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Il Pdl il vero centrosinistra?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda ranvit il 21/09/2008, 15:43

Non stavo esprimendo il mio parere personale....e infatti io ho votato Pd...mi riferivo alla scelta obbloigata cui si sono trovati gli italiani.
E molti elettori centrali....non centristi....hanno scelto il Cav.

Che poi il Cd non sia capace di risolvere i problemi della gente....è tutto da verificare.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda lucameni il 21/09/2008, 18:15

"Che poi il Cd non sia capace di risolvere i problemi della gente....è tutto da verificare"

Ovvio.
Il futuro non lo conosco, anche se alla luce degli uomini, delle loro intenzioni e di quello che hanno fatto e dicono di voler fare, qualcosa possiamo sospettare.
Io parlo per quello che ho visto dal 1994 in poi.
E' già qualcosa.
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Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda franz il 21/09/2008, 19:37

ranvit ha scritto: mentre noi si continua a fare "quelli con la puzza al naso" verso le scelte, obbligate (tra due mali è meglio scegliere il minore), del popolo italiano.

Mi pare che in questi anni di occasioni per votare i partiti anche piu' esoterici non ne sono mancate.
In certi momenti siamo arrivati anche ad una quarantina di partiti e partitini.
E chi proprio non voleva sentirsi obbligato non votava.
Sicuro che c'è anche chi vota il meno peggio ma non illudiamoci: la gran parte del voto, per una parte o l'altra, è "convinto".
E non è detto che chi è convinto mantenga sempre il voto per lo stesso schieramento.

Ciao,
Franz
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Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda ranvit il 21/09/2008, 20:49

Certo, ma questa volta la scelta era tra due poli. Era una scelta secca.

Ancora oggi si viene invitati a "costruire il Pd"....ma per fare cosa, non lo dice nessuno.

Peggio ancora, all'elettorato si dicono che tutte le cose che fa questo governo sono sbagliate, ma non si dice cosa farebbe il PD....non lo sanno!

Vittorio
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Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda pierodm il 22/09/2008, 9:18

Ha ragione Vittorio Sugar Ranvit: chiedono di costruire il PD, ma non si sa bene per fare che cosa.

Quello che mi ha affascinato, però, è la faccenda della scelte obbligate.
Uno scambio di battute, al termine della quale si è portati a concludere che qualunque schifezza dev'essere accettata con cristiana rassegnazione, dato che "la democrazia, si sa, è imperfetta".
Ovviamente, di fronte al fallimento di questo bipolarismo (bipartitismo?) italiano, non c'è traccia di un pur labilissimo pigolìo di autocritica, da parte di chi l'ha sostenuto e incentivato per anni - nonostante che questo fallimento si sia verificato nei termini precisi identici a quelli che preventivavano i suoi critici e gli scettici: ciò significa che non si chiederebbe un ripensamento globale sul bipolarismo-bipartismo in sé, ma almeno una riflessione sulla specifica applicazione italica del modello.
Ma è una storia vecchia, che non ha speranza di trovare soluzione, in un contesto dove ognuno ha le sue iconette da difendere ad ogni costo - e per fortuna che la "faziosità ideologica" sarebbe confinata solo alle tribù delle riserve rosse.

Che dire, soprattutto che dire che non sia stato già detto e ridetto, o che non sia talmente evidente da risultare offensiva qualunque sottolineatura?
Forse solo la timida constatazione che l'imperfezione della democrazia deve pure avere un limite: basta come limite la sensazione di non avere più voglia di andare a votare?, o quella che la situazione non offre una decente e percorribile via d'uscita?

In subordine a tutto ciò, mi affascina (che volete, sono in un momento di permeabilità emotiva), mi affascina stare a vedere fino a che punto si riesce a rivoltare, spremere, strizzare l'argomento delle "colpe della sinistra" per giustificare tutti i fallimenti o le vergogne di questo centro-sinistra, di Prodi, del vecchio pentapartito, di Craxi, della Fiat, del Ministero dei Trasporti e di quelli degli Interni, delle Poste, del Commercio Estero, della RAI, della nazionale di calcio e del Festival di Sanremo, delle mignotte in strada e di quelle al governo.
Come nel trattamento delle olive, c'è la prima e la seconda spremitura, poi l'olio si sanza, poi l'impasto dei residui, poi ...
Affascinante.
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Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda ranvit il 22/09/2008, 9:59

Quello che penso e dico oggi, lo dicevo piu' o meno uguale 28 anni fa....mi rendo conto che non ho testimoni ma è cosi'.

Insomma non sto spremendo oggi, nè sono "infettato" dalla propaganda del cd.

Aggiungo, immagino facendoti inorridire, che all'epoca lessi il PRD di Gelli e, aldilà delle intenzioni golpiste o meno, mi ci ritrovai almeno per i due terzi delle cose scritte. In particolare in merito alla non funzionalità del sistema politico-economico-istituzionale del Paese...

