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Mozione d'ordine

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Mozione d'ordine

Messaggioda flaviomob il 08/09/2010, 23:40

Caro Piero, la mia non è una contestazione rivolta alla sinistra storica ma alle nuove forme-partito che essa ha trovato nell'era post-PCI. Più che una contestazione, si tratta di un quesito preciso, che non necessariamente (e qui forse non sono stato chiaro io, o le mie critiche hanno determinato l'equivoco) trova un verdetto di "colpevolezza" interna alla sinistra (riserva indiana, secondo Vittorio, cui mi sento appieno di appartenere, quindi ogni critica è rivolta alla "mia" parte, sia chiaro). Ciò che mi domando, semplicemente, è che cosa non funziona / non ha funzionato se il partito più forte dello schieramento di centrosinistra, vale a dire PDS prima DS nel mezzo e PD oggi, o si rivolge a personalità esterne o non riesce a "sfondare", tutto qua. Vittorio sostiene - non a torto - che quando un segretario perde le elezioni, si dimette. Il problema, però, sembra riproporsi: Veltroni si dimise dopo la sconfitta, ci fu un breve interregno di Franceschini e ora Bersani è al vertice del PD. Ebbene, sono convinto che la maggior parte degli elettori del centrosinistra tutto si aspettino fuorché un Bersani candidato contro Berlusconi, nell'ipotesi non remota che a breve ci si rechi alle urne. E' vero che gli elementi determinanti in una prospettiva di alternanza politica di governo sono costituiti dal programma, da una visione d'insieme della società che va ben oltre il quinquennio di legislatura, da un progetto articolato figlio di questa visione e coerente con essa. Talvolta, però, una visione alternativa rispetto ai grandi temi può essere affossata da un'immagine troppo collusa con coloro verso i quali ci si pone come opposizione (mancanza di coerenza), oppure il programma può diventare un mostro enorme e poco comprensibile (mancanza di comunicazione), o ancora l'elettore può intravedere troppe posizioni diverse nella stessa coalizione e fidarsi poco (mancanza di coesione). Ovviamente, al contrario, ci può essere una visione coerente d'insieme ma un progetto politico percepito come troppo vicino al proprio antagonista (mancanza di differenziazione), ed allora si sceglie l'originale invece della brutta copia. O una visione coerente può essere perseguita da un rassemblamento nettamente inferiore all'avversario, sul piano numerico (ultime elezioni, Veltroni 2008). Direi che il centrosinitra è riuscito ad essere percepito, nelle sue varie sfaccettature e nei vari passaggi storici, in tutti questi modi pur riuscendo per due volte a battere Berlusconi (ma non il berlusconismo, purtroppo). Tutto ciò, però, non costituisce una risposta alla mia questione iniziale: perché i processi interni di selezione dei dirigenti, che poi costituiscono il nocciolo, il cuore di un partito perché non possono che essere coerenti con le ragioni stesse di esistere di questo e con i suoi obiettivi, non hanno portato a costituire una candidatura vincente contro Berlusconi? Le cause sono esterne o interne? Ovvero: gl'Italiani hanno deciso che ideologicamente non manderanno mai un ex bolscevico a Palazzo Chigi? Un complotto - maledizione degli ex DC, con boicottaggio nascosto insieme all'Opus Dei? Il destino cinico e baro? O esistono delle dinamiche e delle cause ben precise? Un sentire "diverso" interno alla sinistra per cui il segretario non per forza debba possedere quel "sex appeal" che invece la (in)civiltà dell'immagine pretende? Una visione nobile della politica contrapposta ad una visione "ignobile"? Snobismo? Superficialità del corpo elettorale? O c'è qualcosa che non funziona proprio nel processo di selezione della classe dirigente? Aspettiamo Vendola, o ne parliamo?
Buonanotte
Flavio


