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PD e IDV .... parenti serpenti?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda franz il 19/10/2008, 19:37

1) Milano, 18:26
VELTRONI: DI PIETRO HA STRACCIATO L'ALLEANZA CON NOI


"L'alleanza con l'Italia dei valori c'e' stata, perche' Di Pietro ha sottoscritto un programma che prevedeva prospettive di convergenza, ma quando si e' reso conto che aveva il seguito necessario per andare al governo da solo e' venuto da noi e ha stracciato l'impegno. Noi abbiamo una capacita' d'integrazione culturale come centrosinistra dalla quale Di Pietro e' molto lontano. Chi ha rotto il patto non siamo stati noi". Cosi' il leader del Pd, Walter Veltroni, intervenendo alla trasmissione 'Che tempo che fa'.

2) Roma, 19:13
DI PIETRO A VELTRONI, IDV NON HA ROTTO ALCUN PATTO


"Contrariamente a quanto ha affermato avventatamente Veltroni, IdV non ha rotto alcun patto con il Partito democratico, tanto e' vero che sta per affrontare, insieme al Pd, le imminenti elezioni in Trentino e speriamo anche in Abruzzo". Lo ha affermato l'onorevole Antonio Di Pietro, leader dell'Italia dei Valori, replicando alle dichiarazioni di Veltroni. "Tra l'altro, Pd e IdV insieme si stanno preparando su tutto il territorio nazionale per le amministrative del prossimo anno. Altra cosa e' far parte dello stesso gruppo parlamentare che, sin dalla prima battuta di questa legislatura, si e' mostrato un percorso improponibile. IdV ha scelto subito un'opposizione chiara, lineare e intransigente, mentre il Pd ha ondeggiato con una linea collaborativa, a tal punto da sembrare talvolta persino collaborazionista. E poi e' fuori luogo la pretesa del Pd di voler inglobare l'Italia dei Valori. E appare fuoriluogo anche la richiesta di procedere a una fusione, se non altro perche' non si capisce a quale Pd bisognerebbe aderire, visto che sono tante le anime, tanti i gruppi e diverse le componenti. Ci vorrebbe - conclude Di Pietro - un libricino con le istruzioni per districarsi in quella giungla".
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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda lucameni il 19/10/2008, 20:17

e cosa pensano di fare, nonostante gli auspici dei Follini e di tanti qui presenti nel forum?
Un PD solitario, in queste condizioni di non - opposizione (almeno se guardiamo i mesi che ci separano da aprile), senza sinistra radicale (e a me questo va benissimo), senza IDV e senza UDC (l'idea non mi entusiasma) potrebbe pensare forse di combinare qualcosa?
Ovviamente no.
Vedo molta tattica in queste affermazioni dei due e sicuramente da parte di Veltroni il tentativo di riprendere le redini di un'opposizione fino ad ora inesistente.
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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda franz il 19/10/2008, 20:41

Roma, 20:32
FERRERO, VELTRONI FA IL FURBO PRODI CADUTO PER COLPA SUA


"Veltroni fa il furbo e non dice la verita'". Anche il segretario di Pc, paolo Ferrero, spara a zero contro il segretario del Pd. "E' del tutto evidente - spiega Ferrero - che la spina al governo Prodi l'hanno staccata da un lato Veltroni e il Pd con la loro pretesa di andare da soli alle elezioni e Mastella, Dini e la Binetti che si sono rifiutati di votarne la fiducia in Parlamento. Inoltre, la debolezza del governo Prodi e' stata quella di non aver voluto applicare sin da subito il programma dell'Unione che era stato scritto da tutte le forze della coalizione, violando dunque il patto stabilito dagli italiani, a cuasa della soggezione ai poteri forti che, da Confindustria al Vaticano, hanno impedito l'attuazione di quel programma, dalle norme contro la precarieta' fino ai Dico. Veltroni, dunque, la smetta di dire falsita' e lanciare accuse gratuite".

Roma, 19:47
PD: TONINI, SU DI PIETRO COSE DETTE SEMPRE DA VELTRONI


"Non capisco lo stupore. Veltroni non ha fatto altro che ribadire quello che ha sempre detto da quando di Pietro, violando il patto sottoscritto davanti agli elettori, ha rifiutato di dare seguito all'impegno di costituire un unico gruppo parlamentare". E' quanto dichiara in una nota il senatore Pd Giorgio Tonini. "Quanto al carattere delle diverse opposizioni - conclude - e' vero: c'e' n'e' una che grida e un'altra, rappresentata dal Pd, che cerca di costruire un'alternativa reale".

