La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Pd, quattro modelli per un segretario

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda pierodm il 23/02/2009, 18:35

Caro Vittorio, hai ragione, naturalmente: De André non è adatto ad un congresso.
Ciò torna a tutto disonore del congresso.
Ma io sono uno strano: nonostante le mie idee e le mie nostalgie, non ho mai amato le manifestazioni in piazza, e non ho mai partecipato ad un corteo. Anche quando ne approvavo lo scopo.
Nella folla che si avvicina al palazzetto dei congressi non ci vedo "la democrazia" - se ci penso capisco che è democrazia, ma istintivamente ci vedo altre cose, scorrettamente e ingenerosamente nella mia perfidia: conformismo, illusione, disillusione, protagonismo ...

Ma, tornando a De André, c'era un tempo in cui poteva non essere adatto a fare da squillo di tromba congressuale, ma era capace di di essere quello che metteva in musica e poesia il sentimento di chi a quel congresso non partecipava, ma che dava un senso a ciò che in quel congresso si decideva.
C'era un tempo insomma in cui De André era assai più importante di un congresso, e di una vittoria elettorale, perché era il tempo in cui anche le parole dette a bassa voce riuscivano ad essere ascoltate e ad avere un senso.
Ho capito che quel tempo era finito quando gente come De André, o come Bertoli, piacevano anche a mia zia - che delle bocche di rosa avrebbero fatto un falò, come i moralisti pinzocheri del MSI, che infatti adesso della prostituzione fanno una crociata.
L'Ho capito quando ho visto ascoltare De André da un pubblico di gente con le braccia alzate e l'accendino acceso in mano, dondolando come quando ascolta Gigi D'Alessio.

E' giusto che questo tempo sia rappresentato da Ligabue. Un bravo ragazzo.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda ranvit il 23/02/2009, 19:07

X Stefano
Francamente non ho capito granchè di quello che hai scritto.....
Premesso che non ho "bollato" nessuno (e chi sono io per farlo?), nel caso specifico di piero poi ho solo espresso il mio convincimento di una persona che si attarda ad analizzare i tempi di oggi con gli stereotipi di qualche decennio fa.
Non che questo non sia lecito, ci mancherebbe. Ma nell'economia del discorso che si stava facendo mi è sembrato il caso di rilevarlo.
Per gli -ismi poi non ho capito che c'entra quello che avevo scritto io, visto che sembrava rivolto a me tutto il discorso. Ma forse ho interpretato male.

X Piero
Per carità, De Andrè è un mito della sinistra, come Pasolini e tanti altri.
Ma il fatto è che a me i "lagnosi" non mi sono mai piaciuti, e quindi non mi sono mai soffermato a seguirli....preferisco gente un po' piu' allegra.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda Stefano'62 il 24/02/2009, 1:09

ranvit ha scritto:X Stefano
Francamente non ho capito granchè di quello che hai scritto.....
Premesso che non ho "bollato" nessuno (e chi sono io per farlo?), nel caso specifico di piero poi ho solo espresso il mio convincimento di una persona che si attarda ad analizzare i tempi di oggi con gli stereotipi di qualche decennio fa.
Non che questo non sia lecito, ci mancherebbe. Ma nell'economia del discorso che si stava facendo mi è sembrato il caso di rilevarlo.
Per gli -ismi poi non ho capito che c'entra quello che avevo scritto io, visto che sembrava rivolto a me tutto il discorso. Ma forse ho interpretato male.

Tornando a rileggerlo comprendo la tua perplessità.
Avevo preso effettivamente spunto da una parte del vostro discorso,ma poi mi si è innescata una riflessione che si è sviluppata su una linea di carattere più generale.
Quindi no,non era rivolto a te (voi) tutto il discorso.
Non hai interpretato male,sono io che alcune volte viaggio in un mondo mio e divento un pò ermetico.
Già che ci sono e che sono appassionato di Musica.....grande Ligabue e pure Tina Turner !
Ciao,

Stefano
Stefano'62
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1814
Iscritto il: 20/12/2008, 14:36

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda pierodm il 24/02/2009, 2:37

Ligabue è una puzzetta, ma non sono disposto a farne una questione: per quello che me ne importa posso dire pure che un grande. Sembra Gigi Sabani che imita Springsteen.

