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Ichino: Analisi del voto

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda lodes il 26/11/2012, 12:55

Credo che stavolta Ichino sbagli. Se domenica si conferma la vittoria di Bersani il peso di Renzi rimarrà abbastanza ininfluente. Sia dentro il partito che verso l'esterno. In altre parole con la vittoria di Bersani si consolida l'operazione di normalizzazione del partito e della coalizione. Dove porta tutto questo è ben evidente. Fuori dallo schema politico c'è però un altra realtà. La più evidente, malgrado gli entusiastici commenti, riguarda la partecipazione al voto. Mancano all'appello oltre un milione di voti. Infatti nelle uniche primarie confrontabili quelle del 2005 andarono a votare oltre 4200000 elettori. Il dato dei partecipanti ci dice che non è stato invertito il trend di astensione, delusione, disincanto che ha avuto il suo picco nelle elezioni siciliane. Allora se è vero quello che sostiene Ichino, il dato di sfiducia suddetto rimane anche con Renzi che comunque ha tentato di smuovere le acque e, probabilmente, se non ci fosse stato lui il dato della partecipazione sarebbe stato ancora più basso. In altre parole con queste primarie i partiti del c.s. non hanno dimostrato di essere sulla strada della guarigione. Sono percepiti come incapaci di guidare il paese fuori dal pantano in cui sta affondando. E la vittoria di Bersani non farà che rafforzare tutto ciò. Costretto, come sarà, ad affidarsi ad una coalizione improbabile quanto inefficace. O si pensa veramente che una "grande coalizione" saprà cambiare profondamente il paese e, quindi, le cause strutturali che hanno causato i guasti? Quanto all'area liberal. Non stiamo tra di noi a giocare con le definizione. C'è una parte del paese, di cui Renzi fa parte, che pensa che per uscire dalla crisi e dare prospettive di futuro sia necessario sbloccare il paese e questo si fa con delle scelte chiare e trasparenti. Non sto a riprendere i punti, invito solo a stare sulla concretezza con un esempio: ricevere ogni anno a casa la denuncia dei redditi già compilata e non dover ricorrere ad un commercialista è liberal o no? E' di sinistra o di destra? Per me sono domande oziose: la risposta esatta è: è un modo di governare la cosa pubblica che fa vivere meglio i cittadini. A me basta questo per scegliere. Lascio ad altri la discussione sul significato di liberal.
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Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda Giovigbe il 26/11/2012, 13:27

lodes ha scritto:Credo che stavolta Ichino sbagli. Se domenica si conferma la vittoria di Bersani il peso di Renzi rimarrà abbastanza ininfluente. Sia dentro il partito che verso l'esterno. In altre parole con la vittoria di Bersani si consolida l'operazione di normalizzazione del partito e della coalizione. Dove porta tutto questo è ben evidente. Fuori dallo schema politico c'è però un altra realtà. La più evidente, malgrado gli entusiastici commenti, riguarda la partecipazione al voto. Mancano all'appello oltre un milione di voti. Infatti nelle uniche primarie confrontabili quelle del 2005 andarono a votare oltre 4200000 elettori. Il dato dei partecipanti ci dice che non è stato invertito il trend di astensione, delusione, disincanto che ha avuto il suo picco nelle elezioni siciliane. Allora se è vero quello che sostiene Ichino, il dato di sfiducia suddetto rimane anche con Renzi che comunque ha tentato di smuovere le acque e, probabilmente, se non ci fosse stato lui il dato della partecipazione sarebbe stato ancora più basso. In altre parole con queste primarie i partiti del c.s. non hanno dimostrato di essere sulla strada della guarigione. Sono percepiti come incapaci di guidare il paese fuori dal pantano in cui sta affondando. E la vittoria di Bersani non farà che rafforzare tutto ciò. Costretto, come sarà, ad affidarsi ad una coalizione improbabile quanto inefficace. O si pensa veramente che una "grande coalizione" saprà cambiare profondamente il paese e, quindi, le cause strutturali che hanno causato i guasti? Quanto all'area liberal. Non stiamo tra di noi a giocare con le definizione. C'è una parte del paese, di cui Renzi fa parte, che pensa che per uscire dalla crisi e dare prospettive di futuro sia necessario sbloccare il paese e questo si fa con delle scelte chiare e trasparenti. Non sto a riprendere i punti, invito solo a stare sulla concretezza con un esempio: ricevere ogni anno a casa la denuncia dei redditi già compilata e non dover ricorrere ad un commercialista è liberal o no? E' di sinistra o di destra? Per me sono domande oziose: la risposta esatta è: è un modo di governare la cosa pubblica che fa vivere meglio i cittadini. A me basta questo per scegliere. Lascio ad altri la discussione sul significato di liberal.


