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Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda ranvit il 07/01/2011, 10:10

Bene! Fuori dalle balle la sinistra radicale.


(06 gennaio 2011)
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... -10896197/


LA POLEMICA

Veltroni e l'offensiva del Lingotto

"Se non si vota congresso anticipato"

Pd, i rottamatori lanciano la direzione "parallela".

Fassino difende le primarie: "Autolesionistico metterle in discussione"

di GIOVANNA CASADIO


ROMA - Il Pd va alle grandi manovre. La partita politica si riapre nel partito con la direzione di giovedì 13.
Che sarà preceduta da una provocatoria "direzione parallela" convocata dai "rottamatori" Matteo Renzi e Pippo Civati, il 12, sempre a Roma. E poi c'è la data-clou, a cui Veltroni sta lavorando da mesi, ovvero il "Lingotto 2", a Torino, il 22 gennaio. È lì che i veltroniani giocheranno le loro carte. Giurano che non vogliono una conta, né battaglie per la leadership. Però avvisano: se non si va alle elezioni, se insomma non c'è l'emergenza che richiede il serrate le file e di "mettersi l'elmetto per andare in combattimento", allora "ci vuole un congresso anticipato".

È un'analisi dettagliata quella di Veltroni e della corrente di minoranza, che muove da cinque idee-chiave per modernizzare il paese: un esempio è la posizione dell'ex segretario su Mirafiori, ovvero le condizioni per il sì a Marchionne, illustrata ieri sulla Stampa, e che si smarca dal "compromesso" di Bersani. Dalle questioni concrete all'offensiva politica nel Pd il passo è breve: la strategia dei Democratici va ripensata. "I nodi riemergono tutti, perché siamo finiti spostati a sinistra per fare un accordo con Casini che non lo vuole, e pensa piuttosto al dialogo nel centrodestra", osserva Stefano Ceccanti. La direzione della prossima settimana non sarà forse il luogo dei chiarimenti. "È stretta tra date cruciali, la decisione della Consulta sul legittimo impedimento e il referendum a Mirafiori. Finiranno giocoforza per tenere banco. Però - sottolinea sempre Ceccanti - Bersani non potrà a maggior ragione parlare di alleanze in astratto". Ma è Giorgio Tonini, senatore, cattolico, veltroniano doc, a incalzare: "Il 14 dicembre, il giorno della fiducia per tre voti a Berlusconi, ha segnato il fallimento della linea tutti-contro Berlusconi, l'idea cioè di un cartello di tutte le opposizioni è una non-strategia. Va ripresa la strada maestra. Vendola appare sempre più in continuità con il bertinottismo. O si rilancia o non c'è soluzione. E un congresso sta in questo quadro".

Per ora Walter Verini, braccio destro e amico personale di lunga data di Veltroni, dice che "il "tagliando" non va fatto alle primarie ma al partito" e che il tempo del "partito di sinistra che si allea al centro ha tutta l'aria di essere una stagione finita". Il tam-tam del congresso è sempre più forte. Veltroni ha riconquistato un formidabile attivismo, deciso a lasciarsi alle spalle anche rancori consolidati, come quello con D'Alema, che ha incontrato e vedrà lunedì a Brescia in un'iniziativa per la strage di piazza della Loggia. Ancora più netto è Beppe Fioroni, che con un gruppo di Popolari sarebbe pronto alla scissione. Lui nega decisamente però ammette: "La linea politica del Pd va riplasmata, elezioni o non elezioni. Se si va al voto rapidamente e i Democratici fanno un'alleanza con Vendola e Di Pietro è chiaro che noi siamo in sofferenza. Un partito che incontra Landini, come fa Bersani, non ci sta bene". La carta del congresso insomma è quella che la minoranza di Modem vuole giocarsi. A tempo debito. Veltroni intende così contrastare Vendola. Fioroni spera che, se la frattura non si potrà evitare, a quel punto sarà l'ala sinistra a mettersi fuori. Da quel lato, il movimento da registrare è l'associazione "Lavoro e libertà" che vede insieme Cofferati e Bertinotti, Nerozzi e Rossanda, Rodotà, contro la deriva di Marchionne e a sostegno della Fiom.

