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Neocomunisti nelle liste del PD

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Neocomunisti nelle liste del PD

Messaggioda matthelm il 10/09/2010, 14:49

Pierluigi Bersani annuncia che con la fine della Festa di Torino finiscono anche le divagazioni e si passa alle cose serie.
Grande notizia, era tempo.
Non sappiamo quanto sia una cosa seria, ma uno dei primi punti da chiarire – il segretario potrebbe farlo già domenica a Torino – è la natura degli accordi che dovrebbero portare alla nascita del Nuovo Ulivo. L’impresa di costruire l’ampia Alleanza democratica per battere Berlusconi – il nuovo arco costituzionale – è sicuramente titanica. Ma anche la semplice riorganizzazione del centrosinistra presenta grossi problemi.
Dunque il segretario del Pd ha stretto un accordo con i capi di ciò che rimane della diaspora neocomunista. Non Nichi Vendola, attenzione, bensì i suoi nemici giurati Ferrero e Diliberto. Proprio loro, proprio i responsabili dei due anni di Vietnam del governo Prodi. Lasciati da soli nel 2008 dal Pd di Veltroni a vedersela con l’elettorato, l’elettorato li ha giudicati e lasciati fuori dal parlamento.
Ora il Pd li recupera. Non gli offre solo un’alleanza. Come fece con i radicali, offre loro posti nelle proprie liste (a Porcellum vigente, si intende), a patto che una volta tornati deputati i neocomunisti non avanzino pretese. Ferrero, riconoscente e felice, ha già fatto sapere che non chiederà nulla. Anzi, dal governo vuole rimanere fuori. «Appoggio esterno».
L’argomento (io l’ho ascoltato da Dario Franceschini) è che anche i voti della Federazione della sinistra sono indispensabili a battere la destra. È la stessa tesi per la quale Veltroni derogò dalla vocazione maggioritaria alleandosi con Di Pietro. Perse lo stesso, e regalò ai dipietristi ciò che da soli non avrebbero mai avuto: il quorum per il parlamento e far crescere un partito che, da subito, come prima e fin qui unica ragion d’essere ha avuto quella di insidiare il Pd.
Così il Pd resuscita i non-riformisti che potranno tornare a insidiarlo domani. Lo fa a dispetto di Vendola (che quell’area vorrebbe fagocitare, senza fare accordi, nella sua scalata alla leadership del centrosinistra) e forse per indebolirne le chances nelle primarie.
Ma il punto grave – sempre per carità nell’interesse della ditta – è il messaggio che un simile patto trasmette agli italiani che non votano Pd perché hanno vista delusa la promessa di uscire dall’enclave della sinistra tradizionale.
Il messaggio è: non votateci, noi stiamo bene con Diliberto.
Forse è un messaggio diretto anche a noi.

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Re: Neocomunisti nelle liste del PD

Messaggioda ranvit il 10/09/2010, 15:49

Se è vero.....è solo la conferma di quanto vado dicendo da un po' di tempo : fuori dalle palle tutta l'attuale dirigenza del Pd!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Neocomunisti nelle liste del PD

Messaggioda Robyn il 10/09/2010, 16:34

Casini dice che con il PD non possono esserci alleanze fin quando non avrà chiarito la sua posizione circa la sinistra estrema.Casini di quale sinistra parla?Della sinistra di Vendola o della sinistra di Ferrero?La sinistra di Vendola è un partito nuovo in via di formazione e di maturazione .Con la sinistra di Ferrero non sono possibili alleanze perche ci sono troppe diversità di veduta.Dalla politica estera,alla lotta di classe etc etc Ciao Robyn
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Re: Neocomunisti nelle liste del PD

