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Bersani, Franceschini o Marino?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Chi preferite, oggi, tra i candidati del PD?

Sondaggio concluso il 26/06/2009, 17:30

Bersani
2
9%
Franceschini
4
18%
Marino
11
50%
Chi vorrei non è in questa lista
5
23%
 
Voti totali : 22

Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda pagheca il 27/06/2009, 11:01

penso che sia una bella intervista. Veltroni dice molte cose condivisibili e sagge, e lo fa da una posizione ormai molto chiara. Non sono d'accordo su alcune delle analisi ma penso che sia normale. Quello che conta e' che e' una persona in buona fede.
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda Robyn il 27/06/2009, 12:28

Franz
Il PD ha bisogno di giovani,un bel pò di giovani,ma accanto ai giovani c'è bisogno di persone che abbiano più esperienza dei giovani,perche se i giovani riescono con più facilità a leggere la società,non hanno comunque sufficente esperienza per poter andare avanti da soli per cui c'è bisogno di chi ha più esperienza .C'è bisogno dei giovani ,ma anche dei meno giovani,che hanno più esperienza.Io credo che esistono politici di lunga militanza molto validi a cui l'elettorato è affezionato come Bindi,Marini,Fassino,etc .In merito a quello che avvenne con il governo Prodi nel 96 etc etc etc erano tempi diversi si era sotto il fuoco amico del Prc.Infatti l'uninominale con turno di ballottaggio e correzzione proporzionale del 12% come in Francia doveva esistere già dal 96.Tutto quello che è avvenuto al cs ed in particolare a DS,Popolari,DLè dovuto alla mancanza di questa legge Ciao Robyn
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda franz il 27/06/2009, 14:17

Robyn ha scritto:Franz
Il PD ha bisogno di giovani,un bel pò di giovani,ma accanto ai giovani c'è bisogno di persone che abbiano più esperienza dei giovani,

Vero, ma fuori dalle scatole qualli che hanno inanellato 20 anni di disastri.
Non hanno consgli da dare.
Ci sono tra i meno giovani (e meno noti) forze migliori.
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda Robyn il 27/06/2009, 14:59

Violante anche è sempre giovane e meno noto.In merito a D'Alema è senza dubbio un politico capace e intelligente ma bisogna trovargli un posto a dormire nella correzzione proporzionale Ciao Robyn
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda franz il 27/06/2009, 15:22

Robyn ha scritto:Violante anche è sempre giovane e meno noto.In merito a D'Alema è senza dubbio un politico capace e intelligente ma bisogna trovargli un posto a dormire nella correzzione proporzionale Ciao Robyn

Perché? Con la pensione che ha da parlamentare ed ex presidente del consiglio (nonche piu' volte ministro e vice presidente), non puo' ritirarsi in campagna come tutti coloro che hanno 60 anni? Non avrà mica bisogno di soldi, poverino!?
A me le pensioni di anzianità non piacciono ma faccio volentieri una ventina di eccezioni.

Franz
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda ranvit il 27/06/2009, 15:40

Dal corriere.it :

L’intervista: «.Lui il più adatto a guidare un partito alternativo alla destra»
Bindi: «Sostengo Bersani ma niente ticket .Non promuovo il segretario»
L’ex ministro: «Basta con la storia che noi sappiamo governare e il Pdl no, non è più vero»


Rosy Bindi, come le sembra il risul­tato elettorale?
«Sconfitta con onore a Milano. Perdi­ta dolorosa di Prato. Recupero del Pd rispetto al primo turno delle ammini­strative. Forse è iniziata la fine dell’era Berlusconi; ma la destra è radicata nel paese, l’assioma per cui noi siamo ca­paci di governare mentre loro non han­no classe dirigente non è più sostenibi­le. Il Pd è vivo. Ma i toni trionfalistici mi sembrano davvero fuori luogo».

Che giudizio dà della segreteria Franceschini?
«La sua linea di competizione all’in­terno dell’opposizione era giusta. Non mi pento di averlo sostenuto. Ma sareb­be troppo generoso dire che il bilancio è positivo. Abbiamo perso quattro mi­lioni di voti e molte amministrazioni locali. Non me la sento di bocciare Franceschini, ma neppure di promuo­verlo ».