Bersani dovrà fronteggiare l'offensiva provocatoria dei "rottamatori" (che difendono le primarie e lanciano una petizione) e la carta a sorpresa dei veltroniani. Aperto è il fronte-primarie: sono da congelare? Fassino, candidato sindaco di Torino e in corsa alle primarie, avverte: "È autolesionistico metterle in discussione adesso". Gozi ritiene che abbandonarle sia "snaturare il partito".
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Richiami della moderazione

Messaggioda Moderazione il 07/01/2011, 11:21

Espressioni come "caro ragazzo", introdotte da Disallineato, sono di tipo paternalistico e sono fuori luogo in un forum in cui si discute "inter pares", tra adulti. Sono una forma di mancanza di rispetto.
Espressioni come "fuori dalle balle", introdotte da Ranvit, sono fuori posto in un forum di discussione politica e stanno meglio in un fumetto di tex willer, indipendentemente da chi dovrebbe andarsene "fuori dalle balle".

Grazie se vorrete mantenere il dovuto rispetto per gli altri.
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda lucameni il 08/01/2011, 19:11

"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda pierodm il 08/01/2011, 19:23

Ma tutto questo non ci dovrebbe stupire: quanto avviene a Firenze con l’attraversamento per la TAV è nel corso naturale della vocazione assai poco competitiva delle grandi imprese italiane le quali, da sempre, prosperano appoggiandosi ai lavori pubblici ed alle commesse/concessioni/protezioni statali, finanziate dai contribuenti ovviamente. Lo statalismo profondo dell’economia italiana consiste proprio in questo: per non correre rischi, né di mercato né di impresa, le grandi aziende italiane contano su appalti pubblici sicuri e remunerativi. Con l'introduzione del modello contrattuale di TAV Spa, perfezionato con la Legge Obiettivo, si è avuto un ulteriore passo in questo processo d'involuzione.
...La crisi economica e politica che attanaglia l'Italia ha radici profonde. Una di queste diventa palese nell'anomalia delle grandi opere, le quali sembrano svolgere l’unica funzione d’incanalare risorse pubbliche verso una nuova oligarchia parassitica, costituita dalle “grandi imprese” italiane interne al sistema politico/finanziario che ruota attorno alla casta. L’operazione “Alitalia italiana” acquista, da questo punto di vista, una valenza ed un significato alquanto chiari.Il sotto-attraversamento TAV di Firenze è un pezzetto di questo mostro che divora l'Italia. Qualche pazzo fiorentino ancora cerca di fermare questo scempio che avanza.


Sono anni che i "massimalisti di sinistra" dicono le stesse cose, oltre a qualche altra su argomenti connessi.
Forse, per qualcuno, sentirle ripetere dall'Ammerika aiuta a digerirle.
Sarebbe bene che si resuscitasse il discorso sulla TAV, sul quale si misura in concreto l'identità del PD e di certi "rottamatori"(mi sfugge la posizione di Renzi, probabilmente sono poco informato) ossia sul passato, presente e possibile futuro del "riformismo" che si propone come alternativa al berlusconismo.
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda lucameni il 08/01/2011, 19:41

Bè in realtà nel caso fiorentino chi fa parte dei comitati etc etc sono cittadini di ogni credo politico (agli stand dei comitati non si vedono no global black blok ma semmai signori anziani ultrasessantenni) e strettamente dal lato partitico - non troppo paradossalmente - anche il cosidetto "centro" è contrario all'opera.
Parte del PD (non tutto), quello più legato alle coop rosse e FS (vedi Ceccobao) è favorevolissimo e non sente ragioni di sorta, fino a rifiutare di informare i cittadini, così come è favorevole gran parte del PDL toscano (ma non Galli).
Mentre è contraria la Lega, l'Api di Rutelli.
Perciò in questo caso - come in altri - ci si rende conto come non sia facile distinguere posizioni pro e contro in base alla linea destra sinistra.
Come ho scritto sopra spesso definire con destra e sinistra certe posizioni è un modo per sviare da considerazioni che dovrebbero essere inevce legate alla legalità, buon senso, informazione che nel caso specifico è incredibilmente carente (una disamina delle cantonate prese dagli editorialisti, quelli che "fanno opinione", la troviamo in quel libro di Calafati citato sopra).
Tra l'altro - ripeto - nei comitati anti tav di fatto la cosidetta estrema sinistra il più delle volte ha un peso minimo (lo vedo nel caso fiorentino), malgrado la vulgata comune (e si capisce come mai faccia comodo fare passare questa idea. Ma a chi conosce i fatti pensare ai comitati fiorentini pieni di "massimalisti" quando vedi quanti anziani e mitissimi cittadini ne fanno parte, scappa solo da ridere).
Comunque nel caso fiorentino non si tratterebbe neppure di un anti tav a prescindere perchè non ci si oppone alla tav in quanto tale ma a "quel" progetto di tav così costoso e distruttivo.
Anche i più radicali anti-tav che ho conosciuto non si sono mai detti contrari del tutto ai progetti tav, ma solo hanno contestato la politica dell'alta velocità come intesa in Italia.
E' ben altro discorso rispetto a quanto si pensa comunemente.

