Alla Camera inedito colloquio tra Di Pietro e Berlusconi
Antonio Di Pietro (Adnkronos) ultimo aggiornamento: 22 giugno, ore 21:04
Roma - (Adnkronos) - Il leader Idv spiega: ''Al premier ho detto di andarsene''. Poi in aula l'attacco a sorpresa al Pd: ''L'alternativa ancora non c'è''. Sul web piovono critiche contro l'ex pm
Roma, 22 giu. (Adnkronos/Ign) - Inedito colloquio oggi alla Camera tra Silvio Berlusconi e Antonio Di Pietro. Il premier ha lasciato i banchi del governo e si è avvicinato a quello del comitato dei 9, dove era seduto il leader dell'Idv. I due si sono intrattenuti per diversi minuti e, stranamente, questa volta a gesticolare era più il premier che l'ex pm.
Solo un sorriso, ma nessun commento dal presidente del Consiglio riguardo al colloquio. A rivelare il contenuto della conversazione è stato invece lo stesso Di Pietro. "Si è avvicinato a me per ribadire che il suo governo stava facendo il bene del Paese" e la replica è stata "che farebbe bene al Paese se se ne andasse al più presto".
Però, poi, in aula il leader dell'Idv ha rivolto un attacco a sorpresa al Pd e ha anche detto, in modo provocatorio, che sarebbe pronto a sostenere leggi della maggioranza purché non ad personam. "Io la sfido: porti domani mattina la tassazione sulle rendite finanziarie dal 12,5 per cento al 20 per cento e io gliela voto. Lei porti misure per far funzionare la giustizia e io gliele voto. Ma per favore, basta leggi ad personam", ha detto rivolto a Berlusconi.
Le mosse del leader Idv non sono però piaciute ai suoi elettori. Sul blog dell'ex-pm piovono critiche per la chiacchierata con Berlusconi. "Sono estrerrefatto e deluso dal suo atteggiamento", scrive Franco. Un altro utente attacca la svolta 'moderata' dell'ex-pm: "Caro Di Pietro assistere a quella chiaccherata in diretta con chi sta affossando una generazione e un'intera nazione mi ha profondamente turbato. E' evidente che sta cambiando linea politica per essere più credibile ma sta ottenendo esattamente l'effetto contrario".
L'attacco al Pd di Di Pietro è arrivato quasi alla fine del suo intervento in aula alla Camera. Bersani, ha detto il leader dell'Idv, ha il dovere di convocarci per vedere quello che vuole fare. Ci è stato chiesto di fare le primarie: su che cosa, per quale programma e con chi?". E poi sull'alternativa ha incalzato: "Io lo devo dire qui davanti a tutti pubblicamente: non lo so, non lo so, perché non ho ancora avuto una riunione con gli altri leader dei partiti di opposizione".
"E qui lo chiedo pubblicamente davanti al Paese: se c'è un partito di maggioranza relativa - ha insistito - ha il dovere oggi di convocarci per vedere cosa vuole fare, non può aspettare ancora un minuto. Dalle parole passiamo ai fatti". Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha concesso solo una brevissima risposta al leader Idv: "Di Pietro, di riunioni ne faremo finché vorremo, ma l'alternativa sta lì, sta nel Paese, in una riscossa civica e morale che riesca ad affrontare i problemi davanti". Ma l'affondo dell'ex-pm, in diretta tv, ha creato non pochi malumori tra i democratici. Sia nei confronti dello stesso Di Pietro, sia per la 'figura' fatta dal Pd in aula.
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