Giuliano Amato vi chiede di evitare divisioni, e di rinviare le primarie.
«E perché mai? Noi non ci stiamo di­videndo. Ci sarà una sana competizio­ne. Dopo due anni di prova, e dopo tre tornate elettorali concluse con una sconfitta, è tempo di decidere sul ruo­lo del partito, sulla sua identità, sul suo progetto di società. Per questo il Pd ha bisogno di un congresso vero e di primarie vere, non come quelle del­­l’altra volta».

L’altra volta lei si candidò. Perché dice che non erano vere?
«Per il motivo che indicai già allora: Veltroni era sostenuto da tutto e dal contrario di tutto. Infatti tentò di segui­re più di una linea politica, la propria e quelle degli altri. Abbiamo usato le pri­marie da apprendisti stregoni, rischian­do di buttarle via. Ora dobbiamo con­solidarle ad ogni livello e usarle bene. Io non mi candiderò, ma concorrerò con le mie idee a far emergere un nuo­vo segretario».

Lei quindi sosterrà Bersani?
«Sì. È un sostegno non improvvisa­to, bensì costruito e preparato nel tem­po; anche perché mi è stato richiesto. Sosterrò Bersani con un gruppo di per­sone che due anni fa appoggiò la mia corsa alle primarie, insieme abbiamo scritto un documento con le proposte che qualificano la nostra scelta».

Proprio lei, prodiana e ulivista, si schiera con l’uomo di D’Alema?
«A parte il fatto che sono un’estima­trice di D’Alema, anche se talvolta non ne condivido idee e fatti, Bersani è di Bersani. Sono testimone dell’autono­mia della sua candidatura e a Bersani chiedo proprio di fare la sintesi tra lo spirito dell’Ulivo e l’idea di partito radi­cata nella cultura politica italiana. Il Pd come lo intendo io è un partito davve­ro plurale».

Ma perché non va bene il segreta­rio che c’è già? Perché non France­schini?
«Perché Bersani mi pare più adatto a costruire un partito che si presenti co­me alternativo a questa destra, a rico­struire il centrosinistra, e a restituirgli la credibilità di una forza di governo. Non possiamo permetterci un partito che stia anni a bagnomaria. I voti si prendono se ci si presenta come un partito capace di aggregare e di gover­nare. E anche di porre con forza, nel momento più cupo del berlusconi­smo, la questione morale: sapendo che il conflitto di interessi l’abbiamo an­che dentro casa nostra».

A cosa si riferisce?
«Il voto ci ha rivelato più di un caso in cui il nostro modello di governo ne­gli enti locali è stato rifiutato dagli elet­tori. A cominciare dalla Campania».

Franceschini propone un rinnova­mento del gruppo dirigente. E molti giovani, dalla Serracchiani in giù, gli sono vicini.
«Non c’è dubbio che il nuovo segre­tario dovrà costruire il Pd con i giova­ni e per i giovani. Non dobbiamo avere timore di mettere al centro i grandi te­mi della sinistra: la dignità del lavoro, la mobilità sociale, l’uguaglianza, le nuove generazioni, e anche le donne, così umiliate dal comportamento del presidente del Consiglio. Ma dico no al nuovismo. Non si può dire 'tutti a ca­sa, tranne me'. Le novità non si inven­tano, né si costruiscono ad arte. Le no­vità emergono dalla battaglia politica, dall’esperienza, anche dagli errori e dalle sconfitte, non dalla scelta di volti accattivanti che vengono bene in tv; che poi così nuovi alla politica non so­no. Né mettendo in lista gente simpati­ca che passa per caso, come si è fatto alle elezioni del 2008. Franceschini è stato il vice di Veltroni; non può chia­marsi fuori da quella stagione».

Lei è molto severa con Veltroni, che ora sta per rientrare in campo a due anni dal Lingotto.
«Il suo ritorno non mi convince per­ché al Lingotto si è sbagliato tutto. Vel­troni di fatto si candidò a presidente del Consiglio, quando c’era già un pre­sidente del Consiglio del suo partito. E la 'vocazione maggioritaria' si è tra­sformata in vocazione alla solitudine».

Bersani le ha chiesto anche di farle da vice?
«No. Un altro errore di Veltroni fu il ticket. Non è in questa fase che si deci­dono queste cose».

