Sono interessantissimi i risultati del sondaggio di Repubblica, per quanto ovvi: Bersani piace alle donne (sembra incredbile, ma anch'io ho quanche amica "agée" come me, che subisce il fascino di Bersani!) e ai vecchi. Fascino dell'usato sicuro, certamente. E poiché siamo un paese di vecchi, e il PD è un partito di vecchi, per Renzi le speranze sono pochine.
Segno ulteriore del declino del paese.
Complessivamente il confronto non mi è piaciuto granché: dato il tempo ristretto era necessario procedere per titoli, mostrando di avere proposte concrete e convincenti. Invece tutti hanno, chi più chi meno, usato frasi ad effetto, o giri di parole per non dire molto. La peggiore risposta è stata quella sulla FIAT, in cui nessuno ha parlato da futuro presidente del consiglio.
Renzi è stato bravo a parlare di lavoro e di semplificazione, e nell'appello finale (finalmente si è sentita la parola "futuro"), ma mostra tutti i suoi limiti nella questione dei diritti.
Bersani ha detto, come al solito, grandi banalità con autorevolezza, riciclando le sue solite ricette novecentesche (diommio, i "progressisti"...!).
Vendola è Vendola, il partito della spesa e dell'intervento pubblico a prescindere, il tutto condito con una serie incredibile di parole che non significano nulla. Notevole il pistolotto finale, talmente disperato, negativo, privo di qualsasi accenno di speranza... al suo confronto la profezia dei Maya mi è sembrata una previsione ottimistica!
Tabacci è un bravo politico d'antan, un bravo democristiano: non serve per progettare il futuro, ma come "usato sicuro" è decisamente credibile.
Un velo pietoso sulla Puppato. Ha mostrato di non essere all'altezza. Non è preparata, e si vedeva, e ha rimediato rimasticando quattro luoghi comuni e spacciandoli per novità; da donna, da una donna pretendo molto, molto di più. Molto meglio che torni in provincia, dove è certamente apprezzata e dove può esprimersi al meglio (come dice una mia amica di facebook: "perché gli altri hanno la Clinton o la Royal e noi la Puppato?").
Peggio dei politici sono stati i sostenitori: tutti tesi a far fare brutta figura agli avversari più che a porre domande vere (la peggiore la vendoliana, ma anche gli altri hanno gareggiato…)
Una parola sulle domande: ce n’erano di inutili (il “pantheon”: una domanda scema che ha avuto risposte più sceme del previsto…. Tranne Renzi, direi) e ne mancava una fondamentale: come si rientra dal debito pubblico? E’ questo, secondo me, la discriminante fra le diverse proposte.