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Sostituito Ignanzio Marino ...

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda annalu il 12/02/2009, 21:28

...alla Presidenza della Commissione Sanità, proprio mentre si sta per discutere del Testamento biologico.
Al suo posto Dorina Bianchi, fino a qualche tempo fa Teodem.

Ecco cosa scrive l'Unità (evidenziate le posizioni espresse della Bianchi, chiarissime, direi...):

Marino lascia la commissione Sanità, è polemica
La linea del Pd sul testamento biologico è chiara e non cambia. E la linea è quella ricordata da Dorina Bianchi, neo capogruppo della commissione Sanità al Senato, ex Udc, fino a qualche tempo fa militante teodem. «La mozione del Pd riconosce l'alimentazione artificiale come sostegno vitale e afferma che in casi eccezionali essa si può sospendere».
Dunque il senatore Ignazio Marino cambia incarico, lascia quella commissione per presiederne un'altra (sul Servizio Sanitario) ma l'arrivo della nuova nomina non significherebbe un ripensamento.

All'interno del Pd le acque si sono agitate comunque: soprattutto la parte più laica del partito ha sollevato qualche dubbio sull'incarico della Bianchi. E a queste perplessità, come a quelle eventuali degli elettori, il segretario del Pd Walter Veltroni ha deciso di rispondere con una lettera in cui scrive: «Cari amici, non ci sto. Il Pd ha sostenuto sulla vicenda Eluana una dura battaglia contro la destra. Chiunque abbia seguito in questi giorni il dibattito attorno alla terribile vicenda di Eluana sa quali posizioni ho personalmente assunto in quanto segretario del Pd e anche quale è stata la posizione presa (per prima cosa al Senato, dove si svolgeva la discussione) dai gruppi parlamentari e dal Partito democratico. Io ho annunciato direttamente il mio no al disegno di legge del governo - scrive Veltroni su Repubblica.it - e ancora ieri, in una lettera al Corriere della Sera, ho ribadito il sostegno alla battaglia di Beppino Englaro. Il gruppo del Pd ha votato, in modo quasi unanime, una mozione contrapposta a quella del governo in cui si difende il diritto a decidere di sé anche per quello che riguarda la nutrizione e idratazione artificiale. Questa la posizione prevalente: che poi nel partito, in un grande partito come il Pd - sottolinea Veltroni - ci siano anche posizioni personali differenti e che queste possano esprimersi anche in un voto diverso su motivazioni di coscienza questo lo considero normale, fisiologico. Anche tra i democratici americani e nelle grandi forze della sinistra europea vi sono, da sempre, posizioni e culture diverse, i loro rappresentanti hanno votato in maniera dissimile su temi fondamentali come l'aborto, la guerra e nessuno ha gridato allo scandalo».

Conclude il leader Pd: «Su quello che è stato definito il 'caso Marino' vale la risposta che arriva da Marino stesso: nessun cambio di linea. Il senatore Marino, eletto presidente della commissione d'inchiesta sulla sanità pubblica, ha chiesto lui stesso di essere sostituito. Chi è stato eletto esprimerà, come ha dichiarato, la posizione del Pd. E il Partito democratico, è il mio impegno personale, sosterrà il diritto di ciascuno ad esprimere, in casi come quello di Eluana - conclude Veltroni - la propria volontà sulla fine della propria vita».

Lo stesso Ignazio Marino infatti ha precisato che si trattava di «un atto dovuto» dopo l'incarico avuto di presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sull'efficienza e l'efficacia del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn) insediata lo scorso novembre. «Io stesso - ha detto Marino - ho inviato una lettera al mio capogruppo Anna Finocchiaro con le mie dimissioni da capogruppo in commissione Sanità».

Da parte sua invece Dorina Bianchi ci tiene a precisare il suo orientamento: «Non sono teodem; sono cattolica, ma in quanto parlamentare della Repubblica sono laica». La senatrice conviene sul fatto che su questo punto nel Pd ci sono posizioni diverse: «Lavoreremo su questo punto, ma io in quanto capogruppo sarò garante di tutte le posizioni e ci impegneremo per arrivare a un disegno di legge migliore possibile». È completamente sbagliato contrapporre cattolici e laici, dire che i primi sono per la vita e i secondi per la libera scelta: non corrisponde alla realtà della nostra società. E poi anche tra i radicali ci sono idee diverse. Io - conclude la senatrice del Pd - sarò il più equilibrata possibile, il che non significa che non esprimerò mie valutazioni».

