pierodm ha scritto:Annalu, potrei cavarmela facilmente su questa questione destra-sinistra, facendo un paio di nomi di aderenti e abbondantemente scriventi nel forum, paragonato ai quali Luca è un compagno con falce e martello tatuati in fronte.
Piero, non prendiamoci in giro: sappiamo benissimo che molte persone non hanno chiaro cosa significhi veramente essere di destra o di sinistra, ed è anche vero che, rispetto ad altri, Luca potrebbe venir considerato abbastanza di sinistra: lui stesso trova strano definirsi persona di destra che vota a sinistra.
Poi tu ne fai un problema "ontologico". In quest'ottica, credo che davvero non sia più così facile fare un taglio netto tra "cose di destra" e "cose di sinistra". Perché il mondo cambia, e le idee cambiano col mutare delle circostanze, per fortuna.
Per esempio, per fare una discussione "teorica".
Da quel che mi risulta, l'impostazione di Marx prevedeva l'impossibilità di fondare il socialismo in un solo paese, ed aveva una visione mondialistica: "proletari di tutto il mondo unitevi!" mi pare fosse lo slogan. Poi sono arrivati Lenin e Stalin, ed hanno fondato l'URSS,
contraddicendo Marx. In un certo senso, potremmo dire che il fallimento dei paesi del cosidetto "socialismo reale" potrebbe venir considerato una conferma delle teorie di Marx, o no?
Quindi, la globalizzazione sarebbe invece marxianamente corretta, o sbaglio?
E come la mettiamo coi movimenti "no-global"?
So di star portando avanti un discorso per assurdo, ma volevo proprio fare una dimostrazione dell'assurdità di cercare di inquadrare la situazione attuale in schemi del passato.
Per esempio, hai sentito ieri Fini da Fazio? Ha fatto un discorso di destra o di sinistra? Certo, si è richiamato ad alcuni valori tipicamente di destra, ma per altri aspetti ha detto cose abbastanza di sinistra. Sarebbe bello se la destra fosse davvero come lui la vorrebbe descrivere, non credi?
pierodm ha scritto:Quando ho citato le parole di Pertini, intendevo proporre una discriminante: chi è da una parte e chi dall'altra, ossia chi trova in quelle parole un'idea politica forte, e chi le trova marginali o irrilevanti.
Le parole di Pertini sono indiscutibili, ma secondo me tu sbagli proprio quando cerchi una discriminante che separi nettamente chi sta da una parte da chi sta dall'altra. Spero che non ci si debba trovare mai più in una situazione in cui siano necessarie divisioni nette, perché significherebbe tornare ad una condizione simile ad una guerra civile.
In un mondo civile e pacifico (come il nostro
non è) le idee di molti possono essere confuse, in una stessa persona possono coesistere idee di destra ed idee di sinistra. Certo, sarebbe auspicabile che la persona in questione lo sapesse e ne fosse cosciente, cosa che purtroppo spesso non è, ma che farci?
Cerchiamo di vedere gli aspetti positivi delle persone, se appena appena ce ne sono, senza irrigidirci troppo nella ricerca della coerenza. Perché la coerenza è merce rara, e poi, se la si estremizza, può diventare rigidezza.
annalu