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Renato Soru assolto con formula piena

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Renato Soru assolto con formula piena

Messaggioda ranvit il 22/04/2011, 19:30

Inserisco qui perchè credo che sia indispensabile riportare Soru dove era!

http://www.repubblica.it/cronaca/2011/0 ... -15259121/

PROCESSO SAATCHI
Renato Soru assolto con formula piena
"Non commento. Ha detto tutto il giudice"
Caduta l'accusa anche per Caprara, amministratore delegato dell'agenzia pubblicitaria, e i fratelli Benoni del consorzio Sardegna Media Factory. Il collegio ha ritenuto l'ex governatore non colpevole per non aver commesso turbativa d'asta e abuso d'ufficio
L'ex presidente della Regione Sardegna e patron di Tiscali Renato Soru
CAGLIARI - Un lungo applauso del pubblico presente in aula ha accolto la lettura della sentenza di assoluzione per Renato Soru. L'ex presidente della Regione Sardegna e patron di Tiscali Renato Soru è stato assolto questa mattina a Cagliari al processo che lo vedeva indagato per l'appalto da 56 milioni di euro per la pubblicità istituzionale della Regione sarda. Era accusato di turbativa d'asta e abuso d'ufficio. Nello specifico il collegio presieduto da Mauro Grandesso, ha ritenuto Soru non colpevole per non aver commesso il fatto in relazione alla turbativa d'asta e perché il fatto non sussiste nell'abuso d'ufficio contestato dalla Procura. L'ex governatore è uscito in lacrime, ha abbracciato i fratelli Benoni, entrambi con il volto segnato dall'emozione, e si è lasciato sfuggire un'unica battuta: "Tutto ciò che c'è da dire l'ha detto il giudice".

Oltre a Soru sono stati assolti con formula piena anche gli altri tre imputati: Fabrizio Caprara, amministratore delegato dell'agenzia pubblicitaria Saatchi & Saatchi, e i fratelli Marco e Sergio Benoni del consorzio Sardegna Media Factory. Per loro è caduta l'accusa di turbativa d'asta. Soru era accusato di presunti illeciti legati all'assegnazione dell'appalto sulla pubblicità istituzionale (56 milioni di euro) e della campagna "Sardegna fatti bella" (da 1 milione di euro), assegnati dalla Regione all'agenzia Saatchi&Saatchi.

L'ex governatore era assistito dagli avvocati Carlo Federico Grosso e Giuseppe
Macciotta. Parte civile la Meet Comunicazione, una delle agenzie che ha partecipato alla gara. I tre imprenditori cagliaritani erano accusati di turbativa d'asta per il contratto di subappalto con la vincitrice Saatchi, secondo l'accusa agevolati dal loro rapporto di conoscenza con Soru, così come Fabrizio Caprara, amministratore delegato della società di Saatchi&Saatchi. "Sono stati cinque anni di massacro", ha detto Sergio Benoni, "sotto il profilo umano e professionale. Ora è finita e dobbiamo ricominciare da capo".

Davanti al presidente del collegio Mauro Grandesso, il pubblico ministero Daniele Caria ha iniziato le repliche, dopo la requisitoria in cui aveva chiesto la condanna a un anno per Soru e otto mesi per gli altri imputati, incentrate tutte sull'elemento soggettivo del dolo intenzionale. "La condotta ascritta a Soru - ha detto - è quella di aver voluto influire sui componenti della commissione. La turbativa d'asta sta tutta nel tentativo di interferenza".

In aula, tra il pubblico, familiari, amici e compagni di partito di Soru. Tra questi la 'fedelissima' Maria Antonietta Mongiu, assessore alla Cultura quando il patron di Tiscali era presidente della Regione, e il consigliere regionale Marco Espa. In mattinata si era visto anche l'ex assessore all'Urbanistica Gian Valerio Sanna. Raggianti gli avvocati della difesa, Carlo Federico Grosso e Giuseppe Macciotta. "Confidavamo in questo risultato - ha commentato il prof. Grosso - perché gli elementi emersi nel processo sono stati chiari. Il presidente Soru sapeva di non aver fatto nulla di male. Nel corso dell'istruttoria abbiamo visto che i capisaldi dell'accusa si sono dissolti. Eravamo ottimisti, il fatto che non ci fossero elementi che reggevano l'accusa è stato recepito anche dal tribunale".
(22 aprile 2011)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Renato Soru assolto con formula piena

Messaggioda cardif il 22/04/2011, 23:35

Soru «È un fallito come imprenditore, un fallito come politico e un fallito come governatore». E pure "incantatore di serpenti".
Parole dette a febbraio 2009 nella campagna elettorale da Berlusconi pro Ugo Cappellacci (figlio del suo commercialista).
http://www.corriere.it/politica/09_febb ... aabc.shtml

A me Soru già stava simpatico (sul piano politico) prima che il cosiddetto Premier dicesse quelle parole.
Figuriamoci adesso.
Spero che i sardi si rendano conto dell'errore, su chi è stato 'incantatore di serpenti' adesso che amministra Cappellacci (sotto inchiesta per i parchi eolici).
E comunque: i serpenti che c'entrano? Mordono se aggrediti o per mangiare, mica per cattiveria come chi li nomina.
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
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Re: Renato Soru assolto con formula piena

Messaggioda pianogrande il 23/04/2011, 17:56

Prima che i sardi, è il PD sardo (e nazionale) che deve rendersi conto dell'errore.
Soru è stato trombato dai palazzinari del PD.
Non mi risulta (graditissime smentite) che qualcuno di loro sia stato espulso dal partito.
Soru è un grand'uomo con o senza PD.
E' il PD che ci ha rimesso perdendolo come governatore e come eventuale leader.
Adesso in Sardegna ci sono i palazzinari del PDL.
Giusta sconfitta per i traditori (a meno che non abbiano fatto il salto della quaglia responsabile).
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Renato Soru assolto con formula piena

Messaggioda Iafran il 23/04/2011, 18:31

ranvit ha scritto:L'ex governatore è uscito in lacrime, ha abbracciato i fratelli Benoni, entrambi con il volto segnato dall'emozione, e si è lasciato sfuggire un'unica battuta: "Tutto ciò che c'è da dire l'ha detto il giudice".

C'è sentenza e sentenza, c'è assoluzione dei reati e c'è prescrizione dei reati, c'è lo stile di affidarsi ai giudici e c'è la rozzezza di intimorirli o di accusarli di parzialità: la differenza fra l'onestà e l'abuso.
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