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Esercizi di disincanto

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda franz il 27/09/2010, 7:16

flaviomob ha scritto:La democrazia rende l'uomo libero, bellezza.

In democrazia, se l'uomo è dominato da paure irrazionali, pregiudizi, e legifera di conseguenza, non è affatto libero.
Questo dovrebbe essere il primo"esercizio di disincanto", bellezza ;)
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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda ranvit il 27/09/2010, 9:13

Va bene, abbiamo capito che siete "belli" tutti e due.....
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda trilogy il 27/09/2010, 11:45

franz ha scritto:
trilogy ha scritto:Della prima tecnica "La strategia della distrazione" ne abbiamo un ottimo esempio con la storia del mini appartamento a montecarlo :) per il resto Chomsky dimentica l'undicesima strategia di manipolazione "la ripetizione ossessiva di una storia falsa" che alla fine diventa una verità.

ciao
trilogy


Il problema (la Luna) è perché funzionano. Perché qualcuno (molti, troppi) ci cascano.
E come predisporre contromisure.

Perché finché i cittadini saranno sensibili a demagogia, populismo, pregiudizi, illusioni e quant'altro, la democrazia non darà mai i risultati che ci aspettiamo.

Franz


Sono strategie note e continuamente aggiornate che funzionano da almeno 3000 anni. Funzionano perchè sono connaturate al modo di pensare e reagire degli uomini, sfruttano la struttura del nostro "hardware" per quello sono difficili da combattere e ne rimangono vittime anche professionisti che le utilizzano a loro volta, perchè ne sottovalutano la forza. Certo, conoscerle è importante, perchè quando riconosci una minaccia la puoi affrontare ma non sempre è sufficiente. In Italia poi la situazione è particolare. Hai un premier che dietro di se ha specialisti di prim'ordine sul tema della manipolazione e disinformazione, ha i mezzi necessari per attuare le strategie studiate a tavolino, utilizza tutti gli strumenti e tecniche disponibili senza alcun ritegno. Aggiungi anche che a sinistra ci sentiamo troppo intelligenti per ammettere che siamo tutti manipolati e questo ci impedisce di reagire in modo appropriato.
ciao
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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda franz il 27/09/2010, 12:22

trilogy ha scritto:Sono strategie note e continuamente aggiornate che funzionano da almeno 3000 anni. Funzionano perchè sono connaturate al modo di pensare e reagire degli uomini, sfruttano la struttura del nostro "hardware" per quello sono difficili da combattere e ne rimangono vittime anche professionisti che le utilizzano a loro volta, perchè ne sottovalutano la forza. Certo, conoscerle è importante, perchè quando riconosci una minaccia la puoi affrontare ma non sempre è sufficiente.

Tutto vero. La realtà è questa e da questa bisogna partire, aggiungendo che comunque tutti, proprio tutti, comprese le religioni e le ideologie dogmatiche, hanno utilizzato ed utilizzano ancora oggi quanto sopra descritto.
Si sfruttano paure, ignoranze, timori, pregiudizi, supertizioni, credenze. Si sfruttano con la retorica, la demagogia, il populismo, a volte con il richiamo a valori, ideali. Chi piu' ne ha, piu' ne metta.

Una soluzione è l'educazione. Una educazione vera, che punti tutti verso l'alto, non al ribasso.
Che abitui a verificare di persona i dati oggettivi, senza fiodarsidel gironalista, delpolitico, dell'intellettuale, del prete, del guru.

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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda trilogy il 27/09/2010, 13:51

franz ha scritto:
trilogy ha scritto:Sono strategie note e continuamente aggiornate che funzionano da almeno 3000 anni. Funzionano perchè sono connaturate al modo di pensare e reagire degli uomini, sfruttano la struttura del nostro "hardware" per quello sono difficili da combattere e ne rimangono vittime anche professionisti che le utilizzano a loro volta, perchè ne sottovalutano la forza. Certo, conoscerle è importante, perchè quando riconosci una minaccia la puoi affrontare ma non sempre è sufficiente.

Tutto vero. La realtà è questa e da questa bisogna partire, aggiungendo che comunque tutti, proprio tutti, comprese le religioni e le ideologie dogmatiche, hanno utilizzato ed utilizzano ancora oggi quanto sopra descritto.
Si sfruttano paure, ignoranze, timori, pregiudizi, supertizioni, credenze. Si sfruttano con la retorica, la demagogia, il populismo, a volte con il richiamo a valori, ideali. Chi piu' ne ha, piu' ne metta.

