da pinopic1 il 28/01/2009, 14:39
Ranvit,
ti assicuro che la mia reazione alla notizia di un quel delitto è stata uguale alla tua.
E come te penso che la pena prevista per quello come per qualunque delitto vada scontata come previsto dalla legge e sono contrario alla tante clausole premiali a attenuative della pena previste e applicate in modo burocratico.
Però mi rifiuto di pensare che quegli uomini siano soltanto delle macchine da stupro, senza che il pensarlo implichi riduzione di pena o perdonismi vari. In generale il mio essere di sinistra sta anche nel fatto che mi rifiuto di considerare dell'uomo una dimensione alla volta positiva o negativa che sia: l'uomo produttore, l'uomo consumatore, l'uomo stupratore, l'uomo ladro o rapinatore, l'uomo santo, l'uomo peccatore.
Naturalmente sono contrario alla castrazione perché irreversibile e quindi implica che di quegli uomini vada presa in considerazione soltanto la dimensione "uomo stupratore" e irrimediabilmente stupratore, programmato per essere una macchina da stupro e basta.
"Nessuno tocchi Caino" credo significhi questo; non il perdonismo rispetto al delitto commesso, ma la salvaguardia della dimensione umana completa. Salvaguardare la dimensione umana anche dell'uomo che sconta l'ergastolo per un delitto commesso. Per questo siamo contrari alla pena di morte e alla tortura, non (non soltanto) perché temiamo che tocchi anche a d un innocente, ma perché intendiamo salvaguardare l'umanità, che purtroppo prevede anche, come la metafora di Caino e Abele insegna, il male. Caino non è quello che deve essere perdonato e messo in libertà, ma l'uomo che sta scontando e deve scontare una pena per un delitto commesso ma che deve essere considerato uomo completo, con il bene e il male che caratterizzano ogni uomo.
Non l'umanità del criminale ma l'umanità tout court. Se prescindiamo da questo, tutto il resto, diritti umani, solidarietà, democrazia, giustizia, ecc., semplicemente non ha senso.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)