da franz il 30/12/2012, 9:55
Genova - Trentamila votanti per le primarie del Pd in Liguria. E subito una sorpresa: le quote rose in non dovranno essere rispettate, esistono già.
Due donne hanno vinto la gara a Imperia e a Savona, conquistando quel primo posto che di fatto le proietta già a Roma, verosimilmente a Montecitorio. Nell’area di competenza della federazione imperiese passa Donatella Albano, la consigliera comunale che a Bordighera denunciò le infiltrazioni della mafia finendo nel mirino delle cosche; nel savonese domina Anna Giacobbe, già segretario regionale della Cgil, che ha fatto il pieno dei voti. A Genova la bagarre è stata incandescente, con la senatrice uscente Roberta Pinotti (3.043 voti) che trova la sua rivincita rispetto alle primarie per il sindaco ma deve arginare l’onda d’urto di Mara Carocci (2.360) e Marina Costa (2.285).
Tra i maschi, le previste affermazioni a Genova del deputato uscente Mario Tullo (4.526) e del segretario regionale Lorenzo Basso (4.474). Mentre nello spezzino escono fuori per distacco il responsabile Giustizia del Pd nazionale Andrea Orlando e il sindaco di Sarzana Massimo Caleo: il primo fa il pieno nel capoluogo, il secondo deve ringraziare la Val di Magra.
A Genova i votanti sono stati 12.762, cui si devono aggiungere i poco meno di duemila del Tigullio. I due big, Tullo e Basso, hanno di fatto conquistato il predominio in ogni seggio, lasciandosi inseguire dalle donne superando la soglia delle tremila preferenze. Ma era la sfida tra gli uomini del levante della Provincia a scaldare gli animi: l’ex sindaco di Casarza Ligure, nonché ex consigliere regionale, Vito Vattuone, ha dovuto lasciare il passo alla vera sorpresa genovese di questa tornata, il sindaco di Bogliasco, Luca Pastorino: per lui 2.379 voti.
Più facile la situazione a Savona, dove i votanti sono stati esattamente 5.262. La Giacobbe, forte del sostegno compatto del sindacato e del partito cittadino, con 2.845 preferenze, ha tenuto testa alla rimonta dell’ex vicesindaco di Albenga Franco Vazio, che si è fermato a quota 2.338. Male, nella città di Federico Berruti, sindaco e leader nazionale della truppa di Matteo Renzi, l’unica “rottamatrice” in gara, Monica Nigro.
Di portata nazionale, invece, il trionfo della Albano, partita in sordina in questa competizione: nella buona affluenza dell’area imperiese, poco oltre i duemila votanti (2.029), l’ex capogruppo democratica ha avuto la meglio su Leandro Faraldi, segretario provinciale del Pd e dato dai più per favorito fino a tre giorni fa.
Più complesso il discorso per l’area spezzina, dove i votanti sono stati 8.091. Detto di Orlando (4.554 voti) e Caleo (3.145), da segnalare l’exploit del sindaco del piccolo Comune di Varese Ligure Michela Marcone (2.682).
(servizi, analisi e risultati completi sull’edizione cartacea del Secolo XIX)
Oggi, sabato, gli elettori del Pd erano chiamati alle urne in 9 regioni: oltre alla Liguria, anche Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Umbria, Abruzzo, Molise, Campania e Calabria. Domani, domenica, urne aperte in Veneto, Trentino, Friuli-Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Puglia, Basilicata, Sicilia e Sardegna.
Nota: in Liguria furono 80'000 nel 2009 e mi pare 85'000 con le ultime di coalizione.
Sicuramente il periodo non è adatto per votare ma non si poteva fare diversamente.
Solo alcuni anni fa la dirigenza nazionale avrebbe detto "non c'è tempo".
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)