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Radici cristiane ...ma è propro vero?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda pinopic1 il 17/11/2009, 11:54

franz ha scritto:
pinopic1 ha scritto:Per me l'illuminismo è un prodotto del cristianesimo.

Non ci sono mai strappi a 180 gradi ed ogni innovazione (e anche rivoluzione) è un prodotto del tessuto socieale, culturale, economico e politico che l'ha preceduta. E contemporaneamente è prodotto e anc he nuovo ingranaggio propulsivo. Effetto e causa.
In particolare, riguardo al cristianesimo, occorre osservare come diversamente si fosse sviluppato in germania e regno unito, ed indicativamente nell'europa centrale, nordalpuna, diversamente da quella latina.
Si parla di simboli e va ricordato che i protestanti non li contemplano e quindi non li esibiscono. Chi visita una chiesa protestante puo' osservare quanto essa sia spoglia di simboli, rispetto alle nostre. Non meraviglia quindi la mancata ostentazione dei simboli anche negli edifici civili.
L'illuminismo per me è piu' una conseguenza della riforma protestante, Lutero e Calvino.
Per contro il cattolicesimo era conservatore ed è uscito da questa condizione solo recentemente (e per poco tempo) con il consilio vaticano secondo).

Ciao,
Franz
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda pinopic1 il 17/11/2009, 11:56

Ma funziona? Non mi pubblica quello che scrivo.
Questo è il quinto tentativo.
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda Iafran il 17/11/2009, 15:38

cardif ha scritto:
Giorgio Graffieti ha scritto: illusi coloro che per farlo firmano per "lo Stato"... non conoscono la perversa Legge dell'8°/oo

Non è così. C'è pure su wikipedia. E' vero che si ripartisce anche la quota per la quale non è stata operata la scelta (circa il 60% dell'8 p.m.); ma in ragione delle scelte fatte.
Se a limite il 40% dei contribuenti indicasse lo Stato, anche l'intero residuo andrebbe allo Stato.

cardif, mi dispiace contraddirti, ma è come sostiene Giorgio Graffieti: la somma devoluta per lo Stato sarà poi ridistribuita alle Comunità religiose, riportate nella dichiarazione dei redditi, in ragione delle preferenze espresse dai contribuenti. Se il Vaticano è stato preferito dal 62% dei contrinuenti, lo Stato ridistribuirà il 62% della somma che ha ricevuto alla Chiesa cattolica. La scelta per lo Stato è solo in apparenza.
Da quando ho questa conoscenza (ma anche nel dubbio) io sottoscrivo per la Chiesa evangelica o per quella luterana (piccolo è meglio).
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda cardif il 17/11/2009, 17:52

Giorgio Graffieti e Ianfran
ma allora volete la guerra! :lol: :lol:

Accetto il rischio di farmi chiamare "pesante" anche da voi e insisto (ma solo per amore della verità).
La questione è far andare più soldi allo Stato (se uno vuole!).

Assumendo pari a 100 euro l'8 p.m. delle entrate irpef da ripartire, sulla base delle percentuali già verificate si ha:

Base di confronto: 40 euro destinati dai contribuenti.
Si assegnano i primi 40 euro: alla Chiesa Cattolica 32 euro; allo Stato 4; alla Chiesa Valdese 1; Altri 3.
Gli altri 60 euro vengono assegnati con le stesse proporzioni, ma lo Stato incassa anche la quota dei Valdesi:
alla Cattolica 49,5 euro; allo Stato 6; Altre 4,5.
In totale: alla Cattolica 81,5 euro; allo Stato 10; alla Valdese 1; Altre 7,5 (totale 100).

Seconda ipotesi: spostando 2 euro dalla Chiesa Cattolica allo Stato
Si assegnano i primi 40 euro: alla Chiesa Cattolica 30 euro; allo Stato 6; alla Chiesa Valdese 1; Altri 3.
Stesso criterio di sopra: alla Cattolica 46,5 euro; allo Stato 9; Altre 4,5.
In totale: alla Cattolica 76,5 euro; allo Stato 15; alla Valdese 1; Altre 7,5 (totale 100).

