da Iafran il 11/03/2009, 12:23
arr-tan lo hai affermato tu stesso “… ma che avvenire si può avere se non fate tesoro del passato”.
Se si sta discutendo sugli ultimi 15 anni della nostra vita politica (e di conseguenza anche di quella economica e sociale) è proprio perché, rifacendomi a pierodm, il tempo in politica (come in tante altre attività umane) non dovrebbe passare invano.
La “politica” del personaggio B fa ridere fuori dall’Italia, e dovrebbe far ridere anche in Italia.
I nostri politici, invece, hanno impostato le diverse campagne elettorali proprio “contro B”: si voleva la mobilitazione più convinta dei cittadini per allontanare uno spauracchio ed esorcizzare il pericolo di “un uomo” che avrebbe commisto gli interessi privati (personali) con quelli pubblici; e B, con le sue esternazioni quasi assurde, dimostrava di avere modi caratteriali molto distanti dal cliché dell’uomo pubblico cercato dai cittadini, e, quindi, non doveva risultare troppo affidabile!
Questo era il “tasto” da battere: una campagna politica non tanto “per”, ma “contro”!
Il personaggio B garantiva, così, ai suoi avversari politici (ai nostri rappresentanti) successi elettorali sicuri! Perché rischiare con un’altra strategia?
La figura del professor Prodi, poi, avrebbe fatto il resto! Gli si rimproverava soltanto che era poco “telegenico”! Come se bastava questa dote per governare una Nazione! Intanto, erano le altre doti del Professore che assicuravano a qualcuno dei nostri eletti “di coltivare bene solo il proprio orticello”, come governante!
E “l’Ulivo” o “l’Unione”, che doveva rappresentare la sintesi di tante culture politiche (riformista, socialista, cattolica, verde, ecc.) per dare ad una società pluralista (proprio come le “farine macinate che conservano la propria diversità”, pierodm) risposte varie e diversificate a secondo del luogo, del tempo e delle circostanze, veniva additata dal centrodestra come una “armata Brancaleone”, che deludeva continuamente i suoi stessi elettori! Eh si, più si tirava troppo la coperta da una parte più veniva scoperta l’estremità opposta del letto, e non si riusciva a conciliare bene le esigenze di tutta la comunità (mal rappresentata, secondo qualcuno, dalla propria classe politica!).
Ora, per la strategia autoreferenziale dei nostri nominati più volte nel forum (da acacenci, da pierodm e da altri), i “telegenici e i superottimisti” stanno governando l’Italia. Un bel guadagno … per questi, non certo per la maggioranza della popolazione!
Che almeno gli elettori del centrosinistra sappiano chi “ringraziare” per le conseguenze di questo cataclisma sociale! Ci si potrà risollevare del tutto solo quando la gestione democratica sarà praticata concretamente in tutti gli ambiti. Il Presidente Prodi è stato ineccepibile a dare l’esempio in ogni situazione; anche tributando gli onori a chi gli subentrava alla Presidenza del Consiglio non ha voluto essere solo formale (e ne aveva di ragioni: quel personaggio, a capo dell’opposizione, lo aveva ripetutamente denigrato nelle sue funzioni ed offeso finanche a livello personale)!
La gestione democratica, poi, dovrebbe andare di pari passo con la questione morale. Qualcuno, tempo fa, su la Repubblica paventava il fascino del “berlusconismo” fra i nostri parlamentari. Mi sembra che non sia più solo un timore!
Bisogna che se ne discuta e che i nostri dirigenti sappiano sia di queste discussioni sia delle amare consapevolezze fra i loro elettori.
Concordo con te, pierodm, quando affermi: “Un errore che si sta pagando caro, e che deriva dal non voler prendere atto che la crisi non nasce "dopo" l'avvento dell'Ulivo, ma nasce insieme con l'Ulivo, e che le ragioni della crisi che si stanno rivelando apertamente adesso, sono le stesse ragioni sulle quali l'Ulivo si è fondato”.