franz ha scritto:disallineato ha scritto:La socialdemocrazia moderna, che non è più una derivante nauseabonda del comunismo, ma semmai ne è una pronipote molto lontana come generazione, è quella di cui fanno parte molti partiti europei che confluiscono nel PSE.
Siccome anche in Europa si sono accorti che il PPE ed il PSE sono due entità diverse e distanti, guarda caso hanno fatto due schieramenti opposti che, insieme, formano la stragrande maggiornaza all'europarlamento.
Tre precisazioni, non da poco.
1)
La socialdemocrazia non è - e non è mai stata - una derivante del comunismo, anzi è forse preesistente ma soprattutto autonoma. Le origini sono legate agli anni 40 del 1800 e quindi sono leggermente antecedenti rispetto al celebre Manifesto di Marx. Indipendentemente da chi dei due è nato prima, sono caso mai entrambi figli o nipoti del socialismo, con diverse strategie per affermarlo (democratiche o rivoluzionarie).
Diciamo che uno che è cosi' convito come te dovrebbe conoscere meglio la propria storia.
2) Tornando all'oggi è chiaro che il PD non è un partito socialista e nemmeno socialdemocratico, anche se nel PD albergano ancora tracce di queste idee che risalgono a quasi due secoli fa.
3)
Venendo al parlamento europeo, i due gruppi PPE e PSE insieme rappresentano il 64% dei seggi.
http://it.wikipedia.org/wiki/EuroparlamentoQuesto rappresenta una maggioranza notevole ma non certo "stragrande".
Esiste un 36% di seggi (che allora definirei una stragrande minoranza) che se presi insieme superano quelli del PSE (27.5%) e sono pari a quelli del PPE (36.8%) Diciamo allora che le famiglie sono ben piu' di due, visto che chi non si riconosce in quelle due è piu' di 1/3 dell'elettorato.
In Italia la composizione politica non è necessariamente la stessa che si riassume in Europa e dentro il PD oltre alle anime traghettate dell'ex PCI ci sono anche forze ecologiste, liberali, radicali, cattoliche. Che ti piaccia o non ti piaccia.
Franz
Ringraziandoti per le precisazioni, che francamente non pensavo fosse utile fare la cronologia su chi è nato prima. Cmq dicendo che "la socialdemocrazia è figlia" era evidentemente riferito a certi assonanze ideologiche e sopratutte affinità di cultura politica. Non essendo a fare tesi universitarie, non era mia intenzione ricorrere alla cronistoria.
Cmq se si guarda le moderne socialdemocrazie e per moderne intendo quelle degli ultimi 30 anni, noterai una strabiliante somiglianza ove hanno "governato" i regimi comunisti. Infatti non è difficile considerare una certa continuita' del fare politica fra le due grandi ideologie.
Per quando riguarda le percentuali, avere oltre il 60% non significa avere la stragrande maggioranza? per fare un abattuta, tu dai quella percentuale al berlusca e poi ti accorgi se non ha la stragrande maggioranza dell'elettorato dalla sua parte. Per dirla tutta anche se l'avesse Bersani quella percentuale, non starebbe ad arrovellarsi il cervelloper capire se è meglio grillo o dipietro come alleati per far numero.
Altrochè se oltre il 60 % è da considerarsi strgrande maggioranza. Ovviamente con questo non devono essere esclusi o nonconsiederate le altre forze che formano ilresto della percentuale. Ma sono forze politiche inconsistenti dal punto di vista numerico. Il 36% che tu citi, sarebbe significativo se fosse di una sola forza, ma essendo un insiem di forze che mal si conciliano fra loro, ecco che la percentuale lascia il tempo che trova. Sarebbe come se volessimo dare più importanza di quella che hanno ai nostri picocli movimenti che con la somma dei loro 1%+ 0,8% + 3% + 1,2% + 1,8% ecc formano comunque un numero interessante. Peccato che non possono unirsi per ovvie ragioni ideologiche o filosofiche. Pertanto pur il rispetto dovuto al 36% non lo ritengo significativo dal punto di vista della considerazione che facevo nel mio precedente post.
Che poi il PD non si possa considerare un partito appartenente alla socialdemocrazia mi sembra un pò una forzatura, considerando che i dirigenti ( cattolici a parte ) vengono proprio da quell'area ideologica. Forse non vuol essere consiederato tale per la presenza ingombrante degli ex popolari e allora occorre inventarsi un alchimia politica per giustificarne la fusione fra soggetti diversi. Se questo è il punto son daccordo: il PD ancora non sa cosè o come definirsi per non scontentare nessuno..
La mia idea di partito democratico è invece un pò diversa: che abbia un anima precisa ed un identirà altrettanto precisa, senza dover rinnegare le proprie radici, che sono e restano socialdemocratiche.
Cordialità