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Disarticolare l'Idv

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda lucameni il 20/12/2008, 0:16

"I liberali di sinistra, o la sinistra liberale, però nella storia del nostro paese qualche differenza rispetto ai liberali di destra l'hanno segnata. Credo voglia dire essere contro le corporazioni, le rendite, i monopoli, le oligarchie; ed essere laici e magari laicisti (per evitare lunghe discussioni intorno a questa sottile distinzione)."

Posso dire che, avendo avuto una frequentazione di lettura dei suoi articoli, Orlando secondo me è un laico non laicista (ma ammetto sono definizioni scivolose e spesso usate a sproposito).
Sulla questione liberali di destra e sinistra a mio avviso però non si possono fare distinzioni nette, per diverse ragioni: noi tutti siamo condizionati dall'attuale politica dove ci sono degli usurpatori della parola liberale.
Ovvero personaggi che sono di destra, di una destraccia - diciamolo pure - ma non certo liberali.
Ecco, riferito a loro la questione dei monopoli, oligarchie e loro conservazione sulla scorta di un particolarissimo populismo e ipnotizzazione dell'elettorato, può avere un senso.
Se andiamo a vedere al più recente passato però avrei dei dubbi: la cosidetta cultura liberale è stata sempre una minoranza ma ormai tantissimi di noi si dicono liberali.
Forse troppi, visto nel mazzo pare ci siano usurpatori berlusconiani e liberali riciclati dopo il terremoto delle ideologie del '900: in questo contesto di grande confusione, e poca sincerità, riuscire e fare distinzioni di destra e sinistra nel mondo cosidetto liberale non lo trovo agevole.
Il tutto meriterebbe appronfondimenti - e ulteriori diatribe - che in questa sede forse non è il caso di affrontare in maniera troppo estesa.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda Paolo65 il 20/12/2008, 10:52

Sul piano generale per come vedo la politica ed il confronto tra maggioranza ed opposizione, quando l'impianto di una legge ed una riforma viene ritenuta buona, la si accompagna positivamente cercando il massimo dell'accordo possibile, votando SI e non boicottandola solo perchè alcune cose non vanno bene, a solo consumo dei propri elettori.

Ad esempio, se la riforma della giustizia contenesse la separazione delle carriere,la riforma del CSM in giudicante ed inquirente, e contenesse anche il limitare delle intercettazioni alla sola mafia e terrorismo, se fossi il PD in aula voterei NO sulle intercettazioni ma non voterei sempre NO se altre cose sono ritenute valide.

Una volta al governo si possono sempre fare dei cambiamenti dove si ritiene più opportuno,senza per questo demonizzare tutta una legge o una riforma.

D'altronde anche Npolitano, non sospettabile di connivenza con la DX,si auspica un cambiamento nella giustizia condiviso(anche se non al 100%).

Ovvio che se la DX se ne infischia del PD ed il PD non propone nulla in termini di leggi e riforme,anche questa discussione non ha molto senso.

Ma il punto è che si deve partire dal presupposto che siccome è impossibile una convergenza al 100% tra DX e CS,ma il paese necessita di alcuni cambiamenti, le parti in causa dovrebbero far passare almeno quei cambiamenti ritenuti validi nell'impianto di base.

Al contrario a parti invertite avremmo lo stesso atteggiamento e non cambierà mai nulla.

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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda asterix62 il 20/12/2008, 11:11

