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LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda ranvit il 08/08/2009, 9:45

Hai ragione mariok.....meglio Marino! E non solo per quello che dici nel tuo post.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda mariok il 08/08/2009, 10:04

Forse è vero, anche se una candidatura così debole non mi pare sia molto incoraggiante.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda pagheca il 08/08/2009, 10:17

mariok,

hai toccato un punto importante ma secondo me in quello che scrivi in neretto esageri un po'.

Le ipotesi possono essere diverse sul perche' di questa assenza. Ma tieni presente che chiunque metta in programma una riforma dell'assetto televisivo pubblico viene immediatamente tacciato di "voler mettere sotto controllo la RAI e l'informazione". Un'accusa difficile da smentire, visti i precedenti.

Anch'io penso che il problema sia importantissimo, ma purtroppo anche delicatissimo e non vedo nulla che possa risolvere il problema. Non lo vedo perche' non capisco come sia possibile che in un paese come questo dove vivo (UK) ci sia un servizio pubblico, pagato con il canone, e l'indipendenza dell'informazione sia comunque garantita (gli attacchi al governo sono pesantissimi ma in qualche modo diversi da quelli di TG3), mentre in Italia la stessa cosa sembra essere un problema irrisolvibile. E' facile infatti parlare di indipendenza, ma nessuno sa di fatto come misurarla e come ottenerla. Molti in Italia dicono e' indipendente se non si occupa di politica, oppure se se ne occupa ma come la penso io (vedi Santoro), che non e' corretto. Finora da noi indipendenza e' significato lottizzazione nel migliore dei casi, che non e' la stessa cosa. Una cosa importante sarebbe la definizione di regole precise ma si sa, le regole, se non sono condivise e accettate da un sistema, non funzionano e basta.

Io penso che una cosa chiave e' FORSE smantellare il duopolio, e forse il sistema radiotelevisivo sta andando proprio in questa direzione. Ma ancora una volta non so proprio che dire. Non vedo una singola dimostrazione conivincente di una strada che porti ad un sistema dell'informazione che sia perennemente al centro dell'attenzione dei politici come avviene ormai da 2 decenni in Italia.

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Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda mariok il 08/08/2009, 10:34

Sinceramente non mi sembra di esagerare.

Anzi, credo di essere stato equilibrato limitandomi a parlare di "colpe" ovviamente politiche, senza nessuna insinuazione su condizionamenti ed interessi incrociati che pure sarebbe legittimo supporre.

La gravità della questione è sotto gli occhi di tutti e solo coloro che non vogliono vedere possono negare che oggi è in ballo la democrazia di questo paese.

Il punto non è quanto complicato sia il problema. Ma è il fatto che non è stato fatto nulla, non qualcosa di parziale ed insufficiente a risolvere completamente il problema,

Nulla di nulla. Anzi qualcosa di più. Colpevoli omissioni, come quello di lasciare che Rete 4 continuasse ad occupare abusivamente una frequenza spettante di diritto ad altra azienda vincitrice di una gara o di ignorare sistematicamente precise sentenze della corte costituzionale.

E come si può accordare fiducia a chi è stato, negli anni in cui si sono verificate tante "omissioni", permanentemente membro del governo o sottosegretario e reponsabile del settore Comunicazione di uno dei principali partiti della maggioranza e sull'argomento o tace (Franceschini) o promette, nel migliore dei casi (Bersani), la DIFESA del PLURALISMO E LIBERTA' dell'INFORMAZIONE ?
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Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda pagheca il 08/08/2009, 13:37

Caro Mariok,

ripeto, a scanso di equivoci, che appoggio quello che dici e fai bene a farlo notare. Questo dimostra che la procedura di formazione di un "programma" da parte dei candidati ha qualche problema. Probabilmente non e' cosi' che si fa. Un programma non puo' costituire, forse, il punto di partenza, ma dovrebbe essere quello di arrivo. Un programma forse dovrebbe essere un sistema aperto alle critiche, agli aggiustamente, il che e' possibile senza trasformarlo in un sondaggio delle opinioni di chi ti deve votare, che e' sbagliato altrettanto. Quello che contesto e' questo:

"Colpe gravissime che dovrebbero rappresentare, in un paese normale, un oggettivo impedimento alla loro elezione a segretario del partito."

