Primarie, Garante Privacy risponde a Renzi
albo degli elettori non può essere pubblicatoL'autorità si esprime sui rilievi presentati dal sindaco di Firenze sulle regole per prendere parte alla consultazione. Il registro potrà essere utilizzato esclusivamente ai fini delle verifiche legate alle operazioni di voto. Esulta il rottamatore: "Sconfitta la prepotenza del Pd". La replica dei bersaniani: "Confermato quanto già previsto"
ROMA - "L'albo degli elettori" delle primarie di coalizione del centrosinistra non sarà diffuso pubblicamente. Il Garante della privacy, rispondendo al parere richiesto da Matteo Renzi, prende "atto che il comitato, con apposita comunicazione inviata all'autorità, ne ha escluso la diffusione. L'albo verrà utilizzato esclusivamente ai fini delle verifiche legate alle operazioni di voto".
Il sindaco di Firenze, così come alcuni privati cittadini interessati a prendere parte alle primarie del centro sinistra, aveva segnalato all'Autorità profili di criticità riguardo alla possibile diffusione delle informazioni concernenti i partecipanti alle elezioni, in particolare relativamente all'eventuale diffusione dei nominativi dei sottoscrittori del "pubblico appello" e degli iscritti all'albo degli elettori e al rilascio del consenso informato in occasione della raccolta dei dati.
Il Garante, si precisa in una nota, "ha formulato le proprie valutazioni riguardo ai soli profili di protezione dati, con l'esclusione di qualsiasi considerazione di merito sulle disposizioni regolamentari adottate che esulano dalla sua competenza, tenuto conto dell'autonomia organizzativa propria delle associazioni politiche". La sottoscrizione del "pubblico appello" e l'iscrizione nell'"albo degli elettori" comportano - ha osservato innanzitutto il Garante - un trattamento di dati personali di natura sensibile, in quanto idonei a rivelare le opinioni politiche o l'adesione a partiti, associazioni o organizzazioni a carattere politico. L'albo verrà utilizzato esclusivamente ai fini delle verifiche legate alle operazioni di voto.
La decisione dell'Autorità lascia tutti contenti. "Dimostra la linearità del nostro lavoro finalizzato a favorire la partecipazione più ampia possibile in una cornice di trasparenza e regole certe. E' una grande sfida di democrazia, dunque, che rispetta le regole della privacy", commenta Luigi Berlinguer, presidente del collegio dei garanti della coalizione di centrosinistra Italiabenecomune. Soddisfatto anche lo staff di Renzi. "Ci ha dato ragione su tutto: ci sarà quindi la possibilità della preiscrizione online e la tutela dei dati sensibili per tutti gli elettori! Avremo quindi primarie più libere di quelle pensate dall'apparato del Pd al quale la prepotenza non ha portato fortuna!!! spiace....", scrive su Facebook Roberto Reggi, coordinatore della campagna del "rottamatore".
Parole alle quali ha prontamente replicato Alessandra Moretti, portavoce del Comitato Bersani. "Stupisce l'entusiasmo dei sostenitori di Renzi - si legge in una nota - per un pronunciamento che non fa altro che confermare l'impostazione già prevista dai garanti delle Primarie. In particolare si conferma che l'albo dei sottoscrittori dell'appello del centrosinistra è pubblico, anche se - esattamente come previsto dal regolamento dei garanti della coalizione - non divulgabile on line".
(31 ottobre 2012)
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