pierodm ha scritto:Non conoscevo Renzi. Ne avevo sentito parlare come candidato, ma mai visto e ascoltato.
Santoro pensava, ieri sera, di mettere su una puntata interessante. E' stato un flop.
La sintesi l'ha espressa lo stesso conduttore, verso la fine, quando quasi di sfuggita ha detto, più o meno, dopo l'ennesimo richiamo di Renzi al "nuovo": "Sì, va be', stiamo tutti aspettando questo nuovo, ma non si riesce a capire in che cosa consiste".
A me, in effetti, Renzi mi è sembrata la faccia nuova - ossia poco conosciuta - di una politica vecchia: una politica che, da quando la ricordo io, è bravissima a parlare di "nuovo" e di rinnovamento.
Comunque, senza buttarla troppo sul difficile, provo a spiegare perché Renzi non mi ha convinto per niente, giudicando da ieri sera, che - è bene ricordarlo - era una splendida occasione per presentarsi alla grande sul palcoscenico nazionale.
- La frase di Santoro è da sottoscrivere in pieno: per l'ennesima volta non ho capito in che cosa consista il "nuovo".
- Renzi non mi è sembrato affatto un buon comunicatore: una parlantina sciolta, ma farraginosa, e un'immagine tutt'altro che carismatica, quale che sia il tipo di carisma che ci si aspetti.
- Aveva l'occasione per spiegare quali fossero i cambiamenti costituzionali che giudica necessari, ma non l'ha fatto.
- Si è lasciato insabbiare dal consigliere di AN sulla questione del bilancio provinciale.
La polemica sull'argomento non sembra essere di ieri, ma evidentemente non l'aveva saputa disinnescare, facendosi beccare allo stesso modo in cui la destra becca, a torto o a ragione, altri "vecchi" amministratori.
- Si è lasciato insabbiare dall'avvocato "grillino", idem come sopra.
- Ha mostrato un atteggiamento in parte innervosito, in parte vecchiamente paternalistico con i compagni della Casa del Popolo.
- Non so se nasconda un grande respiro leaderistico - può essere - ma se è così lo nasconde benissimo.
Mi è sembrato insomma ben calibrato per fare il sindaco - ruolo per il quale servono doti da amministratore - ma anche un taglio politico molto modesto.
Potrebbe anche essere che la politica di livello nazionale e internazionale non lo interessi particolarmente, ma non mi pare che questo sia un buon biglietto da visita per chi aspira ad un livello politico superiore.
- Sulle più recenti questioni che hanno diviso il PD ha mostrato di essere uguale ai "ma anche" veltroniani, ma con minore abilità.
Avanti un altro.
Su questo non sono affatto d'accordo:
"- Ha mostrato un atteggiamento in parte innervosito, in parte vecchiamente paternalistico con i compagni della Casa del Popolo."
" Si è lasciato insabbiare dal consigliere di AN sulla questione del bilancio provinciale."
Il fastidio per Renzi, che pure per il momento, con quel suo aspetto cicciottello non è il massimo dell'immagine, secondo me sta più nelle sue radici non di sinistra che altro. Un alieno per tanti che vogliono un PD fatto da sinistri duri e puri
O in altri termini una versione un po' aggiornata (ma non troppo) del PDS.
E questa sarebbe l'idea di partito "nuovo"?
Evidente nel caso della fantomatica riforma di alcuni articoli della Costituzione (di cui ha poco senso parlare se non si conoscono in dettaglio le proposte) o del caso Eluana.
Quelle che a me e ad altri sembrano affermazioni di puro buon senso è chiaro, nel loro evitare barricate e crociate, possano piacere poco; sia a destra che a sinistra.
Chi mi ha fatto una pessima impressione sono stati semmai due anziani attivisti della Casa del Popolo: mi sono sembrati davvero un residuato degli anni '50, tra frasi fatte e conservatorismo (come se la Costituzione fosse un feticcio intoccabile, che non si possa modificare in qualche punto - art. 138C a loro sconosciuto - o addirittura qualcosa di "sacro", come leggo da alcuni "laici" presunti qui presenti. Poi ci si lamenta se Berlusconi appare come un "riformista"? Con simili avversari - molto presunti ma autentici alleati - riuscirà sempre a farsi gli affari suoi, magari a stravolgere le istituzioni, ma sempre col crisma del rinnovatore-ipnotizzatore).
L'immagine peggiore del PD, altro che Renzi, che - tanto per dire - pure poteva dare maggiori spiegazioni su cosa intendeva per cambiamenti alla Costituzione; ammesso che nelle stette di annozero lo si potesse fare.
Il top con Staino che alle spalle aveva l'immaginetta di Stalin. Evidentemente questi residuati bellici ci godono a darsi (e sopratutto darci) mazzate sugli zebedei (mi si dice che quando parlava Donzelli, nella casa del popolo, si applaudiva: non mi meraviglio affatto).
Donzelli e il grillino mi sono sembrati essere i primi a fare una interessata confusione, con argomenti facilmente contestabili. Da quel lato ritengo che la figura peggiore l'abbiano fatta loro, nella loro poco accorta propaganda.
Vabbè.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)