ranvit ha scritto:Il punto è che gli errori li facciamo tutti....bisognerebbe tenerne conto quando si sparano sentenze su chi non condivide l'arroganza di tanti intellettuali o, meglio, pseudo-intellettuali della sinistra ex Pci e d'intorni. Che nella realtà ci hanno "scassato la minchia" per decenni ed hanno contribuito, con i loro errori dovuti all'arroganza ed alla presunzione di una indimostrabile diversità, all'arrivo sulla scena del berlusconismo.
Divertente!
Fortuna che arroganti sono gli altri.
Il tuo linguaggio colto e raffinato ("
scassato la minchia", per esempio) ti collocano certo al di fuori di ogni cerchia intellettuale o persino pseudo-tale.
ranvit ha scritto:Resta il fatto che sono emersi dopo un quarantennio di assoluto dominio della sinistra nella cultura italiana....evidentemente, come minimo, non hanno seminato bene. Perchè?
Il mio perchè è che hanno rotto le palle con una retorica protesa solo all'affermazione di se stessi ed al servizio del Partito. Invece che alla crescita reale e sostanziale della gente verso una coscienza civica funzionale alle esigenze di una nazione moderna.
A conferma dei tuoi argomenti, citi l'
assoluto dominio della sinistra nella cultura italiana (bontà tua, limitato ad un quarantennio). Ho il sospetto che tra questi
dominatori di sinistra, servi del partito etc, tu comprenda anche persone quali Umberto Eco, e magari Biagi e Montanelli, tanto per omologarti alla logica berlusconiana.
Invece io penso che abbiano fatto molta più scuola le idee di chi ha sempre chiamato "intellettualoidi" gli intellettuali, ed ha sempre fatto le lodi dell'ignoranza, anche perché lodare l'ignoranza ha facile seguito, dato che è una via, appunto, facile.
Era una corrente di pensiero molto forte sotto il fascismo, ed ora la ritroviamo tra i berlusconiani, e purtroppo anche tra alcuni di coloro che berlusconiani credono di non esserlo. Quanto alle persone di cultura, notoriamente sono sempre state una minoranza, spesso una minoranza perseguitata. Capisco che possa essere rassicurante trovare in loro i nemici cui imputare tutte le colpe, ma imputare tutti i mali del mondo agli intellettuali non rappresenta certo una novità.
Però vedere i limiti e le responsabilità - che certo ci sono e ci sono stati - della sinistra, ammirando invece Craxi, che di Berlusconi è stato amico e protettore, mi sembra un modo un poco parziale di vedere la realtà.
annalu