Su questo non sono d'accordo. Invece di dividere e porre condizioni sine qua non, dovremmo forse incitare alla discussione, al dialogo tra di noi. Quello che manca e che ho cercato di esprimere altrove nel forum senza grande successo, e' la capacita' di sintesi. Dire che 1 singolo punto possa escludere un candidato dall'elezione a segretario secondo me porta solo alla frustrazione, alla sfiducia, al menefreghismo qualunquista di chi dice (e gode visibilmente a dirlo) che poi alla fine sono tutti uguali.

Tutto qui. Un saluto
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Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda mariok il 08/08/2009, 13:47

Nessuna frustrazione, sfiducia o menefreghismo qualunquista: Spero di essere creduto sulla parola.

Semplicemente la non rassegnazione al fatto che non si possa esprimere niente di divrso rispetto a dei candidati, almeno i due più "accreditati", che da almeno quindici anni sono tra i co-protagonisti di una politica, diciamo, dai risultati non proprio entusiasmanti.

Poi chiunque può dire che non si poteva fare di meglio o di più. Manca ovviamente la controprova.

Ma contrabbandare per "rinnovamento" la riproposizione sempre degli stessi protagonisti mi sembra eccessivo.

Naturalmente, come faccio insieme a moltissimi altri da tanti anni, mi tapperò il naso e sceglierò tra quello che passa il convento. Ma non togliermi il diritto di dire che proprio non ci siamo.
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Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda pagheca il 08/08/2009, 14:02

d'accordo. Pero' tu dici prima: "Il primo è che nei nove punti principali delle tre mozioni non vi sia alcun riferimento alla riforma di Rai, mercato televisivo ed editoria a parte una generica DIFESA del PLURALISMO E LIBERTA' dell'INFORMAZIONE nei programmi di Bersani e Marino (che evidentemente non si chiedono se vi sia ancora, e vi sarà nel prossimo futuro, qualcosa da difendere).". In effetti questo punto importantissimo manca in tutti e 3 le mozioni, non solo in quelle di Franceschini e Bersani. Per cui le stesse considerazioni andrebbero applicate anche all'outsider (o quasi) Marino.

Io penso che quello che dovrebbero fare invece e' di ascoltare, ascoltare, ascoltare. E' il vecchio problema di questo rapporto distorto con internet per cui noi scriviamo, loro leggono e, come fa anche qualcuno su questo forum, rilasciano di tanto in tanto "editti". Invece non hanno capito che dovrebbero interagire proprio per capire che ci sono dei temi che vanno affrontati, ci sono un mucchio di idee in giro che vanno prese in consideraizone.

Ancora non ho visto niente di diverso. Non so quando si sveglieranno e si degneranno di capire che c'e' questo grande mezzo da sfruttare per sbilanciare in loro favore la predominanza del capo del governo sui canali classici. Ma non mi pare succeda niente. La sitauzione e' talmente grave che ci vorrebbe una specie di "solidarnosc", come ai tempi della Polonia di Jaruselsky. Ma non mi pare di vedere niente del genere emergere.

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Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda mariok il 08/08/2009, 14:25

Hai ragione. Ho mescolato due problemi, quello della credibilità dei candidati e quello della carenza dei programmi sotto l'apetto che considero la madre di tutti i problemi: lo stato allarmante del sistema dell'informazione, che per inciso non riguarda solo le televisioni, ma anche la carta stampata. Basta guardare alla campagna acquisti di questi giorni a suon di milioni di euro, prelevati tramite i finanziamenti all'editoria dalle nostre tasche, per contendersi niente di meno che campioni del giornalismo come Feltri e Belpietro.

Tuttavia le due cose, anche se non coincidenti, sono strettamente correlate. I contenuti non possono essere completamente indipendenti dalle facce che li rappresentano.

