Sono d'accordo con Franz. Per due motivi: il primo è che Berlusconi da tempo non frequenta i palazzi istituzionali e dispiega la sua politica da altre sedi; non è bello, non capiterebbe in qualsiasi altro paese, ma in Italia è così, e forse da prima di Berlusconi (qualcuno ricorda il patto della crostata?). Renzi chiede un appuntamento, glielo danno... ad Arcore. Doveva rifiutare sdegnato? E' un sindaco, non il segretario del PD, e non ha, a mia conoscenza, alcun incarico politico dentro il PD. Un amministratore non può non rapportarsi con il governo, dovunque esso sia. Chissà come i severi censori non ricordano che il predecessre di Renzi, Dominici, non invitò Ligresti e Della Valle a Palazzo Vecchio, ma al ristorante... ed era lui il padrone di casa.
Il secondo motivo è che si critica Renzi sindaco (che va ad Arcore per parlare della sua città) per colpire Renzi come futuro (eventuale...) competitor di Bersani, Vendola, ecc.ecc. (che, nelle dietrologie correnti, va ad Arcore per chissà quali oscuri motivi... nessuno dei quali encomiabili).
C'è tutta la vecchia politica nei commenti dell'establishment (giornali compresi), nelle dietrologie, nelle ipotesi su oscure macchinazioni... che è poi quello che è sempre successo. Un sindaco che con trasparenza va a chiedere al presidente del consiglio di mantenere le sue promesse, fa scandalo. Avrebbe fatto meglio, Renzi, a non parlare di rottamazione, ma a tramare dall'interno del PD in puro stile D'Alema; avrebbe fatto meglio a contrattare con Berlusconi tramite qualche suo meno noto emissario; allora sì che sarebbe rientrato negli schemi noti ed approvati, che giornalisti e politici, nonché i fedelissimi elettori, riconoscono come propri.
Renzi finora ha scompaginato con comportamenti difformi. Forse sarà davvero andato ad Arcore per qualcuno degli oscuri motivi di cui lo accusano i suoi censori: sono pronta a riconoscerlo, qualora venga confermato dai fatti. Non prima però, perché Renzi ha dalla sua un passato sufficiente breve.
Forse, il miglior commento è qui:
http://www.ilpost.it/andrearomano/2010/ ... teo-renzi/