Ma la decisione maturata in seno al partito, e passata ai voti, non convince. il fatto che arrivi all'indomani della battaglia portata avanti sul caso Englaro desta sospetti e solleva comunque polemiche. Solo la continuità promessa sulla legge probabilmente potrà scemare i dubbi della frangia laica del Partito.
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12 febbraio 2009
annalu
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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda annalu il 12/02/2009, 21:39

Non è possibile non pensare ad una polemica in corso, polemica che vede il Pd arretrare piano piano verso posizioni sempre più simili a quelle di Berlusconi e del Vaticano, anche se a parole si riafferma il diritto all'autodeterminazione delle persone sulla propria fine di vita.

La cosa che più preoccupa è che ormai sembra in discussione non solo il problema specifico, ma la stessa identità del Pd, la cui laicità appare sempre meno chiara.

Il Prof. Marino, con la sua competenza e con la sua chiarezza, continuerà a seguire la situazione, e nel suo impegno possiamo continuare a riporre fiducia.
Resta da chiedersi: perché mai il Pd (o alcuni esponenti del Pd) temono tanto i cattolici come Prodi, Bindi, Marino, e tutti coloro che non ritengono ci sia contraddizione tra Fede e la Laicità dello Stato?

Ecco intanto un'ultima agenzia AGI:

[b]BIO-TESTAMENTO: MARINO, MIO IMPEGNO NON IN DISCUSSIONE[/b]
(AGI) - Roma, 12 feb. - "Il mio impegno per una legge sul testamento biologico, che rispetti la liberta' di cura e l'autodeterminazione di ogni persona, non e' in discussione".
E' il commento di Ignazio Marino in seguito all'avvicendamento alla posizione di capogruppo del Pd in Commissione Sanita' al Senato. "Il fatto che io non sia piu' capogruppo e' un atto dovuto, che avevo richiesto nell'autunno del 2008 e che non avra' alcuna conseguenza sulle mie posizioni che continuero' a difendere, ne' su quelle che il Partito Democratico ha preso nei confronti del paese". "Ho consegnato la mia lettera di dimissioni da capogruppo di Commissione alla Presidente Finocchiaro fin dallo scorso ottobre quando sono stato eletto Presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale. Sinceramente, data la mia esperienza di medico e le mie competenze specifiche in sanita', credo di poter essere utile nel ruolo di presidente di una commissione che ha il compito di eseguire indagini sul campo e di verificare l'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale. Ci tengo a confermare - continua Marino - che il mio impegno in Senato non verra' meno, anzi sara' ancora piu' intenso soprattutto in queste delicate fasi di discussione della legge sul testamento biologico. Continuero' a contrastare l'impostazione anticostituzionale e antiscientifica della legge che la destra vuole introdurre nel nostro paese. Ho intenzione di presentare molti emendamenti e anche un maxi-emendamento che recepisca i contenuti del mio disegno di legge in materia di cure palliative e terapia del dolore. Sono certo che il Partito Democratico andra' avanti nella direzione che e' stata ampiamente discussa e definita in varie assemblee e condivisa in decine di circoli del Pd dove sono stato invitato a discutere di questi temi delicati e complessi: io non mi tirero' indietro".
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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda Paolo65 il 13/02/2009, 14:38

So bene che nel PD non troveranno spazio le proposte dei Radicali che invece restano quelle più attente e rispettose della libertà individuali.

Purtroppo mi aspetto una legge tradiva e che sarà molto restrittiva, sia perchè la DX ha già fatto capire come la pensa, sia perchè alla fine le spaccature del PD sui temi etici non premetteranno altro.

