franz ha scritto:Parliamo seriamente di Vendola (I). La politica industriale
di sandro brusco, 8 Novembre 2010
Nell'intervista di agosto, significativamente titolata ''All'Italia serve una politica industriale'', Vendola afferma:
Una politica industriale intanto bisogna avercela. Per Berlusconi è opzionale. Pare che la faccia spontaneamente il mercato. E in questa insostenibile leggerezza della politica l'Italia vive un vero e proprio processo di deindustrializzazione che è una tragedia civile e sociale. Non esiste un luogo in cui si discute di quali siano gli apparati industriali considerati strategici e come di conseguenza agire affinché essi possano radicarsi e rinforzarsi qui in Italia, di come possano internazionalizzarsi senza emigrare alla ricerca della manodopera al più basso costo, di come possano competere usando la chiave magica che apre la porta dei mercati globali: la qualità delle produzioni, il contenuto di innovazione dei prodotti.
Mi sembra un passaggio abbastanza rappresentativo della filosofia politica ed economica di Vendola. E, anche se breve, è un passaggio pieno di errori e di confusione. Tanto per cominciare, non è assolutamente vero che il governo Berlusconi non abbia una politica industriale. Ce l'ha, purtroppo. Vendola ha mai sentito parlare di Alitalia? Di ''incentivi'', ossia sussidi all'acquisto delle cose che il governo ha deciso la gente deve comprare subito, tipo motorini e motori fuoribordo? Altro che lasciar fare al mercato. Ma di questo parleremo più approfonditamente nel secondo post.
Non credo si possa definire politica industriale la vicenda Alitalia. La definirei politica (pessima) e basta. Berlusconi in campagna elettorale aveva giocato sul nazionalismo "Alitalia resterà italiana". Vinte le elezioni non poteva perdere la faccia. Gli incentivi ai motorini, fuoribordo ecc. sono parte di un recovery plan. L'unica vera idea di politica industriale del governo è la costruzione di centrali nucleari che sono giustificate con il ragionamento: l'Italia deve crescere nell'industria. L'Industria ha bisogno di energia a costi competitivi. Questa può venire dal nucleare.