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In tremila al Big bang di Renzi

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda ranvit il 30/10/2011, 11:23

Il rischio dei mostri c'è sempre. Intanto un mostro lo abbiamo già : il Pd attuale!

Di Renzi non ho letto praticamente niente e per il momento non ho intenzione di farlo...
Non posso dire quindi se quello che dice mi va bene oppure no.
Quello che posso dire invece è che l'attuale mostro si sta agitando (mi pare pero' di aver letto che i prodiani non si siano agitati, anzi)....il che vuol dire che ha messo il dito nella piaga. E, per ora, questo mi basta per giudicare con simpatia la sua azione. Cosi' come quelle di altri "giovani". Anche se non dovessero approdare a granchè, il fatto stesso che facciano discutere di politica un po' tutto il caravanserraglio del Pd e dei suoi militanti, è già un gran bene!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda Stefano'62 il 30/10/2011, 11:55

franz ha scritto:A me sembra un pregiudizio, perché le parole le giudichi sempre come tali ma la sostanza (SE VECCHIA O NUOVA) la giudichi solo nei fatti. E nei fatti veri dovresti valutare solo quando uno governa. Invece tu, non so come (perché non ce lo racconti) hai già deciso che la sostanza è la solita.
Io invece aspetterei le 100 proposte. Le valuterei e se mi piacciono darei il mio voto.
Il resto è (questa si') vecchia ideologia.


Quando al supermercato trovi un prodotto nuovo,rimetterlo sullo scaffale perchè non sei soddisfatto dall'esame che ne hai fatto senza soffermarti sui lustrini della confezione....non è pregiudizio,ma comportamento virtuoso che se fosse stato osservato dalle moltitudini di "massaie incaute" che hanno infilato nel carrello della spesa a busta chiusa i modi da venditore ambulante del berlusca,ci saremmo risparmiati vent'anni di sofferenza (e più,dato che i suoi effetti nefasti spariranno forse tra decenni).

Io non ho "deciso" che la sostanza è la solita,è Renzi che me lo ha dimostrato con piccoli ma importantissimi particolari che sono in antitesi con le pretese di "nuovo che avanza" che ostenta sulla scatola (in primis la cena dal berlusca).
La sua "nuova confezione" infatti non sono altro che idee riciclate,pure condivisibili,ma proposte da altri prima di lui però tacciati di populismo solo perchè non avevano la tessera del partito.
Ma gratta gratta sotto si intravedono le tipiche false incongruenze del solito politico di professione,che per puro calcolo machiavellico sminuisce i difetti degli avversari mentre spara coi grossi calibri solo sugli avversari interni.

Sottoscrivo ogni parola di Lucameni e di Annalu,che esprimono benissimo ciò che intuisco pure io quando sento il Renzi.

Ciao
Stefano'62
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda franz il 30/10/2011, 12:00

Tra le verifiche fattibili (oltre alla condanna non definitiva, che in Italia con la giustizia che abbiamo non si nega a nessuno http://www.ansa.it/web/notizie/collecti ... 48909.html ) abbiamo:
1) elezione come presidente alla provincia di Firenze con il 58,8%.
2) le primarie PD per il ruolo di sindaco a Firenze con 40,52%
3) Il 47,57% al primo turno ed il 59,96% al ballottagio, come sindaco di Firenze.
4) il piu amato sindaco d'Italia nel 2010 http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 19339.html e anche http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/ ... d=AYVH4ayC

Diciamo inoltre che nel 1996 contribuisce alla nascita dei locali comitati Prodi (http://it.wikipedia.org/wiki/Comitati_Prodi) e quindi non è certo un personaggio dell'ultima ora (considerando che è del 1975).

Il fatto del "salvatore della patria" è decisamente interessante. È una caratteristica intrinseca del personaggio oppure una caretteristica degli italiani, che non potendone piu' della situazione attuale e della classe politica vetusta si aggrappano a qualsiasi cosa abbia parvenza di decenza ed esca dal mucchio?