Una soluzione è l'educazione. Una educazione vera, che punti tutti verso l'alto, non al ribasso.
Che abitui a verificare di persona i dati oggettivi, senza fiodarsidel gironalista, delpolitico, dell'intellettuale, del prete, del guru.

Franz


Certo l'educazione è uno dei fattori importanti di "autodifesa" , non a caso Chomsky inserisce nella sua lista i punti 7 e 8. In particolare con riferimento al punto 8. Ogni giorno si sentono in Italia interviste a persone nelle quali la premessa è sempre : "io sarò ignorante ma..bla bla bla" :mrgreen: E' una strategia di dominio che in Italia ha fatto molta presa.

7- Mantenere il pubblico nell'ignoranza e nella mediocrita.
Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi
usati per il suo controllo e la sua schiavitu.
* "La qualita dell'educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la
piu povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell'ignoranza che
pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga
impossibile da colmare dalle classi inferiori".

8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrita.
Spingere il pubblico a ritenere che e di moda essere stupidi, volgari e
ignoranti ...
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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda Myosotis il 28/09/2010, 0:10

Franz:
devo annunciarti che gli OGM non sono sterili.
Non hanno motivo di esserlo se la modifica non tocca i cromosomi sessuali. Confondi forse con gli ibridi F1, che lo sono perché in natura gli ibridi sono sterili ma non sono una tecnica OGM. E gli OGM non sono di principio sterili. In alcuni casi si impone al produtture di OGM di fare in modo che il prodotto OGM sia sterile ma questa è un'ulteriore modifica genetica, introdotta per il famoso principio di precauzione e voluta proprio dagli ambientalisti. Ci sono molti OGM non sterili ed il contadino li puo' ripiantare quando vuole partendo dai semi.


La sterilità di alcuni ceppi Ogm non è stata introdotta per assecondare gli ambientalisti e, tanto meno, per rispetto del principio di precauzione che, d'altra parte, attiene soprattutto agli effetti dell'immissione di prodotti transgenici nella catena alimentare animale ed umana. La sterilità del seme Gm serve principalmente ad impedire, invece, che gli agricoltori utilizzino sementi transgeniche prodotte direttamente dai propri raccolti imponendo loro di doverle riacquistare ogni volta dalle multinazionali produttrici. Cosa che sai dal momento che l'accenni in seguito.
In altre tipologie di sementi Gm sterili, i geni coinvolti sono semplicemente disattivati e la germinazione è possibile solo previo utilizzo di un attivatore chimico che (venduto dalla stessa multinazionale) sblocca la sintesi dei geni in questione. In realtà, quindi, non è la pianta Gm ad essere sterile: la pianta si riproduce e la sterilità attiene semmai ai semi che non possono germinare. E' vero, comunque, che le sementi sterili (altresì ribattezzate "terminator") non sono ufficialmente commercializzate e che, quindi, gli effetti della diffusione di questa tecnologia nonchè il suo impatto sull'agricoltura tradizionale (in particolare, ma non solo, nei paesi in via di sviluppo) è ben lungi dall'essere conclamato.

Quanto agli Ogm in commercio, il cui seme può germinare, si distinguono le varietà in grado di ibridarsi da quelle che non lo sono. Al primo tipo appartengono molte specie che - come la soia, il mais e il cotone - possono incrociarsi: non solo con i cultivar tradizionali (non transgenici), ma anche con i corrispettivi "selvatici" da cui, attraverso selezione umana, sono originate le specie coltivate. Questo ha un doppio effetto: da una parte "inquina" le sementi prodotte dagli Ogm che, dopo qualche passaggio generazionale, perdono parte delle loro caratteristiche Ogm; dall'altra "inquina" le sementi non Ogm diffondendo i transgeni alle varietà parentali selvatiche o meno. Le conseguenze di una tale migrazione orizzontale di geni e transgeni sono facilmente intuibili, da una parte come dall'altra.

Franz:
Altro mito da sfatare è il legame OGM e multinazionali, tanto propagandato dagli anti imperialisti. Oggi i laboratori che possono produrre OGM hanno un costo modesto, alla portata di ditte di piccola e media dimensione (in cina sono un migliaio e in india sono centinaia). Altro che multinazionali. Naturalmente anche loro li fanno e sono i piu' famosi.

