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Riforme, Mineo sostituito

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda annalu il 14/06/2014, 21:11

flaviomob ha scritto:
Perché? Renzi non è "rappresentante democratico" molto ma molto più di Mineo?


No. In Senato Renzi non è mai stato eletto e non ha alcuna legittimazione democratica a "far fuori" chicchessia. Nè ha mai vinto elezioni politiche.

Non riesco proprio a capire i criteri secondo cui - secondo alcuni - si diventa legittimati ad essere rappresentanti democratici.
Renzi è stato eletto a segretario del partito democratico o sbaglio? Le due camere lo hanno eletto a Presidente del Consiglio, oppure no?
Quanto al Senatore Mineo, non mi risulta che sia stato eletto perché ha ricevuto preferenze personali, ma semplicemente in quanto nominato capolista del Pd: Mineo è stato eletto coi voti del Pd, partito di cui Renzi è stato democraticamente eletto segretario.
A mio parere quindi ha proprio ragione Pianogrande: Renzi è "rappresentante democratico" molto più di Mineo.

Detto questo, Mineo rappresenta le idee di una minoranza Pd, ed ha il diritto-dovere di esprimere e difendere le propie opinioni; questo però non significa che, se per motivi casuali si trova a rappresentare l'ago della bilancia all'interno di una commissione parlamentare (dove è presente in rappresentanza di quel Pd di cui Renzi è segretario) lui possa arbitrariamente far prevalere una posizione che all'interno del Pd è minoritaria.
A mio parere quindi in questo caso il Pd ha fatto bene a sostituire Mineo nella commissione Affari Costituzionali, e lo stesso Mineo dovrebbe esserne consapevole, in quanto così non si è trovato ad affrontare il dilemma di dover scegliere tra votare per la linea del Pd (cioè contro le proprie convinzioni) o votare secondo le sue convinzioni (quindi contro la linea del partito che rappresenta nella Commissione).

Infine sono stufa di leggere assurde iperboli e paragoni direi deliranti: Mineo non è stato mandato in un Gulag (alla nordcoreana) e nemmeno espulso dal Pd (alla grillina); è stato solo sostituito all'interno della commissione, dove avrebbe potuto trovarsi in grave imbarazzo (ma forse Mineo non si sarebbe trovato in imbarazzo, magari ritiene normale approfittare di una circostanza che gli permette di avere un peso personale sproporzionato).

Insomma, Renzi si trova a dirigere un partito pieno di rappresentanti inaffidabili (i famosi 101 di Prodi non si sono mai palesati, ed abbiamo visto i franchi tiratori ancora all'opera), e direi che ha il diritto-dovere di difendere la linea del partito.
Anche se non ho mai provato particolare simpatia per Renzi, ora sta cercando di fare qualcosa di buono per il paese, e mi sembra doveroso permettergli di lavorare senza lanciargli accuse improbabili.
Civati, Mineo ed altri in minoranza nel Pd discutano e critichino, facciano il meglio che possono per migliorare le proposte di riforma che vengono portate avanti dal Pd stesso: questo è il compito della minoranza interna ad un partito.
Del tutto diverso è il vizio di gettare sabbia negli ingranaggi, di agire in ogni modo per far inciampare (e magari cadere) Renzi, col rischio, anzi con la quasi certezza, che insieme a Renzi cada tutto il Pd, e certo non per il bene del paese.

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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda flaviomob il 14/06/2014, 22:15