Come personaggio che pare avere questa caratteristica intrinseca ci vedo bene Di Pietro e Grillo. Loro sembrano proprio tribuni del popolo, nel modo di parlare e nello stile comunicativo. Non ci vedo Renzi, che invece per metodo (e questo big bang ne è un buon esempio) pare voglia far parlare e partecipare gli altri.

Comunque è positivo che un personaggio non piaccia tutti. Piacesse a tutti sarei molto piu' preoccupato.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 30/10/2011, 12:37

annalu ha scritto:
lucameni ha scritto:Non so chi sia messo male, o meglio non lo voglio sapere per non trascendere, ma non è che criticare Renzi voglia dire sparare su tutto quello che è nuovo.
Primo perchè magari si può considerare Renzi meno nuovo di tanti altri.
Secondo perchè magari chi critica Renzi sarebbe ben lieto di avere altro politico in gamba all'arrembaggio e realmente nuovo.
Terzo perchè non si vede perchè la critica a Renzi, che è una persona sola, voglia dire non auspicare un rinnovamento della classe politica.
La critica a Renzi è la critica a Renzi.
Punto.
Se poi ci sono, e ci sono sicuramente, facce nuove e oneste, sono il primo ad esserne felice.

Insomma ormai s'è capito: Renzi è diventato l'ennesimo salvatore della patria. Guai a criticarlo, altrimenti siam messi male.

capito.

Renzi è diventato l'ennesimo salvatore della patria.
Pare anche a me, e mi sembra molto preoccupante.
Su Renzi, la mia opinione coincide con quella di Luca: non è questione di destra o sinistra, è questione di serietà, di giudicare fino a che punto le sue parole coincidano col suo modo di agire.
Ma anche le sue parole, sono poi così affidabili? Mi sembra che sia molto bravo a "promettere il nuovo" in modo assolutamente berlusconiano. E l'idea che a un vecchio Berlusconi si debba contrapporre un giovane berluschino, mi spaventa. Non condivido l'opinione che sia un bene verificare la sua affidabilità facendolo governare: questa proposta alla Zanicchi l'abbiamo verificata sulla nostra pelle con SB, e sappiamo bene che con certa gente è molto difficile tornare indietro. Tra l'altro, una verifica della capacità di governo di Renzi già l'abbiamo, ed è quella testimoniata da Luca, nonché dalla condanna della Corte dei Conti riferita da Flavio: mi basta.
I "salvatori della patria" mi fanno paura, e sappiamo bene che la sinistra è brava a generare "mostri": dalla sinistra è uscito Mussolini, ed anche Craxi, solo per fare due nomi.
Certo, nei momenti difficili come questo, il vuoto di personalità e di idee può rendere più facile l'emergere di personaggi populisti, e Renzi sarebbe perfetto, altro che Grillo!