I piccoli laboratori sono in grado di applicare la tecnologia del Dna ricombinante (per es. il microbombardamento, o il B. turungiensis) ma difficilmente hanno conoscenze scientifiche e tecnologie per creare nuovi Ogm da immettere sul mercato agroalimentare; tanto meno hanno abbastanza soldi per brevettare eventuali invenzioni ed effettuare i test di sicurezza necessari alla loro commercializzazione. Si limitano, quindi, a ricopiare tecnologie ormai ultrasperimentate e a produrre cultivar già esistenti sui quali pagano, eventualmente, i diritti di proprietà alle multinazionali proprietarie dei brevetti. Più spesso, i piccoli laboratori a basso costo di mano d'opera che producono semi transgenici, dipendono direttamente dalle multinazionali occidentali, nè più nè meno come altri settori industriali delocalizzano il lavoro secondo la logica della minima spesa e del massimo profitto.

E, adesso, alcuni dati presi dal massimo organo di propaganda no-global, il sole 24ore (1) : "l'industria degli Ogm e dei pesticidi per l'agricoltura continua a macinare utili, a dispetto della recessione. Il giro d'affari del settore (che, nel 2008, è stato di 7,5 miliardi di dollari secondo una stima del centro studi Cropnosis) è previsito in crescita e i bilanci di colossi del settore registrano vendite in netta crescita nel 2008 e prevedono stime positive per tutto il 2009. Monsanto, il numero uno del mercato globale (la sua quota è del 23% secondo una stima del centro studi canadese Etc Group), prevede per l'anno in corso una crescita dei ricavi del 20%. Il che significa una maggior disponibilità di cassa di circa 1,8 miliardi di dollari. Da oggi al 2012 stima una crescita del 60% del business delle sementi geneticamente modificate. Stesse ottimistiche previsioni anche per il secondo player globale: DuPont. La multinazionale americana, attiva in diversi comparti industriali (dall'energia ai trasporti, dalle costruzioni alla plastica) ha in mano quasi un sesto del mercato mondiale e prevede che i guadagni del comparto Agriculture e Nutrition crescano, nei prossimi cinque anni, ad un un tasso medio del 15%. Il terzo operatore è una società svizzera: la Syngenta. Il gruppo ha fatto registrare utili record nel 2008 e Credit Suisse ha recentemente confermato il suo giudizio sul titolo a «outperform» alzando il target price a 300 franchi svizzeri per azione. «L'ultimo trimestre del 2008 - si legge nel report del 9 febbraio - la crescita è rimasta robusta nonostante la stretta creditizia. E, stando i primi dati sulle vendite, il business di sementi e pesticidi non risentirà di alcuna contrazione nel 2009. Questo significa che per Syngenta ci sarà un forte cash flow e un probabile aumento del dividendo per gli azionisti di circa il 25%».

1) http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLi ... iew=Libero

Franz:
Priva di logica e con scarsa conoscenza dei fatti è la tua affermazione che un prodotto eventualmente sterile (che il contadino deve ricomprate ogni volta) non possa salvare il pianeta dalla fame. Perché gli ibridi F1 sono appunto sterili e sono stati introdotti circa dopo la guerra mondiale. La resa per ettaro di un ibrido F1 è stupefacente e dopo le prime resistenze i contadini hanno accettato di buon grado di dover ricomprare ogni volta le sementi avendo in cambio una resa per ettaro strepitosa. Ed ovviamente la resa per ettaro strepitosa significa (se non fosse chiaro) che dallo stesso ettaro produci piu' cibo (mais, grano, riso) per sfamare bocche. E questo ha portato all'esplosione demografica che ben conosciamo: si è passati da 1.5 miliardi alla fine del 1800 ai 6.872.272.000 attuali ma mentre nei primi 50 anni del 1900 l'aumento è stato di 870 milioni, nel secondo cinquantennio tra ibridi F1 e OGM è stato di altri 3 miliardi è mezzo. Nei 10 anni tra il 2000 ed il 2010 c'è stata una crescita demografica paragonabile a quella dei primi 50 anni del secolo scorso. Questi sono fatti, direi incontrovertibili.
Naturalmente se la modifica genetica viene fatta su un ibrido F1, in modo da sommare la produttività dell'ibrido alle caratteristiche introdotte con la modifica genetica (come la vitamina A, il ferro etc) allora sarà sterile tutto il prodotto finito. Ma lo era già prima della modifica genetica.


