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Renato Soru for president

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Renato Soru for president

Messaggioda Robyn il 13/01/2009, 13:09

Il PPI è sempre stata cosa molto diversa da Rutelli.Il PPI è sempre stato un partito molto originale e più che parlare di partito di centro bisogna parlare di partito di sinistra.Evidentemente Rutelli era infastidito dell'alleanza PPI DS.Ha cominciato ad inculcare ai cattolici del PPI strane paure e teoremi come ad esempio l'egemonia dei DS,rovinando l'originalità e la modernità di questo partito e la bella alleanza dell'ULIVO che poi per fortuna e grazie a Romano Prodi è diventato partito.I Rutelliani non c'entrano niente con il PPI e l'era Rutelli è conclusa Ciao Robyn
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda pierodm il 13/01/2009, 15:17

Soru potrebbe essere un buon "presidente", a giudicare dall'immagine della persona.
Politicamente non abbiamo un'abbondanza di elementi per giudicarlo, ma - se rinnovamento dev'essere - questo non è nemmeno un problema.

Il fatto è, purtroppo, che non è Soru l'incognita, vale a dire l'oggetto misterioso, ma il partito di cui dovrebbe essere "presidente" - a meno di non appartenere alla schiera di quelli che credono che sia un eventuale leader a creare l'identità di un partito.
Per quello che ne so, Soru si è distinto per un pragmatismo molto (giustamente) ideologico in materia ambientale, nel suo governatorato della Sardegna, e questo - sebbene non sia un curriculum esteso - è già qualcosa di preciso e di estremamente lodevole: con i tempi che corrono è già tanto. Certamente molto di più di quanto abbiano mostrato i leader di punta in questi anni di centro-sinistra, da Prodi a D'Alema a Veltroni, per tacere di Rutelli.

Ho l'impressione, però, che nella ricerca - anche quella per il momento virtuale - di un nuovo leader, di nuovo ci sia solo il nome e la faccia, perché il criterio della ricerca è sempre quello vecchio: un minimo comune multiplo di tutta la "ricchezza delle diversità", ossia qualcuno che non dia troppo fastidio a nessuno. Qualcuno insomma che sia "forte" solo esteriormente, ma sia debole e scolorito nella sostanza. O anche qualcuno che sia forte in quelle cose che interessano marginalmente, e malleabile in quelle più "calde" e delicate.

Insomma, gira e rigira, dopo quasi quindici anni di centro-sinistra, il problema rimane sempre quello, anche se a mano a mano più difficile da mascherare sotto espedienti verbali: un'identità omogenea, tanto più necessaria quando da una coalizione si passa ad essere un partito.
Mi fa una certa impressione vedere che ancora si continua a polemizzare e a rievocare le stagioni passate, attribuendo meriti e demeriti a questo e a quello: quelli che hanno voluto ad ogni costo la riduzione del centro-sinistra ad unum , ossia al PD, hanno il dovere di offrire identità e omogeneità, e anzi l'identità e l'omogeneità avrebbero dovuto essere doti già in consolidato possesso dell'area che avrebbe dato vita al partito, più che un affanosa e travagliata navigazione a vista alla ricerca di un approdo.
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Re: Renato Soru for president

Messaggioda mauri il 13/01/2009, 17:18

una ragione in più per appoggiare soru che ha contro tutti i cacciatori sardi
http://lists.peacelink.it/animali/2007/06/msg00055.html

anche se paia non siano tutte rose... non so la vicenda magari qualcuno sa bene la storia? e quanto soru abbia fatto o non fatto per salvare il sic

http://www.corriere.it/cronache/08_dice ... aabc.shtml

buona serata, mauri


13-01-2009 SARDEGNA: PDL, PROPOSTA RIFORMA LEGGE SULLA CACCIA

(ASCA) - Cagliari, 13 gen - Il Popolo delle liberta' della Sardegna ha
formulato una proposta di legge per la riforma della legge sulla caccia (lr
23/98): e' stata preannunciata in una conferenza stampa da Ignazio Artizzu
(An) e Giorgio La Spisa (FI). Obiettivi: lo snellimento del corpo normativo
per dare certezza del diritto al settore, estensione della stagione fino a
febbraio per alcune specie di selvaggina , allargamento dell'esercizio
venatorio all'intera giornata di caccia, istituzione di un unico ambito
venatorio.

Come ha illustrato Ignazio Artizzu, in questo modo si intende perseguire un
contenimento dei costi e dell'eccessiva ingerenza politica, si intende
potenziare l'Istituto regionale per la fauna selvatica, si mira a ridurre le
tipologie delle aree protette.

''L'attuale legge - ha sottolineato Ignazio Artizzu - e' inadeguata. La
nostra proposta mira a avviare una riforma in direzione di una caccia
moderna, secondo i principi riconosciuti dalla stessa Comunita' europea''.
''Anche per quanto concerne l'estensione temporale dell'attivita' di
caccia - ha detto Artizzu - la proposta e' perfettamente in linea con tutte
le statuizioni degli organismi europei. Il mondo venatorio e' stato
ingiustamente penalizzato dalla giunta Soru''.

Per Giorgio La Spisa, l'attivita' venatoria non e' un argomento che riguarda
i soli cacciatori, ma tutti i cittadini: ''E' giusta una adeguata
regolamentazione della caccia, che vogliono gli stessi cacciatori, perche'
nessuno vuole un far west venatorio'', ma neppure una eccessiva
penalizzazione di questa disciplina, sulla scorta di un pregiudizio che
guarda all'uomo come presenza del tutto negativa sull'ambiente. ''Solo
un'ottusita' integralistica puo' essere all'origine di cio'''.

res/dnp/alf
(Asca)
mauri
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