La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

idee per far ripartire il PD

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Dulcamara

Messaggioda franz il 19/09/2010, 14:01

pierodm ha scritto:Non ci è accorti, evidentemente, che in politica la razionalità dev'essere accompagnata dalle suggestioni, dalle emozioni: non sono un rivestimento, ma una parte integrante della razionalità, che sarebbe sbagliato considerare solo strumentali ai fini della persuasione (questa è demagogia e propaganda).

Potessi avere un centesimo ogni qual volta indovino quali saranno le possibili risposte moichane, sarei molto ricco.
Ma proprio per questo nessuno accetterebbe le mie scommesse sono quindi costetto a vivere con normali redditi, sudando come gran parte delle persone normali.
Se la politica fosse sopratutto razionalità (accompagnata, si badi ben accompagnata) da emozioni, saremmo d'accordo.
In Italia invece imbonitori vecchi e nuovi toccano le corde del cuore come Dulcamara.

Utite Udite o rustici. Comprate il mio specifico per poco o ve lo do.

FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Domanda e Offerta. Scarsa domanda ma pur sempre un po' di offerta puo' trovare mercato.
Anche se sono da prefissi telefonici.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda pierodm il 19/09/2010, 18:25

Dall'Unità

...Il ragionamento - che Reichlin sta sviluppando da tempo - sui cinque lustri di questa interminabile «fase politica» e sulla difficoltà del Pd «a entrare in partita»: «Continuiamo a litigare sugli schieramenti e sulle alleanze e ancora non sappiamo nemmeno con quale legge elettorale si voterà, né quando. La verità è che non siamo stati in grado di elaborare e di proporre una nostra idea di società».
Questa frase - così appropriata e attuale, così “sulla cronaca” - è stata pronunciata all’inizio della settimana scorsa. E dunque il suo autore oggi avrebbe qualche motivo per accogliere la polemica attorno alle dichiarazioni di Veltroni con la soddisfazione di chi vede confermata una tesi. Solo che Alfredo Reichlin - con i suoi 85 anni e la sua lunghissima storia di politico e di intellettuale - evidentemente condivide, anche se per riguardo non lo esplicita, lo stato d’animo della base democratica. Quello che, ormai a ogni “bufera tra leader”, ne produce automaticamente un'altra fatta di «Uff». Insomma, non gli va di parlarne. «Su che cosa ci dividiamo? Sulle ambizioni personali? Queste esistono, ma non credo che spieghino tutto»...
Fin dall’incipit: «Siamo entrati in una fase politica nuova e molto delicata che può riaprire la strada a una svolta democratica, ma può spingere le forze più reazionarie all’avventura. È in gioco la speranza che l’Italia resti una repubblica unita e una democrazia parlamentare mentre, dal fondo limaccioso del Paese, tornano a emergere tentazioni di tipo peronista. Io non so come andrà a finire. So, però, che è troppo grande lo scarto tra i rischi di disgregazione della compagine italiana e la debolezza della politica… Pesa non poco la vanità e l’inconcludenza di tanta parte delle polemiche che lacerano la sinistra».
Alla base della riflessione (e dell’urgenza), c’è la constatazione di un colossale abbaglio: l’idea che la fine della Guerra fredda avesse segnato l’inizio di un irreversibile progresso e che, in definitiva, il mondo fosse ormai diventato il migliore dei mondi possibili. I progressisti, la sinistra, in questo mondo non avevano più alcuna ragione per sviluppare una diversa idea della società, ma era sufficiente che si limitassero a garantire le “pari opportunità” e a “difendere i più deboli”. Come se la fine dell’utopia comunista dovesse necessariamente segnare la fine dell’utopia nella sua funzione di idea-forza. Tutto questo mentre l’economia mondiale veniva sovvertita dal crescente predominio del capitale finanziario a scapito di quello prodotto dal lavoro. E mentre l’Italia, inebetita dalla lente deformante del berlusconismo, guardava senza capire. Comunque capendo meno degli altri paesi dell'Occidente.
Reichlin - che ha vissuto per intero, dall’infanzia alla maturità, quello che è stato imprudentemente definito “il secolo breve” - ha sempre pensato che “breve” non fosse affatto. Al contrario: mentre si coltivava quell’illusione paralizzante, avveniva un cambiamento epocale. «Qualcosa che è paragonabile alla rivoluzione industriale di fine Ottocento». E così come dalla «folla cenciosa di contadini inurbati, di fanciulli e di donne che massacravano la loro vita davanti alle prime macchine (si parlava anche allora, come oggi alla Fiat, di leggi ineluttabili del mercato)» si arrivò ai sindacati moderni, allo stesso modo il Partito democratico deve cercare le condizioni per «creare una nuova soggettività politica in grado di opporre un’idea di società a questo supercapitalismo mondializzato»...
Col Paese ferito e dilaniato che riprende faticosamente vita. A pagina 54 c’è una frase che ti orienta nella ricerca delle cause dell’imbarazzante sentimento di cui si è appena detto. È la descrizione dello stato d’animo, dopo l’8 settembre, degli allora giovani degli anni Venti: «Tutto diventava possibile. Si erano riaperte, sia pure coperte di macerie, le strade dell’avvenire».
Ecco allora l’origine dell'invidia (ed ecco la ragione per cui quelle pagine sono unanimemente considerate «le più belle»). Siamo a questo punto: abbiamo una tale fame di strade, e abbiamo un tale timore di macerie, che chi conserva la memoria delle strade ed è stato capace di liberarle dalla macerie ci appare il rappresentante di una generazione fortunata. Più fortunata della nostra e, dunque, molto più fortunata di quella dei nostri figli. Una generazione che aveva una visione dell’Italia futura e un bisogno insopprimibile, un’urgenza, di raccontare e migliorare quella presente. Forse «avere un’idea di società» è semplicemente questo.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda pierodm il 20/09/2010, 0:12

