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Le primarie parlamentari

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: primarieparlamentari, la petizione

Messaggioda franz il 12/12/2012, 8:31

Ne ha già parlato Flavio in un altro thread.
Riunificheremo i due.
Fatto. Erano tre.
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Pd: «Primarie per i parlamentari»

Messaggioda franz il 12/12/2012, 13:46

Eenrico letta: «vogliamo continuare a giocare in attacco»
Pd, primarie aperte per parlamentari
Aperte anche ai non iscritti, si terranno il 29 e 30 dicembre se le elezioni politiche saranno fissate il 17 febbraio

Primarie anche per i parlamentari. Almeno per il Pd. La decisione è stata presa nell'incontro tra il segretario Pier Luigi Bersani e i segretari regionali e annunciata dal vicesegretario Enrico Letta. Le date dovrebbero essere quelle del 29 e 30 dicembre.

LE ELEZIONI - Ma i giorni dipendono da quando ci saranno le politiche. Spiega Enrico Letta: «Se le elezioni si svolgeranno il 17 febbraio faremo le primarie il 29-30 dicembre. Lunedì in Direzione decideremo i particolari ma abbiamo deciso che chiameremo milioni di cittadini sulla base di quelli che hanno partecipato alle primarie del 25 novembre per scegliere i nostri parlamentari. Vogliamo continuare a giocare all'attacco perchè le elezioni si vincono così»

Redazione Online 12 dicembre 2012 | 12:26 http://www.corriere.it
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Primarie Parlamentari .. ma no scherziamo!

Messaggioda Gab il 12/12/2012, 17:33

PD Nazionale
http://www.partitodemocratico.it/doc/24 ... ratici.htm

Il PD farà le primarie aperte a tutti anche ai non iscritti entro fine anno per permettere ai cittadini di scegliere i loro candidati in Parlamento. La decisione è stata presa nell'incontro tra il Segretario Pier Luigi Bersani e i Segretari regionali e annunciata dal vicesegretario democratico Enrico Letta.

Ha chiarito Letta, "Se le elezioni si svolgeranno il 17 febbraio faremo le primarie il 29-30 dicembre. Lunedì 17 dicembre in Direzione decideremo i particolari ma abbiamo deciso che chiameremo milioni di cittadini sulla base di quelli che hanno partecipato alle primarie del 25 novembre per scegliere i nostri parlamentari. Vogliamo continuare a giocare all'attacco perchè le elezioni si vincono così".



Perfetto ..

Però per favore non scherziamo ponendo paletti assurdi !


Pd: al voto iscritti e elettori primarie
12 Dicembre 2012 16:23 CRONACHE e POLITICA
(ANSA) - ROMA - Per i candidati Pd al Parlamento scelti con le primarie, potranno votare solo gli iscritti al Pd e i votanti alle primarie del 25 novembre che al momento del voto si dichiarino elettori del Pd. Lo annuncia una nota del Pd in cui si precisa che saranno gli organi territoriali e gli iscritti a selezionare i candidati da sottoporre alle primarie.


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Re: Le primarie parlamentari

Messaggioda Robyn il 12/12/2012, 19:48

Perfetto w la partecipazione
Le primarie devono dare una classe dirigente capace,preparata e con alto senso di moralità,perche bisogna guidare un paese e soprattutto perche ci aspettano sfide complesse a livello europeo,intenazionale oltre che a livello interno.Fatte il 29 30 dicembre se le elezioni ci sono a metà febbraio,ma anche se se le elezioni si spostano più in là,cosa improbabile,non cambia se si fanno il 29,30 dicembre perche le liste già le abbiamo pronte.La cosa più importante a prescindere da quale che saranno le regole e la data di svolgimento è farle e che rispecchino la geografia del PD.Anche SEL dovrebbe farle
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Re: Le primarie parlamentari

Messaggioda pianogrande il 12/12/2012, 20:03

Per votare un candidato, bisogna innanzitutto conoscerlo.
Non mi sembra si sia fatto granché per far conoscere i candidati del PD sul territorio.
Quanta gente è davvero in grado di scegliere?
Se l'è chiesta questa cosa il PD prima di indire e fare queste primarie alla velocità dei fotoni?
Con Renzi e Bersani (con tutto il rispetto per gli altri) le posizioni erano ben chiare ed il voto sentito.