Quale posizione è minoritaria nel PD?
L'attuale, pessima proposta di riforma del senato, oltre ad essere di dubbia costituzionalità, non fa parte del programma del PD presentato agli elettori prima delle elezioni politiche.
Chi ha votato PD nella circoscrizione in cui è stato eletto Mineo sapeva chi era capolista. Non sapeva affatto, invece, quale schifezza di riforma istituzionale il partito si apprestava a mettere in piedi: ripeto, nel programma - che è un importantissimo patto con gli elettori - non ce n'è traccia alcuna.
Ciò detto, se la vittoria (stavo scrivendo "agli europei"... clima calcistico :P ) elettorale sicuramente ha un nesso su quanto Renzi ha messo in atto o annunciato nelle sue funzioni di governo , il discorso istituzionale è completamente svincolato da questo ruolo e se un deputato o un senatore del PD si oppone o critica fortemente una riforma che è un oggettiva SCHIFEZZA, è svincolato da qualsiasi logica di maggioranza a farlo: sia perché le riforme istituzionali esulano da un rapporto consueto maggioranza / opposizione ricercando una convergenza molto più ampia, sia perché espressamente previsto proprio dal REGOLAMENTO che il PD stesso si è dato. Se in ogni commissione dove c'è un voto in bilico il PD pretende di far fuori il dissidente di turno, stiamo freschi. Oltretutto Renzi nulla ha detto sui dissidenti (evidentemente della sua area) che hanno votato l'altra schifezza sulla responsabilità civile dei magistrati, insieme a partiti retti per decenni da gente condannata e pluriprescritta come Lega e FI che hanno fatto danni forse irreparabili al paese (evidentemente anche sul fronte della mentalità comune e della cultura del fottersene allegramente).

Aggiungo una considerazione: oggi, con lo sport del salto sul carro del vincitore particolarmente in voga e la crisi evidente delle opposizioni di Sel e M5s, non c'è alcun vantaggio personale a dire ciò che si pensa e a mantenere posizioni scomode ma di coscienza e di principio. Per cui se una persona dice quello che è sotto gli occhi di tutti, cioè che questa riforma del senato è una schifezza inguardabile indegna di un paese democratico, indegna della nostra storia stessa che ha visto la nascita di questa istituzione romana che è stata poi introdotta in tutte le grandi democrazie occidentali, questa persona gode di tutta la mia stima.


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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda pianogrande il 14/06/2014, 23:59

Si continua a fare una confusione allucinante tra il diritto di critica e quant'altro ed il fatto che la proposta deve arrivare in aula.
E' lì che ci si esprime e si dichiara e si vota (anche senza vincolo di mandato o disciplina di partito).

La minoranza non può pretendere, i nome della democrazia, di fermare l'iter di una riforma.

Sembra quasi che i dissidenti abbiano una dignità ed un diritto all'ascolto superiore a chi è favorevole.
Una superiorità morale che non ha nessuna giustificazione se non il vittimismo e la ricerca di visibilità.

Questo è un concetto di democrazia veramente fuorviante.

E' proprio questo concetto a fare una pubblicità micidiale a chi sostiene che l'efficienza si può ottenere solo con una dittatura.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda Robyn il 15/06/2014, 8:21

Non esistono pericoli per la democrazia la leadership rispetto al passato ha più rilievo ma deve affinarsi un pò di più nel principio dei pesi dei contrappesi fra partito e leadership.Anche da affinare la regola della maggioranza che permette alla minoranza di esprimersi e di inserire le sue richieste ma che non impedisce alla maggioranza di prendere le decisioni
M Renzi dice di volere ripristinare la festa dell'unita.Già c'è la Festa-Democratica e in ogni caso non bisogna tornare a prassi e consuetudini del passato,neanche sfiorale,che evocano l'apparato e possono spingere ad un ripiegamento su di esso,ripiegamento che è stato superato.La Festa-Democratica dovrebbe essere l'occasione di molte manifestazioni culturali,di confronti,di espressioni musicali,non si và li solo a mangiare
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Vietato vincere

Messaggioda pianogrande il 15/06/2014, 9:42

Torno sull'argomento del mio ultimo post sul quale ho continuato a riflettere e davvero non si finisce mai di imparare.

Siamo il paese (sopratutto a sinistra) in cui ribellarsi è, già di per sé, un titolo di merito a prescindere.

Anche su questo forum, chi è favorevole a Renzi è stato gratificato di carri del vincitore e mille altre offese comode e gratuite .

Mi sembra di essere tornato a scuola quando chi se la cavava nello studio era, per definizione, un ruffiano secchione e sicuramente aveva qualche malattia o difetto nascosti e se per caso qualche difetto vero veniva fuori veniva massacrato.

La faccio breve mentre la mia riflessione è stata lunghissima.

A sinistra è assolutamente vietato vincere.
Il vincitore diventa subito di destra.
Chi comanda (per quanto necessariamente e legittimamente) diventa subito un dittatore.
Fa molto più figo dissentire che essere d'accordo.

