da annalu il 23/06/2008, 10:21
Mi era parso di capire, durante la campagna elettorale, che in caso di sconfitta avremmo approfittato del periodo di opposizione per chiarire la situazione interna del PD e farlo ripartire alla grande, con una vera democrazia interna.
Ora vedo un'Assemblea Nazionale prevista di soli due giorni, che viene ridotta estemporaneamente ad uno, e quell'uno chiuso d'autorità alle 17!!!
Vedo un'Assemblea nazionale di 2.500 membri, con presenti meno di 800 dellegati: su questo, malgrado la richiesta di verifica del numero legale, il dibattito non viene nemmeno aperto. Se il regolamento non lo prevede, si faccia pure a meno di verificare il numero legale, ma un dibattito sul significato di così tante assenze, non era forse il caso di farlo?
Infine, la nomina di una direzione pletorica, scelta a tavolino sulla base di ... correnti ... o provenienza politica... cose che nel PD si dichiara non esistano ... Listone unico, nessuna proposta alternativa ... non mi piace affatto!!!
A questo punto, l'unico modo di salvare il PD è aprire un vero dibattito.
Un dibattito interno duro, anche durissimo, che faccia chiarezza una volta per tutte.
In questo, il sasso lanciato da Parisi mi sembra assolutamente funzionale.
Bisogna discutere apertamente di linea politica, di obiettivi da perseguire come programma di un futuro governo e, su questa base, di leadership e di alleanze. Se invece si dovesse solo discutere del nome del leader e di eventuali divisioni, come gioco di potere e senza un vero dibattito politico, per il PD sarebbe la fine.
annalu