Su De André, invece, il discorso è molto più serio. E non scherzo per niente.
Finché si parla di politica, di partiti e di sistemi elettorali, qualunque baggianata è accettabile: in fondo sono solo idee, e queste si possono sempre cambiare, contrattare, mescolare e infinocchiare.
Ma chiamare De André una lagna è una questione di gusto e di animo: una tragedia - non per De André, ma per chi ne parla in questo modo.
Tra parentesi, Tina Turner è grande: peccato che è anche lei roba di trent'anni fa, più antica di Enrico Berlinguer, e più o meno contemporanea di Pasolini.

Vorrei aggiungere anche che non è possibile concedersi il lusso di usare tanta condiscendenza con personaggi come l'artista genovese e Pasolini, aggiungendo a questa forma di arroganza anche l'aggravante di definirli "miti della sinistra".Come se in questa definizione fosse racchiuso e concluso tutto il loro valore, ammesso poi che la definizione sia corretta.
Se si è disposti ad usare chiunque e qualunque cosa, pur di dare delle punzecchiatine idiote alla "sinistra", si scende sotto il livello di Berlusconi o di Gasparri.

Passando a cose più futili, mi piacerebbe che Vittorio - magari facendosi aiutare da Stefano - mi spiegasse con quale stereotipo giudica lui le "cose di oggi", con quale mente, con quale cuore: si è fatto trapiantare il cervello di un diciottenne?
E da dove ricava le sue idee, i suoi gusti: non li ha maturati nella vita fin qui trascorsa?
E non gli sembra che parlare di "cose più allegre", identificandole con la disco-music o con il simil-rock all'amatriciana, sia uno degli stereotipi più cretini che si possano immaginare?
Un altro patetico stereotipo direi che è anche quello del vecchierello che, per darsi un'aria giovanile, si mette a fare il paninaro e si fa crescere il codino - peggio ancora se ciò non avviene a livello di look, ma a livello mentale.
Per carità umana evito di infierire, poi, sulla quantità industriale di stereotipi che vengono scaricati in questo forum sul rinnovamento dei partiti, sulla democrazia, sulla partecipazione della gggente, sulle ronde, sulla violenza, e su tutte le mostruosità che costituiscono ormai gli argomenti della discussione politica.

Io confesso una cosa, e sottolineo che non sto giocando sui paradossi ma parlo sul serio.
Confesso che non ho alcuna difficoltà a convivere, e anche a fare amicizia, con persone che hanno idee politiche diverse dalle mie, anche in forma estrema.
Ma non riesco a trovare un'accomodamento con persone che hanno gusti e sentimenti troppo diversi dai miei: ho avuto amici fascisti, amici preti, amici ladri, ma non ho mai avuto amici cattivi nell'animo o arroganti - e aggiungo, nemmeno amici democristiani, non perché li abbia discriminati scientemente, ma perché non riusciva mai a creasi un feeling accettabile, diciamo per "incompatibilità di carattere".
Se c'è una cosa che mi potrebbe convincere a lasciare un forum come questo, non sono le baggianate politiche, ma giudizi come quello di Vittorio su De Andrè: mi sento a disagio, perché un roba del genere cancella - per me - qualunque credibilità.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda ranvit il 24/02/2009, 9:36

Beh piero, che dire?
Di "matusi" rimasti all'età adolescenziale per miti ed emozioni ne è pieno il mondo.
Ma il mondo va avanti!
Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda Stefano'62 il 24/02/2009, 14:16

Effettivamente sentire definire De Andrè,un altro grandissimo,come un lagnoso non è piaciuto neppure a me.
Se a qualcuno sembra che lo sia e parimenti non gli aggrada la sua musica,de gustibus....
Se invece l'equazione è:sì è un bravo artista però è una lagna....,allora non ci siamo più perchè sembra voler mandare il messaggio che il valore oggettivo di qualcosa (di artistico,oltretutto) debba essere filtrato dalla sua appetibilità commerciale,e far dipendere da questo la sua bocciatura come ipotetica colonna sonora di un congresso la dice lunga su quello che poi si vorrà dire a quello stesso congresso.
Sì all'apparenza in nome del sembrare ostinatamente nuovi (e allegri-anche se non c'è niente da ridere),ma la sostanza resta un optional....
Molte volte infatti aggrapparsi al "nuovismo" ha la sola funzione di nascondere dietro una facciata commercialmente appetibile,il nulla totale.
Voglio dire che due più faceva quattro duemila anni fa,e lo fà ancora oggi...lagnoso o no.