Quanto a Marino, senza entrare nel merito del suo valore personale e politico, c'è comunque da dire che la presenza di un "outsider", impallinabile come e quando si vuole, sa tanto di foglia di fico per tentare di nascondere la sostanza di questo congresso: regolare i conti lasciati in sospeso con l'elezione "ecumenica" di Veltroni.

E gli altri, le possibili "nuove entrate", da non pescare necessariamente da improbabili esponenti della "società civile", che ci sono e potrebbero, giusto per fare qualche nome a caso, rispondere ai nomi di Errani, Bresso, Chiamparino, per non parlare addirittura di Soru o Illy, che fanno?

Sono tenuti, per scelta più o meno volontaria, a debita distanza dai big che devono sistemarsi i loro affari.

Altro che tutti uguali. Il problema sta in un (ristretto) vertice che continua a soffocare qualsiasi possibilità di cambiamento.
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Re: LE DIFFERENZE tra i candidati vecchi e quello nuovo...

Messaggioda Loredana Poncini il 08/08/2009, 15:47

E se non ci tappassimo più il naso ?
E se cambiassimo noi, attraverso un uso del web efficace nell'unificare i convincimenti che abbiamo ?
E' indispensabile attivarci NOI, forum, net, blog, creando connessioni e scambi e notizie in tempo reale; diventando meno ridondanti quanto più possibile; raccordandoci nel pungolare i piccoli big a prendere un po' di coraggio, senza apettare le investiture, andando in costume da bagno, ed a nuoto, se necessario, tanto siamo in secca, è agosto, e prendere il largo è meglio che prenderla alla larga come i capoccia con le code di paglia han purtroppo fatto sinora !
ARMIAMOCI DI BUONA VOLONTA' E PARTIAMO ALLA RISCOSSA: l'internet rossa lo spiazzerà !
Per tornare alla prosa, che ne dite ?
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Re: LE DIFFERENZE TRA LE MOZIONI FRANCESCHINI, BERSANI E MARINO

Messaggioda Manuela il 11/08/2009, 8:43

"Ignazio Marino ha invitato oggi i suoi competitori per la guida del Pd a sottoscrivere un impegno in base al quale, chiunque vinca, la battaglia sul conflitto d’interessi sarà prioritaria. Così come dovrà essere una priorità la denuncia dell’occupazione berlusconiana della Rai, rinunciando a qualsiasi posto e diffidando chiunque a definirsi nominato in ‘quota Pd’ finché perdura questo stato di cose."

La citazione presa da un'intervista alla Stampa; immagino che le parole "rinunciando a qualsiasi posto" abbia fatto sobbalzare sulla sedia i competitori, decisi a difendere strenuamente, perfino con una manifestazione di piazza, la riserva indiana di Rai 3. Per quanto riguarda il programma vi invito a leggere la scheda "Liberi e informati"
http://www.ignaziomarino.it/2009/07/23/comunicazione-e-informazione/

Quanto al resto, sono naturalmente d'accordo (è almeno 10 anni che lo sostengo) con chi afferma che la classe dirigente attuale ha pesanti responsabilità, ha fatto gravi errori nel passato e per questo ha peso qualsiasi credibilità. Come si può pensare che gli stessi che in 5 + 2 anni di governo non hanno nemmeno incominciato ad affrontare il conflitto di interessi, lo facciano oggi o domani? Tenendo poi conto che occorre affrontare, come sostiene Marino (cito a memoria stavolta; e scusate per questi ripetuti richiami, ma per la prima volta dal 1998 vedo qualcosa di veramente innovativo), il problema è affrontare oggi, e cautelarsi, non solo verso il conflitto di interessi di Berlusconi, ma verso i conflitti che nasceranno in futuro, frutto di sempre più raffinate tecnologie.

Poi forse ha ragione chi sostiene che la candiatura di Marino è debole: ma lo è solo all'interno di un partito che è troppo abituato a seguire, magari mugugnando, ma senza sottoporli a critica, i dirigenti (anche quando sono in palese contraddizione con se stessi... guardate solo cosa hanno sostenuto nell'arco di dieci anni sulla legge elettorale), a votare turandosi il naso, a pensare che chi ha clamorosamente fallito sia ancora "una risorsa per il partito".
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