'Divide et impera' e Berlusconi sta imperando alla grande! Non bisogna disarticolare l'IDV ma capire perchè Di Pietro è in crescita ed il PD in calo. Non sarà perchè si ha l'impressione che Veltroni più che un'opposizione sta cercando un inciucio col PDL? Attenzione non dico che è così ma solo che a volte si ha questa impressione mentre l'IDV dà un'immagine di sè di vera opposizione. L'elettorato di sinistra mal sopporta Berlusconi, le sue leggi ad personam, i suoi regali alla chiesa cattolica, le sue chiusure sui diritti civili, il suo servilismo a Ratzinger, la sua intolleranza verso la giustizia ed il sistema giudiziario, la sua presuntuosa voglia di onnipotenza che si traduce poi in leggi elettorali antidemocratiche e nello smantellamento della Costituzione e delle basi democratiche e liberali del Paese. Di Pietro a suo modo cerca di contrastare tutto questo ma il PD?
Ad esempio quando Berlsconi ha proposto un'altra legge porcata per le elezioni europee il Partito Democratico che ha fatto? Invece di dire un no deciso ha detto 'parliamone'. Questa non è opposizione, nè costruttiva nè distruttiva ma la ricerca di un accordo di comodo, per lo meno così appare all'elettore. Oppure quando i parlamentari si sono aumentati lo stipendio, con l'aria che tira e la crisi dell'economia internazionale ma soprattutto italiana, che è una crisi strutturale e che sarebbe tale anche senza le difficoltà internazionali, non si sono opposti. Bisognava invece opporsi fermamente informando con ogni mezzo che mentre alla gente si chiedono sacrifici i 'padroni del vapore' si aumentano il già lauto stipendio che per la maggioranza degli italiani è rubato. Bisogna anche fare i conti in tasca al governo e quando un ministro, magari la Carfagna o la Gelmini tanto per non fare nomi, se ne vanno a zonzo con gli aerei dello Stato quando prendendo un aereo di linea spenderebbero la metà (in prima classe) sarebbe doveroso informarne gli italiani.
Con Di Pietro in sostanza bisogna parlarci e dialogare e, nonostante sia folkloristico, quando ha ragione supportarlo pur facendo notare i distinguo e facciamo attenzione perchè si rischia che alle prossime elezioni il PD e l'IDV invertano le posizioni parlamentari, con Di Pietro che diviene l'oppositore di maggiornaza ed il PD costretto a stargli dietro (e guardate che non è un'eventualità da scartare anche se può sembrare impossibile).
Per la quesione morale non ci sono alternative, sbattere fuori i disonesti ed azzerare quelle amministrazioni che sono state a guardare senza fare niente. La Jervlino è inutile che venga qui a fare la pasionaria o la vittima, ha lasciato che un sistema corrotto continuasse sotto la sua amministrazione e questo è già troppo. La soluzione? Tutti a casa, sia i colpevoli sia le scimmiette che non vedono, non sentono, non parlano.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda Diego Livoti il 20/12/2008, 11:31

Vi ringrazio per avermi tratto in causa.
A me pare che ammettere di avere sbagliato ma fondamentalmente per colpa di Di Pietro vuol dire sostanzialmente scrollarsi di dosso le proprie responsabilità. L'italiano non è così scemo da non discernere queste sfumature, i risultati delle elezioni in Abbruzzo lo hanno dimostrato. Così facendo Veltroni continua ad aumentare la distanza che si è venuta a creare tra il partito e i cittadini votanti (un tempo elettori).
Dall' l'impasto tra PDS e Margherita è venuto fuori il PD, "una massa amorfa priva di identità".
Perchè i vertici tutti del PD non si iniettano per indovena una massiccia dose di umiltà e vengano a dirci "abbiamo sbagliato politica è giunto il momento di cambiare rotta e fare opposizione con i fatti non solo a parole" cioè quello che ha fatto l' IDV.
Parlano di riformare la COSTITUZIONE e la GIUSTIZIA. E il PD cosa fà? Non si è ancora capito.
Io sono del parere che ne la COSTITUZIONE ne la GIUSTIZIA abbiano bisogno di essere riformate nella sostanza.
La nostra COSTITUZIONE così come è, è meravigliosa. Ha bisogno semplicemente qualche ritocco qua e la come una anziana me sempre bellissima sognora.
La GIUSTIZIA. Pensate voi che se non avessimo una classe dirigente così corrotta ci sarebbe questa necessità di riformare la GIUSTIZIA? Per favore non chiamatelo qualunquismo perchè non lo è.
Come si suole fare in Italia anzi chè intervenire sulle cause si interviene sugli effetti.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda ranvit il 20/12/2008, 11:34

L'idv sta raccogliendo consensi in quella parte del centrosinistra amante del velleitarismo tipico ed infantile che caratterizza purtroppo gran parte di loro. Il guaio grosso è che tutta l'area del centrosinistra rappresenta in Italia, storicamente, circa il 40% dell'elettorato.
E' necessario invece prendere voti nell'area "centrale" dell'elettorato. Quel 10-20% di elettorato che è disponibile a votare sia Cd che Cs sulla base di cio' che propone e garantisce di poter fare una volta al governo.
E quello che deve garantire è una gestione decente, pragmatica e seria all'insegna del "buon padre di famiglia".
Le fumisterie velleitarie e terzomondiste di una certa sinistra non corrispondono ai desiderata di questa parte dell'elettorato. A maggior ragione se l'azione di governo è stata "testata" con la maggioranza data al Cs nella scorsa legislatura e finita miseramente con un gradimento del governo prossimo al 20%!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda Diego Livoti il 20/12/2008, 13:21

"amante del velleitarismo tipico ed infantile".
Cosa vuol dire "velleitario"? squilibrio tra gli obiettivi prefissi e i mezzi disponibili per raggiungerli.
Oltre agli obiettivi mi pare che l' IDV stia proponendo anche i mezzi per raggiungere tali obiettivi. Non vedo cosa altro potrebbe fare.
Allora c'è da chiedersi cosa vuole quella parte di elettorato a cui fai riferimento?
Siamo certi che non ci sia una sostanziale fetta di elettorato che sia stato fagocitato dal sistema e di conseguenza l'unica voce che sente è quella del voto di scambio vera cancrena su cui si dovrebbe intervenire.
Perchè un politico che ricopre una importante carica si dovrebbe fare in quattro per favorire un imprenditore?
Evidentemente gli deve qualcosa. Risultato gli affari hanno invaso e prevalso la politica.
L'IDV si rivolge a tutti i cittadini che sono coscienti di questo stato di fatto e che lo vogliono combattere altro che amanti del velleitarismo tipico ed infantile.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda Robyn il 20/12/2008, 13:47

