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On. Ginefra (PD): Alleanza per il Paese

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: On. Ginefra (PD): Alleanza per il Paese

Messaggioda ranvit il 17/12/2010, 17:29

Male Di Pietro! Capisco Vendola ma non Di Pietro che è sempre stato almeno democristiano!


http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ef=HREC1-3

OPPOSIZIONE
Il Pd guarda al terzo polo e frena sulle primarie
Di Pietro: "O i centristi o noi e Vendola"
Il segretario Pier Luigi Bersani pensa ad un'alleanza per andare "oltre Berlusconi" e "riforma" le primarie. Cauto Casini: "Bene autocritica del Pd, ma adesso non ci sono le elezioni". Zingaretti: "Indica una via d'uscita". Civati: "Il Pd non esiste più". Migliore (Sel): "Troppi se e ma"
ROMA - Alleanze e primarie scuotono Pd e opposizione. Dopo la proposta di "matrimonio" fatta da Di Pietro ai democratici e a Vendola, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani apre nuovi scenari: "Alleanza con il Terzo Polo e si possono anche sacrificare le primarie 1" dice intervistato da Repubblica. Per poi, intervistato da Sky, tornare a ribadire il ragionamento: "Parliamo di primarie di coalizione preupponendo che ci sia a monte una coalizione ma perche' ci sia una coalizione bisogna intendersi sulle cose che servono al Paese. Questa e' la sequenza loogica, perche' non si mette il carro davanti ai buoi''.

Sul campo ci sono le strategie da mettere in campo in vista della futura tornata elettorale (che potrebbe essere ravvicinata). Bersani insiste con l'alleanza con il Terzo Polo di Casini, Fini e Rutelli. Per farlo, i democratici sono pronti anche a "sacrificare" le primarie. Una prospettiva che trova forza anche nelle parole dell'ex coordinatore ai tempi della segreteria Veltroni, Goffredo Bettini.

Prudente uno dei diretti interessati dalla proposta. "Il fatto che si dica se il Pd vuole aprire una fase fondativa mi sembra gia' di per sè un'autocritica rispetto al percorso che ha seguito fino a oggi - dice Pier Ferdinando Casini - Il fatto che dice che tutti devono prendersi la responsabilità di essere non solo contro Berlusconi ma di andare oltre Berlusconi è un'altra cosa intelligente". Quanto al merito della proposta Casini è cauto: "Oggi non ci sono le elezioni, vedremo". Bersani, però, si dice "soddisfatto" leggendo nelle parole del leader dell'Udc "un'apertura".

Critici, invece, i "rottamatori" del Pd. "In questi mesi, con questa strategia, siamo arrivati al 23% e con questa mossa scenderemo ancora, per poi dire che il Pd al 20% non basta. E che bisogna allearsi con tutti tranne Berlusconi - dice Pippo Civati -. Perchè qualcuno dice che il Pd forse non esiste più. E, dopo l'intervista di oggi, non ha tutti i torti". Contrario anche Gabriele Adinofi: "Se viene abolito questo strumento di democrazia diretta viene meno la stessa ragion d'essere del Pd". Da Sel, Gennaro Migliore rifiuta "letture nervose" dell'intervista di Bersani e nota come sia condita da "tanti se e da tanti ma", anche e soprattutto rispetto alla convergenza con il terzo polo. Reazione positive invece dal presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti: "La proposta indica una via di uscita vincente per il centrosinistra e aprono scenari nuovi". Per Marina Sereni, vice-presidente del Pd ed esponente di Area Democratica "chi pensa davvero che la priorità sia chiudere definitivamente con il 'berlusconismo' non può non essere d'accordo con la proposta avanzata da Bersani".

"Il Pd ha in sè tutte le risorse e le forze per porsi come il perno di un'alternativa di governo credibile e affidabile" afferma Alessia Mosca, deputato del Partito Democratico, vicepresidente di TrecentoSessanta, l'Associazione di Enrico Letta. lapidario Giorgio Merlo, ex popolare del Pd: "Giusto, basta primarie da operetta".