Paolo
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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda mario il 13/02/2009, 17:30

Se un povero finisce all’ospedale, state tranquilli che non ci sarà bisogno del suo testamento biologico.
Verrà lasciato senza tanti riguardi nel corridoio in mezzo alle correnti. Le prestazioni che gli saranno riservate non saranno mai le migliori, E quando sarà in fase terminale non ci si penserà due volte a lasciarlo morire.
Il problema non è il testamento biologico. Il problema è l’esistenza dei ricchi e dei poveri.
Quanto poi all’esistenza di cattolici ed atei, non vedo perché non possano collaborare ancorché animati da visioni diverse sull’uomo,sull’universo, sulla storia.
Certo che possono coesistere nello stesso partito, cattolici e laici, perlomeno finchè la prima preoccupazione del partito saranno i diritti umani, intendendo tali termini anzitutto i diritti dei poveri.
In questo momento il testamento biologico è un diritto solo dei ricchi. I poveri devono ancora conquistare il diritto alla salute.
Collaboriamo pure cattolici e laici.
Senza fare i furbi però.
Smettiamola con questa mala sopportazione verso l’ala cattolica del partito..
Noi cattolici stiamo con voi laici, in questo partito, perché ci interessano anzitutto i diritti umani dei meno fortunati.
I problemi principali sono giustizia e democrazia.
E in vista di tali obiettivi possono e devono collaborare cattolici e laici.
Se poi sulla concezione dell’uomo esistono divergenze tali da farci prendere posizioni diverse sul diritto all’alimentazione ed alla reidratazione di un moribondo, poco male.
Perché gli obiettivi principali (ripeto) sono altri.
A meno che non si voglia invertire la scala dei diritti, per poi scoprire che i cosiddetti laici hanno solo certe preoccupazioni.
Allora saremmo noi a mal sopportare voi.
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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda pierodm il 15/02/2009, 13:18

Mario, tu hai ragione.
Però non devi dimenticare - mi dispiace per te, che sento sincero - che il problema non nasce dai laici e nemmeno dai dichiarati atei, ma dai cattolici stessi, o almeno da quell'ala che fa del cattolicesimo una divisa politica più che un'ispirazione personale.
E non nasce oggi, ma ha una storia antica.

Per superare almeno in parte il problema - la parte più stridente - bisogna andare ai fatti.
Se una legge, un indirizzo lo riteniamo giusto, non importa a quale religione o suprestizione o corrente di pensiero appartenga qualcuno - cattolica, valdese, musulmana, animista, confuciana, liberale, comunista, testimone di Geova - se è insieme a noi a sostenerlo, e lo stesso vale se è contro di noi ad avversarlo: saremo insieme o contro, sul piano politico e culturale.
Se chi è contro non si presenta come partito politico, ma come "cattolico" in quanto tale, io dirò che ho i cattolici come avversari.
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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda annalu il 15/02/2009, 18:56

pierodm ha scritto: Se chi è contro non si presenta come partito politico, ma come "cattolico" in quanto tale, io dirò che ho i cattolici come avversari.


Scusami Piero. Io, basandomi su quel poco che so e che vedo, non me la sento di dire che ho i cattolici come avversari. Se mai, dirò che ho come avversario il Vaticano, e la corrente della gerarchia ecclesiastica attualmente dominante.
"Cattolico" è anche il prof. Marino, nel quale nutro grande stima e ripongo fiducia. Lui è la dimostrazione vivente che essere cattolici non è sinonimo di integralismo e di oscurantismo, per fortuna.

Detto questo, devo aggiungere che che non è il discorso teorico ed astratto che mi preoccupa: mi preoccupa la posizione del Pd. Se il Prof. Marino viene in una qualche misura esautorato, se si trova costretto, lui cattolico, a prendere posizione in un convegno di radicali perché nel Pd non gli è concesso, allora sono veramente preoccupata.

Se anche il Pd arriva a ritenere che le posizioni integraliste e la difesa della democrazia sono sullo stesso piano, io saluto il Pd. Dopo un numero di anni che preferisco non elencare.

La mediazione è una cosa sacrosanta, ma ci sono dei limiti.
Sul rispetto della persona, sul rispetto della decisione dei singoli, la mediazione non è possibile.
Chi ritiene che sia possibile imporre una visione della vita - e della fine della propria personale vita, la propria morte - anche a chi la pensa diversamente, è un integralista ed un fanatico. Se non lo è, è una persona in malafede, che è peggio.