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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda franz il 08/09/2010, 23:56

soniadf ha scritto:Non sono d’accordo.
...
Bersani ha lo charme del pragmatico esperto di politiche economiche e piani industriali, anche se non quello del politico ispirato e romantico alla Obama.
Non parlo di Vendola e della Bindi, che è una mia personale preferenza, in quanto donna determinata e laica convinta anche se cattolica, perché non sono espressioni della sinistra storica.
...
Veltroni, non avendo vinto, non conta. ( e poi, è sempre stato filo-americano e …non è mai stato comunista).
Naturalmente, a me andrebbe benissimo chiunque, se smettessimo di parlare di chiunque.
Sogno la Bindi, ma non costruisco altarini per nessuno, specie se questo significa dimenticarsi delle cose da fare, e delle condizioni in cui stanno versando milioni di concittadini.

Una piccola standing ovation, perchè invece io una volta tanto sono d'accordo.
Solo una piccola cosa. Forse non tanto piccola.
L'italia boccheggia, come hai detto (quando ti chiedevi se io lo sapessi).
L'Italia ha bisogno di una cura da cavallo. Da tempo. Ne ha bisogno oggi.
Non con i tempi lunghi della politica.
La situazione è compromessa per alcuni decenni.
Forse non siamo piu' in grado di salvare tutto e saranno necessarie amputazioni.
Cura da cavallo quindi. Il che significa un programma credibile, un leader credibile, una squadra credibile.
Non un programma qualunque, un leader qualunque, una squadra qualunque.

Il fatto è che pare difficile combinare insieme le tre cose.
Quando abbiamo un programma credibile ed un leader capace, la squadra cade ed affossa tutto.
Oppure ci ritroviamo un progamma di 2894 pagine :oops: assolutamente inapplicabile.
Oppure leader (o presunti tali) che si trovano in quella posizione solo perché era da tempo che aspettavano il loro turno.

Per me, per quanto riguarda programmi, squadre e leader .... non vedo l'ombra.
Capisco quindi l'imbarazzo di chi vuole evitare ora le elezioni immediate.
Ma questo rende ancora piu' drammatica la situazione.

Forse la "mozione d'ordine" principale, per immettere un po' di società civile in parlamento e togliere un po' di casta sarebbe quella di lottare contro il porcellum, per abolirlo. Per trovare una maggioranza nel parlamento attuale, spinta da un movimento nel paese, disposta ad archivare la porcata di Calderoli e restituire ai cittadini il diritto di esprimere preferenze su liste non bloccate.

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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda ranvit il 09/09/2010, 9:33

Franz : > Per me, per quanto riguarda programmi, squadre e leader .... non vedo l'ombra.
Capisco quindi l'imbarazzo di chi vuole evitare ora le elezioni immediate.
Ma questo rende ancora piu' drammatica la situazione
. <

La situazione è drammatica : un centrodestra populista e qualunquista, insofferente delle regole tipiche delle democrazie liberali, che spadroneggia al governo del Paese a fronte di una sinistra ingessata, senza idee e frastagliata in mille rivoli.

Non è colpa di nessun altro se non dell'attuale e purtroppo lungodegente...classe dirigente della sinistra.

Hanno sbagliato quasi tutto in questi ultimi 20 anni!

C'è chi chiede quali sono i programmi...ma chi li dovrebbe proporre? Gli attuali dirigenti? Ma se non hanno piu' idee... :oops:

E, comunque, di quali programmi si chiede l'evidenza? Non sono forse scritti geneticamente nella sinistra (quella moderna occidentale europea mondiale....resta inteso che quella alla Ferrero o Diliberto o Centri sociali non la considero neanche)?

Devono cambiare i personaggi! Non è detto che sarebbero migliori....ma almeno ci si prova! Gli attuali possono garantirci solo perenni sconfitte.