Nei giorni scorsi era stati Nichi Vendola e Fabio Mussi, di Sinistra ecologia e liberta' a rompere gli indugi: "L'idea di una alleanza con noi e Idv puo' non piacere ma non mi sembra che ci siano in campo altre proposte, a meno di non pensare che il Pd possa presentarsi da solo''. Parole accolte dal silenzio del Pd. Ed allora ieri e' stato Antonio Di Pietro a riproporre il problema del polo di centrosinistra: ''Troviamoci anche noi, stabiliamo una piattaforma programmatica e presentiamola al paese. Diamo vita a un'alleanza alternativa a Berlusconi in grado di risolvere i problemi del paese. Il matrimonio e' pronto: sposiamoci''. Stavolta i democratici si fanno vivi: ''Non c'e' nessun matrimonio in vista perche' non c'e' stato nessun fidanzamento. Nei prossimi giorni il Pd riunira' la sua direzione e fara' una proposta per andare oltre questa fase convulsa" taglia corto il vicesegretario Enrico Letta. 2 E oggi Bersani precisa: "Puntiamo ad una piattaforma democratica per andare oltre il berlusconismo". Senza, però, lasciare guidare da altri: "Vogliamo essere protagonisti". Verso quale direzione, però, si intuisce: il Terzo Polo. Magari con Casini candidato premier. Per maggiore chiarezza bisogna attendere il 23 dicembre, data della direzione democratica. Di Pietro, intanto, incalza: "Che quella sia la giornata buona dove decidono: o con Casini o con noi e Vendola".
(17 dicembre 2010)
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Re: On. Ginefra (PD): Alleanza per il Paese

Messaggioda flaviomob il 17/12/2010, 18:23

PD, i veltroniani attaccano Bersani. Alla Camera si aspettavano una sconfitta più ampia. (Cinzia Ferrante) luttazzi.it


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Re: On. Ginefra (PD): Alleanza per il Paese

Messaggioda pierodm il 18/12/2010, 13:16

Come al solito: la fraseologia di Di Pietro è rozza e fastidiosa - sebbene meno volgare della gente di centrodestra quando gli si squaglia il cerone. Rozza ma efficace e sostanzialmente corretta: decidere se stare di qua o di là non è un'opzione stravagante, ma una cosa ovvia, che avrebbe dovuto essere chiara e risolta già da un bel pezzo.
Ma in realtà la questione si presenta in questo modo così vago per una ragione semplice e drammatica: per compiere un'azione (come appunto "decidere") sarebbe necessario che esistesse un soggetto al quale appendere quel verbo.
Il soggetto continua a non esserci, o meglio, esiste un'insegna e un nome (PD) ma dentro quel nome e sotto quell'insegna c'è di tutto, e il contrario di tutto - peggio di quanto non avvenga nel microcosmo di questo forum.
In un contesto del genere ogni alleanza è possibile - nel senso che ogni proposta o ipotesi è possibile che sia avanzata - così come ogni tipo di personaggi stiamo scoprendo che sono stati arruolati nelle liste ed eletti con targa PD.
Io confesso che nel vedere la tonnara di proposte e di dichiarazioni che provengono dalla nomenklatura piccola, media e grande del partito ne ricavo la sensazione di un luna park grottesco, una cacofonia di voci e di rumori da cui non si distingue niente di umano.
In questo quadro, la questione delle primarie mi sembra davvero marginale: solo un rumore in più, un'illusione in più.
Aridatece il centralismo democratico.
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Re: On. Ginefra (PD): Alleanza per il Paese

Messaggioda ranvit il 19/12/2010, 11:37

Bene Franceschini!