Il bipolarismo resta per me il migliore dei metodi perchè diversamente, con la prevalenza del centro e quindi di una reale assemnza dell'alternanza, non c'è scampo alla corruzione.
La vicenda del sindaco eletto direttamente dalla comunità locale è esemplare per spiegare la rinascita di tante città....certo poi c'è anche il caso di Catania e di Napoli per citare le maggiori...

Da cio' discende l'obbligatorietà della scelta del male minore. Certo noi oggi abbiamo il berlusconismo che fin'ora ha volgarizzato il Paese piu' che altrove (perchè questo processo è comune anche agli altri Paesi). Ma è l'incapacità e la mediocrità del centrosinistra e della sinistra in particolare che ne ha determinato le fortune.

Gli italiani hanno scelto il meno peggio dicevo, ma non è detto che sul medio lungo periodo non ci sarà nel centrosinistra il risveglio dall'infantilismo e dal velleitarismo tipici della ns sinistra.

Vittorio
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Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda Paolo65 il 22/09/2008, 11:25

Uno dei fattori che non ha permesso al paese di cambiare è stata la mancanza di una una vera competizione politica tra DC e PCI, causa guerra fredda.

Questo passaggio non ha permesso lo svilupparsi di un pensiero liberale autentico.

Oggi la DX sta al governo, non è liberale manco per niente, però stavolta è il CS in grave ritardo per cui la DX gode dell'assenza di competizione.

Senza una vera competizione politica un paese non cresce e non matura.

Questo è il vero male assoluto dell'Italia.

Paolo
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Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda pierodm il 22/09/2008, 15:29

Ranvit.
Non ho capito la consecutio logica che arriva a stabilire la necessità del bipolarismo, ma va be'.
Sulla questione Gelli, non inorridisco: non è precisamente uno scoop, dato che in sostanza hai avuto modo di far trapelare il tuo entusiasmo a piccole dosi in una gran parte dei tuoi interventi.
Come dire che - a parte la dittatura e altri dettagli - il programma del fascismo di far arrivare i treni in orario era condivisibile.

Paolo 65.
Il pensiero liberale, fortunatamente, non aveva bisogno di aspettare il contributo italiano: c'era già.

Una vera cultura liberale, in Italia, non si era sviluppata nell'epoca in cui avrebbe dovuto svilupparsi, per dare al nostro paese le basi di una democrazia matura negli anni della guerra fredda.
Questi anni sono stati, nel mondo occidentale, quelli in cui la definitiva democratizzazione delle società liberali e capitaliste era fatalmente obbligata ad attraversare una fase fortemente "socialista", o progressista: con la caduta del fascismo e l'avvento della repubblica, l'Italia è stata catapultata nella "modernità democratica" con addosso i panni che aveva, un po' italietta contadina, un po' clericale, un po' tante altre cose nessuna delle quali aveva a che fare con quel liberalismo - anche quello semplicistico e vagamente retorico - che altre società avevano avuto modo di digerire e perfino di dimenticare di aver digerito molti decenni prima.

Personalmente, ho sempre pensato che l'unica specie di liberalismo che l'Italia abbia conosciuto sia stato quello della sinistra, almeno per ciò che riguarda il rapporto tra cittadini e politica, e l'ambito dei diritti civili, e quella che possiamo chiamare la "coscienza democratica".
In ogni caso, se c'è un problema di deficienza liberale in Italia, questo non ha molto a che fare con la sinistra, se non nei limiti in cui tutto ha a che fare con tutto: ben altre sono le forze e le correnti ideologiche, e le azioni materiali di potere, che hanno influito nella storia italiana in quel senso.
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Re: Il Pdl il vero centrosinistra?

Messaggioda ranvit il 22/09/2008, 17:25

Pierodm >Ranvit.
Non ho capito la consecutio logica che arriva a stabilire la necessità del bipolarismo, ma va be'.
Sulla questione Gelli, non inorridisco: non è precisamente uno scoop, dato che in sostanza hai avuto modo di far trapelare il tuo entusiasmo a piccole dosi in una gran parte dei tuoi interventi.
Come dire che - a parte la dittatura e altri dettagli - il programma del fascismo di far arrivare i treni in orario era condivisibile.<

Il bipolarismo, in un sistema democratico consolidato (qui c'è qualche problema), assegnando comunque la vittoria e la maggioranza dei seggi in Parlamento, consente la governabilità, che direi non è poco, e l'alternanza che è alla base di una gestione del potere con poche possibilità di radicarsi e costituire terreno fertile per la corruzione.
(Accontentati....non sono bravo come te a spaccare il capello....ma dovrebbe essere chiaro).

Non è colpa mia se Gelli scriveva molte cose sensate : non è che far arrivare i treni in orario sia una brutta cosa....

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