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Prodi: a volte ritornano.

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda disallineato il 15/04/2010, 14:54

Anche sul proibizionismo o antiproibizionismo ci sarebbe da aprire un capitolo lungo quanto la bibbia.
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda franz il 15/04/2010, 21:08

disallineato ha scritto:Se ti interessa ne parliamo, magari aprendo un apposito post. Sarò ben felice di riportarti quello che discutiamo e dibattiamo con i miei ragazzi ( alunni ) di scuola superiore quindi dai 14 ai 20 anni. Che è praticamente l'età dove un ragazzo prova pe rla prima volta certe trasgressioni, certi sballi. Qualcuno cessa subito, altri continuano.

Nessun problema: Non ho esperienze dirette da sottoporvi (mai provato) ma il tema puo' interssare.
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda disallineato il 24/04/2010, 10:36

franz ha scritto:
disallineato ha scritto:Se ti interessa ne parliamo, magari aprendo un apposito post. Sarò ben felice di riportarti quello che discutiamo e dibattiamo con i miei ragazzi ( alunni ) di scuola superiore quindi dai 14 ai 20 anni. Che è praticamente l'età dove un ragazzo prova pe rla prima volta certe trasgressioni, certi sballi. Qualcuno cessa subito, altri continuano.

Nessun problema: Non ho esperienze dirette da sottoporvi (mai provato) ma il tema puo' interssare.
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Non concordo sulla relazione diretta fra proibizionismo e diffusione delle droghe. Credo che sia molto utile invece diffondere la cultura della conoscenza sugli effetti devastanti delle stesse. Troppe volte gli antiproibizionisti spacciano ( passatemi questo termine ) il fatto che uno spinello non porta automaticamente alla successiva dipendenza delle droghe, in quanto il fumo. non può essere catalogato fra le quali. Però occorre informare che quella semplice tirata, innanzitutto offusca sensibilmente le capacità cognitive del soggetto e sopratutto diffonde una sensazione di forza interiore, di tranquillità. Il famoso sballo insomma. La pericolosità è dovuta al fatto che ciò potrebbe diventare una esigenza ogni qualvolta il soggetto si senta depresso o abbia bisogno di una "spinta" a cui ricorrere per sopperire ad una carenza di personalità. E stiamo parlando "solo" del fumo. L'assunzione di altre sostanze più tipicamente stupefacenti, ovviamente presentano un rischio esponenzialmente più elevato di assuefazione e dipendenza.
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda Stefano'62 il 24/04/2010, 12:12

Sarà che dato che sono uno sportivo professionista il mio mantra è la lucidità e il pieno controllo di sè,ma la storia dell'antiproibizionismo come strumento efficace di lotta alle droghe sembra una enorme fesseria anche a me.
Se qualcosa fa male,deve circolare il meno possibile,e non va trasmesso alcun tipo di messaggio che possa far pensare il contrario.
I ragazzini penserebbero:hanno tolto il divieto,significa che non può far male.
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda Giorgio Graffieti il 24/04/2010, 12:56

Stefano'62 ha scritto:Sarà che dato che sono uno sportivo professionista il mio mantra è la lucidità e il pieno controllo di sè,ma la storia dell'antiproibizionismo come strumento efficace di lotta alle droghe sembra una enorme fesseria anche a me.
Se qualcosa fa male,deve circolare il meno possibile,e non va trasmesso alcun tipo di messaggio che possa far pensare il contrario.
I ragazzini penserebbero:hanno tolto il divieto,significa che non può far male.

in verità non c'è nulla di più libero delle droghe... il proibizionismo ha prodotto che in circolazione le droghe sono disponibili ad ogni angolo di strada... ed il motivo è uno solo: è un modo semplice e veloce di fare soldi con poco sforzo.

La lotta alla droga sarebbe più efficace se si smantellassero i presupposti che la rendono un business. L'antiproibizionismo è una di queste strade. La lotta all'alcool negli Stati Uniti insegna.