Scalfari, su Repubblica.

...Ma il popolo di sinistra e i partiti hanno anche altri temi non meno importanti: l'occupazione, le tasse sul lavoro e sulle imprese, la crescita dell'economia e dei consumi, la lotta all'evasione, la diminuzione delle diseguaglianze nella distribuzione del reddito e dei patrimoni. Ed anche il conflitto di interessi e la legge elettorale per sostituire il vergognoso "porcellum" escogitato tre anni fa da quel sinistro burlone di Calderoli.
Come si vede, di carne da mettere al fuoco ce ne sarebbe in abbondanza, ma finora i cuochi si sono occupati d'altro. Non si sa bene di che cosa. E poi c'è quella parte di popolo che vuole sognare. Va detto per la precisione che spesso il desiderio di programmi concreti e di sogni alberga nella stessa persona. Per soddisfare quest'intreccio che anima l'intero corpo elettorale in tutti i paesi liberi e democratici ci vogliono leader carismatici. Carismatici sì, ma anche capaci di governare. Non dico governare nel senso ristretto dei ministeri, ma governare organizzazioni complesse, grandi enti territoriali, processi di forze umane in movimento...


Aggiungo: in molti casi, ciò che sarebbe giusto considerare normale "secondo ragione" è talmente difficile da ottenere che diventa inevitabilmente un "sogno": difficile per sua natura, o per gli ostacoli frapposti da terzi, o per ragioni ambientali oggettive.
Molte delle voci delle quali si compone il menu politico italiano, regolarmente sventolato ad ogni giro di pista, sono inevase da talmente tanto tempo che sono diventate un sogno collettivo: allora, il dilemma si riduce a questo, cioè a chi continua ad averle come obiettivo, e chi no - e ci vuole poco, per chi rinuncia, a far la parte del "razionale" di fronte al fatto che in dieci, venti, cinquant'anni quelle voci di quel menu sono rimaste inevase, e dunque inutili da rincorrere.
In politica i "sogni" non riguardano il modo, ma il che cosa.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda flaviomob il 20/09/2010, 1:17

Aggiungo: quando per quindici anni si è assistito al pragmatismo e alla lucida ragione di coloro che hanno voltato gabbana più volte, o hanno ripetuto che la soluzione più razionale era allearsi col giaguaro o cercare di fargli meno male possibile, beh... dopo un incubo tanto lungo, diventa ovvio che il popolo della sinistra cerchi un nuovo sogno, ma soprattutto nuove gambe su cui farlo camminare!


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda franz il 20/09/2010, 7:18

pierodm ha scritto:Scalfari, su Repubblica.
... Carismatici sì, ma anche capaci di governare. Non dico governare nel senso ristretto dei ministeri, ma governare organizzazioni complesse, grandi enti territoriali, processi di forze umane in movimento...

Aggiungo: in molti casi, ciò che sarebbe giusto considerare normale "secondo ragione" è talmente difficile da ottenere che diventa inevitabilmente un "sogno": difficile per sua natura, o per gli ostacoli frapposti da terzi, o per ragioni ambientali oggettive.

Appunto, possiamo avere tutti gli obiettivi di questo mondo ma se non ci sono progetti concreti per realizzarli e leader capaci di governare, rimangono sogni. E le persone si disilludono.
Tra l'altro ci sono anche differenze ideali su come raggiungere questi obiattivi, sulle priorità tra i avari obiattivi.
A dire "maggiore giustizia", "distribuzione del reddito" son capaci tutti. Vedi, l'ho detto pure io.
La parte difificile viene quando devi mettere d'accordo milioni di persone attorno ad un progetto concreto e per rendelo esecutivo, giorno dopo giorno.
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda pierodm il 26/09/2010, 0:43

A dire "maggiore giustizia", "distribuzione del reddito" son capaci tutti

Anche a dire l'opposto sono capaci tutti, per non parlare di tutti quanti sono capaci di agire con finalità opposte, a prescindere da ciò che dicono.
Anche a dire giustizia ed equità per negare che siano possibili, o augurabili, sono capaci molti, sulla base dell'assunto che "così va il mondo".