http://www.youtube.com/watch?v=54q-UiOkQpA

http://www.youtube.com/watch?v=jtUPG4WHwMc


Quindi in questi casi proprio parlare di destra e di sinistra diventa il modo ideale per creare muri di voluta incomprensione (e disinformazione).
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda pierodm il 08/01/2011, 20:01

Be', francamente non mi sembra il caso di identificare la sinistra con i black blok...

Il fatto che l'opposizione al progetto sia trasversale agli schieramenti non mi meraviglia, né contraddice ciò che dicevo: non è la prima volta - anzi è l'ennesima - che molte bandiere sventolate dalla sinistra (dopo vediamo quale sinistra) diventino patrimonio comune di tutti - di tutte le persone di buona volontà, come avrebbe detto don Compagnucci, il mio insegnante di religione.

Questa e alltre analisi e altre bandiere non sono state proprie di quella che da una decina d'anni è la sinistra pragmatica, ossia quella "modernistica" delle privatizzazioni mono/oliogopolistiche, degli assesorati che inciuciano con le "aziende", siano esse coop rosse o più spesso s.p.a azzurre o nere.
Io parlo di quella sinistra che si preede invece tutti gli strali e le invettive demagogiche, quella dei vituperati "intellettuali", quella dei girotondi dei professori, quella di Nanni Moretti che "licenzia" i vertici sputtanati di un partito, e quella dei cittadini che s'informano, che si mettono di traverso, che non ci stanno a farsi prendere per il culo.
Questo è quello che ho conosciuto e che ho "visto": non me l'hanno raccontato, non si tratta di leggende.
Tra l'altro, le uniche trasmissioni televisive su questo tema sono state il fazioso Santoro, la pasionaria bolscevica di Report e certe puntate di Linea Notte di Rai3: forse è un po' poco per parlare di uno tsunami informativo di sinistra, ma è abbastanza per dire quello che ho detto.
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda cardif il 08/01/2011, 21:26

Pd - più a destra o più a sinistra? Di chi?
1) Certamente più a destra di quelli che sostenevano 'noi siamo alternativi'; il Pd si pone, e si deve porre, come forza di governo (e non come 'grande forza di opposizione' come diceva Veltroni); e quindi non alternativo a qualcuno.
2 ) Pd
3) Certamente più a sinistra della nuova formazione di Fini e Casini, che penso si possano collocare in posizione di centrodestra (non me la sento di dire che Fini è di centro).
4) La Lega Nord: non è detto che una buona proposta da parte di Fini e Casini non la allontani dalla Destra.
5) Ancor più certamente a sinistra della Destra di Berlusconi, Gasparri, La Russa, Santanchè, Storace, Mussolini ....

La numerazione indica, per me, le aree politiche di maggior consistenza e la loro relativa posizione.

Io vorrei che:
- il Pd aggreghi l'area di Sel e dell'Idv e costituisca il centrosinistra (in un sondaggio gli elettori dell'Idv si dichiarano per il 90% di sinistra o centrosinistra);
- e l'Udc aggreghi l'area di Fini, l'Mpa e l'Api, e costituisca il centrodestra, acquisendo la parte buona dell'ex Pdl (un po' ce n'è).
Ci devono credere, Bersani e Casini per primi, e fare questa chiarezza. Convinceranno l'elettorato, secondo me. E potrebbe venir fuori un bel 37%, 35% 28% in cifra tonda (chissà).

LA TAV divide popolazione e politici; perciò potrebbe entrare nel programma elettorale, per captare maggior consenso, se nella popolazione ci fosse una maggioranza favorevole (come pure per il nucleare).
Non dico che non si debba fare: se, su iniziativa parlamentare, si compone una maggioranza favorevole si fa, altrimenti no.
Ho sintetizzato al massimo quel che penso, ma soprattutto spero.
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda lucameni il 08/01/2011, 21:52

"e quella dei cittadini che s'informano, che si mettono di traverso, che non ci stanno a farsi prendere per il culo."