Roma, 19:48
PD: DI PIETRO, VELTRONI SI ATTACCA AGLI SPECCHI


"Il buon Veltroni si attacca agli specchi per cercare di giustificare un'opposizione che in questi mesi c'e' stata poco o per niente e che oggi si rende conto di dover recuperare". Lo ha detto Antonio Di Pietro, nel corso di un'intervista a Sky Tg24. "Nel mentre lui dice - ha aggiunto il leader Idv - che non c'e' alleanza fra di noi, in queste ore in Trentino e in Abruzzo ci stiamo proponendo insieme. Altra cosa e' dire che non abbiamo fatto un gruppo parlamentare insieme, ma non lo potevamo fare perche' lui voleva andare a spasso e a braccetto con Berlusconi e io, sapendo chi era, ho detto forte e chiaro che non bisognava fidarsi. Di questo - conclude - oggi se ne e' accorto anche lui".
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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda pagheca il 19/10/2008, 23:34

ma che bella discussione piena di contenuti... Ne valeva la pena...

C'e' comunque da dire che spesso il modo di riportare queste notizie spesso non rende giustizia ai contenuti e trasforma tutto in una polemica da scolaretti dell'asilo.

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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda FreeRider il 20/10/2008, 7:58

pagheca ha scritto:ma che bella discussione piena di contenuti... Ne valeva la pena...

C'e' comunque da dire che spesso il modo di riportare queste notizie spesso non rende giustizia ai contenuti e trasforma tutto in una polemica da scolaretti dell'asilo.

pagheca

Questa è la politica italiana, fatta a colpi di comunicati stampa e dichiarazioni in TV.
I comunicati stampa vengono pubblicati cosi' come sono emessi dagli uffici stampa dei partiti.
Il modo di riportare le notizie (le famose "veline") quindi non è dei giornali ma degli stessi partiti.
Oppure si riportano stralci di interventi a convegni o interviste estemporanee a margine di questi eventi.
Si chiede a Caio il commento a caldo sulla esternazione di Tizio.
Siamo sicuro che quella degli scolaretti sia una trasformazione e non una realtà?

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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda franz il 20/10/2008, 8:31

Un'identità da ricostruire
di MASSIMO GIANNINI

Il lungo addio tra Partito democratico e Italia dei Valori si è infine consumato. A una settimana dalla manifestazione del 25 ottobre, la "rupture" decretata da Veltroni è per il centrosinistra un atto costitutivo di igiene politica, e un gesto tardivo di ricostruzione identitaria.

C'è una ragione tattica e congiunturale, che spiega la fine di questa alleanza spuria e antitetica. In Abruzzo è saltato definitivamente l'accordo che avrebbe consentito al Pd di saldare un asse solido e promettente con l'Udc, alla stregua di quello che è avvenuto in Trentino. Veltroni ha convinto Casini a siglare un patto elettorale in vista delle regionali di fine novembre: tu ritiri il tuo candidato, l'Idv ritira il suo, e tutti insieme troviamo una figura "terza" per il ruolo di "governatore", sulla quale convogliare tutti i nostri voti. Era fatta. E sarebbe stato un altro passo, forse decisivo, sulla via di una graduale ricomposizione politica tra la sinistra riformista (disintossicata dai germi massimalisti) e il centro cattolico (depurato dalle tossine berlusconiane). Ma Di Pietro ha fatto ciò che da tempo gli riesce meglio: ha detto no. E ha fatto saltare il tavolo.

La ferrea logica dei numeri dice ora che questa scelta, miope e irresponsabile, equivale a regalare l'Abruzzo al centrodestra. Se si considera che l'alzata d'ingegno dell'ex pm si produce nelle stesse ore in cui il Pd erige un muro persino esagerato per difendere come una "sua" bandiera la candidatura di Leoluca Orlando alla Commissione di vigilanza Rai, allora si capisce perché Veltroni debba aver considerato la misura ormai più che colma. E abbia deciso a sua volta di troncare il filo che lo teneva unito all'Italia dei Valori, già fragile e sfibrato soprattutto dopo gli attacchi insensati contro Napolitano riecheggiati tra la folla di Piazza Navona.

Ma c'è anche una ragione strategica e strutturale, che giustifica lo scioglimento di un "contratto" politico che, con tutta evidenza, non si doveva sottoscrivere. Fin dall'inizio, e cioè prima del voto del 13 aprile, l'accordo tra Pd e Idv è risultato strumentale e asimmetrico. Non si è capito in virtù di quale principio, nel ridefinire giustamente il perimetro delle alleanze dopo il disastroso fallimento dell'Unione e nel rivendicare con orgoglio il coraggio di presentarsi "da soli" alla resa dei conti con il Cavaliere, i riformisti abbiano concesso ai dipietristi la "deroga" che hanno negato a tutti gli altri, dai post-comunisti ai neo-socialisti. La necessità di coprirsi al centro, presidiando attraverso l'ex pm le piazze grilliste e giustizialiste, è parsa fin da allora una giustificazione ovvia, ma non sufficiente.