Terza ipotesi: spostando 2 euro dalla Chiesa Cattolica alla Chiesa Valdese
Si assegnano i primi 40 euro: alla Cattolica 30 euro; allo Stato 4; alla Valdese 3; Altri 3.
Sempre stesso criterio di sopra: alla Cattolica 49,5 euro; allo Stato 6; Altre 4,5.
In totale: alla Cattolica 79,5 euro; allo Stato 10; alla Valdese 3; Altre 7,5 (totale 100)

Stessa cosa se si confrontano le due ipotesi di indicare lo Stato o in alternativa i Valdesi.

Vanno sempre più soldi allo Stato se si indica lo Stato e non i Valdesi
Spero di essere stato chiaro, ma i calcoli si possono controllare.

Per il punto 3 di prima, il fatto è che c'è poco da fidarsi dello Stato che, per esempio, ancora non ripartisce il 5 p.m. del 2008.
Si potrebbe portare in detrazione dall'irpef l'importo della ricevuta di versamento, entro l'8 p.m. delle proprie tasse; almeno i soldi che uno manda vanno direttamente all'Ente religioso; poi lo Stato riparirebbe il resto.
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda Iafran il 17/11/2009, 18:35

cardif ha scritto:ma lo Stato incassa anche la quota dei Valdesi:


Perchè questo trattamento ai Valdesi?
Tu, poi, hai attribuito 1,5 non allo Stato (che sarebbe passato a 11,5), bensì alla Cattolica (si trova con 81,5, al posto di 80).
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda Giorgio Graffieti il 17/11/2009, 18:54

cardif ha scritto:Giorgio Graffieti e Ianfran
ma allora volete la guerra!
....
Spero di essere stato chiaro, ma i calcoli si possono controllare.

"Quelo" avrebbe detto: "c'è grossa crisi"... :D
certo che sei stato chiaro, ma io non ho affatto detto quello che ha capito Iafran

Ho affermato che non solo è come dici tu relativamente alla parte di imposte derivate da "scelte non espresse" come definito dall'art. 47 comma 3 della Legge 222/1985, ma che per poter dare un contributo alla Chiesa Cattolica e dare ai contribuenti l'idea che questo sia una loro "libera scelta", lo Stato si è inventato la posizione di "pseudo concorrente" della Chiesa stessa.

Perché "pseudo"? perché sottoscrivere per lo Stato permette a quest'ultimo (proprio per i settori in cui si è imposto di intervenire con quel tipo di entrata - la fame nel mondo, le calamità naturali, l’assistenza ai rifugiati e la conservazione dei beni culturali) di ritornare alla Chiesa anche i proventi che i cittadini hanno sottoscritto per lo Stato...

Andate a vedervi (quando sono disponibili perché mai area di bilancio fu più oscura) dove sono stati destinati i fondi derivati dall'8‰ allo Stato e poi ve ne renderete conto...
http://www.governo.it/Presidenza/DICA/o ... creti.html

Dalla finanziaria del 2004, poi le cose sono ancora più oscure perché da quell'anno, in deroga a quanto previsto dalla stessa Legge 222/85 si è stabilito che una grossa fetta dei proventi (ormai la quasi totalità) entri nella entrate generali dello Stato... per cui non si può nemmeno più verificare dove vanno a finire... nel 2004, ma credo anche gli anni successivi, servirono in gran parte per la missione in Iraq e susseguentemente per finanziare le missioni all'estero.

Quindi è come dici tu, ma solo teoricamente, nella pratica ti stanno "fottendo".

Per questo io, agnostico, firmo per i Valdesi che, tra l'altro soli con le "Assemblee di Dio" accettano solo i soldi derivati dalle scelte espresse e non gli altri (tanto di cappello) e si impegnano a non utilizzare i fondi per il sostentamento del clero, ma solo per progetti di natura assistenziale, sociale e culturale.

Adesso è chiaro?
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda Giorgio Graffieti il 17/11/2009, 19:04

Iafran ha scritto:
cardif ha scritto:ma lo Stato incassa anche la quota dei Valdesi:


Perchè questo trattamento ai Valdesi?
Tu, poi, hai attribuito 1,5 non allo Stato (che sarebbe passato a 11,5), bensì alla Cattolica (si trova con 81,5, al posto di 80).