Stefano
Stefano'62
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1814
Iscritto il: 20/12/2008, 14:36

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda pinopic1 il 24/02/2009, 15:21

C'è anche una obiettiva qualità nell'arte che esula dalle tendenze politiche e dalle mode del tempo. Da De Andrè ad oggi quanti ne sono passati di cantanti e autori di musica popolare? Di quanti nessuno ricorda più il nome?
Quanto ai registi autori di cinema, sono ancora meno legati ad una tendenza politica o a una moda passeggera dei cantanti popolari.
Il sapere che Pirandello aveva aderito al fascismo con convinzione non mi toglie il piacere di leggerlo così come il passare del tempo.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
Avatar utente
pinopic1
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1253
Iscritto il: 24/05/2008, 15:00

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda ranvit il 24/02/2009, 17:55

Giusto per tornare alle "canzonette"....una cantante, molto amata oggi, che non sopporto perchè lagnosa, è la Pausini. Ma anche Ramazzotti e tanti altri. E allora? Qual'è il problema? I gusti sono gusti....nello specifico poi, proprio perchè non ho mai amato le lagne, non ho neanche mai approfondito i testi di De Andre'. Sono sopravvisuto lo stesso...


Ma il problema è ancora un altro. Per decenni il popolo del Pci si è ritenuto superiore incoronando personaggi ed elevandoli a veri e propri miti. Miti che in alcuni casi erano veramente tali, ma in altri no! Ma non importava, bisognava essere tutti allineati e coperti. Cosi' come la correttezza della posizione politica del Pci in riferimento alla rappresentanza della sinistra : in parte era vero perchè non c'era nessun'altra posizione che si poteva realmente definire di sinistra (e per questo ha avuto anche il mio voto per circa 30 anni), ma in parte il mancato "aggiornamento" all'evoluzione ed agli accadimenti delle cose del mondo è stato un gravissimo errore politico. Che ha favorito la formazione di un terreno fertile per l'avvento del berlusconismo. Ci fosse stato un riposizionamento su valori di socialismo democratico (alla Craxi...) forse le cose sarebbero andate diversamente.

Non ho mai apprezzato l'eccessiva mitizzazione dei meriti del Pci, del suo "popolo" e dei suoi "dirigenti".....e avevo ragione : il "popolo" si è sparpagliato inseguendo miti vecchi (la retorica della resistenza, Pasolini, De Andrè...) o nuovi (terzomondismo, no-globalismo, pacifismo), i "dirigenti" al contatto con il potere sono diventati come e peggio dei "democristiani".

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda pierodm il 24/02/2009, 19:21

Mi capita spesso di ascoltare Angelo Mellone, per radio: giornalista, amico di Gianfranco Fini, dichiaratamente fascista, è un uomo intelligente e garbato.
Con il suo garbo - e con una buona dose di riferimenti culturali - si distingue dalla rozzezza di un Gasparri, ma alla fine i suoi discorsi vanno tutti a finire lì: l'egemonia culturale della sinistra fatta di falsi miti e parole d'ordine, il buonismo, la falsità della superiorità morale della sinistra, la puzza sotto al naso, e via cazzeggiando.
Il guaio è - sia detto tra parentesi - che alla stessa radio, cinque minuti prima e cinque minuti dopo, spesso telefonano e interloquiscono ascoltatori dichiaratemente di destra, che nove volte su dieci sono un grumo d'ignoranza, di maleducazione e di stronzaggine.
Ma per altri versi - cioè quando si parla in particolare di qualcuno dei personaggi di quella "egemonia culturale" - Mellone, da uomo colto e non sprovveduto, è molto più cauto, e anzi spesso non può fare a meno di riconoscerne le qualità intellettuali o artistiche, delle quali parla con grande competenza.