Ancora meno si è capito in virtù di quale principio, nel rinserrare le file dopo l'inevitabile disfatta elettorale, si è consentito a Di Pietro di rinegoziare unilateralmente i termini dell'accordo, e di rinnegare la pattuita costituzione di un unico gruppo parlamentare. Da allora, complice anche una linea "democrat" spesso timida e quasi sempre ondivaga, il tribuno di Montenero di Bisaccia ha occupato quasi per intero lo spazio politico dell'opposizione. Ha sparato sul quartier generale veltroniano, a colpi di cinica delegittimazione dell'alleato maggiore. E fingendo di assediare il Palazzo d'inverno berlusconiano, a forza di proclami populisti e barricaderi, ha finito per fare il gioco del Re di Prussia. Per lucrare una rendita di opposizione per se stesso, ha in realtà regalato una rendita di posizione al Cavaliere.

A questo punto si può chiudere una lunga stagione di ambiguità, che al Partito democratico ha recato solo danni. Ma la condizione è che, proprio alla vigilia di un rilevante appuntamento di piazza, il centrosinistra riformista riformuli il suo profilo di opposizione. Serve un'impronta più forte, più nitida, e soprattutto più coerente. E' difficile essere capiti dal cittadino, se un giorno si denuncia il rischio di "putinizzazione" della democrazia italiana e il giorno dopo si propone al "tiranno" uno scambio tra Commissione di vigilanza Rai e Corte costituzionale.

E' ancora più difficile essere votati dall'elettore, se un giorno si dichiara che il "dialogo è finito", e il giorno dopo si tratta su una pessima legge elettorale per le europee. Il Pd ora ha mani libere, e non rischia più di essere schiacciato sulle posizioni estreme di un alleato minore. Nel fuoco della crisi finanziaria e della recessione, ha molte frecce al suo arco per inchiodare il governo sulle misure di sostegno al reddito, ai consumi, agli investimenti. Rispetto a un centrodestra sempre più autarchico e autocratico, può scegliere una linea pregiudizialmente frontista o pragmaticamente trattativista. Ma fatta la scelta, ha il dovere di difenderla con rigore, e di assumerla come piattaforma per le future alleanze. E' finito il tempo delle geometrie variabili, dentro l'opposizione e nel rapporto tra opposizione e maggioranza.

Se il Pd vuole ricostruirsi come grande forza di alternativa e di governo, deve praticare la virtù dell'autonomia, senza coltivare il mito dell'autosufficienza. Nel test delle prossime amministrative l'Udc può essere una chiave, come lo sono le liste civiche con cui apparentarsi sul territorio.
Come dimostra il pessimo epilogo del caso Di Pietro, Veltroni fino ad oggi non è "andato da solo". Semmai è stato "male accompagnato". Questo errore non si deve più ripetere.

(20 ottobre 2008)
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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda pagheca il 20/10/2008, 12:10

FreeRider ha scritto:
pagheca ha scritto:ma che bella discussione piena di contenuti... Ne valeva la pena...

C'e' comunque da dire che spesso il modo di riportare queste notizie spesso non rende giustizia ai contenuti e trasforma tutto in una polemica da scolaretti dell'asilo.

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Questa è la politica italiana, fatta a colpi di comunicati stampa e dichiarazioni in TV.
I comunicati stampa vengono pubblicati cosi' come sono emessi dagli uffici stampa dei partiti.
Il modo di riportare le notizie (le famose "veline") quindi non è dei giornali ma degli stessi partiti.
Oppure si riportano stralci di interventi a convegni o interviste estemporanee a margine di questi eventi.
Si chiede a Caio il commento a caldo sulla esternazione di Tizio.
Siamo sicuro che quella degli scolaretti sia una trasformazione e non una realtà?

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Hai ragione ma solo in parte secondo me. Ti faccio un esempio. Sul sito bbc news di oggi leggo questo titolo:

UK economy 'already in recession'

Hetal Mehta from the Ernst and Young Item Club predicts further economic decline.
The UK economy has "deteriorated dramatically" in the past three months, and is already in a recession, top forecasters have suggested.


Ho provato a immaginare come sarebbe riportata la stessa notizia su un giornale italiano:

Tremonti "Italia unico paese ancora non in recessione, grazie alla fulgida azione del Mio Dicastero".

Ma Hetal Mehta dell'FMI polemizza contro il Governo.
Berlusconi: "grazie a Me non vedo problemi in Italia". Polemica Di Pietro-Veltroni: "Walter: colpa della congiuntura internazionale. Di Pietro "De che? Colpa di mesi di un governo di idioti e di un PD inciucione". Il Colle "Meglio una recessione piccola che una grande". Il Pontefice da Pompei "L'ira di Dio si abbatte oggi sugli avidi".