Una cosa è certamente di sinistra: Chi ha di più deve dare di più….e questo Renzi non lo dice ….di conseguenza immagino a chi può piacere ….certo a me non piace
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Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda franz il 26/11/2012, 13:54

lodes ha scritto:Credo che stavolta Ichino sbagli. Se domenica si conferma la vittoria di Bersani il peso di Renzi rimarrà abbastanza ininfluente. Sia dentro il partito che verso l'esterno. In altre parole con la vittoria di Bersani si consolida l'operazione di normalizzazione del partito e della coalizione. Dove porta tutto questo è ben evidente.

Io credo che si debba fare la tara al fatto che ad Ichino è stata troppo spesso rinfacciata, a livello parlamentare, l'esiguità della rappresentanza compagine "liberal" a Roma. Ed in un parlamento di nominati con listini conditi in sala porcellum questo si spiega da sè. Ichino fa notare che questa area invece è pari al 43% dei voti dati a candidati del solo PD. Dalla mia analisi sui dati incompleti, a livello regionale PD vi è un testa a testa tra le posizioni di Renzi e di Bersani in tutto il nord ed il centro nord (liguria esclusa) mentre la logica liberal di Renzi è nettamente deficitaria al sud (e spero che nessuno si offenda se dico che la cosa non mi meraviglia). Insomma la spaccaura esiste ed è anche geografica, cosa che dovrebbe far riflettere sia chi canta vittorie sia chi piange sconfitte. Forse la spaccatura geografica è legata al numero di partecipanti (sappiamo che meno partecipazione c'era e piu' avrebbe prevalso Bersani) e visto che manca un 2/3 di voti, aspettiamo i dati definitivi.
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Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda ranvit il 26/11/2012, 13:58

Giovigbe....sei tu che ti illudi: hai forse sentito da Bersani (e oligarchi del Partito) una condanna delle ruberie vergognose fatte dai Partiti negli ultimi tempi? Hai forse sentito dire da loro che ridurranno drasticamente i costi della politica? Hai forse sentito dire da loro cosa faranno per risolvere il problema drammatico del Paese?
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda Manuela il 26/11/2012, 13:59

Giovigbe ha scritto:Una cosa è certamente di sinistra: Chi ha di più deve dare di più….e questo Renzi non lo dice ….di conseguenza immagino a chi può piacere ….certo a me non piace


Se questo concetto non lo si vuol trovare, non lo si trova, nemmeno se fosse espresso con le stesse identiche parole, per cui...
Io ho letto questo concetto non in un punto, ma in molti punti del programma di Renzi, laddove si parla di smantellamento delle rendite (la rendita non è forse questo: dare di più a chi ha già di più?); laddove si parla di semplificazione del fisco (non è forse dare di più a chi ha di più costringere i poveri diavoli a servirsi di costosi intermediari per fare semplici operazioni?); laddove parla di sostegno ai redditi più deboli, o di un patto fra Stato e sistema produttivo (non è forse dare di più a chi ha di più l'attuale sistema di contributi alle imprese?); e anche dove parla di welfare, si parla di "chi più ha più deve dare".... parlando di tetto al cumulo delle pensioni e di contributo di solidarietà per le pensioni d'oro... e potrei continuare esaminando tutti i punti del programma (un piano per gli asili nido non è togliere ha chi ha di più per dare a chi ha di meno? o non interessa?)... ma sarebbe lunga, e poi sono convinta che:

... che in ogni riga del programma di Renzi (che va letto tutto intero, perché i punti si tengono tutti assieme, disegnando un insieme coerente, non un gruppo di proposte disarticolate e separabili le une dalle altre) si può leggere la visione di una società più uguale, e con meno rendite di posizione e privilegi... ma solo se lo si vuole leggere. Se si vuol leggere invece che Renzi è un liberista prezzolato da Berlusconi, non credo ci sia niente da fare per convincervi del contrario...
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Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda Giovigbe il 26/11/2012, 14:30

ranvit ha scritto:Giovigbe....sei tu che ti illudi: hai forse sentito da Bersani (e oligarchi del Partito) una condanna delle ruberie vergognose fatte dai Partiti negli ultimi tempi? Hai forse sentito dire da loro che ridurranno drasticamente i costi della politica? Hai forse sentito dire da loro cosa faranno per risolvere il problema drammatico del Paese?