Lo Stato incassa la quota derivata dalle dichiarazioni in cui la scelta non è espressa e che per il meccanismo stabilito dall'art. 47 della Legge 222/85 andrebbe comunque attribuitea ai Valdesi perché questi ultimi, correttamente, rinunciano a questa parte ritenendola una truffa... come appunto è.
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda Iafran il 17/11/2009, 19:21

Giorgio Graffieti ha scritto:certo che sei stato chiaro, ma io non ho affatto detto quello che ha capito Iafran

A me era stato detto in quel modo ed è bastato per sottoscrivere a favore di un'atra chiesa.
Giorgio Graffieti ha scritto:Lo Stato incassa la quota derivata dalle dichiarazioni in cui la scelta non è espressa e che per il meccanismo stabilito dall'art. 47 della Legge 222/85 andrebbe comunque attribuitea ai Valdesi perché questi ultimi, correttamente, rinunciano a questa parte ritenendola una truffa... come appunto è.

Un motivo in più per il prossimo 740.
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda Giorgio Graffieti il 17/11/2009, 19:37

notizia fresca di giornata...
:D

C.V.D.

http://www.repubblica.it/2009/11/sezion ... mille.html

_________
A chiese e luoghi di culto 29 milioni dei 44 che i contribuenti
avevano deciso di devolvere all'erario. I dubbi del Parlamento

L'otto per mille destinato allo Stato
finisce a parrocchie e monasteri

di CARMELO LOPAPA

ROMA - Pontificia Università Gregoriana in Roma, 459 mila euro. Fondo librario della Compagnia di Gesù, 500 mila euro. Diocesi di Cassano allo Ionio, 1 milione 146 mila euro. Confraternita di Santa Maria della Purità, Gallipoli, 369 mila euro. L'elenco è lungo 17 pagine e porta in calce la firma del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

Non si tratta di uno dei tanti decreti, ma quello che ripartisce per il 2009 i 43 milioni 969 mila 406 euro che gli italiani hanno destinato allo Stato in quota 8 per mille dell'Irpef. Basta sfogliarlo per scoprire che confraternite, monasteri, congregazioni e parrocchie assorbono la quota prevalente di quanto i contribuenti avevano devoluto a finalità umanitarie o per scopi di assistenza e sussidi al volontariato.

E invece? Succede che i 10 milioni 586 mila euro assegnati al capitolo "Beni culturali" sono finalizzati in realtà a restauri e interventi in favore di 26 immobili ecclesiastici. Opere che avrebbero tutte le carte in regola per usufruire della quota dell'8 per mille destinata alla Chiesa cattolica, col suo apposito fondo "edilizia di culto". Come se non bastasse, la medesima destinazione (chiese e parrocchie) hanno anche gli altri 19 milioni destinati alle aree terremotate del centro Italia (14 per l'Abruzzo).

"L'atto del governo n. 121" è stato predisposto ai primi di settembre da un presidente Berlusconi reduce dall'incidente diplomatico del 28 agosto con la Segreteria di Stato Vaticano. Sullo sfondo, la (mancata) Perdonanza dopo il caso Giornale-Boffo. Il documento, poi trasmesso alla Camera il 23 settembre, conferma intanto che i soldi vanno allo Stato ma entrano di diritto nella piena discrezionalità del capo del governo, per quanto attiene al loro utilizzo. È un atto "sottoposto a parere parlamentare" delle sole commissioni Bilancio. Quella della Camera lo ha già espresso, "positivo", il 27 ottobre, quella del Senato lo farà nei prossimi giorni. Eppure, anche la maggioranza di centrodestra della commissione Bilancio di Montecitorio ha lamentato le finalità distorte e ha condizionato il parere finale a una serie di modifiche, contestando carenze e incongruenze del decreto.