Io reclamo, per chi è d'accordo, la pari dignità con chi dissente e vedo questa esigenza come una esigenza di democrazia paradossalmente ma realmente molto lontana dall'essere ottenuta.

Graditissimi commenti perché l'argomento mi appassiona.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda ranvit il 15/06/2014, 11:03

Francamente io non ho piu' voglia di discutere con chi rincorre le farfalle :D

Con tutti i problemi che ha l'Italia non c'è piu' tempo di attardarsi con chi è rimasto prigioniero degli steccati ideologici del novecento.

Piuttosto, avete seguito la Direzione del Pd?.....un altro mondo rispetto a quelle dell'era pre-Renzi: tanto fumose, politichesi e trionfo della noia e del nulla quelle, tanto concrete, pragmatiche e piene di voglia di risolvere i problemi queste!

Chiariamo un concetto: fra un po' di anni, senza ricambi, anche questa classe dirigente diventerà autoreferenziale e piena di nullità. Ma, per ora, teniamoci stretti questa nuova leva di dirigenti PD!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda pianogrande il 15/06/2014, 11:59

ranvit ha scritto:Francamente io non ho piu' voglia di discutere con chi rincorre le farfalle :D

Con tutti i problemi che ha l'Italia non c'è piu' tempo di attardarsi con chi è rimasto prigioniero degli steccati ideologici del novecento.

Piuttosto, avete seguito la Direzione del Pd?.....un altro mondo rispetto a quelle dell'era pre-Renzi: tanto fumose, politichesi e trionfo della noia e del nulla quelle, tanto concrete, pragmatiche e piene di voglia di risolvere i problemi queste!

Chiariamo un concetto: fra un po' di anni, senza ricambi, anche questa classe dirigente diventerà autoreferenziale e piena di nullità. Ma, per ora, teniamoci stretti questa nuova leva di dirigenti PD!


Non basta la direzione per andare avanti.
Il salto di qualità deve essere anche culturale (e di costume).
Conviene sempre "attardarsi".
Fa parte dell'attività politica.

Naturalmente, il salto di qualità deve proprio essere nel dare spazio all'agire e non al solo discutere.
Ma anche discutere (ma poi agire, lo ripeto fino alla nausea) serve.

Diversamente, il progresso culturale ce lo abbiamo solo nell'ambito del vertice il che è già un trionfo ma non basta.

Mi piacerebbe tanto un gigante con i piedi di acciaio inossidabile.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda flaviomob il 15/06/2014, 13:06

Le parole sono importanti.

Pianogrande sostiene che "una minoranza ha impedito di discutere un provvedimento in aula". Chi sarebbe questa minoranza, Mineo? Quando è successo questo fatto e come? Oppure questo fatto semplicemente non esiste?

E come è possibile portare avanti una riforma che necessita del voto di una parte delle opposizioni, le quali sono rappresentate in commissione affari costituzionali ed evidentemente sono contrarie?

E l'epurazione di Mario Mauro come la vogliamo definire?

Ovviamente quando parlo dello sport nazionale di saltare sul carro del vincitore non mi riferisco a chi, in questa lista, è sempre stato a favore di Renzi o comunque ai singoli cittadini che non hanno nulla da guadagnare se cambiano idee e convinzioni personali, ma a coloro che invece ne traggono o ne trarrano un vantaggio, in politica, non per libero convincimento ma per farsi rieleggere.

A proposito di farsi rieleggere: nulla da dire sull'aberrante mix di riforma del sistema elettorato, tra camera e senato, che ci toglie la possibilità di fare scelte democratiche, che impone liste bloccate alla camera senza obbligo di primarie e un senato non elettivo? Ovvero, nel paese più corrotto d'Europa vogliamo ancora togliere potere ai cittadini ed aumentare quello delle segreterie di partito? Ah, la governabilità: abbiamo visto bene a cosa ci hanno portato i sistemi delle amministrazioni locali con premi di maggioranza e giunte "blindate". Hanno forse ridotto la corruzione o la spesa pubblica fuori controllo? NO, hanno semplicemente consolidato le consorterie di potere, le mafiette locali, P3, P4, furbetti del quartierino e opere pubbliche alle quattro tangenti con incrementi di costi pubblici esorbitanti.