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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda franz il 09/09/2010, 10:08

ranvit ha scritto:C'è chi chiede quali sono i programmi...ma chi li dovrebbe proporre? Gli attuali dirigenti? Ma se non hanno piu' idee... :oops:

La carenza di idee chiare è lampante ma per esempio Bersani ha dimostrato di averne e di saperle mettere in atto, (le varie liberalizzazioni) cosi' come anche Luigi Berlinguer per la scuola e Bassanini per la riforma della macchina amministrativa.
ma questi sono i pochi chiari, bilanciati da molti "scuri" sui cui sorvolo per carità di patria.
Per quanto riguarda le idee vedo che Veltroni, nella sua lettera agli italiani dimostra di averne di buone (almeno secondo me) ma poi il problema è la coerenza con quanto fatto prima. Forse qualche idea buonaa c'è ma hanno paura che non siano capite dalla "base", quindi tennenano, dicono tutto ed il contrario di tutto per tenersi buone le varie "componenti".
Da qui un partito che non è carne e non è pesce.
Non basta avere le idee, bisogna anche avere il coraggio e la capacità di metterle in pratica.
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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda ranvit il 09/09/2010, 10:27

Franz : > Non basta avere le idee, bisogna anche avere il coraggio e la capacità di metterle in pratica. <


Appunto! E "questi" (D'alema, Veltroni, Fassino etc ma anche Gentiloni, Fioroni, Marini etc) non ce l'hanno"!
Vale anche per Bersani, Berlinguer (Luigi) e Bassanini! Sono...."mosci"!

Ovviamente è anche un problema di "compagni di viaggio". Quando si tratta di Ferrero, Diliberto, Pecoraro Scanio, Bertinotti e Turigliatto o Rossi è del tutto inutile anche solo mettersi in viaggio!

Vittorio
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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda franz il 09/09/2010, 11:52

ranvit ha scritto:Franz : > Non basta avere le idee, bisogna anche avere il coraggio e la capacità di metterle in pratica. <

Appunto! E "questi" (D'alema, Veltroni, Fassino etc ma anche Gentiloni, Fioroni, Marini etc) non ce l'hanno"!
Vale anche per Bersani, Berlinguer (Luigi) e Bassanini! Sono...."mosci"!

Ovviamente è anche un problema di "compagni di viaggio". Quando si tratta di Ferrero, Diliberto, Pecoraro Scanio, Bertinotti e Turigliatto o Rossi è del tutto inutile anche solo mettersi in viaggio!

Vittorio

Scusa se insisto con un tema a me caro ma il coraggio secondo me va dimostrato verso la base.
Nel senso che i vertici sono la cima dell'iceberg del problema ma il grosso è la base.
Ritengo che i vertici siano consapevoli della base che hanno e del suo essere "composita", in parte ancora impreparata a certe novità. Ma Enrico Berlinquer, malgrado i compagni di viaggio tipo Cossutta, ebbe il coraggio di dire nel '76 che si sentiva piu' sicuro sotto l'ombrello protettivo della Nato che quello del Patto di Varsavia.
Idee e coraggio, indipendentemente dai compagni di viaggio e dalla base.
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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda ranvit il 09/09/2010, 12:04

Scusa ma non c'è confronto tra Cossutta (che ovviamente non ho mai apprezzato politicamente) e Ferrero/Diliberto :roll:

Nel nostro caso comunque le cose sono piu' semplici : "questi" sono bolliti! Hanno ampiamente dimostrato tutte le proprie....capacità!

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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda pierodm il 09/09/2010, 20:07

Flavio - perché i processi interni di selezione dei dirigenti, che poi costituiscono il nocciolo, il cuore di un partito perché non possono che essere coerenti con le ragioni stesse di esistere di questo e con i suoi obiettivi, non hanno portato a costituire una candidatura vincente contro Berlusconi? Le cause sono esterne o interne? Ovvero: gl'Italiani hanno deciso che ideologicamente non manderanno mai un ex bolscevico a Palazzo Chigi?

Rispondere in modo esauriente richiederebbe un post di dieci pagine.