Ecco, io credo che Vittorio somigli molto più a Gasparri che al fascista Mellone.

Il suo post è il tipico esempio di quando, arrivati al fondo, si continua a scavare.
Giulio Verne dice, in un suo romanzo: gl'ignoranti non si limitano a non sapere, ma sanno ciò che non è ... e intorno alla luna la sapevano lunga .
Vittorio non conosce Pasolini e nemmeno De André, ma su Pasolini e su De André la sa lunga - e ci tiene pure a condividere la sua ignoranza con noi.
Se la sua stravaganza si limitasse a lui stesso, e basta, lo lascerei andare per conto suo, e chissenefrega.
Ma il fatto è che lui e persone come lui stanno dentro quest'ultimo residuo di partito che ha su di sé la responsabilità di rappresnetare sulla scena politica metà dell'elettorato. E che certe sue affermazioni rischiano di mettere fuori strada i tanti che appartengono alle generazioni più recenti, che questa roba la sentono ripetere fin troppo in questi anni e potrebbero cominciare a pensare che le cose stiano davvero così.

Pasolini non è mai stato un "mito" per nessuna forza organizzata, e tanto meno per un partito, e tanto meno poi per il PCI.
Troppo scomodo e troppo anticonformista - e troppo poco politico: lui stesso teneva moltissimo a dichiararsi un "artista", ben diverso perfino dai politici in pectore quali sono i sociologi.
I suoi scontri, violentissimi, con uomini dell'apparato del Partito sono praticamente un cult: da ricordare tra tanti quello con Maurizio Ferrara, padre di Giuliano, all'epoca direttore dell'Unità.
Se Pasolini fu mito, lo fu semmai di quelli ai quali insegnava a guardare alla realtà con occhi sgombri da risonanze di partito, senza pietismi e senza calcoli ideologici, e ad avere il coraggio di prendere posizione senza contare quanti compagni ci stanno al fianco: questa era la sua idea di "essere un intellettuale", oltre che una persona di sinistra, un "comunista". Per la nomenklatura di partito, semmai, un mito da demolire e da esorcizzare.
Più brevemente, Pasolini è stato uno degl'intellettuali più importanti del '900 italiano.

De André, più di Pasolini distaccato da un'identificazione di partito e di schieramento politico.
Non solo perché la musica è di per sé meno legata a idee catalogabili, di quanto non lo sia la letteratura, la poesia o la filologia, ma perché era soprattutto un anarchico. Un poeta della pietà e della libertà.
Fabrizio De André è stato quanto di più lontano si possa immaginare da un uomo riducibile ad un partito o ad uno schieramento politico: solo i fascisti più imbecilli, e più gretti, hanno potuto fare confusione, e solo nei momenti di volantinaggio politico, così come sono abituati da sempre a chiamare "comunista" chiunque abbia sentimenti umanitari, che sia contro la pena di morte, contro la discriminazione razziale, contro l'ipocrisia dei benpensanti, contro chi insomma sia una persona civile.

Pasolini e De André sono (stati) amati e mitizzati da un'intera generazione, o forse anche due o tre: fortunatamente, non tanto per loro, quanto per chi li ha amati.
Non tutti di quelle generazioni erano di sinistra, e non tutti hanno saputo fondere gli amori intellettuali e sentimentali con le scelte politiche - per colpa grave della politica.
Laddove la fusione era impossibile, c'è chi ha scelto la poesia e chi ha scelto la politica, come spiraglio da cui guardare il mondo.

Dopodiché, anche Gasparri sopravvive benissimo, e fa pure il ministro.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: Pd, quattro modelli per un segretario

Messaggioda ranvit il 24/02/2009, 20:38

clap clap clap...per ora posso aggiungere (al momento ho altro da fare) che se a me stanno sul cazzo sia Pasolini che De Andrè ho il diritto di dirlo senza essere nè offeso nè paragonato a questo o a quello!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
ranvit
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10669
Iscritto il: 23/05/2008, 15:46

PrecedenteProssimo

Torna a Ulivo e PD: tra radici e futuro

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite