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Firenze, città d'ingegni arditi

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda pierodm il 13/03/2009, 10:26

Non conoscevo Renzi. Ne avevo sentito parlare come candidato, ma mai visto e ascoltato.
Santoro pensava, ieri sera, di mettere su una puntata interessante. E' stato un flop.

La sintesi l'ha espressa lo stesso conduttore, verso la fine, quando quasi di sfuggita ha detto, più o meno, dopo l'ennesimo richiamo di Renzi al "nuovo": "Sì, va be', stiamo tutti aspettando questo nuovo, ma non si riesce a capire in che cosa consiste".
A me, in effetti, Renzi mi è sembrata la faccia nuova - ossia poco conosciuta - di una politica vecchia: una politica che, da quando la ricordo io, è bravissima a parlare di "nuovo" e di rinnovamento.

Comunque, senza buttarla troppo sul difficile, provo a spiegare perché Renzi non mi ha convinto per niente, giudicando da ieri sera, che - è bene ricordarlo - era una splendida occasione per presentarsi alla grande sul palcoscenico nazionale.

- La frase di Santoro è da sottoscrivere in pieno: per l'ennesima volta non ho capito in che cosa consista il "nuovo".

- Renzi non mi è sembrato affatto un buon comunicatore: una parlantina sciolta, ma farraginosa, e un'immagine tutt'altro che carismatica, quale che sia il tipo di carisma che ci si aspetti.

- Aveva l'occasione per spiegare quali fossero i cambiamenti costituzionali che giudica necessari, ma non l'ha fatto.

- Si è lasciato insabbiare dal consigliere di AN sulla questione del bilancio provinciale.
La polemica sull'argomento non sembra essere di ieri, ma evidentemente non l'aveva saputa disinnescare, facendosi beccare allo stesso modo in cui la destra becca, a torto o a ragione, altri "vecchi" amministratori.

- Si è lasciato insabbiare dall'avvocato "grillino", idem come sopra.

- Ha mostrato un atteggiamento in parte innervosito, in parte vecchiamente paternalistico con i compagni della Casa del Popolo.

- Non so se nasconda un grande respiro leaderistico - può essere - ma se è così lo nasconde benissimo.
Mi è sembrato insomma ben calibrato per fare il sindaco - ruolo per il quale servono doti da amministratore - ma anche un taglio politico molto modesto.
Potrebbe anche essere che la politica di livello nazionale e internazionale non lo interessi particolarmente, ma non mi pare che questo sia un buon biglietto da visita per chi aspira ad un livello politico superiore.

- Sulle più recenti questioni che hanno diviso il PD ha mostrato di essere uguale ai "ma anche" veltroniani, ma con minore abilità.

Avanti un altro.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda pianogrande il 13/03/2009, 11:03

Renzi non è "il nuovo".
Il nuovo è vecchio anche lui ma nessuno lo fa più.
Il nuovo è stare in mezzo alla gente e vivere e soffrire i suoi problemi e lottare per loro e con loro.
Il quel modo di "nuovo" ne viene fuori a tonnellate.
Questo non lo fanno più neanche i sindacati che preferiscono cavalcare vertenze legali e pratiche fiscali.
Il nuovo è un partito così radicato nel territorio che, se io ho un problema, vado alla sezione o cellula o .... del partito e trovo qualcuno che mi ascolta, che mi dà una mano.
Il nuovo fa parte di quei "mestieri che gli italiani non vogliono più fare".
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda pinopic1 il 13/03/2009, 11:36

Il nuovo sarebbe smetterla una buona volta co sta tiritera del nuovo che ormai va avanti da quasi vent'anni e sinceramente ha un pò stufato. Il tempo passa regà.
Provassimo a cercare il bravo, il capace.... oppure il politico, uno che sappia fare il politico. Come ai vecchi tempi.