Io, invece, credo che Franz non abbia chiara la differenza tra un ibrido F1 e un OGM. Un ibrido F1 è semplicemente il prodotto dell'incrocio tra varietà della stessa specie (nel qual caso è generalmente fertile) o di specie diverse ma molto affini tra loro (nel qual caso e, normalmente, sterile); un Ogm, invece, è un organismo vivente cui viene surrettiziamente inserita una sequenza di Dna attraverso la tecnologia del DNA ricombinante (ovvero previo isolamento, modifica e trasferimento di un pezzetto di DNA da un organismo ad un altro); là dove, per lo più, non esistono legami di parentela tra il donatore e il recettore. E, infatti, la maggior parte dei cultivar Ogm portano pezzi di Dna di organismi batterici che codificano sostanze totalmente estranee alla loro fisiologia, estremamente lontane in termini filogenetici. Inoltre, il Dna ricombinante viene introdotto nelle cellule staminali del vegetale in modo rozzo, chè il suo inserimento è random (nel caso della biolistica) ovvero legato a meccanismi propri ad una infezione (nel caso del Bacillus thuringiensis). Le cellule che sopravvivono al bombardamento, o all'infezione, hanno sequenze transegiche inserite in modo random nel genoma ospite. In altre parole, se queste cellule staminali sopravvivono, non solo il loro DNA dovrà adesso codificare proteine che non fanno affatto parte integrante della propria fisiologia naturale, ma lo devono fare con un intorno genico casuale. Ovvero, insieme alle proteine che vogliamo noi, rischiano di produrne altre codificate dal genoma dell'agente infettivo qualora la transgenesi avvenga attraverso un'infezione batterica o virale.

Ma resta un problema, al di là di tanti squisitamente scientifici: mi porti Francesco dei dati oggettivi - economici e sociali - che leghino, causalmente e incontrovertibilmente, la diffusione delle biotecnologie in ambito agroalimentare al benessere delle popolazioni che le hanno acquisite. Mentre a me pare chiaro quale tipo di benessere queste tecnologie, nè buone e nè cattive in sè, abbiano portato a chi le spaccia come panacea contro la fame nel mondo. Mi porti Francesco un dato che fosse uno, ma oggettivo e, magari, poi ne parliamo.

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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda pierodm il 28/09/2010, 1:03

Trilogy - Aggiungi anche che a sinistra ci sentiamo troppo intelligenti per ammettere che siamo tutti manipolati e questo ci impedisce di reagire in modo appropriato.

Ma no, è vero semmai l'opposto: a sinistra c'è , direi storicamente, il sospetto e il dubbio verso le manipolazioni, e infatti la gran parte degli studi, delle teorie, delle investigazioni intellettuali provengono proprio dall'area della sinistra.
Trilogy, probabilmente, parla dell'atteggiamento quotidiano, che - proprio in quanto si basa su una coscienza "disincantata" - corre il rischio di non accorgersi delle manipolazioni.
Solo che, portando all'estremo questo meccanismo, non se ne esce: potrebbe essere facilmente considerata una manipolazione anche la paura, o la certezza che esistano le manipolazioni.
Come spesso succede l'unica soluzione consiste nel procedere caso per caso, senza generalizzazioni o sub-generalizzazioni, anche perchè le vere manipolazioni, quelle ben archietettate, non sono tutte false, ma contengono un sapiente mix di verità e di falsità.

Franz - tutti, proprio tutti, comprese le religioni e le ideologie dogmatiche, hanno utilizzato ed utilizzano ancora oggi quanto sopra descritto.
Si sfruttano paure, ignoranze, timori, pregiudizi, supertizioni, credenze. Si sfruttano con la retorica, la demagogia, il populismo, a volte con il richiamo a valori, ideali.


Tra le truffe mettiamoci anche quelle pseudo-scientifiche, ossia dogmi e chiacchiere che usano la terminologia, il latinorum scientificheggiante, tecnicistico per darsi una patente di "oggettività", o per nascondere la realtà pratica dietro un brulicare di numeretti: niente è più elastico e manipolabile di una statistica o di un bilancio aziendale, diceva spesso uno che se ne intendeva e ci lavorava tutti i giorni - mio padre.
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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda franz il 28/09/2010, 7:39

Io, invece, credo che Franz non abbia chiara la differenza tra un ibrido F1 e un OGM.
...
Ma resta un problema, al di là di tanti squisitamente scientifici: mi porti Francesco dei dati oggettivi - economici e sociali - che leghino, causalmente e incontrovertibilmente, la diffusione delle biotecnologie in ambito agroalimentare al benessere delle popolazioni che le hanno acquisite. Mentre a me pare chiaro quale tipo di benessere queste tecnologie, nè buone e nè cattive in sè, abbiano portato a chi le spaccia come panacea contro la fame nel mondo. Mi porti Francesco un dato che fosse uno, ma oggettivo e, magari, poi ne parliamo.

