guidoparietti ha scritto:Mi pare che tra il considerare il lobbismo come equivalente alla corruzione e il farne un'apologia acritica ci siano delle giuste vie di mezzo. Le leggi che limitano e regolano il lobbismo sono fatte proprio con la logica di limitare il danno, dando per scontato che le influenze sui politici comunque esisteranno. Ma nessuno, che io conosca, negli USA si sogna di considerare il lobbismo una cosa buona in sé (tranne forse qualche lobbista).
Non ho impostato un discorso su cio' che è buono e bello e cio' che è cattivo e brutto (cosa che mi pare abbia un nome greco particolare che non ricordo ma che comunque per me è fuori dalle categorie politiche) ma su cosa è legittimo e giustificabile in democrazia e cioè che i singoli si associno facendo gruppo e tutelino, sostenendoli attivamente ed in modo trasparente, i loro interessi. Questa caso mai è apologia della democrazia

A Robyn che mi risponde
dico che in democrazia ogni pressione è tale ed il giudizio su cosa sia giusto e sbagliato è individuale e tutto sommato ininfluente. Si considerano i vari interessi in campo, si cerca una soluzione (di compromesso o meno) che li consideri, ci si conta e si decide. Immagino che converrai che in democrazia le decisioni che si prendono non sono "giuste" ma sono "a maggioranza" e spesso possono essere (ad un esame a posteriori) anche molto sbagliate. Ma la democrazia è questa. Non è un metodo per prendere decisioni giuste ma per prendere decisioni in nome del popolo sovrano."Un conto è fare pressione per cose giuste ,un'altra cosa è fare pressione per cose sbagliate."
Ciao,
Franz