I costi della politica (altissimi) sono conseguenza del clima di corruzione che c'è nel paese. Spendo cifre immense per farmi eleggere perché poi pareggerò i conti con i soldi pubblici che distribuirò a chi mi ha fatto eleggere e con i "benefit" della carica che rimarrano a me.

Il problema maggiore non è il costo della politica ma quello della corruzione
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Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda franz il 26/11/2012, 14:34

Manuela ha scritto:Se questo concetto non lo si vuol trovare, non lo si trova, nemmeno se fosse espresso con le stesse identiche parole, per cui...

Manuela, credo sia inutile discutere oggi. La prova è nel voto a Renzi delle cosiddette "regioni rosse", che è stato alla pari di bersani in tutte (pochissimo scarto) e superiore in toscana, umbria e marche. Ed anche del voto nel tessuto industriale e produttivo del paese, anche qui alla pari con bersani con poco e altalenante scarto (per esempio vedo vicenza, verona treviso, lecco, como e lodi).
Il vero dato per me deludente è quello del voto. Solo 3,1 milioni? Furono 4 294 487 i voti validi del 2005. le altre primarie erano del PD e quindi non paragonabili. E nel frattempo la popolazione è aumentata. Si', possiamo dire che regole piu' restrittive e primarie a novembre (invece di ottobre) hanno scoraggiato 1,2 milioni, che è una % di tutto rispetto. Quasi il 28% di chi votò nel 2005 è stato a casa.
Bersani esulta dicendo "le ho volute io così" ma non capisco se è una gaffe o altro :o
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Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda franz il 26/11/2012, 14:35

Giovigbe ha scritto:Il problema maggiore non è il costo della politica ma quello della corruzione

Perchè? Il costo della corruzione non è catalogabile come "costo della politica"?
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Re: Ichino: Analisi del voto (2)

Messaggioda franz il 26/11/2012, 14:54

Ichino insiste:

A FAVORE DI BERSANI GIOCA LA SUA MAGGIORE CAPACITÀ DI ATTRARRE I VOTI DI VENDOLA; MA A FAVORE DI RENZI GIOCA LA RIFLESSIONE CHE IL RISULTATO DEL PRIMO TURNO IMPONE SUGLI ERRORI GRAVI COMMESSI DA BERSANI

Secondo editoriale telegrafico per la Nwsl n. 225, 26 novembre 2012 – In argomento v. anche il primo: Il terremoto che ha colpito il Pd e il dilemma di Bersani

Dunque si va al ballottaggio. Se i dati delle 24 non subiranno scossoni nel corso della notte, ci si va con un distacco tra Bersani e Renzi nettamente al di sotto del dieci per cento, e circa il venti per cento dei voti da ridistribuire. A favore di Bersani gioca una sua maggiore capacità di attrarre i voti che oggi sono andati a Vendola. Ma a favore di Renzi gioca la riflessione che il risultato di questo primo turno impone a tutti sugli errori gravi commessi da Bersani. Ultimo in ordine di tempo, quello compiuto dal segretario del Pd sabato, quando ha aperto all’alleanza elettorale con L’IdV di Di Pietro. Nel corso della prossima settimana tutti gli elettori del centrosinistra dovranno considerare molto attentamente il sondaggio presentato da Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore di giovedì scorso: in un campione rappresentativo di tutti gli elettori italiani, il 35 per cento dichiara che oggi voterebbe per un centrosinistra guidato da Bersani, mentre per un centrosinistra guidato da Renzi voterebbe il 44 per cento. Con la riforma elettorale che sta per essere varata dal Senato, il 35 per cento non basta per governare; il 44 per cento sì. A favore di Renzi gioca la possibilità che anche qualcuno degli elettori di Bersani sia tentato di cogliere l’occasione straordinaria che si offre loro per voltar pagina rispetto a mezzo secolo di vocazione minoritaria della sinistra.
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Re: Ichino: Analisi del voto

Messaggioda Giovigbe il 26/11/2012, 15:13

franz ha scritto:
Giovigbe ha scritto:Il problema maggiore non è il costo della politica ma quello della corruzione

Perchè? Il costo della corruzione non è catalogabile come "costo della politica"?


Visto che ti piace tanto giocare con le parole diciamo che il costo della politica io lo catalogo fra i costi della corruzione.

Però sono convinto che dietro questi giochi ci siano le profondissime differenze politiche tra che di Marchionne si è fidato e che di Marchionne non si fiderebbe mai
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