_____

Caro Matteo

Questo è il video del mio intervento all'Assemblea Nazionale del Partito Democratico del 14 Giugno 2014. A seguire il testo dell'intervento.





È merito di Matteo Renzi aver riacceso la speranza degli italiani verso il cambiamento possibile.

È merito di Matteo Renzi aver restituito all’Italia l’autorevolezza di paese fondatore in Europa dopo le umiliazioni dei compiti a casa e soprattutto di aver trasformato il Pd nella più grande forza della sinistra europea.

Per un militante di partito come me è un piacere poter fare i complimenti al Segretario. Abbiamo aperto un appassionate campo riformatore: per l’eguaglianza, restituendo i soldi ai lavoratori; per creare nuovi posti di lavoro; per ammodernare la Pubblica Amministrazione; per stroncare la mala pianta della corruzione.

Sentiamo tutti insieme la responsabilità di non deludere le attese del 41% e di altri elettori disposti a votarci in futuro. Le attese riguardano anche la legge elettorale e la riforma del bicameralismo. Ci sono due strade possibili per portarle in approvazione. La prima è indicata dalla proposta Chiti che oggi raccoglie ampi consensi nella maggioranza di governo e in tutti i gruppi di opposizione, da Cinque Stelle, a Sel, Lega e Forza Italia.

La proposta riduce di oltre la metà il numero dei deputati e dei senatori; affida alla sola Camera il voto di fiducia al governo; assegna al Senato funzioni di garanzia costituzionale. Chi vince il premio di maggioranza deve poter governare agevolmente, ma non può impadronirsi delle massime cariche dello Stato, dal Quirinale, al Csm, alla Corte. Soprattutto non può stravolgere a suo piacimento l’autonomia della Magistratura, la libertà dell’informazione e i diritti fondamentali della persona.

Inoltre, con l’Italicum gli elettori non possono scegliere i deputati, come era già prima col Porcellum. Se non possono scegliere neppure i senatori si accentua la Casta invece di rimuoverla. Bisogna invece restituire ai cittadini la scelta dei parlamentari per ricostruire la fiducia nelle istituzioni. Tutto ciò si può fare presto, c’è anche a disposizione una buona mediazione del senatore Quagliariello sul sistema di votazione. Basta togliere il veto del Pd – per me incomprensibile – al Senato dei cittadini e a fine giugno la riforma del bicameralismo è approvata.

Caro Matteo, nel tuo intervento hai alzato la voce contro chi vuole conservare il bicameralismo perfetto. Con chi ce l’avevi? In questa sala non vedo nessuno che voglia conservarlo. Forse hai dato una sberla alle mosche.

La verità è che siamo impantanati solo perché insistete sulla proposta del governo che così com’è non passerà mai in Parlamento, come sapete bene senza volerlo ammettere. Né potete immaginare di votarla a colpi di maggioranza. Non si può ripetere l’errore del centrosinistra sul Titolo V nel 2001 - ha detto Renzi - e io sono d’accordo con lui. Dovete quindi modificare la proposta Boschi - ecco la seconda strada – per trovare accordi anche con le opposizioni e raccogliere almeno il 60% dei voti. Quindi il voto di Chiti e Mineo non è determinante e in ogni caso non impedirebbe l’accordo con gli altri. Ciò significa che non c’era alcuna esigenza di sostituirli in commissione. Matteo, forse ti hanno informato male. Siamo andati sotto nella votazione dell’odg Calderoli per due voti di scarto, e la presenza di Mineo non avrebbe cambiato il risultato.

Per un falso problema siete arrivati a sostituire - ma sarebbe più preciso il verbo destituire - due senatori dalla commissione Affari costituzionali, non per ragioni organizzative, ma per le idee politiche espresse in materia costituzionale. Non era mai accaduto nella storia della Repubblica, in nessun partito di destra, di sinistra o di centro.