Perché, poi, tra Natale e capodanno?

Le elezioni sono a febbraio.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Le primarie parlamentari

Messaggioda flaviomob il 13/12/2012, 9:39

I tempi ristretti non dipendono decisamente dal PD o dal cs, ma da quel fantastico omino (la Mummia) che tutto il mondo ci invidia (e non perde occasione di ricordarcelo)...


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Le primarie parlamentari

Messaggioda Giorgio Graffieti il 13/12/2012, 11:09

pianogrande ha scritto:...Perché, poi, tra Natale e capodanno?

Le elezioni sono a febbraio.


http://www.youdem.tv/doc/247671/primari ... -perch.htm
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Re: Le primarie parlamentari

Messaggioda franz il 13/12/2012, 11:25

Giorgio Graffieti ha scritto:
pianogrande ha scritto:...Perché, poi, tra Natale e capodanno?

Le elezioni sono a febbraio.


http://www.youdem.tv/doc/247671/primari ... -perch.htm

Grazie Giorgio per il filmato che spiega bene la tempistica.
Mi sorge pero' un dubbio. A cosa serve l'approvazione della direzione nazionale (8-9 gennaio) e delle varie direzioni regionali (4-5 gennaio) se la vera legittimità è affidata alle primarie? Di solito la platea piu' vasta e democratica è quella popolare (milioni di votanti). Sono loro che approvano, anche perché le rose dei candidati (22-23 dicembre) saranno ovviamente composta da candidabili, quindi da persone già verificate dal PD. Secondo me su puo' votare dopo, modificando gli statuti per mettere al posto dell'approvazione regioanle e nazionale solo la verifica del corretto svolgimento delle primarie stesse sul piano del rispetto delle regole.

Altro punto è questo: lo statuto del PD afferma che
"Tutti gli elettori e le elettrici del Partito Democratico hanno diritto di:
a) [...]
b) partecipare alle elezioni primarie per la scelta dei candidati del partito alle principali cariche istituzionali;
c) avanzare la propria candidatura a ricoprire incarichi istituzionali

Lo statuto quindi afferma che il diritto di partecipare alle primarie vale per tutti gli elettori e le elettrici del PD, non solo per quelle persone che hanno partecipato alle primarie della coalizione, come appare da alcune interpretazioni e informazioni di stampa.

Ultima cosa, visto il tempo gelido spero che estendano a tutti il voto online, già sperimentato per chi sta all'estero.
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Re: Le primarie parlamentari

Messaggioda Giorgio Graffieti il 13/12/2012, 11:34

non penso che proporre di modificare lo Statuto possa essere un sistema per velocizzare... lo Statuto può essere modificato solo dall'Assemblea Nazionale che non può certo essere convocata con due sms per l'ora del thé.

Il voto online penso che sia improponibile per le stesse ragioni... a meno di farlo alla Casaleggio... un seggio online che dia garanzie di trasparenza dovrebbe quantomeno essere gestito da una società esterna stabilendo i sistemi di garanzia e controllo... non ci sono gli spazi per farlo in un paio di settimane... anche se è un'operazione che non potrà essere esclusa in futuro, soprattutto se si vorrà utilizzare il famoso Albo tanto contestato per la sua funzione propria che non è tanto e solo quella di accedere al voto per la scelta delle candidature.
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Re: Le primarie parlamentari