Grazie Myosotis della spiegazione, che tra l'altro conoscevo benissimo ma che è stata sicuramente utile per chi ci legge.
Quando ai dati incontrovertibili credo che il mercato stesso ed il fatto che li usino dimostri che gli OGM non solo solo un affare per chi li produce (qui brutti e cattivi capitalisti) ma che per chi li compea e li usa, che potrebbe continuare ad usare i vecchi ibridi F+ senza ricorrere agli OGM. Parafrasando un altro forumista potrei dire "è il mercato, bellezza".
http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=5897
114 milioni di ettari di terreno coltivati a Ogm nel mondo, di cui l'87% solo nel continente americano e pressoché assenti in Europa
Share3
In verde Regioni Europee anti-OGM
Nel mondo intero vi sono oltre 114 milioni di ettari di coltivazioni di piante geneticamente modificate, oltre la metà delle quali si trovano negli Stati Uniti (51%) mentre ben l'87% di esse è nel continente americano. Al contrario in Europa le coltivazioni Ogm sono in pratica assenti.
Il 99% delle coltivazioni, quindi la quasi totalità di esse, è concentrata in pochi paesi: Stati Uniti, Canada, Sud America (Argentina, Brasile e Paraguay), India, Cina, e Sud Africa. Questi sono i dati pubblicati dalla rivista Science, in una mappa aggiornata che ha messo in evidenza un successo sempre maggiore delle coltivazioni transgeniche. Discorso molto diverso per il continente europeo dove leggi molto severe ma molto diverse da Paese a Paese, impediscono di fatto che queste coltivazioni prendano piede. In alcune nazioni europee come Francia, Spagna, Portogallo, Polonia, Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca e Romania è permesso coltivare piante transgeniche, mentre in altre (Austria e Grecia) è vietato.
Ancora diversa è la situazione di Italia, Regno Unito, Danimarca, Svezia, Finlandia, Ungheria e Slovenia, dove la legge proibisce la coltivazione di piante ogm ma non la loro importazione.
Secondo il rapporto di Science, rispetto al 2000, l'estensione dei territori coltivati con piante geneticamente modificate è quasi triplicata. Infatti, dopo un iniziale concentrazione di piante gm nel solo Nord America, hanno iniziato a prendere piede rapidamente prima in Sud America, poi in India e Cina (che ospitano l'11% delle coltivazioni Ogm mondiali) e recentemente anche l'Africa. Per ora i risultati del mercato sono buoni ma finora, e da sempre, le piante coltivate nei campi per fini commerciali sono solo mais, soia, colza e cotone e sono ibridi transgenici che resistono meglio ad erbicidi e insetti. Non ci sono altre coltivazioni di nuove varietà e con diverse caratteristiche. Il riso golden, pianta di seconda generazione con aumentato contenuto di ferro, pronto da circa dieci anni, non riesce a trovare mercato. Forse finché i consumatori non vedranno chiaramente i benefici, difficilmente le coltivazioni transgeniche avranno un grande successo.

Chiaramente il problema non è solo quello dei benefici (a noi benestanti europei il riso con piu' ferro o con piu' vitamina A non importa un fico secco) ma in termini di mercato conta di piu' la paura del consumatore, indotta da una campagna mediatica a basa di "cibo frankenstein" e cose simili. È un esempio di come una campagna di controinformazione o disinformazione puo' distorcere il mercato. Il tutto nella assenza totale di qualsiasi prova che gli OGM facciano male nella nostra alimentazione, malgrado 20 anni di studi intensi. Se vuoi, al consumatore non importa un fico secco se il grano della sua pasta è naturale o un ibrido F1 (non vede vantaggi o benefici) ma li vede il contadino. Idem per un prodotto agricolo OGM che resista ad erbicidi, gelate, malattie. Il consumatore non ha benefici diretti ma il contadino si.