annalu



A Firenze riguardo Renzi, forse carattere tipico della città, ci sono poche mezze misure.
O lo si ama o lo si odia.
Malgrado le mie critiche, sopratutto al fatto di considerarlo una soluzione ai problemi italiani, tra quelli che hanno provato a vederne luci e ombre mi ci metto io.
Ripeto: dopo la gestione Domenici, a prima botta, prendendo iniziative riguardo il centro, la tramvia, la pensilina alla stazione etc etc, ha fatto ben sperare.
Insomma qualche approccio positivo da decisionista e su quello non ho da contestare alcunchè, anzi.
Però poi, andando un po' oltre la scarsa informazione che viene dispensata sulle cronache locali, se si approfondiscono altre sue scelte, affermazioni, si capisce che si è rimangiato spesso e volentieri molto di quello che aveva promesso in merito alle speculazioni che stanno ammorbando la città ad esempio, mascherando il tutto con giustificazioni poco credibili.
Quindi anche sul versante locale c'è molto da contestargli, non fosse altro che le sue scelta più condivisibili riguardano questioni mediaticamente più vendibili agli occhi della cittadinanza. Di altro si parla meno, spesso sfugge e quindi lì ha avuto modo di comportarsi come e peggio dei suoi predecessori.
Ovviamente poi ci sono gli aspetti relativi al modo di proporsi (e a volte di ragionare), che fa parlare molti di un "berluschino", e che non sono del tutto secondari.
Il problema del salvatore della patria, ammesso che sia considerato da molti un problema, e purtroppo temo che non lo sia, non credo riguardi l'uomo Renzi, che pure non mi pare abbia un'immagine strepitosa e ha molto del ragazzone vivace e un po' debordante, ma riguarda semmai l'elettorato che, come al solito, apprezza poco la sobrietà e auspica sempre l'uomo del ghe pensi mi al di là dei contenuti.
Ci si entusiasma come sempre a fronte magari di una singola frase, dello sputtanamento rivolto al politico che non ci piace, al fatto che magari è attaccato ideologicamente da quella parte politica che non si sopporta, e questo già lo rende mitico al di là dei contenuti e di quello che realmente pensa e dice.
Come premesse di un rinnovamento la vedo bigia, non tanto per quello che Renzi è, e già su quello c'è molto da discutere, ma per le aspettative che già suscita nell'elettorato potenziale, non volendo neppure considerare tutti gli aspetti negativi che ha già mostrato (se solo si volesse vederli).
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda flaviomob il 30/10/2011, 12:40

Immagine

Civati, inizialmente non invitato alla Leopolda, dice bene: inutili tante fanfare, si candidi Renzi e vedremo quanti lo sceglieranno. Intanto, pare che sul Foglio Ferrara sia in adorazione... :lol:

http://video.repubblica.it/edizione/fir ... 9530/77920

Fuori tema, due chicche della "casta", anche se di segno opposto:

http://letteraviola.it/2011/10/ecco-il- ... izza-foto/

http://isegretidellacasta.blogspot.com/ ... istro.html


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda ambientalistaPD il 30/10/2011, 14:19

secondo me renzi può essere uno stimolo importante per fare svegliare finalmente il PD che appare fin troppo assonnato.
io lo vedo come un'opportunità non come una cosa negativa e poi diciamolo chiaro finalmente uno che ha le palle di dire a vendola e a bertinotti che sono stati loro a fare fallire il governo prodi e che stessero a pensarci bene quelli del PD a rifare alleanze con loro.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda franz il 30/10/2011, 14:34

ambientalistaPD ha scritto:secondo me renzi può essere uno stimolo importante per fare svegliare finalmente il PD che appare fin troppo assonnato.
io lo vedo come un'opportunità non come una cosa negativa e poi diciamolo chiaro finalmente uno che ha le palle di dire a vendola e a bertinotti che sono stati loro a fare fallire il governo prodi e che stessero a pensarci bene quelli del PD a rifare alleanze con loro.

Ben-ritrovato, caro ambientalistaPD. Concordo con quanto dici e chissà quanto abbiamo bisogni di simili opportunità.
Renzi, De Luca e tanti altri (l'età anagrafica non conta).
Converrai che tuttavia uno che non ha peli sulla lingua e non le manda a dire, facilmente puo' stare sulle palle delle nomenklatura al potere. I partiti, per definizione, sono gruppi di potere addensati attorno a figure di riferimento. Renzi scompagina certi piani e rompe gli equlibri. E visto come è ridotto il PD (che sembra lobotomizzato) quegli equilibri sono assolutamente da scompaginare.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda Manuela il 30/10/2011, 16:12

