Spillo/I democratici senza obama.
Se fra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, il mare dei democrati è molto tempestoso, e la loro flotta con fin troppi capitani e con ciurme rissose o poco adatte alla manovra ha una rotta molto incerta mentre le flotte nemiche sono agguerrite e riescono facilmente a rassicurare chi si è affidato a loro.
L’errore più grosso pero’, in queste difficoltà, sarebbe quello di fermarsi nel bel mezzo del mare o di accontentarsi di qualche isolotto che tra uno scoglio e l’altro si palesa.
Il nostro orgoglio è quello di avere cominciato per tempo a dire queste cose e a ritrovarsi persino a fare il castigamatti, certo nei modi un po’ bruschi di dover cercare di bucare l’imprendibile o di svegliare coscienze che si baloccavano in attesa di tempi migliori, fortunatamente circondato da compagni di navigazione attenti e disposti a mettere in campo idee e proposte che ci distinguono nettamente dal sempre più strano modo di discutere dei Democratici e che possono essere da esempio per tutti, anche se ben conosciamo la ristretta audience che riusciamo a conquistare.
Ora che il fare si fa più faticoso e la tempesta ancora più minacciosa, ora che si avvicinano cicloni non previsti dai buonisti e dai machiavellici di cui è piena la flotta dei democratici, si rischia da una parte che ci si accontenti solo di galleggiare o che ognuno provi a salvare solo se stesso o i propri miti.
Il fatto è che quello che non riusciranno a risolvere i Democratici, lo risolveranno gli Elettori, e di Obama all’orizzonte non ne vediamo, a tutti i livelli, nemmeno l’ombra.
Paolo borghi 25-01-2009 x www.libertaeguale.eu