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Non parliamo dello strappo dei radicali?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda pianogrande il 01/10/2011, 10:19

Non avrei mai pensato che sul comportamento degli attuali radicali si sarebbe aperto un dibattito con qualcuno che li difende.
Io li ho anche votati (una volta) i radicali ai bei tempi.
Questo non significa che adesso mi facciano più che schifo.
Che differenza c'è tra gli attuali (ripeto per qualcuno, a-t-t-u-a-l-i) radicali che si prostituiscono per un po' di visibilità (e vendibilità) ed il proverbiale Scilipoti che corre all'ultimo momento per essere ripreso mentre sbandiera il suo tesserino tenuto tra i denti mentre faceva la pipì?
Una differenza c'è.
I radicali, una volta, erano un movimento che ci ha dato molto in termini di democrazia e di diritti civili.
Adesso, di tutto quello, è rimasto solo il nome.
Nomina nuda tenemus, diceva quel tale parlando della grandezza di Roma ormai tramontata.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda matthelm il 01/10/2011, 10:30

flaviomob ha scritto:Anche la Binetti, una cattolica integralista di estrema destra, è stata iscritta al PD, che vuol dire?


Del clericalismo e dell'anticlericalismo bolsi non se ne può più. I radicali e la sinistrasinistra non mi vanno bene per i motivi espressi mille volte da me e altri su questo blob.
Noi siamo in ritardo estremo in Italia anche per questo, perché ancora c'è chi li prende in considerazione mentre nelle altre parti del mondo non li considerano neanche.
Per l'onestà e la trasparenza e il codice etico-morale lasciamo perdere o scriviamo esempi?
Altro che Vaticano che per "quelli" in questione, te compreso, è una ossessione che spesso sconfina nel ridicolo.
Ultima modifica di matthelm il 01/10/2011, 13:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda ranvit il 01/10/2011, 10:47

Purtroppo D'Alema ha ragione... In Italia se vuoi avere la possibilità di vincere le elezioni ed avere il tempo di restarci devi coalizzarti con il centro :twisted:

Ma al contrario di lui, piu' pragmaticamente, io credo che se è vero che coalizzandosi con la sinistra seppure si vince non si riesce a governare, è altrettanto vero che se ti allei con l'Udc perdi la sinistra e forse non vinci neanche le elezioni :D (Premesso poi che l'Udc voglia allearsi con noi.....a me non sembra proprio).

Allora che si fa?
Mah....credo che la soluzione migliore, per ora (in attesa che la sinistra italiana diventi adulta :D ), è quella che si sta già profilando: un nuovo centrodestra con il sostegno della Chiesa, di Confindustria etc :(


Pace e bene!
Ultima modifica di ranvit il 01/10/2011, 12:04, modificato 1 volta in totale.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda flaviomob il 01/10/2011, 11:14

D'Alema è così lungimirante che ha dovuto vendere la barca a vela perché non gli bastavano i soldi per mantenerla... velleitario, come chi lo sostiene :lol:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda ranvit il 01/10/2011, 11:24

Io non lo sostengo e ritengo anzi che sia uno dei problemi dell'Italia (tra l'altro quando ha fatto il Premier non lo si ricorda per nulla di particolare che abbia fatto)....per il resto ho detto abbastanza chiaramente, credo, come la penso.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda Robyn il 01/10/2011, 11:45

Flaviombv
Diversi anni fà al tempo dei Pacs il mondo laico era un fiume in piena pieno di pulsioni che si portava avanti tutto e tutti.Oggi non è più così.Bisogna continuare ancora per diverso tempo a lasciare i laici alla riflessione robyn
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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda flaviomob il 01/10/2011, 12:42

Oppure aspettare l'onda di piena, che travolga tutto :lol:

credo che la soluzione migliore, per ora (in attesa che la sinistra italiana diventi adulta ), è quella che si sta già profilando: un nuovo centrodestra con il sostegno della Chiesa, di Confindustria etc


Se è la soluzione migliore, perché non lo voti?


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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda ranvit il 01/10/2011, 13:06

E' la soluzione migliore.....non hanno bisogno del mio voto, ci siete già "voi" :D
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda franz il 01/10/2011, 15:08

ranvit ha scritto:E' la soluzione migliore.....non hanno bisogno del mio voto, ci siete già "voi" :D

Non è la soluzione migliore.
Lo sarebbe ogni soluzione che tagliasse fuori la sinistra anticapitalista e la destra fascio-corporativa.
I due estremi che oggi difendono, per fare un esempio, le pensioni cosi' come sono.

Il piu' vedere se una simile maggioranza "centrista" esiste.
Perchè unendo i tassisti, i farmacisti, i notai, tutte le professioni oggi tutelate e protette da ordini corporativi, tutti quelli che perderebbero privilegi e rendite con le privatizzazioni e liberalizzazioni, tutti quelli che sperano prima o poi di andare in pensione prima, pagati da non si sa chi, si raggiunge una mole, familiari compresi, che arriva al 50% di quelli che votano.
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Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

Messaggioda Robyn il 01/10/2011, 19:40

flavombv
La mia idea non nasce da nessun precetto e bisogna mettere da parte per sempre l'idea che qualcosa nasca da qualche influsso.I miei sono ragionamenti puramente logici.La vita non è una prerogativa di qualcuno ma è una cosa intrinseca in tutti noi.Io credo che la sinistra deve uscire dal suo steccato tradizionale e non considerare più certe cose un tabù.Per la sinistra il tema della <<vita>> deve essere importante.In merito al gay pride questo non rappresenta nessun problema per la famiglia.In forma privatistica si possono dare tutti i diritti che si vogliono tranne i figli e si può fare la legge antiomofobia senza farne una specie protetta"diciamo che un'argomento che mi interessa poco"In merito allo stato vegetativo le cose sono state risolte perche ci sono le terapie antidolore e l'interruzione delle cure per evitare che si configuri l'accanimento terapeutico PS Si ascoltano frasi secondo il quale la destra la sinistra e il centro sono luoghi geometrici senza più significato
Quello che forse non si capisce è che la sinistra ci sarà sempre.La differenza è che non potrà mai essere la stessa
perche è illogico pensare che le cose siano statiche ciao robyn
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