Della serie .. quando ce vo' ce vo'!
Cirinnà, dure accuse al suo ex sindaco
da
l'unità.it Una lettera aperta quella del consigliere comunale del Pd Monica Cirinnà scritta a Walter Veltroni che appare più come un atto d'accusa.
«Sono stanca di sentir parlare di 'società civile'. Ci sono centinaia di giovani e bravi amministratori locali - afferma nella lettera - che non riescono a crescere nè nel partito nè nelle istituzioni. Questo accade per due ragioni: la prima è perchè tutti i dirigenti, te compreso, sono inamovibili ; la seconda perchè c'è sempre qualcuno della 'società civile' che scegliete e piazzate, per poi ricavarne un nulla di fatto come ad esempio Massimo Calearo, l'imprenditore veneto eletto nelle nostre liste e in procinto di passare con Berlusconi».
«Dopo sette anni da Sindaco, hai lasciato Roma e i romani alla destra, nel ridicolo tentativo di riconsegnarla a Rutelli, candidatura sbagliata, frutto della solita logica dei ben noti veti incrociati (tu non volevi Zingaretti e l'area Margherita non voleva Gasbarra), volti ad ostacolare ogni possibile rinnovamento», aggiunge Cirinnà. Ed ancora scrive: «Dopo aver perso le elezioni politiche sei rimasto saldamente al tuo posto, pur avendo detto che avresti chiuso con la politica per dedicarti alla scrittura e all'Africa. E poi, di fronte alla durezza delle grandi responsabilità politiche, ancora una volta hai deciso di sbattere la porta e andartene».
Proprio tu padre del «buonismo» in politica 'non hai affatto porto l'altra guancia ma hai preso Bersani a calci negli stinchi' invochi il modello più discussione più unità". «Peccato che predichi bene e razzoli male perchè non sei stato ne dialogante ne unitario da Sindaco e tantomeno da segretario. Rifletti su questo per una volta senza superiorità e tatticismi. Perchè - conclude Cirinnà citando lo slogan di Bersani - la pazienza è finita!».