Se il Pd non se la sente di prendere posizione, ai miei occhi è come se l'avesse presa.
E non mi piace.
E mi comporterò di conseguenza.

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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda franz il 15/02/2009, 23:41

annalu ha scritto:Detto questo, devo aggiungere che che non è il discorso teorico ed astratto che mi preoccupa: mi preoccupa la posizione del Pd. Se il Prof. Marino viene in una qualche misura esautorato, se si trova costretto, lui cattolico, a prendere posizione in un convegno di radicali perché nel Pd non gli è concesso, allora sono veramente preoccupata.
[...]
Chi ritiene che sia possibile imporre una visione della vita - e della fine della propria personale vita, la propria morte - anche a chi la pensa diversamente, è un integralista ed un fanatico. Se non lo è, è una persona in malafede, che è peggio.

Se il Pd non se la sente di prendere posizione, ai miei occhi è come se l'avesse presa.
E non mi piace.
E mi comporterò di conseguenza.

Quoto in pieno, anche se del PD non faccio parte per cui non posso certo seguire chi decidesse di lasciarlo.
In effetti qui il problema non sono i cattolici o certi cattolici ma il PD e la sua posizione.
Mi pare che veltroni sostenga la posizione di marino ma lo vedremo a conti fatti.

Ciao,
Franz


COSA NASCONDE IL CASO MARINO

Repubblica — 13 febbraio 2009 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA

IL SENATORE Ignazio Marino è uomo di parola oltre che medico, cattolico, presentatore della proposta del Pd sul "testamento biologico" e difensore della possibilità per il paziente di rifiutare anche l' idratazione e alimentazione forzata. All' improvviso ha dovuto lasciare l' incarico di capogruppo nella Commissione Sanità del Senato, per andare a presiedere la pur importante Commissione di Inchiesta sul Servizio sanitario nazionale.

Al suo posto è stata chiamata la senatrice Dorina Bianchi, cattolica, che tre giorni fa aveva dichiarato: «Nonostante l' orientamento del mio partito avrei votato sì al decreto del governo sul caso Englaro». (Si tratta, per chi non lo ricordasse del decreto che, dopo le osservazioni del presidente della Repubblica, è stato di necessità ritirato).

Il senatore Ignazio Marino è uomo di parola. E quindi saremmo obbligati a credergli anche quando dichiara, come ha già dichiarato, che la sua sostituzione non ha nessun significato politico. Ma su questo mi permetto di avere più di un dubbio. Il passaggio della barra di capogruppo da Marino alla Bianchi (e non, per esempio a un altro autorevole senatore come Umberto Veronesi) rendeva legittimo il dubbio che il Pd, dopo avere condiviso, sia pure con qualche difficoltà, il progetto di legge presentato e difeso da Marino si preparasse a rivedere la sua posizione.

O a ulteriormente ammorbidirla. Deve essere stata questa l' impressione anche di molti elettori del Pd che nella stessa mattinata di ieri hanno espresso (sia benedetta la rapidità del mezzo telematico) il loro dissenso. E finalmente, per rassicurarli (e per rassicurarci) è giunta una lettera di Walter Veltroni al nostro giornale. Con questa lettera il segretario del Pd ha affermato con forza, il suo «no» al disegno del governo in tema di testamento biologico, e garantito che il suo partito difenderà in Commissione e in Parlamento, il testo di legge già presentato da Marino.

Un testo di legge che, tra l' altro, prevede che ognuno di noi possa, nel suo testamento biologico (o Dichiarazione anticipata di trattamento) rifiutare la idratazione e alimentazione artificiale ove fosse ridotto nelle condizioni di Eluana. Walter Veltroni è uomo di parola. E io gli credo. Anche se non mi è chiaro, (forse per la mia scarsa conoscenza dei meccanismi parlamentari) come Dorina Bianchi, appena nominata capogruppo del Pd, possa domani difendere in Commissione e nell' aula del Senato, un testo di legge, quello di Marino, contro il quale si era già espressa tre giorni fa, votando invece il testo della maggioranza. La politica non può, come talvolta pure è stato autorevolmente detto, fare un passo indietro di fronte a interrogativi e problemi di tanta delicatezza.