Renzi se non altro ha imparato a fare il furbetto adatto a questi anni di ricerca del "nuovo": a fare immaginare tante cose senza dire sostanzialmente niente. Però ha rilanciato il taglio di capelli alla Elvis Presley. Un buon segnale.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda ranvit il 13/03/2009, 13:08

Concordo con le critiche a Renzi....una delusione!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda lucameni il 13/03/2009, 13:12

pierodm ha scritto:Non conoscevo Renzi. Ne avevo sentito parlare come candidato, ma mai visto e ascoltato.
Santoro pensava, ieri sera, di mettere su una puntata interessante. E' stato un flop.

La sintesi l'ha espressa lo stesso conduttore, verso la fine, quando quasi di sfuggita ha detto, più o meno, dopo l'ennesimo richiamo di Renzi al "nuovo": "Sì, va be', stiamo tutti aspettando questo nuovo, ma non si riesce a capire in che cosa consiste".
A me, in effetti, Renzi mi è sembrata la faccia nuova - ossia poco conosciuta - di una politica vecchia: una politica che, da quando la ricordo io, è bravissima a parlare di "nuovo" e di rinnovamento.

Comunque, senza buttarla troppo sul difficile, provo a spiegare perché Renzi non mi ha convinto per niente, giudicando da ieri sera, che - è bene ricordarlo - era una splendida occasione per presentarsi alla grande sul palcoscenico nazionale.

- La frase di Santoro è da sottoscrivere in pieno: per l'ennesima volta non ho capito in che cosa consista il "nuovo".

- Renzi non mi è sembrato affatto un buon comunicatore: una parlantina sciolta, ma farraginosa, e un'immagine tutt'altro che carismatica, quale che sia il tipo di carisma che ci si aspetti.

- Aveva l'occasione per spiegare quali fossero i cambiamenti costituzionali che giudica necessari, ma non l'ha fatto.

- Si è lasciato insabbiare dal consigliere di AN sulla questione del bilancio provinciale.
La polemica sull'argomento non sembra essere di ieri, ma evidentemente non l'aveva saputa disinnescare, facendosi beccare allo stesso modo in cui la destra becca, a torto o a ragione, altri "vecchi" amministratori.

- Si è lasciato insabbiare dall'avvocato "grillino", idem come sopra.

- Ha mostrato un atteggiamento in parte innervosito, in parte vecchiamente paternalistico con i compagni della Casa del Popolo.

- Non so se nasconda un grande respiro leaderistico - può essere - ma se è così lo nasconde benissimo.
Mi è sembrato insomma ben calibrato per fare il sindaco - ruolo per il quale servono doti da amministratore - ma anche un taglio politico molto modesto.
Potrebbe anche essere che la politica di livello nazionale e internazionale non lo interessi particolarmente, ma non mi pare che questo sia un buon biglietto da visita per chi aspira ad un livello politico superiore.

- Sulle più recenti questioni che hanno diviso il PD ha mostrato di essere uguale ai "ma anche" veltroniani, ma con minore abilità.

Avanti un altro.


Su questo non sono affatto d'accordo:

"- Ha mostrato un atteggiamento in parte innervosito, in parte vecchiamente paternalistico con i compagni della Casa del Popolo."

" Si è lasciato insabbiare dal consigliere di AN sulla questione del bilancio provinciale."