Caro lucameni essere liberale di sinistra vuol dire tante cose.La prima non avere tolleranza contro nessuna lobbies,sia essa economica ,corporativa etc ma allo riuscire a stabilire dei confini.Essere favorevoli alle liberalizzazioni economiche ma in modo ben ragionato.Per esempio si possono liberalizzare settori ampiamente sviluppati ,ma non quelli ancora in fase di sviluppo perche il rischio è di fare soggetti con caratteristiche dimensionali troppo piccole.Non favorevole invece a liberalizzare i monopoli naturali come possono essere ad esempio le autostrade perche il rischio è di fare delle privatizzazioni monopolistiche con aumento di costi per i cittadini.Essere favorevole alla flessibilità ma solo a patto che questa sia accompagnata da ammortizzatori sociali e non si trsformi in precarietà.Favorevole alla defiscalizzazione degli straordinari ma solo a patto di restare dentro le 48 ore previste dentro la normativa europea.Lo scopo delle liberalizzazioni è quello di diminuire i costi dei cittadini.Diminuire i costi per i cittadini è anche quella di ridurre la filiera.Liberale di sinistra significa non cedere e non essere succubi dei poteri forti.Significa volere una riduzione generalizzata delle tasse,fermo restando la progressività,ad esempio l'Irpef,sia sui redditi dei lavoratori che delle piccole e medie imprese.Non è liberale chi non adegua i salari gli stipendi e le pensioni all'inflazione reale perche provoca un impoverimento dei ceti medio bassi e quindi di tutti i consumi e del paese.Tagliare le tasse unutili come ad esempio il bollo auto,l'Ici,il canone telecom e possibilmente ridurre il canone rai.Significa non tagliare la spesa sociale per sanità, istruzione ,ma allo stesso tempo non tollerare clientele e sprechi inutili.Significa promuovere lo sviluppo al fine di creare lavoro ,e ricchezza da redistribuirte al welfare.Sgnifica lottare contro l'evasione e l'elusione fiscale proprio al fine di ridurre l'irpef,lottare contro il lavoro nero al fine di recuperare i contributi evasi e quindi aumentare il gettito contributivo fermo restando le spese per pensioni.Le spese per pensioni sono state ridotte grazie alla riforma pensionistica che eleva fino a 62 anni.Penso che sia indispensabile regolarizzare l'immigrazione per aumentere ancora le entrate e mantenere invariata l'età pensionistioca a 62 anni.Ma il liberale di sinistra può essere anche cattolico laico quindi non favorevole all'eutanasia ma ad una legge sulo fine vita,favorevole a sviluppare molto la ricerca scientifica per curare le malattie ,la sindrome di Down,la sterlità ,le staminali adulte ma non favorevole alla ricerca sulle staminali embrionali.Favorevole ,(per carità ci mancherebbe altro)a dare i diritti civili alle coppie gay con il diritto civile ,ma non il matrimonio,a dare solo qualche diritto alle coppie etero per evitare di indebolire la famiglia.Significa essere favorevole a togliere funzioni legislative al senato al fine di rendere più efficente il processo decisionale ma essere contrari al presidenzialismo.Essere favorevole allla democrazia parlamentare con un lieve rafforzamento dei poteri della leadership di governo.Significa essere favorevoli all'uninominale secca con primarie di colleggio ,ma mi pare che di questa riforma si abbia paura.Colleggio uninominale sercco non è sinonimo di presidenzialismo.Essere liberali di sinistra significa essere contrari a qualsiasi riforma della prima parte della costituzione ,che è una costituzione giovane.Ci sono tante altre cose e tanti altri modi di essere liberali di sinistra che al momento mi sfuggono Ciao Robyn
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda lucameni il 20/12/2008, 13:55

Ullallà quante cose.
Peccato che non se ne sia accorto nessuno.
Forse anche perchè questa figura mitologica non esiste.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda pinopic1 il 20/12/2008, 14:16

C'erano molti "velleitari" e non solo a sinistra pochi giorni prima che esplodesse tangentopoli. Poi è vero che tanti di quei "velleitari", praticamente quelli di destra, sono diventati ipocriti opportunisti attratti e convinti dai soldi e dalle TV di Berlusconi.
Altri invece, che oggi militano o dicono di militare nella sinistra, pardon nel PD, hanno solo avuto un calo di memoria. Può capitare, è umano.