Certo, deve muoversi, su questo terreno, che si è convenuto chiamare della bioetica, con grande sensibilità, intelligenza e rispetto delle opinioni degli altri. E grande attenzione, non prevenuta, alle acquisizioni della scienza. Sono passati ormai trent' anni dalla faticosa approvazione di quella legge sull' aborto che, per la prima volta proponeva al Parlamento ed alla pubblica opinione un tema di forte valenza etica. Quella legge porta la firma di sei ministri democristiani, tra cui Andreotti (anche se in questi giorni qualcuno dell' attuale maggioranza gliene ha fatto pesantemente carico). Da allora ad oggi, e nessuno poteva prevederlo, anche in virtù dei progressi della scienza, i problemi che generalmente definiamo di «bioetica» hanno fatto irruzione nella nostra vita quotidiana e nella vita politica.

Non è giusto, e non è possibile, tracciare in questa materia una linea di confine e di rottura tra credenti e non credenti, laici e cattolici. E infatti, anche in questo caso, sul tema del testamento biologico oggi in discussione al Senato, la divisione non passa tra laicie cattolici. Nello stesso Pd infatti non mancano i cattolici «adulti» che, quale che sia la posizione del cardinale Barragan e delle gerarchie vaticane, hanno già espresso la loro adesione al progetto di legge del senatore Marino, cattolico dichiarato.

La lettera che ci ha inviato Veltroni, sgombra il terreno da un altro possibile equivoco. Il diritto di ogni parlamentare di esprimere, su un caso delicato come quello del fine vita (come, del resto, su altri problemi) la propria volontà e la propria opinione, non deve fare immaginare che su quel problema non esista una precisa, meditata opinione del partito al quale si aderisce. Un partito, anche quando nasca, come il caso del Pd, dall' incontro e dalla confluenza di diverse culture, è necessariamente chiamato a definire una propria identità anche quando questo comporti la necessità di operare scelte difficili su questioni controverse. A condizione che questo avvenga nel rispetto delle opinioni diverse che possono manifestarsi e che nel corso del dibattito potrebbero divenire maggioritarie. -
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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda pierodm il 17/02/2009, 3:11

Annalu
Certo, hai ragione. Ma io facevo un discorso più semplice: non sono io che "voglio" considerare i cattolici come avversari, ma il dato di fatto che i cattolici si pongono come avversari ad un'idea che giudico giusta e che di conseguenza sostengo.
E' una constatazione.
Potrei tutt'al più aggiungere che non me ne faccio una malattia, se mi trovo a dover dire che un cattolico è un avversario.
Mi sembra infatti che un retaggio millenario finisca per provocare una specie di "sudditanza psicologica", per cui possiamo parlare tranquillamente di lotta politica, avversione culturale, condanna, deprecazione, inimicizia verso qualunque cosa, ma camminiamo sulle uova quando si tratta di "cattolici" - curiosamente, ma non tanto, è più facile criticare "i cristiani" in generale che i sudditi del Papa, e più facile discutere criticamente di cristianesimo che di clericalismo.

Marino, e gli altri come lui, non usano il loro cattolicesimo per sostenere un proprio integralismo o un'ipocrita bigotteria, ma per trovare le ragioni della pietà e della libertà. Non mi sembra casuale il fatto che non sbandierano il proprio credo religioso, non ne fanno uno strumento di discriminazione "a priori", ed è quindi giusto rispettare il loro rispetto e la loro civiltà.
In questi casi, però devo dire che mi sono sempre chiesto come sia possibile chiamarsi cattolici, quando cioè le proprie convinzioni e posizioni sono in contrasto con quelle della gerarchia ecclesiastica e del Vaticano.
Il cattolico è un cristiano che fa parte di una ben precisa Chiesa, con la sua dottrina, le sue bolle ed encicliche, il suo temporalismo, i suoi labari sventolanti: non è nemmeno una questione di coscienza o di numeri, ma della definizione stessa di "cattolico", che ha come stimmata distintiva la propria fedeltà alla Chiesa prima che a Cristo.
L'unica risposta che mi sono data a questo dubbio sta nel fatto che - io credo - questi "cattolici libertari" si ispirino più al Vangelo che alle bolle papali o al "credo quia absurdum" della patristica.
Mi rimane difficile immaginare - solo immaginare, perché a vederli non ne ho mai visto uno - di quei cattolici pasdaran che sventolano il Vangelo, mentre fanno le loro filippiche. E peggio ancora che lo abbiano almeno in mente... a parte quelli che portavano i panini con la mortadella davanti a La Quiete, mettendo in scena una macabra caricatura del "dar da mangiare agli affamati".