La cosa che salta agli occhi è che nella querelle pro o contro Renzi, si facciano affermazioni quanto meno generiche, senza mai entrare nel merito delle questioni che affronta. Bersani ha detto oggi che sta riciclando "idee già superate negli anni '80": ok, ma quali idee? Faccia un esempio, e se ne può discutere. Perfino Lucameni, che pure è fiorentino, non riesce a spiegare gli errori (che sicuramente ci saranno stati) di Renzi nell'amministrare la città. Dice ad un certo punto: "...se si approfondiscono altre sue scelte, affermazioni, si capisce che si è rimangiato spesso e volentieri molto di quello che aveva promesso in merito alle speculazioni che stanno ammorbando la città...". Scusa, ma io che non sono fiorentina, non ho mica capito di cosa stai parlando. Visto che sono molto interessata a cosa farà Renzi, mi piacerebbe davvero saperne di più. Ma non trovo altro (qui e altrove) che dichiarazioni generiche, quando non pregiudizi.
Ma quello che non capisco del tutto, è che ci si ferma a discutere di Renzi, senza guardare al vero fenomeno interessante della Leopolda: che è rappresentato da un mondo di 25/40enni, portatori di un'immensità di competenze, capacità, intelligenze e saperi, mortificato, compresso e represso da una rete di interessi particolari e corporativi. Seguendo in streaming i 3 giorni della Leopolda ho immaginato che, se questo coperchio saltasse, e questi saperi e competenze fossero lasciati liberi di espandersi, l'Italia avrebbe buone probabilità di tornare ad essere un paese in crescita e rispettato.
Renzi, se non altro, ha avuto la capacità di intercettare questo mondo, assente (se non per rari e sporadici casi, esibiti come il classico fiore all'occhiello) dalle assemblee dei giovani del piddì. E se Renzi riuscisse, in qualche modo, a raccoglierlo intorno a sé e a farne la futura classe dirigente, forse l'Italia sarebbe in mani migliori di quanto non sia stato finora.
Poi ha ragione Vittorio, il rischio di mostri c'è sempre... ma come ha detto Baricco nel suo splendido intervento alla Leopolda, non è con la paura che si costruisce il futuro.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 30/10/2011, 16:13

Non male davvero questo articolo da parte del fiorentino Lucchi; non avrei fatto di meglio nel citare alcune marachelle di Renzi.
Ovvero alcuni dei motivi - difficilmente sintetizzabili ad uso di chi non vive la città - per i quali, al di là delle partigianerie di destra e sinistra, il soggetto in questione non ispira in tutti questo strepitoso entusiasmo.
Sono cosucce ininfluenti?
Questione di sensibilità personale.
Per me e per altri non sono cosucce ininfluenti, per altri si.
Quindi più corretto definire la cosa come legittima diversità di giudizio, magari non soltanto basata su simpatie o antipatie a pelle, e non proprio come pregiudizio.

http://www.cristianolucchi.it/2011/07/2 ... -elefante/

"Avete presente “Non pensare all’elefante”, quel bel libro di George Lakoff pubblicato in Italia da Fusi Orari? Teorizza la forza della cornice di senso, del frame e della metafora, nella comunicazione politica. Teoria che torna d’attualità per un errore in cui è incorsa l’agenzia Ansa oggi pomeriggio quando ha titolato “Sindaco di Firenze a Enel Green Power, portate sede in Toscana” quando invece a parlare era stato il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Errore risolto in pochi minuti con l’apparizione del corretto “Presidente Toscana a Enel Green Power, portate sede da noi”.

Matteo Renzi, il sindaco più in auge del momento, ama dichiarare su tutto, tirare fuori cose improbabili (rifare da zero la facciata progettata da Michelangelo della chiesa di san Lorenzo, quella odierna), dire una cosa per negarla in seguito, ed è amato dai quei media che si accontentano di un titolo senza approfondire la realtà delle cose.

