pierodm ha scritto:Ma poi, ancora, che significa " nella destra e sia nella sinistra c'è un sostanziale radicamento con l'Italia delle clientele"?
E' ovvio che la politica ha un radicamento nella società: io sostengo da sempre che si tratta di più che un semplice radicamento, essendo la politica un prodotto della società, della sua storia e della sua cultura.
Nella sinistra, ma anche nella destra, quindi, c'è sia l'Italia delle corporazioni sia l'Italia che si oppone alle corporazioni, l'Italia liberale, e le tante altre italie e sotto-italie che costituiscono questo complicato paese.
Io credo che l'affermazione di Franz andrebbe completata domandandosi perchè la società corporativa ha prevalso su quella più liberale, e se per caso non ci sia in quel liberalismo di cui parla Franz ( o nel modo in cui viene recepito, o in chi se ne fa bandiera) il germe del fallimento, dato che la sua mancata affermazione non è certo dovuta ad ignoranza o all'assenza di fede nelle sue virtù da parte di quelle Italie che non traggono beneficio dalle corporazioni e dalle clientele.
In questo quadro di discorso, io, Franz e altri ci siamo trovati spesso d'accordo, quando abbiamo fatto riferimento alle cause storiche che hanno preceduto e prodotto l'Italia moderna, la sua stratificazione culturale e sociale - la chiesa, la controriforma, i borboni, il fascismo, etc.
Domandarsi il perché di una passata prevalenza ha senso ma ritengo che oggi ci si debba piu' che altro chiedere motivo della prealenza attuale. Non so se sia dovuta a "ignoranza o all'assenza di fede nelle sue virtù da parte di quelle Italie che non traggono beneficio dalle corporazioni e dalle clientele". Riengo piu' verosimile che sia dovuta a rapporti di forza, di potere. Il che in fondo è "politica". Quelle italie che traggono beneficio pesavano di piu' delle altre. Forse anche oggi. Come fare che domani sia diverso?
Franz