da flaviomob il 16/11/2012, 18:07
La "dottrina" non è giusta o sbagliata. In ogni idea politica esistono punti di forza e punti di debolezza, ma tutto ciò non riguarda direttamente l'onestà personale dei rappresentanti politici di una parte piuttosto che di quella opposta.
Però è vero che da chi ricerca il consenso in una base politico-elettorale che privilegia l'eguaglianza (almeno nelle condizioni di partenza, dopo ci si può misurare su talento, qualità e merito cum grano salis), l'arricchimento personale tramite pratiche illegali è stridente.
Ciò però non significa che la sinistra sia più onesta e la destra meno: ma in alcune realtà come quella italiana (e, con Nixon, anche americana) la destra si avvicina maggiormente ad un substrato culturale in cui la furbizia ai danni dell'avversario, del competitore o del più debole è talvolta da premiare. Si chiama prepotenza ed il fascismo e il potere temporale della chiesa cattolica ne sono stati impregnati, forse per quello è ancora così saldamente radicata nel paese.
Ciò non rende a prescindere la sinistra "migliore" della destra, semplicemente in un paese che ha conosciuto una dittatura di destra e ancora oggi molti poteri occulti decisamente schierati contro la sinistra (mafia, P2, etc) o comunque contro un livello minimo di civiltà, la politica di sinistra si è sviluppata con modalità qualitativamente diverse da quella di centrodestra.
In Germania, per fare un esempio, un forte senso dell'etica ha permesso al centrodestra democristiano di isolare i casi di corruzione, quando si sono presentati, e salvare così le mele sane dalle mele marce (una minoranza) evitando la disfatta dello storico partito della CDU. Anche in Italia abbiamo avuto rappresentanti della destra degnissimi, come Borsellino (forse non tutti sanno che intervenne pubblicamente ad un dibattito organizzato dall'allora MSI sulla legalità). Ma nei grandi numeri è evidente il divario di sensibilità sulla questione morale, anche se l'attenzione e l'intransigenza nella selezione del personale politico, anche a sinistra, non è mai troppa...
Personalmente, poi, reputo forse più grave e dannoso per la collettività quanto accaduto in Campania, riportato doverosamente da Ranvit, dove la sinistra ha avallato un inaccettabile buco di bilancio (si sanno i numeri definitivi, ora?) rispetto alla Calabria, dove episodi gli episodi rimangono gravissimi e inaccettabili, ma almeno sono perseguibili penalmente. Il rischio è che "spesa pazza" rimanga invece sempre impunita. E Beccaria ci insegna che senza la certezza della pena, il malaffare si moltiplica.
"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)