Quella c'è di sicuro.
Certo non la identificherei solo con la "sinistra" in quanto tale, perchè - come giustamente si legge sopra - ci sono tante "sinistre" e i cittadini che si incazzano spesso non hanno nemmeno loro ben chiaro cosa sono, se di sinistra o di quale sinistra, o di destra o di quale destra.
Capita che si informino, capiscano e s'incazzino. Trasversalmente. Tutto qui.

Sul discorso poi sinistra "pragmatica" sono anche d'accordo e non a caso indirizzo spesso e volentieri i miei strali agli inciucisti e a coloro che spacciano come pragmatismo il furbesco e - per loro - produttivo disinteresse alla legalità e interesse ad una scientifica disinformazione dei cittadini.
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda lucameni il 08/01/2011, 21:57

cardif ha scritto:Pd - più a destra o più a sinistra? Di chi?
1) Certamente più a destra di quelli che sostenevano 'noi siamo alternativi'; il Pd si pone, e si deve porre, come forza di governo (e non come 'grande forza di opposizione' come diceva Veltroni); e quindi non alternativo a qualcuno.
2 ) Pd
3) Certamente più a sinistra della nuova formazione di Fini e Casini, che penso si possano collocare in posizione di centrodestra (non me la sento di dire che Fini è di centro).
4) La Lega Nord: non è detto che una buona proposta da parte di Fini e Casini non la allontani dalla Destra.
5) Ancor più certamente a sinistra della Destra di Berlusconi, Gasparri, La Russa, Santanchè, Storace, Mussolini ....

La numerazione indica, per me, le aree politiche di maggior consistenza e la loro relativa posizione.

Io vorrei che:
- il Pd aggreghi l'area di Sel e dell'Idv e costituisca il centrosinistra (in un sondaggio gli elettori dell'Idv si dichiarano per il 90% di sinistra o centrosinistra);
- e l'Udc aggreghi l'area di Fini, l'Mpa e l'Api, e costituisca il centrodestra, acquisendo la parte buona dell'ex Pdl (un po' ce n'è).
Ci devono credere, Bersani e Casini per primi, e fare questa chiarezza. Convinceranno l'elettorato, secondo me. E potrebbe venir fuori un bel 37%, 35% 28% in cifra tonda (chissà).

LA TAV divide popolazione e politici; perciò potrebbe entrare nel programma elettorale, per captare maggior consenso, se nella popolazione ci fosse una maggioranza favorevole (come pure per il nucleare).
Non dico che non si debba fare: se, su iniziativa parlamentare, si compone una maggioranza favorevole si fa, altrimenti no.
Ho sintetizzato al massimo quel che penso, ma soprattutto spero.


la Tav, salvo minoranze riconoscibili, in realtà non è neanche disdegnata dagli stessi anti-Tav, ma giustamente bisogna intendersi sui progetti, sull'impatto sul territorio (e quello italiano è particolare).
Ripeto: il comitato fiorentino contro il sottoattraversamento di Firenze sostiene il progetto per un percorso alternativo, meno costoso e meno impattante della Tav e quindi non può essere tout court "anti-Tav".
Parlare come è sempre stato fatto per principi, come in editoriali (infelicissimo l'ultimo di F. Orlando) che alimentano soltanto una fallace presunzione di razionalità in chi legge, senza entrare nel merito dei progetti, dei costi, degli interessi sottostanti (non sempre confessati) secondo me è sbagliato e alimenta voluti equivoci tra i cittadini elettori.
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Re: Pd - piu' a destra o piu' a sinistra?

Messaggioda cardif il 08/01/2011, 23:06

lucameni ha scritto:Parlare come è sempre stato fatto per principi, come in editoriali (infelicissimo l'ultimo di F. Orlando) che alimentano soltanto una fallace presunzione di razionalità in chi legge, senza entrare nel merito dei progetti, dei costi, degli interessi sottostanti (non sempre confessati) secondo me è sbagliato e alimenta voluti equivoci tra i cittadini elettori.

Concordo: ci vogliono troppe conoscenze per l'elettore comune. Perciò è poco interessante per la grandissima parte dell'elettorato, e perciò non può essere oggetto di campagna elettorale. Lo stesso per il nucleare.
Ma mo' mi so' capito bene?
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