Messaggioda ranvit il 13/12/2012, 11:42

Mail ricevuta da www.prossimaitalia.it

Oggi è il giorno in cui possiamo celebrare un grande risultato: il Pd farà le primarie per scegliere i prossimi parlamentari. I leader del Pd hanno parlato, augh. Ormai la valanga ha fatto massa, e nessuno la potrà più fermare. E partì con un sassolino, perché due anni fa, quando primi e assolutamente soli iniziammo a parlarne, descrivendo questa battaglia campale come un tema centrale per la nostra tenuta democratica, gradimento e interesse generale erano vicini allo zero assoluto, quando non apertamente ostili.
Era un tema politicista, e comunque il Pd non le avrebbe fatte mai: che se avessimo avuto un centesimo per tutte le volte che ce lo siamo sentiti ripetere, oggi non avremmo più bisogno di una pagina per le donazioni sul nostro sito (che è un po’ un invito implicito a sostenere il lavoro fatto, al vostro buon cuore).
E invece ci siamo, urrà per il Pd. Urrà per un partito che, al netto di qualche ritardo, davvero si mette nella posizione migliore per affrontare le prossime elezioni, e per vincerle. Per recuperare un po’ di cittadini delusi, per dare almeno una prima risposta al rifiuto della politica, tra altre che comunque dovranno seguire.
Un leader scelto dal popolo, e i suoi parlamentari lo stesso: e un bel pezzo, un pezzo enorme di campagna elettorale è già fatto. Che è anche un bel risparmio, mentre dall’altra parte non sono riusciti a trovare nulla di meglio del già noto ai casellari, il miliardario vecchio, ossessionato e ossessivo.

E quindi, è tempo di rilassarsi? No, non ancora, calma e gesso ancora per un momento. Primo, banalmente, perché adesso bisogna candidarsi. Tutti, dappertutto, come dicemmo l’anno scorso coniando un felice slogan. Qualcuno lo sta già facendo, la strada è quella e bisogna rompere gli indugi.
Poi perché bisogna capire quali sono i termini della contesa. Il dado è tratto, nei prossimi giorni, e in particolare alla Direzione Nazionale di lunedì, finirà di rotolare e sapremo che numero è uscito. La data, per prima cosa: il 29 accorcia di molto tutto il processo, perché in due settimane si dovrebbero approvare le regole, raccogliere le firme o quel che servirà per presentare le candidature, fare un minimo di campagna, e poi votare tra una fetta di panettone e una di cotechino. Il Governo sembra orientato a farci votare le politiche il 17 febbraio, e la buona notizia è che le firme da raccogliere potrebbero essere la metà. Nella nostra petizione, che in due giorni ha quasi raggiunto le 5mila firme, suggerivamo la data del 12 o del 13. Se proprio è troppo tardi, in mezzo c’è ancora il weekend del 5, e comunque continuare a firmare e far firmare può tornare utile a sollevare la questione.
Altro punto da chiarire, chi potrà votare: l’idea di una consultazione tra soli iscritti pare destituita di fondamento. E questo è un bene. C’è un’albo degli elettori appena creato nelle primarie per la scelta del premier, si può magari pensare a una nuova apertura delle registrazioni, pure on line. Senza voler riaprire il vaso di Pandora della discussione delle regole, per carità.
Infine, la divisione dei collegi. L’Italia è fatta di realtà diversissime tra loro, ma tenere i collegi del Porcellum così come sono, in qualche territorio, vorrebbe dire far scegliere ai nostri elettori tra decine e decine di candidati, spalmati tra province lontane tra loro e anche piuttosto diverse. Come primarie sarebbero un po’ snaturate, si tratterebbe piuttosto di un proporzionalone fatto in casa. Meglio collegi piccoli, più o meno corrispondenti alle federazioni del Pd, o anche più piccoli dove le federazioni coprono metropoli sopra il milione di abitanti. Perché le primarie sono la possibilità di scegliere tra proposte e numero di candidati diversi, in una misura calcolabile e sostanzialmente dalla logica maggioritaria. Altrimenti diventano un’altra cosa.
Tutte questioni che i lettori di Prossima conoscono già, che hanno sentito ripetere fino allo sfinimento, per quelle cento volte in cui abbiamo postato il nostro regolamento, la nostra proposta sulla cui base, pare, si discute in queste ore. Che è una bella soddisfazione, anche se ufficialmente noi non dovremmo saperne nulla.
E infatti non lo sappiamo, lo sapremo nei prossimi giorni, lunedì – si spera – di sicuro. Fino ad allora, andiamo avanti a lavorare. Giusto una piccola pausa per goderci la soddisfazione di aver spostato una montagna, avendo cura non ci cascasse addosso, e avendo per fare leva poco più di uno stuzzicadenti.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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