Giusto il titolo del 3D: disarticolare l'IDV. Perché quello è il problema del Paese. E nello stesso tempo disarticolare la Costituzione e quel poco che funziona della giustizia. Non disarticolare la partitocrazia che gestisce la cosa pubblica scambiandola per cosa nostra, cioè loro. E bisogna sbrigarsi; prima che a quelli che dicono di stare nel PD gli torni la memoria e qualcuno degli altri riscopra le sue vecchie velleità.
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Re: Disarticolare l'Idv

Messaggioda pinopic1 il 20/12/2008, 14:21

Robyn ha scritto:Caro lucameni essere liberale di sinistra vuol dire tante cose.La prima non avere tolleranza contro nessuna lobbies,sia essa economica ,corporativa etc ma allo riuscire a stabilire dei confini.Essere favorevoli alle liberalizzazioni economiche ma in modo ben ragionato.Per esempio si possono liberalizzare settori ampiamente sviluppati ,ma non quelli ancora in fase di sviluppo perche il rischio è di fare soggetti con caratteristiche dimensionali troppo piccole.Non favorevole invece a liberalizzare i monopoli naturali come possono essere ad esempio le autostrade perche il rischio è di fare delle privatizzazioni monopolistiche con aumento di costi per i cittadini.Essere favorevole alla flessibilità ma solo a patto che questa sia accompagnata da ammortizzatori sociali e non si trsformi in precarietà.Favorevole alla defiscalizzazione degli straordinari ma solo a patto di restare dentro le 48 ore previste dentro la normativa europea.Lo scopo delle liberalizzazioni è quello di diminuire i costi dei cittadini.Diminuire i costi per i cittadini è anche quella di ridurre la filiera.Liberale di sinistra significa non cedere e non essere succubi dei poteri forti.Significa volere una riduzione generalizzata delle tasse,fermo restando la progressività,ad esempio l'Irpef,sia sui redditi dei lavoratori che delle piccole e medie imprese.Non è liberale chi non adegua i salari gli stipendi e le pensioni all'inflazione reale perche provoca un impoverimento dei ceti medio bassi e quindi di tutti i consumi e del paese.Tagliare le tasse unutili come ad esempio il bollo auto,l'Ici,il canone telecom e possibilmente ridurre il canone rai.Significa non tagliare la spesa sociale per sanità, istruzione ,ma allo stesso tempo non tollerare clientele e sprechi inutili.Significa promuovere lo sviluppo al fine di creare lavoro ,e ricchezza da redistribuirte al welfare.Sgnifica lottare contro l'evasione e l'elusione fiscale proprio al fine di ridurre l'irpef,lottare contro il lavoro nero al fine di recuperare i contributi evasi e quindi aumentare il gettito contributivo fermo restando le spese per pensioni.Le spese per pensioni sono state ridotte grazie alla riforma pensionistica che eleva fino a 62 anni.Penso che sia indispensabile regolarizzare l'immigrazione per aumentere ancora le entrate e mantenere invariata l'età pensionistioca a 62 anni.Ma il liberale di sinistra può essere anche cattolico laico quindi non favorevole all'eutanasia ma ad una legge sulo fine vita,favorevole a sviluppare molto la ricerca scientifica per curare le malattie ,la sindrome di Down,la sterlità ,le staminali adulte ma non favorevole alla ricerca sulle staminali embrionali.Favorevole ,(per carità ci mancherebbe altro)a dare i diritti civili alle coppie gay con il diritto civile ,ma non il matrimonio,a dare solo qualche diritto alle coppie etero per evitare di indebolire la famiglia.Significa essere favorevole a togliere funzioni legislative al senato al fine di rendere più efficente il processo decisionale ma essere contrari al presidenzialismo.Essere favorevole allla democrazia parlamentare con un lieve rafforzamento dei poteri della leadership di governo.Significa essere favorevoli all'uninominale secca con primarie di colleggio ,ma mi pare che di questa riforma si abbia paura.Colleggio uninominale sercco non è sinonimo di presidenzialismo.Essere liberali di sinistra significa essere contrari a qualsiasi riforma della prima parte della costituzione ,che è una costituzione giovane.Ci sono tante altre cose e tanti altri modi di essere liberali di sinistra che al momento mi sfuggono Ciao Robyn


Scusa Robyn ma si può fare un discorso senza "ma anche" e "ma non"? Perché, ogni volta che si dice cosa uno è bisogna anche specificare cosa lo stesso non è?
Non è il caso del tuo post, ma spesso è un artificio a cui si ricorre solo per giustificare come mai uno non si comporta come dovrebbe in base a quello che dice di essere.
A Napoli però dicono: "accà nisciuno è fesso" (Anche se non sembrerebbe leggendo le cronache di questi giorni)
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