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... ef=HREC1-6

DEMOCRATICI
Pd e alleanze, Franceschini sul web
"Con il Terzo polo, come i partigiani"
Messaggio su Facebook del capogruppo alla Camera: "Siamo al livello massimo di emergenza democratica. Prendiamo un insegnamento dalla storia: i nostri padri, prima di fare le lotte partigiane, non si domandavano 'Sei per la monarchia o per la Repubblica?'. Prima liberarono il Paese e poi iniziarono il confronto politico. Dobbiamo ragionare allo stesso modo"

ROMA - "A una situazione di emergenza si dà una risposta di emergenza e allora penso che si possa fare un pezzo di strada anche con persone e con forze politiche che vengono da storie politiche diverse dalle nostre ma che possono condividere con noi un percorso di normalità per nostro Paese". E' il messaggio del capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, che, dopo la dura reazione della base del Pd 1 all'apertura di ieri del segretario Pier Luigi Bersani al Terzo polo 2, motiva su YouTube e sul suo profilo di Facebook questa scelta. "Siamo al livello massimo di emergenza democratica, i rischi sono fortissimi. Prendiamo un insegnamento dalla storia: i nostri padri, prima di fare le lotte partigiane, non si domandavano 'sei per la monarchia o per la Repubblica?'. Prima liberarono il Paese e poi iniziarono il confronto politico. Dobbiamo ragionare allo stesso modo"

"I momenti più difficili - spiega il capogruppo del Pd a Montecitorio - più rischiosi per tutti i sistemi che hanno delle pulsioni autoritarie dentro, e non c'è dubbio che Berlusconi ha dentro di sé delle pulsioni autoritarie, i momenti più difficili sono quando arriva il momento, si avvicina il momento di andarsene a casa. Lì ci sono i colpi di coda, e per questo nelle prossime settimane, nei prossimi mesi dovrà essere massima la nostra vigilanza democratica".

Secondo Franceschini il premier "tutto farà pur di non andarsene tranquillamente a casa. Potrebbe scegliere anche la strada delle elezioni anticipate, utilizzando le distorsioni di questa legge porcata che consentirebbero a lui di nominarsi questa volta soltanto deputati e senatori fedelissimi e che può consentire, con un premio di maggioranza assurdo, a chi arriva primo anche con un terzo dei voti di prendere il 55% dei seggi. E questo avverrebbe nella legislatura in cui si elegge il nuovo presidente della Repubblica".

"E se è vero che questo è un rischio, che sono rischi per la nostra democrazia, penso che a una situazione di emergenza - prosegue - si debba dare una risposta di emergenza democratica: penso che si possa fare un tratto di strada in comune anche con persone o forze politiche che vengono da storie diverse dalle nostre, che sono state nostre avversarie ma che possono condividere un percorso di normalità per il nostro paese".

L'ex segretario del Pd si dice convinto che anche dopo la fine del berlusconismo "la fase di ricostruzione dovrà essere necessariamente gestita da un arco di forze largo" e avrà bisogno di "persone che vengono da storie diverse. Anche se vincessimo noi le elezioni forse non avremmo da soli le forze per fare quello che serve".

Uno scenario di questo genere "è difficile per noi ma è difficile anche per loro, non sappiamo - ammette - come risponderanno a questa nostra proposta di responsabilità: è difficile per Fini, è difficile per Casini, è difficile per Vendola, perché tutti veniamo da storie diverse ma penso che sia il momento di far prevalere l'interesse generale".

Polemica la reazione dell'Idv che ha chiesto al Pd di decidere tra il Terzo Polo e un'alleanza con dipietristi e Vendola: "Ci chiediamo però se Franceschini non stia andando alla ricerca di scuse per evitare di rispondere alla nostra proposta strategica" attacca Leoluca Orlando.

Per Sandro Bondi, coordinatore nazionale del Pdl "il riferimento di Franceschini alla Resistenza è il segno più emblematico e allarmante di una sorta di impazzimento della dirigenza del Pd, tanto più grave e inspiegabile se pronunciato da un erede della tradizione democratico cristiana".
(18 dicembre 2010)
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Re: On. Ginefra (PD): Alleanza per il Paese

Messaggioda flaviomob il 20/12/2010, 10:15

Franceschini pensa che si possa fare un tratto di strada con persone che hanno storie diversa dalla nostra... eccone qua uno... un uomo, una storia (ed è ancora in senato!!!)

http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/ ... 022728.htm


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