pianogrande ha scritto:Il PD dovrebbe saltare qualche passaggio e discutere su perché nel nostro paese, cosiddetto europeo, certi diritti non esistano ancora e cosa si può fare per rimediare a questa vergogna.
In democrazia guarderei a cosa ne pensa il demos, tanto per dirne una.
Probabile che nel paese X ci sia una maggioranza favorevole ai matrimoni tra omosessuali e in un altro no.
Dando un'occhiata ai vari sondaggi su quotidiani in Italia, a parte sondaggi fatti in luoghi politicamente favorevoli (perché frequentati in maggioranza da chi è d'accordo) quelli piu' neutri mostrano un 35% di favorevoli, un 30% di contrari ed un 30% di favorevoli a convivenze, unioni e patti vari. Seguono i soliti che non sanno e/o non rispondono. In pratica se volessimo avere un atteggiamento minimalista, dovremmo cominciare almeno dalle unioni civili, perché qui c'è un 65-70% di maggioranza. Poi, lasciando maturare le cose, forse anche l'Italia arriverà al punto in cui si crea una maggioranza anche per i maltrimoni tra persone dello stesso sesso. Naturalmente apprezzo che ogni partito, a cominciare dal PD, abbia un atteggiamento pragmatico e tenda a fare un passo per volta. Atteggiamenti massimalisti sono tipici dei partitini.
Piuttosto il problema è come mai non esista una netta maggioranza di popolazione favorevole ad un diritto di minoranza (perché è chiaro che il matrimonio omosessuale riguarda una piccola fetta della popolazione) cosi' come è stato invece per divorzio ed aborto.
Personalmente ritengo che molti ragionino anche con la logica del "potrebbe capitare anche a me" e nel caso di divorzio ed aborto, pur non avendo intenzione precisa di divorziare o abortire, si reputa nell'ordine delle cose che una simile eventualità non sia impossibile. Si ritiene quindi "giusto" che un simile diritto sia concepibile per gli altri ed in subordine anche eventualmente per la propria famiglia. Sarà opportunismo ma conoscendo il nostro popolo non dovrebbe meravigliare. Nel caso del matrimonio omosessuale questo aspetto viene meno e rimane solo quello del diritto per gli altri.
Naturalmente preferirei un sistema diverso dalla consultazione di sondaggi, piu' o meno credibili.
Prefereirei un sistema a democrazia diretta, in cui chiedere direttamente al popolo di esprimersi.
Purtroppo la nostra casta ha ritenuto preferibile "proteggerci dalle derive plebiscitarie" e quindi non ci rimane altro che consultare sondaggi fatti da quotidiani, trovando i dati piu' disparati, o quelli piu' seri come datamonitor, che indica un 53.4% di favorevoli ma per avere 1000 risposte hanno dovuto scartarne 3500 che hanno rifiutato di partecipare al sondaggio. In pratica quindi hanno raccolto l'opinione di chi era fortemente contrario o fortemente favorevole.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)