Franz: In effetti qui il problema non sono i cattolici o certi cattolici ma il PD e la sua posizione.
Certamente. Ma la posizione del PD dipende per larga parte dalla presenza dei cattolici "temporalistici" al proprio interno, e non solo al proprio interno, dato che credo sia ancora vigente l'idea di inseguire i "moderati" sul piano elettorale.
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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda incrociatore il 17/02/2009, 5:39

pierodm ha scritto:la posizione del PD dipende per larga parte dalla presenza dei cattolici "temporalistici" al proprio interno, e non solo al proprio interno, dato che credo sia ancora vigente l'idea di inseguire i "moderati" sul piano elettorale.

solo che ancora non s'è capito che a quel tipo di elettorato non interessa un surrogato di partito simil-democristiano, se ce l'ha a disposizione, sceglie l'originale... e di originali ne ha più d'uno a disposizione.

Quindi l'incontro tra le culture cattoliche e socialiste ha senso se segue il corso delle scelte che già videro questo incontro nel passato nelle battaglie per il lavoro, della coesione sociale e per gli stessi diritti a cominciare dalla Legge sul divorzio e anche per quella sull'aborto... Non ha senso snaturare questo processo di incontro fino alla perdita dell'identità stessa di chi con maggior coraggio vi partecipa, pur di realizzarlo. In questo modo il Partito Democratico diventa una chimera.
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Re: Sostituito Ignanzio Marino ...

Messaggioda ranvit il 17/02/2009, 17:13

incrociatore ha scritto:
pierodm ha scritto:la posizione del PD dipende per larga parte dalla presenza dei cattolici "temporalistici" al proprio interno, e non solo al proprio interno, dato che credo sia ancora vigente l'idea di inseguire i "moderati" sul piano elettorale.

solo che ancora non s'è capito che a quel tipo di elettorato non interessa un surrogato di partito simil-democristiano, se ce l'ha a disposizione, sceglie l'originale... e di originali ne ha più d'uno a disposizione.

Quindi l'incontro tra le culture cattoliche e socialiste ha senso se segue il corso delle scelte che già videro questo incontro nel passato nelle battaglie per il lavoro, della coesione sociale e per gli stessi diritti a cominciare dalla Legge sul divorzio e anche per quella sull'aborto... Non ha senso snaturare questo processo di incontro fino alla perdita dell'identità stessa di chi con maggior coraggio vi partecipa, pur di realizzarlo. In questo modo il Partito Democratico diventa una chimera.


Sembra un discorso logico e razionale.
In realtà non è cosi'. L'elettorato "moderato" è composto in buona parte di elettori che potrebbero benissimo votare per il Cs (come hanno fatto nel '96 e nel 2006) a condizione pero' che il Cs dia l'idea di saper e poter governare accettabilmente per una legislatura.
Questi elettori oggigiorno si sono orientati su Berlusconi, pur consapevoli del personaggio...., perchè è l'unico leader che dà l'idea di saper governare accettabilmente!

E' inimmaginabile pensare che questi elettori siano proprietà privata di Berlusconi. Significa non aver capito una mazza degli italiani!
Gli italiani, per esempio, sono stufi di sentirsi dire che sono ignoranti e disinformati....il tutto poi da una classe politica di mestieranti della politica, auoreferenziali, strafottenti e spesso coinvolti in maneggi di tutti i tipi!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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