Il fastidio per Renzi, che pure per il momento, con quel suo aspetto cicciottello non è il massimo dell'immagine, secondo me sta più nelle sue radici non di sinistra che altro. Un alieno per tanti che vogliono un PD fatto da sinistri duri e puri
O in altri termini una versione un po' aggiornata (ma non troppo) del PDS.
E questa sarebbe l'idea di partito "nuovo"?
Evidente nel caso della fantomatica riforma di alcuni articoli della Costituzione (di cui ha poco senso parlare se non si conoscono in dettaglio le proposte) o del caso Eluana.
Quelle che a me e ad altri sembrano affermazioni di puro buon senso è chiaro, nel loro evitare barricate e crociate, possano piacere poco; sia a destra che a sinistra.
Chi mi ha fatto una pessima impressione sono stati semmai due anziani attivisti della Casa del Popolo: mi sono sembrati davvero un residuato degli anni '50, tra frasi fatte e conservatorismo (come se la Costituzione fosse un feticcio intoccabile, che non si possa modificare in qualche punto - art. 138C a loro sconosciuto - o addirittura qualcosa di "sacro", come leggo da alcuni "laici" presunti qui presenti. Poi ci si lamenta se Berlusconi appare come un "riformista"? Con simili avversari - molto presunti ma autentici alleati - riuscirà sempre a farsi gli affari suoi, magari a stravolgere le istituzioni, ma sempre col crisma del rinnovatore-ipnotizzatore).
L'immagine peggiore del PD, altro che Renzi, che - tanto per dire - pure poteva dare maggiori spiegazioni su cosa intendeva per cambiamenti alla Costituzione; ammesso che nelle stette di annozero lo si potesse fare.

Il top con Staino che alle spalle aveva l'immaginetta di Stalin. Evidentemente questi residuati bellici ci godono a darsi (e sopratutto darci) mazzate sugli zebedei (mi si dice che quando parlava Donzelli, nella casa del popolo, si applaudiva: non mi meraviglio affatto).


Donzelli e il grillino mi sono sembrati essere i primi a fare una interessata confusione, con argomenti facilmente contestabili. Da quel lato ritengo che la figura peggiore l'abbiano fatta loro, nella loro poco accorta propaganda.

Vabbè.
Ultima modifica di lucameni il 13/03/2009, 15:10, modificato 3 volte in totale.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda matthelm il 13/03/2009, 14:19

Come volevasi dimostrare.

Renzi non è andato male, anzi. Invitato in una tale arena... ne è uscito bene.

Abbiamo bisogno di tanti come lui per oscurare i brontopolitici di una sinistra parolaia e inconcludente.

Il fatto è che se non risulta sinistra doc non c'è niente da fare per "taluni" incorreggibili.

Ecco perché nutro grandi dubbi su questo partito si ragiona per pregiudizi a prescindere.

Tutto da rifare avrebbe detto un altro toscano Bartali. Ma forse un forum non fa testo.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda pinopic1 il 13/03/2009, 17:11

Però se ci indicassi anche una proposta, una idea politica concreta, un indirizzo, una caratteristica particolare, un segno... positivo sul futuro del partito e dell'Italia con Renzi sindaco di Firenze, forse capiremmo meglio dove sbagliamo noi degli mali antichi della sinistra. E anche tu faresti finalmente un figurone.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda matthelm il 13/03/2009, 19:11

Qualcosa ho scritto per darti un'indicazione. In positivo ed in negativo. Pretendere che tu mi legga non posso

Come dire, chi vuol capire capisca.

Sintesi estrema solo per te:
-di centrosinistra con chiaro limite a sinistra ed alleato con udc: il vero centrosinistra.
-Non un partito socialista, ne socialdemocratico, ne democristiano.
-Nuova classe dirigente.
- Benzi, per esempio, mi sta benone e dovrebbe essere un prototipo.
- un partito che eviti tutto il vecchiume che la vecchia sinistra ha espresso e ne colga invece la sua sensibilità sociale

sei d'accordo? avanti allora.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda lucameni il 13/03/2009, 19:28