Il fatto e' che tutto in Italia diventa una rincorsa a quello che dice Tizio, a quello che gli replica Caio e che Sempronio replica a Caio. I fatti vengono spesso ignorati in vece di singoli spezzoni di frasi di questa o quella forza politica.

Non se ne puo' piu' sinceeramente.

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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda FreeRider il 20/10/2008, 16:06

pagheca ha scritto:Hai ragione ma solo in parte secondo me. Ti faccio un esempio. Sul sito bbc news di oggi leggo questo titolo:

UK economy 'already in recession'

Hetal Mehta from the Ernst and Young Item Club predicts further economic decline.
The UK economy has "deteriorated dramatically" in the past three months, and is already in a recession, top forecasters have suggested.


Ho provato a immaginare come sarebbe riportata la stessa notizia su un giornale italiano:

Tremonti "Italia unico paese ancora non in recessione, grazie alla fulgida azione del Mio Dicastero".

Ma Hetal Mehta dell'FMI polemizza contro il Governo.
Berlusconi: "grazie a Me non vedo problemi in Italia". Polemica Di Pietro-Veltroni: "Walter: colpa della congiuntura internazionale. Di Pietro "De che? Colpa di mesi di un governo di idioti e di un PD inciucione". Il Colle "Meglio una recessione piccola che una grande". Il Pontefice da Pompei "L'ira di Dio si abbatte oggi sugli avidi".


Il fatto e' che tutto in Italia diventa una rincorsa a quello che dice Tizio, a quello che gli replica Caio e che Sempronio replica a Caio. I fatti vengono spesso ignorati in vece di singoli spezzoni di frasi di questa o quella forza politica.

Non se ne puo' piu' sinceeramente.

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Già, ... Hai sicuramente ragione (vorrei dire ... solo in parte) ma nel dibattito politico italiano quelli sono "i fatti", come vengono percepiti da chi legge i giornali ed ascolta i TG.
Partiamo quindi da quei fatti (esternazioni litigiose) per capire come vanno le cose e come potrebbero andare.

Una cosa che mi pare chiara è che al governo conviene essere unito mentre alle opposizioni conviene, per visibilità, andare in ordine sparso. Se ricordiamo come litigavano FI, AN, UDC e Lega durante la passata legislatura ... poi si sono uniti al volo un mese prima, tranne UDC. Sembra che non riusciamo a sfuggire a questa regola.
Mi pare anche che qui in questo forum pero' si discuta entrando nel merito dei problemi, pur partendo da quanto la politica oggi ci offre come spettacolo abbastanza deprimente.

Devo dire che tuttavia io sono assai piu' "depresso" per le reazioni stereotipate della scuola ed altri settori quando si sono riforme in ballo. Non importa che siano Mussi o Moratti, Berlinguer, Fioroni o Gelmini. Non importa lo schieramento proponente. Se uno avanza riforme incisive ha tutti contro. Solo chi si arrangia nell'antica arte italica (e democristiana) di far finta di cambiare qualche particolare, enfatizzando il cambiamento, senza pero' cambiare nulla, riesce a galleggiare.

E questo per me è peggio del teatrino che metti all'indice.
Perché comunque vada non cambia mai nulla.

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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda lucameni il 20/10/2008, 19:50

Di Pietro fa un' opposizione con toni che non condivido e che, in un paese come il nostro, possono (forse, ma non ne sono sicuro) dare argomenti all'avversario B., peraltro abilissimo a vittimizzarsi in un contesto dove la berlusconizzazione ha ammorbato anche il Cs.
Tant'è quella di Di Pietro è opposizione: toni discutibilissimi, un fare populista che mi infastidisce, ma sostanza a mio avviso del tutto condivibile (vedi temi della giustizia e dell'economia).
E il PD che fa?
Mi potrò sbagliare ma, viste oltretutto recenti dichiarazioni da parte di personaggi al di sotto di ogni sospetto, non siamo di fronte tanto ad una svolta politica, o ad una strategia, ma siamo di fronte a qualcosa di più umorale, da parte di persone che hanno da farsi perdonare non poche cose: nello specifico omissioni, inciuci e scelte autolesioniste.
Ovvero cattiva coscienza e non certo strategia politica a breve-medio-lungo termine.
Detto questo speriamo bene: 14 anni non hanno insegnato nulla.
Speriamo nel 15° anno.
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Re: PD e IDV .... parenti serpenti?

Messaggioda ranvit il 20/10/2008, 19:52

Intanto Veltroni ha fatto bene a rompere con l'Idv.
Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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