Anche Letta appoggia Bersani, a condizione che mandi in archivio la socialdemocrazia.
«La socialdemocrazia è già stata ar­chiviata dalle elezioni europee. In Ita­lia poi un vero partito socialdemocrati­co non c’è mai stato, e da certi punti di vista è una fortuna. Piuttosto, nessuno pensi ora di fare la Cosa 4, cioè l’ennesi­ma evoluzione del partito storico della sinistra italiana».

Però lei, cattolica, sostiene un uo­mo che viene da quella storia.
«Proprio perché vengo dal cattolice­simo democratico, scommetto sulla contaminazione delle culture; come avevo fatto già due anni fa, quando la mia candidatura fu sostenuta da un gruppo che andava da Franca Chiaro­monte a Giovanni Bachelet. Voglio un partito che non si limiti a innestare il liberalismo sulla socialdemocrazia, ma sia il compimento dell’Ulivo. La diffe­renza la fa proprio la presenza dei cat­tolici ».

L’accordo con l’Udc è indispensabi­le? Che farà Casini secondo lei?
«Indispensabile è ricostruire un nuovo centrosinistra. Il Pd ha vinto con l’Udc, come a Bari e Torino, senza l’Udc, come a Bologna, e con l’Udc schierata dall’altra parte, come a Pado­va. Il Pd si deve porre il problema del centro e della sinistra; ma anche l’Udc si deve porre il problema del proprio futuro, fin dalle prossime regionali. Credo che Casini coltivi ancora il so­gno di essere protagonista di un cen­trodestra di tipo europeo, senza Berlu­sconi. Ma credo pure si stia rendendo conto che la fine di Berlusconi passa attraverso una sconfitta politica, che Casini può infliggergli solo alleandosi con noi. A quel punto vedremo se ri­nuncerà al suo antico sogno e se, accet­tando il bipolarismo, la presenza del­l’Udc nel centrosinistra sarà duratu­ra ».

Per Berlusconi è davvero l’inizio della fine?
«Il declino è cominciato, e credo lo sappia anche lui. Di sicuro lo sa il suo partito».

E Prodi? Anche lui sosterrà Bersa­ni?
«Il padre fondatore è una risorsa e un patrimonio per tutti. Da Prodi ci si attende un grande contributo di idee e di passione»

Aldo Cazzullo
27 giugno 2009
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Molto bene Rosy Bindi.....vediamo che succede!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda mauri il 27/06/2009, 15:49

forse bersani ma per una sola motivazione
in questa fase politica ci vuole un volpone navigato
un giovane è manovrabile e sarebbe fatto a pezzi, se bersani riesce a mettere tutti in riga allora dopo avanti i giovani
franceschini non ha le ppalle, la bindi mi fa tenerezza, chiamparino mi fa ridere solo il nome, cacciari è troppo intellettuale, soru manca di flessibilità
chi c'è d'altro?
ciao mauri
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda pagheca il 27/06/2009, 16:22

Mauri, questo commento non e' da te. Ma che razza di analisi politica sarebbe "chiamparino mi fa ridere solo il nome"??? Se il livello della discussione e' questo neanche Mandrake potrebbe essere un buon candidato...
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda mauri il 27/06/2009, 17:19

ma dai è per sdrammatizzare
vorrei sapere chi altro c'è oltre i nomi detti, non ditemi penati per favore
ciao, grazie
mauri
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Re: Bersani o Franceschini?

Messaggioda franz il 27/06/2009, 17:58

mauri ha scritto:ma dai è per sdrammatizzare
vorrei sapere chi altro c'è oltre i nomi detti, non ditemi penati per favore
ciao, grazie

Mi pare che ci sia confusione tra segretario del partito e presidenza del consiglio.
Va bene che per molti è la stessa cosa, perché pensano che il capo del partito debba essere anche il capo del governo, se vince. Ma io sono contrario a questa logica (che fu Craxi per primo a sostenere).
Fare bene entrambe le cose è impossibile e Bersani lo vedo piu' come primo ministro che come segretario di partito.
Cacciari lo vedrei bene come segretario e non come primo ministro.
Sono qualità diverse e quindi penso che servano persone diverse.

Franz
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