Se non vogliamo essere ipocriti di Renzi non piace innanzitutto il fatto che è un ex popolare. E in una città rossa come Firenze la cosa brucia parecchio, sopratutto a chi ha militato per anni nel PCI. Motivi di appartenza, non certo inerenti la costituzione, i sindacati e quant'altro.
Non ci vuole molto a capirlo.
Ben altro che polemiche sul "candidato berlusconiano che vuole svendere la costituzione più bella del mondo".
Alla faccia del PD "sintesi di culture", in questo caso dimenticato bellamente da chi forse pretende il PD come la continuazione del PDS etc etc.
Mi pare semmai che Renzi abbia titillato il peggio di molti: basti leggere l'ultimo Furio Colombo che lo paragona a Bush, solo per aver detto che la cittadinanza ad Englaro era ed è una mossa politica strumentale e inopportuna.
E allora?
Basta questo per farlo un figlioccio di Bush, sopratutto dopo averlo ascoltato in merito a certe note vicende controverse?
Cosa c'era di scandaloso su quanto detto in merito ai sindacati?
Al limite si può rimproveragli di essere stato vago. Di doversi spiegare meglio. Ma solo azzardare una critica sull'attuale politica e situazione del sindacato in Italia vuol dire farsi etichettare di "destra"?
Ragazzi miei, se ci si attacca a questo siamo messi malissimo.
Non meravigliamoci poi se il PD sta affondando sempre più, "grazie" agli stessi "democratici".
Ultima modifica di lucameni il 13/03/2009, 21:04, modificato 1 volta in totale.
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Re: Firenze, città d'ingegni arditi

Messaggioda lucameni il 13/03/2009, 20:56

matthelm ha scritto:Qualcosa ho scritto per darti un'indicazione. In positivo ed in negativo. Pretendere che tu mi legga non posso

Come dire, chi vuol capire capisca.

Sintesi estrema solo per te:
-di centrosinistra con chiaro limite a sinistra ed alleato con udc: il vero centrosinistra.
-Non un partito socialista, ne socialdemocratico, ne democristiano.
-Nuova classe dirigente.
- Benzi, per esempio, mi sta benone e dovrebbe essere un prototipo.
- un partito che eviti tutto il vecchiume che la vecchia sinistra ha espresso e ne colga invece la sua sensibilità sociale

sei d'accordo? avanti allora.



Per quello che mi riguarda non avrei problemi con un UDC fatto di Tabacci. Ne avrei se penso a Buttiglione o Cuffaro (che a dire il vero stanno tentando di nascondere alla meno peggio).
Tant'è si può discutere di tutto, non fosse altro che per certi aspetti l'UDC pare oppositore più intransigente del PD: altro motivo per rendersi conto come siamo messi male nel discutere in base all'agenda che ci dà B. (vedi ora l'intoccabilità della Costituzione, a prescindere dai contenuti proposti).
Tant'è mi piacerebbe sapere dagli anziani ex militanti PCI presenti ieri alla casa del popolo cosa ne pensano dell'art.7 C. che se mi rammento bene non era amatissimo dai laici di Cs.

Comunque se vogliamo essere schietti fino in fondo è chiaro che il problema Renzi sta innanzitutto nel suo essere ex popolare. Non certo nel suo presunto essere di "destra" o simil-berlusconiano.
Queste uscite infelici mi ricordano cosa succedeva anni fa quando qualcuno azzardava a dichiarare il proprio anticomunismo di fronte a militanti di sinistra: eri tacciato automaticamente di fascismo (il che non sempre dispiaceva: gli insulti a volte sono una medaglia se detti da certi elementi).
Un modo sbrigativo per zittire non solo un avversario (in democrazia esistono, anche se non tutti lo sanno), ma anche per tacitare la propria inadeguatezza di fronte ad osservazioni non sempre campate in aria.
Adesso la parolina jolly è "berlusconismo" (usato abbondantemente dagli anziani signori della casa del popolo).
Non sarebbe più onesto dire semplicemente che Renzi non lo vogliono votare perchè non rappresenta quella sinistra dura e pura, schiettamente "rossa", che sentono come propria? (alla faccia del "nuovo" PD).
C'è chi lo ha fatto, e per fortuna senza tirare in ballo il berlusconismo, Englaro, il mezzo prete o quant'altro.

Secondo me, e lo dico senza intento offensivo, un militante del PDL non può che essersi ringalluzzito nel vedere una sinistra rappresentata da Bassolino e dai due neocostituzionalisti della casa del popolo.
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