La risposta più immediata è che non esiste una vera e propria "selezione", o meglio non esiste più da molto tempo, non solo a sinistra ma in tutti i partiti, in tutta la politica italiana.
Esiste la cooptazione, nel migliore dei casi consapevole e responsabile, nel peggiore (cioè quasi sempre) una sorta di cooptazione "oggettiva", ossia un insieme di meccanismi per cui dalla base filtra per osmosi una serie di personaggi che "non possono" essere incoerenti con i vertici e con le loro inclinazioni.
Questa è la fenomenologia per così dire interna ai partiti.
Ovviamente a questa fenomenolgia si aggiunge e si integra lo stato culturale e politico generale, dell'intera società e del perido di tempo in cui i fatti si verificano, per cui possiamo dire per simmetria con il discorso precedente che dirigenti e quadri intermedi "non possono" essere incoerenti con il loro tempo - o almeno non possono esserlo troppo.

A questo punto risulta evidente - sia per logica, sia per quanto dici tu stesso, sia per le ragioni esposte da Franz - che la domanda che si pone diventa la seguente: quanto ha necessità la politica di trovare, invece, chi sia capace di essere incoerente con il proprio tempo e con l'habitat politico esistente, ossia di andare oltre e spezzare le catene della continuità?
E' chiaro che tale necessità è molto grande, direi essenziale.
Ma c'è un ostacolo: la comprensione del corpo elettorale, ossia il fatto che l'incoerenza col proprio tempo implica incoerenza con la parte prevalente dell'elettorato.
(La faccio breve, ora, perché stanno squillando le trombe della cena e ho voglia di una birretta fresca)
Per questo motivo io penso che il bipolarismo sia un cattiva soluzione, specialmente in momenti di crisi, nei quali c'è maggiore necessità di persone, di dirigenti non prigionieri incatenati del consenso semi-plebiscitario.
Per inciso, non dimentichiamo che i partiti della prima repubblica traevano la propria classe dirigente dalla guerra e da un perido di grandi sommovimenti, che avevano gnerato grandi sentimenti e un grande fermento naturale di idee: molte naufragate e tradite, ma non tutte, e comunque capaci per la loro stessa storia di fornire un notevole carisma a personaggi che forse di per sè nemmeno l'avrebbero avuto.

Nel giudicare i partiti e i dirigenti attuali dobbiamo sempre tenere presente il degrado, direi lo sfascio culturale e sociale degli ultimi venti-venticinque anni, che ha semi-desertificato l'ecosistema politico.
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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda franz il 09/09/2010, 20:50

pierodm ha scritto:Flavio - perché i processi interni di selezione dei dirigenti, che poi costituiscono il nocciolo, il cuore di un partito perché non possono che essere coerenti con le ragioni stesse di esistere di questo e con i suoi obiettivi, non hanno portato a costituire una candidatura vincente contro Berlusconi? Le cause sono esterne o interne? Ovvero: gl'Italiani hanno deciso che ideologicamente non manderanno mai un ex bolscevico a Palazzo Chigi?

Rispondere in modo esauriente richiederebbe un post di dieci pagine.

La risposta più immediata è che non esiste una vera e propria "selezione", o meglio non esiste più da molto tempo, non solo a sinistra ma in tutti i partiti, in tutta la politica italiana.

Veramente la risposta piu' immediata è che in qualche modo un ex-bolscevico a Palazzo Chigi ci è arrivato, visto che D'Alema a differenza di Veltroni non ha mai detto di non essere mai stato comunista. Teoricamente poi Bondi è un ex bolscevico anche lui e non sono pochi a dire che tuttto sommato Berlusconi, con i suoi editti bulgari, è l'ultimo vero comunista del millennio. A maggiore ragione oggi che anche Fidel Castro annuncia che il modello economico socialista non è piu' adatto a Cuba. Ex bolscevico anche lui e quindi .... papabile.
Oggi nel 2010 comunque ritengo che indipendentemente dai metodi di selezione all'interno dei partiti sia veramente difficile che un bolscevico arrivi a palazzo chigi mentre di ex ce ne cono cosi' tanti che la fila è troppo lunga.

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Re: Mozione d'ordine

Messaggioda pierodm il 09/09/2010, 23:34

Le "risposte immediate" variano da persona a persona, e sono un mezzo piuttosto buono per capire qualche differenza che esiste tra i diversi modi che hanno le persone di affrontare un dialogo o un problema.
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