come molti di quelli che hanno sostituito e che si differenziassero bene dai Lusi, Fiorito, Bossi, Mauro la nera, Polverini, Razzi, Scilipoti ... e dalla larga l'impalcatura "politica" alle dipendenze (dirette o indirette) del "cavaliere".

I militanti dei partiti di Cs dovrebbero ringraziare coloro che hanno votato i grillini ... se si migliorerà qualcosa in Italia.
Ultima modifica di Iafran il 02/03/2013, 12:41, modificato 1 volta in totale.
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