Messaggioda Robyn il 10/09/2010, 21:24

Diliberto dice di volere l'alleanza.Ma l'alleanza implica un processo di trasformazione culturale di questo partito,il Prc.L'abbandono cioè della cultura antagonista,prendersi la responsabilità del governo.Il coinvolgimento in un'alleanza passa attraverso l'abbandono di certe rigidità.Dovrebbe naturalmente abbandonare qualsiasi riferimento all'ideologia ed avviare un profondo processo di cambiamento.L'abbandono della cultura antagonista significa anche che scompare la competizione con altri partiti di cs,non c'è più cioè l'immagine delle due sinistre così come avviene gia oggi con Sl.Prendere a manifesto la costituzione italiana,permettere la politica estera scritta nell'art 11 della costituzione"l'Italia ripudia la guerra ma partecipa multilateralmente alle iniziative di pace",riconoscere israele e palestina,naturalmente isolare la violenza.Andare verso una posizione più riformista.I partiti della sinistra riformista europea non fanno i loro interventi solo sul campo del lavoro,che è il loro campo di intervento principale,ma li hanno estesi alla famiglia e al terzo settore,tengono conto della competitività stando dentro parametri ben precisi si occupano di ambiente etc.Blair ha detto che la sinistra vince se guarda al futuro.I processi di cambiamento sono lenti,avvengono,sono graduali,ma ci sono.Sui temi della laicità e cioè della bioetica con questo partito non dovrebbero esserci particolari problemi.Culturalmente non è stato mai laicista Ciao Robyn
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Re: Neocomunisti nelle liste del PD

Messaggioda Robyn il 11/09/2010, 8:46

Per stare al sicuro servirebbe il sistema elettorale francese con ballottaggio se pur ricalcato sulle preferenze.Il coinvolgimento delle forze minori può avvenire a competizione elettorale ultimata.Si ottiene prima la maggioranza assoluta fra le forze omogenee e dopo c'è il coinvolgimento nel governo dei partiti più disomogenei che permette la partecipazione alla vita democratica di questi partiti senza che questi abbiano la possibilità di far mancare la maggioranza,di far cadere l'esecutivo.Serve una soglia d'ingresso nel parlamento del 2% affinche abbiano rappresentanza.Il problema è che in Italia in fatto di sistema elettorale così come per tante altre cose siamo all'età paleolitica Ciao Robyn
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Re: Neocomunisti nelle liste del PD

Messaggioda lucameni il 11/09/2010, 18:37

Mi risulta sia stato tutto smentito.
Tra l'altro lo stesso Ferrero ha confermato di non voler avere responsabilità di governo nel caso di vittoria di un'alleanza di centrosinistra.
Una smentita doverosa e a dir poco logica. Sarebbe stato un suicidio e - spero - sia stato solo una notizia diffusa ad arte da chi vuole sputtanare ancor di più il PD.
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Re: Neocomunisti nelle liste del PD

Messaggioda franz il 11/09/2010, 20:40

lucameni ha scritto:Mi risulta sia stato tutto smentito.
Tra l'altro lo stesso Ferrero ha confermato di non voler avere responsabilità di governo nel caso di vittoria di un'alleanza di centrosinistra.
Una smentita doverosa e a dir poco logica. Sarebbe stato un suicidio e - spero - sia stato solo una notizia diffusa ad arte da chi vuole sputtanare ancor di più il PD.

Il PD? L'intero centrosinistra, direi.
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Re: Neocomunisti nelle liste del PD

Messaggioda matthelm il 12/09/2010, 13:10

Purtroppo, credo che comunque quei contatti siano avvenuti.
Per quanto mi riguarda, come Follini, io andrei via dal PD cinque minuti prima che quell'accordo venga stipulato.

Abbiamo trascorso due anni a "maledire" la politicamente sciagurata Unione prodiana e credo non si possa sottoscrivere una cavolata strategica che stiamo ancora pagando.
Berlusconi cadrà comunque e non sarà certo il "fronte popolare" a disarcionarlo. Anzi questo ritarderebbe solo la sua caduta.

Siamo seri.
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