Franz

PS: vedere anche questo documento: http://www.europabio.org/ISAAA2007/PR_I ... 007_IT.pdf
da cui cito:

“Oltre il 90% degli agricoltori che nel 2006 hanno coltivato piante geneticamente
modificate, ovvero 9,3 milioni di loro, sono agricoltori con poche risorse, che vivono
in paesi in via di sviluppo e che hanno a disposizione degli appezzamenti di terreno
limitati. Le biotecnologie applicate all’agricoltura, seppure in parte, hanno inciso
positivamente sulla loro condizione economica”, ha osservato Clive James. “Nel
corso dei prossimi dieci anni gli agricoltori con poche risorse e limitato terreno a
disposizione che si avvarranno dell’offerta di piante geneticamente modificate
saranno milioni” ha proseguito.
...
Ravinder Brar, vedova e madre di due figli, coltiva cotone geneticamente
modificato in India e sottolinea come gli agricoltori dei paesi in via di sviluppo
abbiano bisogno dell’incremento di produttività e di reddito derivante dalla
coltivazione di piante geneticamente modificate e dei benefici che comportano in
termini di tutela dell’ambiente e di risparmio di tempo.
“I raccolti geneticamente modificati mi hanno consentito di ridurre i costi per i
diserbanti e di aumentare la produttività. Mi aspetto che i raccolti geneticamente
modificati mi consentano di incrementare i profitti e di offrire quindi una vita
migliore alla mia famiglia”, ha dichiarato.
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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda franz il 28/09/2010, 8:37

pierodm ha scritto:Franz - tutti, proprio tutti, comprese le religioni e le ideologie dogmatiche, hanno utilizzato ed utilizzano ancora oggi quanto sopra descritto.
Si sfruttano paure, ignoranze, timori, pregiudizi, supertizioni, credenze. Si sfruttano con la retorica, la demagogia, il populismo, a volte con il richiamo a valori, ideali.


Tra le truffe mettiamoci anche quelle pseudo-scientifiche, ossia dogmi e chiacchiere che usano la terminologia, il latinorum scientificheggiante, tecnicistico per darsi una patente di "oggettività", o per nascondere la realtà pratica dietro un brulicare di numeretti: niente è più elastico e manipolabile di una statistica o di un bilancio aziendale, diceva spesso uno che se ne intendeva e ci lavorava tutti i giorni - mio padre.

Certo, è possibile, ma qui il discorso è diverso perché citando dati e fatti statistici, "numeretti", è facile approdare ad una verità piu' oggettiva, sbugiardare il dato falso o distorto. E non basta dire che teoricamente potrebbe essere falso per averlo dimostrato. Questo infatti sarebbe solo un altro esercizio di retorica demagogica. Del tipo "non so se i tuoi dati siano giusti o no ma visto che è teoricamente possibile manipolare i dati metto in dubbio il tuo lavoro".
No, nei dati bisogna entrarci e dimostrarli. Se i dati di A sono sbagliati o infondati, B dovrebbe poterlo dimostrare.
È una cosa possibile, coi dati. Diversamente dalla metafisica, dove nulla è dimostrabile, la "fisica" e la "logica" hanno possibilità di accertamento della verità nettamente superiore. Non arriviamo al 100% (alcuni noti teoremi lo hanno dimostrato) ma siamo messi bene.

Il che ci riporta all'inizio del testo di apertura, che infatti cosi' introduceva:
Il punto di partenza è la distinzione tra le credenze che non sono empiricamente verificabili (la vita ultraterrena esiste) e i fatti, che invece lo sono (l'anno scorso la povertà in Italia è aumentata). Mentre per le prime è abbastanza ovvio e giusto che ciascuno scelga liberamente le proprie opinioni, per i secondi dovrebbe essere inequivoco che siano o veri o falsi.


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Re: Esercizi di disincanto

Messaggioda pierodm il 28/09/2010, 17:17

Grazie Myosotis della spiegazione, che tra l'altro conoscevo benissimo ma che è stata sicuramente utile per chi ci legge.

Grazie a te, Franz, di questa precisazione, della quale non c'era bisogno perché sapevamo benissimo che tu conoscevi benissimo l'argomento: ma è sicuramente utile per l'ignaro lettore di passaggio.

Quando ai dati incontrovertibili credo che il mercato stesso ed il fatto che li usino dimostri che gli OGM non solo solo un affare per chi li produce (qui brutti e cattivi capitalisti) ma che per chi li compea e li usa

Certamente.
Lo stesso mercato che vede commercializzare milioni di sigarette, e milioni di litri di benzina che se ne vanno in fumi cancerogeni: c'è forse un mezzo migliore del "mercato" per giudicare il bene e il male di ogni cosa?
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