I ragazzini sanno benissimo cosa fa male e cosa no. I modelli devastanti non sono "è libero e quindi non fa male", ma "è proibito e non ne puoi fare a meno se vuoi contare".
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda Stefano'62 il 24/04/2010, 19:27

Si il ragionamento,che ho sentito altre volte,ha una logica.
Però di alcool si muore ancora oggi,eppure è libero.
E anche di fumo si muore,e anche quello è libero.
Ora io non voglio abolire alcool (i cui danni sono dovuti unicamente all'abuso) e fumo (i cui danni ai polmoni invece non sono legati all'abuso,il quale piuttosto influisce sull'entità globale di un danno certo,cumulabile e permanente;proprio come la droga li causa invece al cervello),come non ritengo un povero drogato un delinquente;ma lo spacciatore di droga sì però.
E mi ripugna pensare che un domani uno spacciatore di droga,magari lo stesso delinquente che oggi si nasconde dalla polizia,possa essere considerato un onesto imprenditore.
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda pianogrande il 24/04/2010, 19:38

Insomma.
Se l'efficacia di un metodo si giudica dai risultati, il proibizionismo non ha assolutamente arginato l'uso delle droghe.
Ha, inoltre realizzato le seguenti condizioni:
- Fare dell'uso di droghe uno status symbol da duro
- Incrementare (e finanziare) la criminalità a livello mondiale
A proposito del secondo punto c'è da chiedersi se siano di più i morti per assunzione di droghe o quelli causati dalla micro e macro criminalità che gira intorno a questo business.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda franz il 24/04/2010, 20:30

Stefano'62 ha scritto:Si il ragionamento,che ho sentito altre volte,ha una logica.
Però di alcool si muore ancora oggi,eppure è libero.
E anche di fumo si muore,e anche quello è libero.

Si muore di una infinità di cose vietate e non vietate, se è per questo.
Per cose attive (tra cui oltre a fumo, droghe e alcool cito gli steroidi anabolizzanti) e passive (fumo passivo, inquinamento del traffico, del riscaldamento, delle industrie).
Si muore anche mangiando due kg di prezzemolo ma a nessuno viene in mente di vietarlo, di proibirlo.
Si muore andando in macchina o attraversando la strada.
Si muore lavorando. Ma il lavoro non è proibito.
Franz
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda Giorgio Graffieti il 24/04/2010, 21:46

limitare la questione droghe ad un problema sanitario è un grave errore... come giustamente osservato, dal punto di vista sanitario è di gran lunga più problematico l'abuso di alcool e del fumo (quello garantito dai Monopoli)... e forse anche l'abuso di "lardo d'arnad".

Da un punto di vista sanitario, l'abuso di farmaci è di gran lunga più grave di tutto il consumo di coca, eroina ed extasi messe assieme.

La questione droghe è, prima di tutto, un problema di criminalità. Ed è tale proprio grazie al proibizionismo. Se la bustina di coca si trovasse dal tabaccaio (e sicuramente lì sarebbe coca e non merda ancora più tossica) a 10 centesimi... quello potrebbe essere il suo valore vero... la mafia sarebbe morta in un amen.
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Re: Prodi: a volte ritornano.

Messaggioda Stefano'62 il 24/04/2010, 22:47

Su questo sono d'accordo.
Il punto è che a me sul problema droga non interessa solo il problema criminalità\offerta (che non è certo da poco,d'accordo),ma il problema sociale della domanda di sta schifezza.
E mi piacerebbe che la strategia per influire sull'offerta non avesse effetti opposti a quelli desiderati circa la domanda.
E non c'è dubbio che una liberalizzazione legittimerebbe qualcuno a cercare di aumentarla quella domanda,per puro e sempice calcolo economico,con osceni spot pubblicitari che saremmo costreti a vedere in tv a fianco a quelli della coca-cola (brrrrrrrrrrr).
Invece ora come ora è un lusso (quasi),ed è un bene che sia così.
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