In realtà, la contrapposizione storica, e politica, è tra chi E' riformista e chi non lo è, perché il riformismo non è affatto quella cosa pallida, calcolatrice e timorosa che si vuole dipingere, ma è al contrario un edificio che ha bisogno di fondarsi - come dice l'Adriano della Yourcenar - "sulla pianta di un sogno".

Uno dei problemi che sono alla base delle difficoltà e dei ritardi italiai sul piano socio-politico, io credo che risieda nel fatto che siamo una nazione incapace di misticismo e d'idealismo, e abbiamo invece una cultura "razionalista" e più propensa a rimettere ogni fenomeno alla dimensione giuridica, nella quale ciò che conta è il reato e non la colpa e la responsabilità - una cultura accademica e formalistica, in altri termini.
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda flaviomob il 26/09/2010, 13:25

I nostri sogni e desideri cambiano il mondo (Karl Popper)


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
flaviomob
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 12889
Iscritto il: 19/06/2008, 19:51

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda franz il 26/09/2010, 15:18

Purtroppo e' molto piu' facile proporre mete ideali e astratte e trovare seguaci entusiasti, che risolvere i problemi concreti (Karl Popper)
Mentre perseguiamo l'irraggiungibile, rendiamo impossibile l'attuabile. (Robert Ardrey)
Il desiderio di realizzare l'impossibile rende irrealizzabile il possibile. (Alberto Santini)
E meglio viaggiare pieni di speranza che arrivare. (Robert Luis Stevenson)
Ci sono due tragedie nella vita. La prima e' non ottenere quel che si desidera, la seconda e' riuscire ad ottenerlo (George Bernard Show)
La vita e' troppo breve, per sprecarla a cercare di realizzare i sogni degli altri"(Oscar Wilde)

Ma il vero consiglio al PD è
quando sei finito in una buca, smetti di scavare (ignoto)

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda pierodm il 28/09/2010, 1:12

Su cosa sia facile e cosa difficile, io direi che è facile inventarsi cazzate, sia oniriche, sia pragmatiche, sia immaginifiche, sia razionali.
Alcune tra le più grandi tragedie della storia sono state realizzate da chi ha risolto problemi concreti con soluzioni sbagliate.
Alcune tra le più grandi realizzazioni sono dovute a chi ha avuto il coraggio di immaginarle, e di sopportare le pernacchie dei soliti "realisti".
Dipende.
Come al solito, anche qui, è facile generalizzare per categorie, mentre è molto pù laborioso giudicare caso per caso - sempre ammesso che l'unico obiettivo non sia quello di voler denigrare una o l'altra delle categorie, eprché ciò dà la sensazione di avere le "idee chiare".
pierodm
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1996
Iscritto il: 19/06/2008, 12:46

Re: idee per far ripartire il PD

Messaggioda franz il 28/09/2010, 8:05

pierodm ha scritto:Su cosa sia facile e cosa difficile, io direi che è facile inventarsi cazzate, sia oniriche, sia pragmatiche, sia immaginifiche, sia razionali.
Alcune tra le più grandi tragedie della storia sono state realizzate da chi ha risolto problemi concreti con soluzioni sbagliate.
...
Come al solito, anche qui, è facile generalizzare per categorie, mentre è molto pù laborioso giudicare caso per caso - sempre ammesso che l'unico obiettivo non sia quello di voler denigrare una o l'altra delle categorie, eprché ciò dà la sensazione di avere le "idee chiare".

Ok, chiaro. Infatti il problema della concretezza non si applica solo al problema, ma anche alla soluzione.
E tutto va visto "caso per caso".
Proprio per questo gli aforismi, come certi proverbi, (entrambi "generalizzanti") lasciano il tempo che trovano e possono essere usati per dire tutto ed il contrario di tutto. Mi sembrava giusto rispondere ad un aforima con altri, senza offesa, naturalmente. ;)

Poi il fatto che qualcuno giudichi razionale la sua proposta, non significa che sia per forza la migliore o la piu' adatta.
A livello logico infatti possono esistere piu' proposte razionali. Razionale infatti non è sinonimo di "giusto" o "migliore".
Lo stesso vale per un sogno o una proposta immaginifica. Qui addirittura la rosa delle possibilità ci permette milioni di proposte "da sogno", di idee buone. Alcune possono diventare razionali, se trasformabili e trasformate in un progetto concreto. Poi se saranno buone ed efficaci, lo sapremo solo nella realtà, dopo. Il problema prima di potere realizzare è creare una maggioranza attorno a questa idea. Una maggioranza che deve essere convinta non solo dell'idea e della sua efficacia concreta, ma anche della qualità dell'insieme di forze che la promuove, sostiene, sviluppa e mette in atto.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Precedente

Torna a Ulivo e PD: tra radici e futuro

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 18 ospiti

cron