Il suo stile di comunicazione fondato sul rapporto personale con i cittadini attraverso i media sociali e sulla scarsa capacità di memoria delle persone sta funzionando. Il “rottamatore della vecchia politica” per eccellenza sta rottamando anche il quarto potere che rinuncia sostanzialmente al ruolo originario di controllo per accompagnare docilmente la sua carriera politica verso i più generosi lidi nazionali. Strada già semplice per assenza conclamata di politici all’altezza della situazione.

Esempio uno: Renzi dichiara che il suo Piano strutturale è a Volumi zero. Tutti lo scrivono e lo riscrivono acriticamente, senza fare i conti delle volumetrie. Quando la parte più attiva della cittadinanza e l’opposizione di perUnaltracittà confuta questo dato, il nostro emula Angelino Alfano quando dichiara che le intercettazioni costerebbero un miliardo di euro l’anno (dato reale 268 milioni nel 2009) e spara la cifra di 500 milioni in presunte penali per rinegoziare i diritti pregressi di chi vuol costruire. Mai dato fu più falso, ma tant’è. Il dovere del giornalista di verificare la composizione del mezzo miliardo è rimosso.

Esempio due: Renzi dichiara sulle Province che “Serve una riorganizzazione dello Stato: si possono anche abolire, ma i risparmi sarebbero irrisori. Dire che si risolve il problema dei costi della politica cancellandole, come ha fatto Berlusconi, è un facile spot demagogico”. Era il 2008 e faceva il presidente della Provincia. Al riaprirsi del dibattito pochi giorni fa, non ricoprendo più quel ruolo, afferma “Io avevo proposto di abolire le Province anche quando ero presidente, ma non era tema di moda”.

Esempio tre: Renzi dichiara di essere contro il progetto di sottoattraversamento dell’Alta velocità fiorentina. Eppure lo ha sottoscritto tale e quale nei panni di presidente della Provincia (tra il 2004 e il 2009) e si appresta a firmare l’atto finale il 3 agosto prossimo. La stampa lo descrive, senza eccezioni e tra mille distinguo, come contrario al progetto, eroe di quei cittadini che si sono accorti che l’Alta velocità così come progettata è dannosa, costosa e soprattutto inutile. Il sindaco è riuscito – grazie alla sua strategia comunicativa “della distrazione” – ad avere contemporaneamente la botte piena e la moglie ubriaca: tranquillizza i costruttori da una parte e fa bella figura con i fiorentini che avversano il progetto.

Fermiamoci qui per ora. Ma torniamo a quel giornalista dell’Ansa che si è trovato inconsapevolmente in quel “frame” in cui si è trasformata l’agenda politica fiorentina dopo l’avvento del sindaco giovane. “Si parla di energia verde? C’entrerà Renzi, no?”. “Un vantaggio per il nostro territorio? Sì, è proprio Renzi che parla!” Ed ecco che nasce l’errore.

Se un presidente di Regione parla e diventa automaticamente il Sindaco di Firenze è perché a volte il nostro cervello fa brutti scherzi, soprattutto quando è esposto ad attacchi quotidiani. E se gli dico non pensare all’elefante lui che fa? Resta immobile sull’imponente massa rosa con la proboscide che mi guarda fisso negli occhi."
Ultima modifica di lucameni il 30/10/2011, 16:38, modificato 2 volte in totale.
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Re: In tremila al Big bang di Renzi

Messaggioda lucameni il 30/10/2011, 16:18

In genere quando non si sa quello di cui si parla - e spesso sono vicende effettivamente non facili da raccontare in due battute - si usa il termine "pregiudizio".
Forse è meglio ricordare che ci sono anche "giudizi", che ovviamente e legittimamente possono non piacere.
Soprattutto a coloro che sono più che mai predisposti a crearsi un nuovo mito e, appunto, salvatore della patria.

Temo davvero che 17 anni di berlusconismo abbiano creato aspettative, un modo di pensare alla politica ormai trasversale, che colpisce anche coloro che si ritengono lontani anni luce da quel personaggio.
Bisogna prenderne atto.
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