Quanta energia sprecata per un atto di imperio a utilità zero, che però ha causato tanto sconquasso. Sono volate parole grosse, mettiamole da parte con impegno di tutti. Credo che Mineo sia il primo a soffrire per le frasi sbagliate di ieri sera e già si è scusato. Tu ci hai detto che usiamo il Pd come un taxi. Poco male, chi ci conosce sa che è falso. Meglio scherzarci sopra. Ti ricorderai che da assessore a Roma fui il primo in Italia a contrastare i tassisti, i quali organizzarono una grande manifestazione di protesta a piazza Venezia.

Al leader tocca essere il primo anche nella saggezza. Ti chiedo perciò una cosa semplice, poi il resto si vedrà. Invita Chiti e Mineo a prendere un caffè. Sono certo che troverai le parole giuste per farli sentire a casa e non fuori la porta. Per come li conosco e li stimo sono anche certo che otterrai da loro un impegno costruttivo per la riforma. Magari saranno un po’ critici, ma anche più leali di alcuni che ti acclamano per convenienza.

Infine, consentimi un consiglio. Segui la riforma come segretario del Pd e non come capo del governo. Il potere esecutivo tace quando il potere legislativo scrive la Carta fondamentale. Così suggerisce la civiltà giuridica e conferma la nostra storia repubblicana.

Nell’Assemblea costituente quando si passò agli articoli il grande Piero Calamandrei chiese ai ministri di uscire dall’aula. E le tensioni della guerra fredda appena iniziate non impedirono il confronto tra i padri costituenti. Noi non siamo Calamandrei e tu non sei ancora De Gasperi, anche se ti auguro di diventarlo. Siamo tutti nani in confronto di quei giganti che portarono a compimento la più grande opera dello spirito italiano nel Novecento, con lo stesso splendore della Cappella Sistina nel Rinascimento e della Divina Commedia nella civiltà medioevale.

Certo che possiamo riscrivere la Carta in alcune parti, ma occorre solennità, rigore, sobrietà, responsabilità per creare uno spirito costituente adeguato al compito eccezionale. Non è come approvare uno dei tanti decreti omnibus che viaggiano in Parlamento. Bisogna metterci un’anima repubblicana.

Si, lo so, è un po’ demodè questo ideale costituzionale, ma almeno non fa male alla salute. Non hanno mai danneggiato il Pd quelli che amano sinceramente la Costituzione. Arrecano danno al Pd quelli che hanno dimenticato la Costituzione, quelli che mettono i propri interessi al posto del bene comune. Bisogna rottamare il malaffare anche in casa nostra, da Venezia a Messina, e saremo più forti per sradicarlo in casa altrui.

L’ideale costituzionale è il riferimento morale del Paese, è la forza creativa da alimentare nelle nuove generazioni. Dovremmo fare come i preti che leggono sempre un passo del Vangelo durante la messa. Così in ogni assemblea del Pd dovremmo fare una pausa per leggere un articolo della Costituzione. Propongo di cominciare in questo mese di giugno a leggere in tutti i gli incontri pubblici l’articolo 54: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore”.

http://waltertocci.blogspot.it/2014/06/ ... .html#more


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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda ranvit il 15/06/2014, 16:01

Attardarsi a discutere? va bene quando c'è la volontà reciproca di arrivare ad una sintesi e procedere poi al "fare".
Ma con i "sinistri" italiani abbiamo discusso e perso tempo sin troppo! In realtà a loro non interessa affatto risolvere i problemi del Paese....che pure elencano continuamente addebitandone la responsabilità a questo ed a quello. Nella sostanza si potrebbe dire che hanno una compulsione paranoica alle discussioni e polemiche fini a se stesse; cosa che porta unicamente a divisioni senza fine...fino alla divisione di se stessi :roll:


Per quanto riguarda le riforme istituzionali e costituzionali.....si fanno con le forze politiche che decidono di parteciparci e soprattutto che dimostrano di voler realmente fare in tempi brevi...il Paese è stremato non possiamo piu' perdere tempo con i narcisisti intellettuali della sinistra-sinistra (che tra l'altro non rappresentano quasi nessuno...).
Ora pare che anche il M5S voglia contribuire....molto bene! Vediamo che ne esce...
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda pianogrande il 15/06/2014, 16:03

Flaviomob

Dove l'ho scritto?

"una minoranza ha impedito di discutere un provvedimento in aula"

Forse le virgolette ti sono scappate perché non me lo ricordo proprio.
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