Tra le più sorprendenti, quella che riguarda la "Fame nel mondo", "alla quale nel decreto vengono attribuite risorse finanziarie alquanto modeste, a fronte di richieste di finanziamento di importo limitato che avrebbero potuto essere integralmente accolte". Insomma: governo ingeneroso verso i bisognosi. In effetti, ultima pagina, al capitolo "Fame nel mondo", sono solo dieci le onlus e associazioni finanziate per 814 mila euro, pari al 2 per cento del totale.
Tutto il resto? A chi sono andate le quote parte dell'Irpef che gli italiani hanno devoluto allo Stato? La parte del leone quest'anno la fanno gli "interventi per il sisma in Abruzzo". Sono 32 e assorbono 14 milioni 692 mila euro. Ma il condizionale è d'obbligo. A parte la preponderanza anche qui di parrocchie e monasteri (la quasi totalità) tra l'Aquila, Pescara e Teramo, tuttavia altro non quadra. E a rivelarlo è proprio la commissione parlamentare presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti: "Le richieste di finanziamento relative all'Abruzzo risultano presentate in data antecedente al sisma dell'aprile 2009 ed appare quindi opportuna una puntuale verifica e un coordinamento con gli interventi previsti dopo il sisma".

L'ammonimento è chiaro: quei beni finanziati in Abruzzo non sarebbero stati danneggiati dal terremoto del 6 aprile, non quanto altri almeno. Perché dunque si dirotta lì un quinto dell'intera quota dell'8x1000? Il sisma del dicembre 2008 in Emilia garantisce a 9 tra parrocchie e monasteri del Parmense altri 4 milioni, mentre 11 milioni sono parcellizzati per i danni delle restanti calamità in tutta Italia.

Ma ecco il punto. Oltre 10 milioni finiscono ad appannaggio dei Beni culturali. Ventisei tra consolidamenti e restauri, quasi tutti per diocesi, chiese, parrocchie, monasteri. Solo per restare alle cifre più consistenti, ecco il milione 314 mila euro per la cattedrale dell'Assunta di Gravina di Puglia, il milione 167 mila euro per il restauro degli affreschi della chiesa dei Santi Severino e Sossio di Napoli, oppure i 987 mila euro per il restauro di Santa Maria ad Nives di Casaluce (Caserta), i 579 mila euro per San Lorenzo Martire in Molini di Triora o i 413 mila euro per la "valorizzazione della chiesa San Giovanni in Avezzano". E poi, la Pontificia Università Gregoriana e la Compagnia di Gesù. Anche su questo capitolo le bacchettate del Parlamento: la priorità dovevano essere "progetti presentati da enti territoriali", non ecclesiastici. Ci sarebbe anche il capitolo "Assistenza ai rifugiati", al quale però, per il 2009, il decreto firmato dal premier Berlusconi destina 2,6 milioni, poco più del 5 per cento del totale. E quasi tutto (2,3 milioni) va al solo Consiglio italiano per i rifugiati. Concentrazione "non opportuna", censura infine la commissione Bilancio: "Altri progetti non finanziati risultavano meritevoli di attenzione".

La Repubblica (17 novembre 2009)

__________

Te capì Cardif?
:D :D :D :D
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Re: Radici cristiane ...ma è propro vero?

Messaggioda cardif il 17/11/2009, 20:07

Giorgio Graffieti
La tua frase "illusi coloro che per farlo firmano per "lo Stato" l'avevo intesa nel senso che "credono di dare soldi allo Stato e invece li danno alla Chiesa Cattolica"
Per questo ho scritto "La questione è far andare più soldi allo Stato (se uno vuole!)."
Adesso ho capito che tu "non" vuoi. Allora va bene.

Ianfran. E' vero l'errore (avevo aggiunto la quota sul residuo spettante alla Chiesa Valdese alla Chiesa Cattolica anzicché allo Stato). Il perché dell'assegnazione suddetta l'ha già detto Giorgio Graffieti.

La notizia però non è fresca, tanto che è finita già da un po' di wikipedia.
"Nel 2009 non poche polemiche sono state suscitate dalla deviazione dei fondi spettanti allo stato verso la Chiesa Cattolica. Con l'atto del governo n. 121, predisposto ai primi di settembre da un presidente Berlusconi reduce dall'incidente diplomatico del 28 agosto con la Segreteria di Stato Vaticano, si è disposto che i 10 milioni 586 mila euro assegnati al capitolo "Beni culturali" siano finalizzati in realtà a restauri e interventi in favore di 26 immobili ecclesiastici. Persino la maggioranza di centrodestra della commissione Bilancio di Montecitorio ha lamentato le finalità distorte e ha condizionato il parere finale a una serie di modifiche, contestando carenze e incongruenze del decreto."
eh eh
cardif
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